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Inside Job: i complottisti hanno ragione

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Un esperimento originale con un unico difetto: la ricerca esasperata dell’approvazione del pubblico. Voto UVM: 4/5

Inside Job è la nuova serie animata per adulti targata Netflix. Shion Takeuchi (nome conosciuto già per altri lavori, come Gravity Falls e Regular Show) è la mente geniale che si nasconde dietro al progetto.

Disponibile sulla piattaforma statunitense dal 22 ottobre, la serie è composta da 10 episodi dalla durata di 25/30 minuti, che compongono la Prima Parte. Nel cast di doppiatori troviamo Lizzy Caplan (nel ruolo della protagonista Reagan Ridley), Clark Duke (che presta la voce al belloccio e poco furbo Brett Hand), Brett Gelman ( che interpreta Magic Myc, un fungo parlante, proveniente dalle profondità della terra) e tanti altri.

Lavorare per un’agenzia segreta non è facile

Immaginate di diventare il capo di un’agenzia segreta: la Cognito Inc., che controlla e insabbia qualsiasi cosa. Immaginate che questa agenzia sia controllata da un governo delle ombre, formato da illuminati incappucciati senza scrupoli. Questa è la vita di Reagan Ridley, una scienziata dall’intelligenza fuori dal normale, capace di creare le più strambe e originali invenzioni ma, allo stesso tempo, incapace di rapportarsi con gli altri.

Se pensate di poter trattare i collaboratori con sufficienza, se pensate di poter urlare in faccia la verità a una persona, non curandovi dei suoi sentimenti, allora vi meritate Brett Hand. «Cosa ?» vi starete chiedendo. «Cosa?» è anche quello che si chiede Reagan, appena scopre che, nel ruolo di capo della Cognito Inc. sarà affiancata da un mediocre uomo bianco (come lo definisce lei), belloccio e per niente furbo. La reazione dei suoi collaboratori, però, sarà totalmente diversa. Brett riuscirà a stringere amicizia con loro, risultando, da subito, simpatico. Tutto l’opposto di Reagan che, sebbene cerchi di comportarsi come un vero capo, è odiata da tutti.

Reagan e Brett (fonte buzzfeed.com)

Dieci episodi per rivalutare la realtà

Durante i dieci episodi della serie, Reagan, Brett e quattro collaboratori si imbatteranno in centomila situazioni differenti. Inside Job, infatti, presenta allo spettatore le più svariate teorie del complotto: un solo episodio è sufficiente per mettere in discussione la realtà. I rettiliani esistono (solo per fare alcuni esempi, Taylor Swift, Madonna, la Regina Elisabetta, Ellen DeGeneres sarebbero reptoidi), si nascondono tra di noi, sono personaggi famosi estremamente ricchi e influenti, finanziano il lavoro della Cognito Inc., affinché tenga nascosta la loro esistenza, e sono responsabili del riscaldamento globale. Non vi basta? Bene: lo sbarco sulla luna? Semplice green screen! Le scie chimiche? Esistono e servono per drogarci. Il presidente degli Stati Uniti? Facilmente sostituibile da un robot dall’aspetto identico, ma comandato da Reagan. Insomma, se basta poco per convincervi, è importante che prima di iniziare la serie sappiate che “è tutto finto”.

Oltre il complotto: altri temi

Inside Job rientra nell’orbita di quelle che sono serie animate iconiche di Netflix: BoJack Horseman, Final Space, Rick and Morty (qui una nostra recensione della quinta stagione) sono sicuramente degli esempi perfetti.

Il tema centrale dell’opera è sicuramente quello del complotto, ma questo non è il solo. La serie è capace di affrontare anche altri topic che riguardano la vita privata della protagonista. Da un lato il padre, ex dirigente della Cognito Inc., ha preferito costruire un orso robot per abbracciarla al posto suo e adesso cerca di attirare l’attenzione della figlia, facendola finire nei guai; dall’altro la madre colpisce spesso la ragazza nei suoi punti più deboli. Insomma Reagan non ha avuto vita facile: a scuola veniva emarginata dagli altri bambini, è figlia di due cattivi genitori da cui non ha mai ricevuto un abbraccio e crescendo porterà con sé questi traumi.

Sarà grazie all’aiuto di Brett e della sua squadra (un fungo parlante con poteri telepatici, un dottore drogato, una manager a capo del reparto Manipolazione dei media e messaggi subliminali e un veterano, mezzo uomo e mezzo squalo) che la scienziata riuscirà a crescere e guarire.

Reagan, il padre e l’orso robot

Tra originalità e mainstream

Inside Job è una serie animata che cerca di soddisfare i gusti del pubblico. Solo i più esperti conoscitori di meme riusciranno a cogliere le moltissime citazioni presenti nei dieci episodi. Probabilmente è questo l’aspetto negativo della serie: la continua ricerca dell’audience, vuoi attraverso battute volgari (in una serie per adulti è normale, ma qui sono decisamente troppe), vuoi attraverso continui riferimenti o citazioni alla pop culture, alla cultura del web, finisce col rendere gli episodi troppo carichi, troppo frettolosi.

Nonostante questo, però, la serie risulta molto originale. Riesce, attraverso la satira, a prendere in giro tutti coloro che credono alle più assurde teorie (ciò risulterà evidente in uno specifico episodio).  In attesa della seconda parte, non resta che consigliarvene la visione… prima che i rettiliani prendano il controllo del pianeta!

Beatrice Galati