Migliaia di persone al confine polacco-bielorusso: a rischio stabilità UE

Redazione Attualità
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Hanno ormai raggiunto quota 4mila i migranti al il confine tra la Polonia e la Bielorussia. Nei primissimi giorni di novembre erano circa 800 le persone che avevano raggiunto il punto, nella speranza è quella di spostarsi dalla Bielorussia e raggiungere vari Paesi dell’Unione Europea (Germania, Lituania, Estonia). Dietro la vicenda, già di per sé delicata, sembra esserci qualcosa di più: dietro alla casualità, pare che il governo bielorusso si stia muovendo per sfruttare la situazione nel proprio interesse. La motivazione dietro sarebbe da ricondurre a un tentativo di attacco all’Unione.

Il coinvolgimento del governo, ormai, sembrerebbe certo: sul web sono circolati molti video che mostrano i soldati bielorussi mentre scortano migliaia di profughi al confine, precisamente verso la foresta che delimita la regione polacca della Podlaskie.

Mariausz Blaszczak, il ministro della Difesa polacco, ha ordinato lo schieramento di 12mila uomini dell’esercito al confine, accusando la Biellorussia di star utilizzando i migranti come mezzo per attaccare il Paese. La risposta da Minsk non tarda ad arrivare: Varsavia viene accusata per l’atteggiamento disumano e indifferente con il quale sta trattando i rifugiati, provenienti prevalentemente dal Medio Oriente (Iraq, Siria, Afghanistan).

Sul posto si è recato anche il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, per mostrare solidarietà a polizia, guardie e soldati che si trovano al confine. La possibilità di un eventuale dispiegamento di forze armate viene valutata anche dalla Lituania. La NATO ha espresso solidarietà nei confronti della Polonia. Nel frattempo, a subirne le conseguenze più gravi, sono i migranti.

I migranti al confine (fonte tgcom24.mediaset.it)

Migliaia di persone strumentalizzate per interessi politici

La relazione tra Polonia, più in generale Unione Europea, e Bielorussia è assai complicata. Il regime autoritario di Alexander Lukashenko, avversario politico dell’UE, starebbe tentando di mettere le due forze politiche in difficoltà. A quanto pare, però, non sarebbe solo la Bielorussia a giovare dello sfruttamento dei migranti.

Secondo Politico, un giornale americano, i partiti polacchi di maggioranza di estrema destra, starebbero accusando l’opposizione di pensare più alla tutela degli interessi dei migranti che a quella dei polacchi. Il tema dell’immigrazione è molto forte tra l’elettorato nazionale e, come succede quando l’ondata dei flussi migratori aumenta, i partiti nazionalisti di tutta Europa sono pronti a utilizzarla per accrescere il loro consenso politico.

Negli ultimi giorni, anche molti canali di informazione polacchi si sono piegati a una narrativa che dipinge gli immigrati come pericolosi. Il notiziario statale, TVP Info, ha mandato in onda un servizio dal titolo “L’opposizione appoggia i migranti e Lukashenko”, additando i partiti all’opposizione come i principali colpevoli dell’aumento dei flussi migratori. Anche il talk show televisivo polacco, Wiadomości, ha mostrato una scena di una serie tv Netflix, “Snabba cash”, in cui si vedono due stranieri intenti a sparare colpi di mitragliatrice in pieno centro. La scena è stata riportata come un fatto realmente accaduto in Svezia.

Il muro anti migranti della Polonia

Il consenso per il partito di estrema destra, Diritto e Giustizia, secondo un sondaggio, sarebbe sceso al 32,5%, di dieci punti, dalle elezioni politiche del 2019. Questo potrebbe essere un valido motivo, per il partito, per strumentalizzare la vita di migliaia di innocenti. Non è la prima volta che la Polonia rifiuta di accogliere i migranti. È successa la stessa cosa anche nel 2015. Nell’agosto del 2021, il Parlamento ha approvato la costruzione di un muro anti-migranti. Per la sua costruzione sono necessari oltre 350 milioni di euro, che lo Stato ha chiesto anche all’Unione Europea. Nonostante le continue pressioni, però, a ottobre la Commissione europea ha dichiarato che non finanzierà in alcun modo l’iniziativa.

La costruzione del muro anti migranti (fonte it.euronews.com)

La preoccupazione dei soggetti coinvolti

Ad essere preoccupati sono in molti. Il premier polacco Morawiecki, ha scritto via Twitter:

“Sigillare il confine è nel nostro interesse nazionale. Ma oggi sono in gioco la stabilità e la sicurezza dell’intera Ue”

A parlare, intanto, anche il ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer, che, rivolgendosi all’Ue, afferma l’impossibilità della Polonia o della Germania di gestire la crisi da sole:

“Dobbiamo aiutare il governo polacco a proteggere la sua frontiera esterna. Questo sarebbe compito della Commissione europea, faccio appello perché agisca”.

A pronunciarsi è stato anche Charles Michel, il presidente del Consiglio europeo, che ha definito inaccettabile la strumentalizzazione da parte del governo polacco. Ursula von der Leyen fa appello agli Stati membri, affinché vengano estese le già previste sanzioni nei confronti del governo bielorusso, dopo un confronto con i primi ministri di Lettonia, Lituania e Polonia. Ma la preoccupazione maggiore è, sicuramente, per le migliaia di migranti. Il loro alto numero potrebbe creare situazioni rischiose, come i fuochi improvvisati che vengono accesi da chi cerca di scaldarsi. C’è chi chiede anche aiuto all’esercito polacco, senza però ricevere risposta. Queste persone, costrette in uno strano limbo, si preparano a sopravvivere al freddo intenso, aggrappandosi alla speranza in un futuro migliore.

Beatrice Galati