Nasce l’Anagrafe digitale: stop alle file negli uffici comunali

Redazione Attualità
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Amministrazione Anagrafe ANRP Brunetta certificati

Grande svolta per quanto riguarda il mondo della Pubblica Amministrazione italiana: è, infatti, attivo dal 15 novembre il sistema dell’ Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), piattaforma online attraverso la quale è possibile scaricare diversi documenti lasciando finalmente alle spalle quelle fastidiose file allo sportello ed evitando il pagamento dei bolli. Siamo certamente di fronte a un grande processo di semplificazione della vita quotidiana che col tempo potrebbe anche riguardare altri settori.

I certificati scaricabili attualmente sono 14: da quello di nascita a quello di residenza, da quello di matrimonio passando per quelli di unione civile o convivenza.

È stato proprio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a utilizzare per primo il servizio, scaricando il proprio certificato anagrafico di nascita come atto simbolico. Allo stesso modo potrà usufruirne il 98% della popolazione che risiede nei 7808 Comuni dentro il sistema dell’Anagrafe digitale, con l’obiettivo di estendere entro fine anno il servizio a tutto il territorio (al momento restano fuori 61 Comuni). Il servizio coinvolge anche gli italiani residenti all’estero con già 5,7 milioni di individui acquisiti dal sistema.

 

Fonte: Ansa.it

 

Come fare?

La procedura per l’ottenimento dei documenti dall’Anagrafe digitale è molto semplice e intuitiva. Innanzitutto occorre essere in possesso di Spid, Cie (Carta d’identità elettronica), o Cns (Carta nazionale dei servizi) per poter accedere alla piattaforma presso l’indirizzo www.anagrafenazionale.gov.it o anche www.anagrafenazionale.interno.it.

Dopo aver inserito le credenziali è sufficiente entrare nella nuova sezione “Certificati” e selezionare il documento di proprio interesse. Il servizio mostra il certificato in anteprima in modo da poter verificare la correttezza dei dati. A quel punto, se tutto è in ordine, si può procedere con il download del documento in formato Pdf o è anche possibile inviarlo direttamente nella propria email. Inoltre, questi certificati possono essere rilasciati anche in forma contestuale (ad esempio, residenza e stato civile insieme in un file unico).

È possibile richiedere un certificato anche per un altro componente dello stesso nucleo familiare e scaricare più file con un unico accesso. Nel caso di Comuni in cui vige il plurilinguismo saranno disponibili certificati multilingua.

 

Fonte: Ilfattoquotidiano.it

 

Quali documenti sono presenti nel portale?

 Come già detto sono 14 i certificati disponibili da poter già scaricare. Ecco l’elenco completo:

  • Certificato di nascita
  • Certificato di matrimonio
  • Certificato di cittadinanza
  • Certificato di esistenza di vita
  • Certificato di residenza
  • Certificato di residenza Aire
  • Certificato di stato civile
  • Certificato di stato di famiglia
  • Certificato di stato di famiglia Aire
  • Certificato di stato di famiglia con rapporti di parentela
  • Certificato di residenza in convivenza
  • Certificato di stato libero
  • Certificato di unione civile
  • Certificato di contratto di convivenza.

 

Renato Brunetta, Ministro della Pubblica Amministrazione, ha definito l’evento come “un passo avanti per l’intera comunità nazionale”, esplicando quanto sia stato importante il lavoro e la cooperazione tra Interno, Amministrazione e Progresso tecnologico, superando l’era dei documenti cartacei, delle lunghe code e dei bolli. La rivoluzione, sempre secondo il Ministro di Forza Italia, è stata possibile grazie alla condivisione delle banche dati da parte degli enti.

 

Fonte: Quifinanza.it

 

Le amministrazioni italiane potranno quindi fare riferimento a una sorgente unica di dati anagrafici, dalla quale poter ottenere elementi certi e attendibili in modo da poter somministrare servizi completi e più efficienti per i cittadini. Con un’anagrafe nazionale unica, qualsiasi novità e aggiornamento sul portale sarà prontamente consultabile dagli enti pubblici che accedono alla banca dati,  come per esempio Inps, Agenzia delle Entrate o Motorizzazione Civile, senza la necessità di dover inoltrare richiesta ai titolari.

Non tutti però sono dotati di un’identità digitale, anzi solamente 26 milioni di italiani circa potranno attualmente accedere al servizio, segno che è pressante la necessità da parte della popolazione di adeguarsi a questi nuovi metodi. Lo stesso Stato potrebbe offrire una mano d’aiuto magari rendendo più rapido il processo di attivazione dello Spid.

In ogni caso, almeno per i prossimi mesi, gli sportelli dei Comuni resteranno accessibili per poter richiedere di persona i certificati cartacei.

 

 

Sebastiano Morabito