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Con gli stessi Brividi di Mahmood e Blanco

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Arrivavano al Festival di Sanremo da favoriti, ma nessuno si aspettava un risultato così unanime e plebiscitario. L’affetto li ha travolti, sin dal primo giorno: un’ondata di amore per i due vincitori di quest’edizione del Festival di Sanremo, Mahmood e Blanco. Il duo che non ti aspettavi ha funzionato sin dal primo momento. Per Alessandro Mahmud si tratta di una riconferma dopo la vittoria con “Soldi” nel 2019; Riccardo Fabbriconi (vero nome di Blanco), invece, è il più giovane cantante maschio di sempre a vincere il Festival, a soli 18 anni.

La loro Brividi è balzata da subito ai primi posti di tutte le classifiche, sbancando anche per quanto riguarda gli ascolti in streaming, segnando il record italiano assoluto di ascolti nelle prime 24 ore su Spotify ed entrando nella top 10 mondiale. Una canzone che potremmo definire “trasversale”,  in grado di conquistare la Generazione Z, ma anche un pubblico più adulto, restio – molto spesso – ad aprirsi a questo genere musicale che –  erroneamente – viene liquidato come “solo autotune”.

Entrambi hanno invece dimostrato di saper usare le proprie voci con delicatezza e passione, dando voce ad un’idea di amore universale, un amore che non ha bisogno di etichette, un amore che vuole essere libero dagli schemi imposti dalla società.

Mahmood e Blanco, i nuovi vincitori di Sanremo. Fonte: t_info.it

Parole a nudo

“La tua paura cos’è?
Un mare dove non tocchi mai”

Insicurezza, paura di non farcela, un corollario di dolore che spezza in due quella fase dell’innamoramento considerata prematuramente eterna. Il brano arriva subito al punto: non esistono segreti quando si tratta di chi apre il cuore e scrive di getto. Mahmood questo lo rende subito evidente con la sua penna, in un testo struggente che sussurra un grande terremoto interiore, quello che Blanco poi decide di raccontare sdraiato sui mille coriandoli dell’Ariston, quasi come se il dolore lo lasciasse disteso lì di fronte a milioni di persone.

“Nudo con i brividi”

Poi, l’impossibilità di parlare, perché i sentimenti grandi a volte non si sanno raccontare e non si trovano mai le parole. La sfacciata voglia di regalare l’intero mondo coperto di perle e diamanti solo a quella persona, nonostante la continua e imperterrita insicurezza di sapersi tremendamente ai bordi, con la paura di non essere visti dall’altro con gli stessi occhi.

“A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E ti vorrei rubare un cielo di perle”

I due vincitori di Sanremo, Fonte: tuttogossipnews.it

Seguono parole, come se fossero le descrizioni di immagini perfette di un ricordo o forse di qualcosa che sta per sfumarsi.

“Tu, che mi svegli il mattino
Tu, che sporchi il letto di vino
Tu, che mi mordi la pelle
Con i tuoi occhi da vipera
E tu, sei il contrario di un angelo
E tu, sei come un pugile all’angolo
E tu scappi da qui, mi lasci così.”

Due voci e un panorama idilliaco

Spesso succede che a causa dell’immaturità una relazione tentenni o non riesca più a camminare e rimaniamo in ginocchio a guardare tutto ciò che si è costruito annichilirsi e crollare.

Nonostante il testo di Brividi nasca da un sogno “su una bici di diamanti”, sembra quasi che a pochi centimetri di inchiostro, diventi subito qualcosa di più grande e complesso: una sorta di elogio all’amore libero. Un sentimento contrastante mette da parte ogni cosa e diventa protagonista: la sensazione di voler regalare il mondo ma portandosi dietro un bagaglio di insicurezze.

“Vivo dentro una prigione
Provo a restarti vicino
Ma scusa se poi mando tutto a puttane”

Un chiaro esempio di come nonostante sia finita tragicamente questa storia d’amore, si abbia comunque ancora la forza di confessare le proprie colpe come se fosse una remissione dei peccati. Brividi si trasforma così in una poesia, in qualcosa di più candido che riesce ad adattarsi bene ad un’esperienza vissuta da ognuno di noi.

Alcune cose non si possono spiegare a parole, è vero, ma la musica ci è di grande aiuto.
Per questo, grazie Mahmood e grazie Blanco. Ci avete regalato un pezzo di storia di cui tutti avevamo bisogno.

Annina Monteleone

Chiara Gambuzza