Bologna: studentessa No green pass si rifiuta di lasciare l’aula. Incongruenze tra le dichiarazioni e caos in università

Redazione Attualità
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Scoppia il caos presso la facoltà di filosofia dell’Università di Bologna: la studentessa No Green pass si è rifiutata di uscire dall’aula, facendo annullare lo svolgimento della lezione.

Bologna, studentessa No Green pass resta in aula –Fonte:correredibologna.corriere.it

Protagonista di questa vicenda diventata mediatica è Silvia, una studentessa di 20 anni che frequenta l’Università di Bologna, iscritta al secondo anno del corso di laurea in filosofia.  È accaduto mercoledì 6 ottobre, quando a seguito della violazione del protocollo universitario che afferma l’obbligo del passaporto verde per poter accedere ai luoghi universitari, la lezione è stata sospesa. Non sono di certo mancate le minacce e gli insulti per la ragazza, la quale ha denunciato l’accaduto pubblicamente, attraverso il suo profilo social e durante la manifestazione svolta presso il cortile Guido Fanti nel capoluogo emiliano. Si è così scatenata una protesta che ha visto decine di studenti appellarsi contrariamente agli obblighi governativi in materia di Green Pass.

Green Pass: le regole per le università

Il 10 settembre 2021 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, il decreto legge n.122 recante “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza da COVID-19 in ambito scolastico, della formazione superiore e socio sanitario-assistenziale”, che estende l’obbligo di esibire il green pass a tutti coloro intendano entrare in una scuola, ad eccezione degli studenti e di chi risulta esentato dal vaccino.

Green pass Università –Fonte:adnkronos.com

Chiunque accede alle strutture del sistema nazionale universitario deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde COVID-19. I responsabili delle Università e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica sono tenuti a riscontrare il rispetto delle prescrizioni.

I controlli svolti a campione, saranno effettuati attraverso le modalità operative individuate dagli Atenei. Le uniche esenzioni riguardo le misure contenute nella decretazione d’urgenza dovranno essere rilasciate tramite idonea certificazione seguendo i criteri definiti dal Ministero della Salute.

Cosa è accaduto il 6 ottobre

La studentessa Silvia, pur essendo a conoscenza delle normative vigenti sul territorio nazionale e sapendo che il mancato rispetto di queste avrebbe sicuramente dato avvio ad una situazione di rischio, ha preferito ignorare le richieste dell’addetto all’ingresso, entrando “clandestinamente” nell’aula per seguire la lezione in presenza.

Silvia ha esposto l’accaduto alla docente; quest’ultima, al fine di far rispettare le normative presenti nel protocollo sanitario, ha dovuto interrompere la lezione, invitando tutti i partecipanti a lasciare l’aula.

Studentessa No Green Pass rifiuta di uscire dall’aula –Fonte:ilriformista.it

Si è così dato avvio una perseverante scia di insulti verbali e mediatici sui gruppi sociali nei confronti della ragazza; alcuni pendolari le avrebbero persino chiesto il rimborso del costo del biglietto visto che, a causa sua, la lezione è stata sospesa.

La vicenda ha avuto una tale risonanza da coinvolgere anche il prorettore dell’università, Mirko Degli Esposti che ha dichiarato

“L’obiettivo del nostro Ateneo è quello di evitare di chiamare le Forze dell’Ordine. Il mio sincero invito è alla responsabilità, vorrei che la gente avesse più memoria: un anno fa avevamo aule e biblioteche vuote, nessuno vuole tornare lì, vaccini e Green Pass sono gli strumenti per evitarlo.”

La risposta della docente

Luisa Lugli è la docente che ha interrotto la lezione dove si era presentata Silvia, che racconta presso la testata giornalistica “Repubblica” la sua versione dell’accaduto, che nega la presenza di aggressioni raccontate e denunciate dalla ragazza. Afferma altresì di non aver mai visto la studentessa al corso in presenza.

Studentessa senza Green pass, lezione sospesa –Fonte:corrieredibologna.corriere.it

Dalle dichiarazioni rilasciate dalla Lugli, che era stata avvisata dal personale della presenza di una ragazza sprovvista di certificazione, l’invito a lasciare l’aula era pervenuto successivamente al colloquio con il direttore. Questi riprendendo il protocollo di Ateneo si è appellato al richiamo del corretto comportamento degli studenti, affinchè l’ambiente universitario risulti un luogo che salvaguardi la sicurezza di tutti. Prioralmente nella fase attuale che permette il riempimento degli spazi universitari fino al 100%.

Alta tensione sul Green Pass

La manifestazione tenutasi sabato scorso nel cortile Guido Fanti a Bologna, ha visto spiccare tra le voce del gruppo “Studenti Unibo contro il Green Pass”, anche Silvia che ha voluto raccontare la “reazione di spropositata violenza scaturita da chi si sente protetto da normative illegittime”.

Per la studentessa andare a lezione senza il Green Pass non è di certo un reato, ma un atto di disobbedienza contro l’infame tessera verde”, nonostante l’Università garantisca la didattica mista, permettendo agli studenti di seguire i corsi online.

Green Pass manifestazione –Fonte:ilrestodelcarlino.it

Risulta chiaro come il suo discorso sia incentrato sulla mancanza di fede nella Certificazione Verde, definendolo come uno strumento di controllo e discriminazione. Avvalorando altresì il diritto di seguire le lezioni in presenza a seguito del pagamento delle tasse annuali previste dall’Ateneo.

Nello stesso pomeriggio in cui venivano rilasciate queste dichiarazioni, esplodevano a Roma gli scontri tra forze dell’ordine e gruppi No Green Pass, i cui atti di violenza sono culminati in un assalto presso la sede del Cgil e acute tensioni nei pressi di Palazzo Chigi.

Tali rivolte si pongono così di essere in netta contrapposizione al decreto legge del 6 agosto. Questo prevede dal 1° settembre e fino al termine dello stato di emergenza fissato al 31 dicembre 2021 per le attività in presenza, il possesso e l’esibizione del green pass previsto dall’art. 9 del decreto legge 22 aprile 2021, eccezione applicata solo per i soggetti esentati dalla campagna vaccinale.

Giovanna Sgarlata