Elezioni amministrative 2022: Messina torna alle urne

Cultura Locale
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Con un anno di anticipo domenica 12 giugno Messina torna alle urne per le elezioni amministrative insieme ai cinque referendum sulla giustizia. I seggi saranno aperti dalle ore 07:00 fino alle ore 23:00. Una volta chiuse le urne ci sarà prima lo spoglio dei cinque referendum in programma e poi, a partire dalle ore 14:00 di lunedì 13 giugno, inizierà lo scrutinio delle amministrative.

I candidati

In queste elezioni amministrative la città di Messina dovrà scegliere a chi dare il suo voto tra cinque candidati:

  • Federico Basile: appoggiato da Cateno de Luca, le sue liste e Sicilia Vera. Lo slogan “Messina bella, protagonista e produttiva” accompagna la stesura del programma. Il “si” al ponte e al “casinò del mediterraneo” introducono nuovi obbiettivi come le “mille assunzioni”. Persegue l’intenzione del precedente sindaco De Luca di modificare il regolamento del consiglio comunale attraverso rivoluzioni come l’eliminazione dell’indennità per chi non è presente ad almeno tre quarti dei lavori o non vota e la conseguente eliminazione dell’equiparazione tra astensione e voto contrario. Tra i nuovi punti Basile propone la candidatura di Messina a Capitale italiana della cultura 2026, la creazione della settima municipalità “Maremonti” e diverse nuove iniziative basate sullo slogan sopra citato come il Museo mediterraneo del mare nell’area ex Torri Morandi e il Parco acquatico dello Stretto nell’area ex Sanderson.
  • Maurizio Croce: il centro destra si concentra sul risanamento economico-finanziario e lo sport. Croce intende costituire distretti specifici (artigianali, turistici, rurali ecc…) in chiave marketing territoriale, rientra in questa area anche la creazione di un e-commerce dello stretto. L’attenzione allo sport si esplica nella copertura dello stadio Scoglio e la ristrutturazione del Celeste. L’obiettivo a lungo termine sarebbe rendere gli impianti sportivi cittadini agibili entro i 5 anni dell’amministrazione. Altre iniziative prevedono l’avvio di tutte le procedure per il nuovo piano regolatore e la realizzazione di una società di gestione dei cimiteri. Il capitolo del programma sulla creatività prevede, infine, l’istituzione di un laboratorio che possa dedicarsi alle innovazioni, in particolare alle startup giovanili. 
  • Franco De Domenico: il candidato del centrosinistra ha come obiettivo primario la riorganizzazione amministrativa con (tra le varie proposte) la regolazione dello smart working e i corsi-concorsi per i “quadri intermedi”. Per rendere la città più “smart” De Domenico punta alla creazione di un’app a misura di utente del Comune e di una piattaforma digitale per i messinesi fuori sede. Tra le idee per lo sviluppo economico spiccano la “Love Me Card” per i turisti e la figura del “sindaco della notte” che ascolti le necessità di tutti i cittadini, anche dei più giovani. L’attenzione per il cittadino si esplica anche nella promozione del Centro affidi, la nomina di un esperto su i temi Lgbt+ e l’istituzione del garante dei diritti degli animali. Il miglioramento per la città passa attraverso ulteriori punti del programma come l’incremento del fotovoltaico e la conseguente apertura di uno sportello comunale delle rinnovabili, la riduzione dei prezzi per l’attraversamento dello Stretto e l’istituzione di una commissione permanente antimafia.  
  • Gino Sturniolo: i beni comuni sono un elemento centrale del programma “Messina in comune”, primo fra tutti la necessità di dare nuovo utilizzo a edifici e spazi urbani o rurali dimessi. A questo si unisce il progetto “Messina città dei Commons” al fine di incentivare la musica dal vivo sotto licenza Creative Commons e non più Siae. Sturniolo vuole rendere il Comune una nuova macchina informatica istituendo software liberi. Il No al ponte è deciso come la priorità al piano colline, piano regolatore e piano forestale. Tra le altre idee ricordiamo il “frutteto diffuso” per il recupero delle terre incolte, un parco biciclette elettriche per Atm, la Consulta dei giovani, palestre all’aperto e percorsi di running con conseguente messa in sicurezza e apertura al pubblico del parco Aldo Moro e l’istituzione dell’Agenzia sociale per la casa, con l’obiettivo di rendere fruibili «circa 30.000 immobili sfitti» .
  • Salvatore Totaro: tra le prime proposte troviamo quella di realizzare aziende di apprendimento in aree naturali mediante l’istituzione di City-farm. Si presta particolare attenzione anche agli impianti sportivi. Totaro punta sul censimento delle case popolari, sull’alleggerimento della burocrazia delle pratiche per l’occupazione del suolo pubblico e sull’iniziativa “adotta il tuo marciapiede”, con l’adozione di aree pubbliche. Anche il turismo assume la sua importanza con le mini crociere nello Stretto, ad un “Festival internazionale del mare” e ad un Salone nautico, alla “Fiera del Gusto” e alla “Fiera delle antiche tradizioni della lavorazione artigianale manuale” e l’istituzione di un’agenzia di trasporto marittimo per fini, appunto, turistici. L’iniziativa “io resto a Messina” ha poi il compito di incentivare i giovani imprenditori a rimanere nella propria città. 

 

Sofia Ruello