Feel Good: il mix perfetto tra dramma e commedia

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Feel good Mae Martin recensioni universome

 

                 Una serie che tratta temi importanti, con leggerezza- Voto UVM: 5/5

 

Ideata da Mae Martin e Joe Hampson, Feel Good è una serie tv di tipo dramedy (capace di unire il dramma alla commedia) composta da due stagioni: la prima (2020), uscita inizialmente su Channel 4, in Inghilterra, e successivamente trasmessa a livello mondiale su Netflix, e la seconda (2021), diffusa direttamente dall’azienda di streaming statunitense. La serie è prodotta dalla Objective Fiction.

Entrambe le stagioni sono composte da sei episodi che vedono come protagoniste la stessa Mae Martin, nel ruolo autobiografico di una stand-up comedian, e Charlotte Ritchie (che interpreta George). Tra i personaggi secondari vanno ricordati il coinquilino di George, Phil (interpretato da Phil Burgers) e Linda ( Lisa Kudrow), la madre di Mae.

Feel Good: un racconto semi-autobiografico

Mae Martin è una stand-up comedian di origini canadesi che, per questioni lavorative, si trasferisce a Londra. Durante uno dei suoi spettacoli, Mae incontra Georgina (detta George), la donna con la quale deciderà presto di iniziare una relazione. Il rapporto, però, non si rivelerà tra i più sani e positivi. Da un lato abbiamo George, donna che si è sempre considerata eterosessuale e fatica a rendere pubblica la sua bisessualità. Dall’altro lato abbiamo Mae, incapace di costruire relazioni sane, sia in campo amoroso sia con i suoi genitori.

La dipendenza dalla cocaina e la dipendenza affettiva

Nel corso della serie, scopriamo molte informazioni sul vissuto di Mae: ha fatto ampio uso di sostanze stupefacenti, nello specifico cocaina, e si trova ora costretta a sottoporsi a delle sedute di gruppo per affrontare il suo problema. La protagonista fa uso di droghe per cercare di evadere dalla realtà, in quanto ha un rapporto conflittuale con se stessa che non le permette di essere felice. La stessa forma di dipendenza che Mae prova verso la cocaina sembra nascere anche nei confronti di George. La loro relazione sarà infatti caratterizzata dall’ansia e dalla paura di Mae di perdere la partner.

Mae e George. Fonte: Netflix

Il rapporto difficile tra genitore e figli

I problemi vissuti dalla protagonista hanno radici molto profonde: sono legati soprattutto al rapporto tossico che Mae e i suoi genitori hanno costruito. La stand-up comedian e la madre – interpretata dall’attrice Lisa Kudrow – non vanno d’accordo. La madre è infatti pronta a scaricare ogni responsabilità, ogni problema sulla figlia. La serie, quindi, permette di riflettere su questioni che molte volte vengono messe in secondo piano, come l’importanza di una presenza costante e costruttiva dei genitori nella vita dei figli.

Le novità della seconda stagione

La seconda stagione di Feel Good vede la conferma di molti personaggi conosciuti nella prima stagione: Mae, che nella prima puntata cerca di fuggire da una clinica per tossicodipendenti; George, impegnata con il lavoro da insegnante e con nuove relazioni; Phil, che in questi nuovi episodi diventerà un personaggio importante nella vita delle due protagoniste e infine Linda. Tra le new entry bisogna citare John Ross Bowie, che interpreta Scott, un amico di Mae.

Se nella prima stagione la serie si è concentrata su Mae e sulla sua relazione con George, nella seconda stagione vengono analizzati altri aspetti: si scopre che Mae soffre del disturbo post traumatico da stress. Questo le causa forte ansia e la porta ad adottare comportamenti insoliti, come sdraiarsi sotto il letto in cerca di protezione.

Un ruolo importante verrà svolto da Scott, un amico di lunga data della protagonista che lavora nel mondo dello spettacolo. Inizialmente, il rapporto tra i due sembra normale. Man mano che la storia prosegue, però, si capirà la vera natura della loro relazione, che verrà totalmente rivalutata.

Mae si troverà costretta a lottare con gli eventi del suo passato e ad affrontare le persone che le hanno fatto del male. La protagonista cercherà anche di ricostruire il suo rapporto con George, incrinatosi verso la fine della prima stagione. Ciò la porterà anche a spostarsi tra l’Inghilterra e il Canada, alla ricerca dell’equilibrio perduto. L’incontro con i suoi genitori le permetterà poi di affrontare la madre, nel tentativo di creare la famiglia felice tanto desiderata.

Mae in macchina con i suoi genitori

 L’originalità di Feel Good

Sebbene la serie tv affronti temi molto complessi, come la tossicodipendenza, la dipendenza affettiva, il disturbo post traumatico da stress e la difficoltà di accettare la propria sessualità e identità di genere, è capace di presentarli in maniera semplice, leggera e soprattutto divertente. Proprio questa leggerezza è ciò che rende Feel Good scorrevole e mai noiosa.

Una volta terminati gli episodi, lo spettatore sarà portato a riflettere sulle situazioni vissute dalla protagonista, ma non solo: quelle situazioni lo indurranno a interrogarsi anche sul suo vissuto, costringendolo a mettersi in dubbio e ad analizzarsi fino in fondo. Ed è tutto questo che fa di Feel Good una serie imperdibile!

 

Beatrice Galati