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Gemello ci fa riscoprire la bellezza della quiete

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Musica
#spotify album Gemello La Quiete musica

Il nuovo progetto musicale di Gemello si presenta come un capolavoro del rap che riesce a raggiungere un grande pubblico  – Voto UVM: 4/5

 

Siamo sempre stati abituati a vivere di corsa, quasi come se fosse una sfida contro il tempo. Come se dovessimo esaurire tutte le cose da fare nell’arco di 24h. Poi il lockdown ha cambiato tutto. Ci ha insegnato a correre un po’ meno per sentire di più. Sentire l’odore del caffè la mattina, il sorriso della vicina mentre stende il bucato, cercare tutti gli svaghi solo dentro casa e – per i più fortunati – in terrazza. Ci ha insegnato a riscoprire la bellezza di un abbraccio, di una carezza o semplicemente di una stretta di mano. Ma ci ha aiutati anche ad amare l’amore e ad apprezzare la quiete.

A tre anni di distanza dall’ultimo album, Gemello ci regala un nuovo disco intitolato proprio La Quiete, lanciato su Spotify il 21 gennaio. Il sentimento dominante è quello dell’amore, in un album completamente rap che lascia spazio però ad un progetto musicale in continua crescita.

“Con questo album ho deciso di sperimentare un po’ di più e mettermi in gioco davvero per la prima volta con più ritornelli cantati, basi diverse e strofe meno serrate.  Abbiamo registrato il disco in una casa a picco sul mare al Circeo davanti al faro.” (Gemello in un’intervista a Cromosomi)

Nonostante le diverse produzioni musicali e le classifiche scalate su Spotify, Andrea D’Ambrogio in arte Gemello non risulta ancora molto conosciuto. Classe 1984 e artista a tutto tondo, impegnato nella musica ma anche nell’arte in quanto pittore, si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e nel 2000 inizia ad esplorare il mondo del rap.

La bellissima cover realizzata interamente da Gemello per l’EP “Indiana” (2017). Fonte: Spotify

 

Il suo profilo è molto interessante perché non sceglie una delle due vie dell’arte, ma si dedica ad entrambe fondendole e portando avanti i suoi progetti con grande determinazione. Presenta nel corso dei vari anni degli album (l’ultimo è UNtitled del 2019), ma anche dei dipinti in varie aziende e costruisce con grandi sacrifici la propria carriera.

Una pioggia di parole

Per le sue diverse collaborazioni musicali, Gemello ha realizzato diversi feat con artisti differenti fra di loro, tra cui Gazzelle, Carl Brave, Gemitaiz e tanti altri.

Un Pezzo di Universo, primo brano del nuovo album, vede la collaborazione di Coez e di Gemitaiz. Il testo mostra un punto di snodo tra due mood: quello malinconico e quello nostalgico, è uno specchio in cui le emozioni si riflettono ed emerge e un amore malinconico, quasi velenoso.

“Sei un salto dal sesto piano”

O ancora

“Pensieri killer che nascono”

Sono tutte frasi che rappresentano un chiaro esempio di sentimenti indomabili e relazioni tossiche, capaci di suscitare forti emozioni anche dopo averle interrotte. Forse il titolo dell’album lascia spazio ad una considerazione sempre più profonda del senso del silenzio e del desiderio di pace interiore. Un singolo totalmente malinconico ma ben armonizzato, in cui pensieri ossessivi si riversano in una pioggia di parole.

“La Quiete”: cover. Fonte: Spotify

Una ramificazione interiore

“Di strillare? Di scordare? Di lasciarti andare via?
Dentro le fiamme del sole, dentro le nuvole, tra le persone
Ma queste strade parlano di noi
Quasi le sento mormorare a bassa voce, ehi”

Questo è un piccolo estratto di Flashback. Più che un testo di una canzone, questa volta sembra che Gemello stia scrivendo una lettera. Questi inconfondibili e mai banali flussi di parole sembrano delle vere e proprie cascate che si distaccano da ogni concezione comune. Le diramazioni interiori sono tante ma anche molto diverse fra loro.

Come se niente fosse è invece un feat con Altarboy. È un brano che segue le orme di Flashback e per l’ennesima volta fa da sfondo la pioggia.

“Tutte le volte che guardo, che penso, che sogno
Cristo, incredibile
Perché questo giorno non finisce mai?
Perché la pioggia fa rumore quanto te ne vai.”

La dipendenza affettiva per quanto tossica invade tutti i testi, lasciando spazio ad un inganno vissuto molto più male del previsto.

Gemello indossa una t-shirt con un suo dipinto . Fonte: Diregiovani.it

E adesso?

Gemello, in un’intervista a Cromosomi dice

“Sono un osservatore, ho bisogno d’immagazzinare vita, emozioni ed immagini per riversarle poi nei dischi”

L’autenticità è uno dei suoi pezzi forti. La Quiete, in tutte le sue sfaccettature, mostra un artista cambiato, più maturo e sempre in evoluzione. Nonostante la sua “faccia da duro”, Gemello nasconde un animo buono, pieno di dolcezza e di ferite nascoste.

“Mi piaceva l’idea di questo finale un po’ lungo, riflessivo. Oltre a quello sento pure che è un periodo di vita dove ho messo un punto, e quindi dovrò ancora tornare in giro ad assorbire emozioni, guardare piogge o gatti che si nascondono.”

È così che l’artista parla del brano che chiude questo nuovo album. E adesso? è un testo che lascia spazio a molte interpretazioni con un finale che ci immerge in un mood quasi visionario.

“Giro di notte dentro a una nuvola di sigaretta
Ho perso tempo, ci siamo stretti, sì, ma tu andavi di fretta”

Come in una scena da film drammatico, sembra che gli addii abbiano sempre un sapore amaro per tutti. Se è vero che ognuno di noi fa i conti con la solitudine, è anche vero che è essa stessa a fortificarci e darci la possibilità di apprezzare e ponderare il prossimo passo. Un cambio di rotta non è mai un errore perché spesso ci apre panorami più profondi.

A parte qualche traccia decisamente poco riuscita ( è il caso di Rebecca è un fulmine), il nuovo album di Gemello ci permette di fare un viaggio introspettivo nell’animo e nella mente di un artista sempre in cambiamento. E noi, come lui e tanti altri artisti, speriamo di ritornare presto nelle piazze o negli stadi a cantare e scoprire tutte le storie che hanno da raccontarci, attraverso brani musicali sempre unici e alternativi.

Bob Marley diceva «La musica può rendere gli uomini liberi». Che sia un incoraggiamento oltre che un buon auspicio per tutti quanti.

Annina Monteleone