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Respect: omaggio alla Regina del Soul

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        Un tuffo da non perdere nella vita dell’icona soul degli anni ’60 – Voto UVM: 4/5

Diretto da Liesl Tommy, regista americana di origini sudafricane, Respect è un film biografico che narra le vicende di Aretha Franklin. La pellicola ripercorre la vita dell’artista, dall’infanzia passata nel coro della chiesa del padre, il predicatore Clarence LaVaughn Franklin, fino al debutto sul palcoscenico, in età adulta.

Le riprese del film iniziano a settembre del 2019 ed è la stessa Aretha Franklin che, prima della sua morte nel 2018, approva la scelta dell’attrice Jennifer Hudson per interpretarla. Il film viene distribuito nei cinema statunitensi dal 13 agosto 2021, mentre in Italia viene trasmesso dal 30 settembre.

La pellicola vede come protagonisti, oltre alla Hudson, anche Marlon Wayans (Ted White), Audra McDonal (Barbara Franklin), Skye Dakota Turner (la piccola Aretha), Forest Whitaker (C. L. Franklin), Tituss Burgess (James Cleveland), Marc Maron (Jerry Wexler), Albert Jones (Ken Cunnighigham), Gilbert Glenn Brown (Martin Luther King Jr.).

Un viaggio nella vita della Regina del soul: dall’infanzia alla celebrità mondiale

Nei primi minuti del film viene mostrata un’Aretha bambina, interpretata da Skye Dakota Turner. Durante una festa, organizzata a casa del padre, Aretha è invitata a cantare per gli amici e i parenti presenti. Dalle prime note del brano cantato dalla protagonista tutti capiscono di essere di fronte a un prodigio.

A seguito dell’improvvisa morte della madre, Barbara Siggers Franklin, Aretha subisce un forte trauma, che manifesterà attraverso il mutismo. Lei e la madre erano molto legate, entrambe avevano una voce unica e si divertivano cantando insieme. Sarà proprio grazie alla musica infatti che Aretha ritornerà a parlare.

Nella vita della cantante sono presenti due figure maschili che, consapevoli del dono della donna, cercheranno in tutti i modi di controllarla: uno è il padre e uno è il futuro marito, Ted White.

Nel 1961, Aretha sposa Ted White, uomo non ben visto dalla sua famiglia e che diventerà il suo manager. Nel 1969 i due divorzieranno, proprio a causa del comportamento violento e da manipolatore di Ted.  E sarà da questo momento che Aretha prenderà in mano le redini della sua carriera. Tra le sue hit ricordiamo: Respect, finita di recente al primo posto tra le 500 migliori canzoni della storia secondo Rolling Stone, e (You make me feel like) A Natural Woman.

Aretha Franklin e Martin Luther King Jr.: l’attivismo e la lotta per i diritti civili

All’interno del film viene rappresentato anche lo splendido rapporto tra la Franklin e Martin Luther King Jr. La cantante agisce attivamente nella lotta per i diritti civili degli afroamericani. Il brano Respect diventa, negli anni Sessanta, l’inno del movimento. Nella pellicola viene ricordato anche il giorno dell’assassinio di King Jr. e vengono riportati anche materiali originali, tra cui il video del suo funerale. Proprio in onore dell’amicizia che legava la cantautrice all’attivista, Franklin gli renderà omaggio con un’esibizione.

Il travagliato rapporto di Aretha con il padre e il marito

Uno degli aspetti fondamentali sul quale si sofferma il film è il rapporto che Aretha svilupperà con il padre, prima, e con il marito Ted, dopo.

Questi due personaggi, interpretati rispettivamente da Forest Whitaker e Marlon Wayans, sono allo stesso tempo simili e diversi. L’aspetto che li accomuna è sicuramente la volontà di controllare la cantautrice, dalla scelta delle canzoni alle decisioni sui componenti della band, le interviste, i tour.

La solida differenza sta nel sentimento che i due uomini provano verso Aretha: il sentimento che spinge il padre a comportarsi in maniera autoritaria è d’affetto, di protezione, mentre il comportamento del marito Ted è volutamente manipolatorio e violento. È a conoscenza di uno dei demoni che tormentano la moglie: la violenza sessuale (durante l’infanzia, la protagonista resta incinta a seguito di un abuso). Questo trauma, insieme a quello molto forte dovuto alla morte della madre, permetteranno a Ted di controllarla e allo stesso tempo, anche dopo il divorzio, porteranno Aretha a fare abuso di alcol.

Aretha (Jennifer Hudson)  e Ted  (Marlon Wayans). Fonte: Metro-Goldwyn-Mayer Inc.

Dalla parabola negativa al ritorno al gospel: Amazing Grace

Quando la vita della cantante sembra totalmente in discesa, arriva la svolta: in una delle scene (la più commovente) che ci introducono alla parte finale del film (che non verrà citata qui), Aretha capisce di dover cambiare, capisce che c’è solo un’unica cosa che può fare: tornare da Dio, tornare al gospel che aveva abbandonato quando aveva deciso di ribellarsi al padre.

La figlia del reverendo Franklin decide di ritornare nella chiesa in cui cantava da bambina, grazie all’aiuto del suo insegnante di pianoforte e amico, il reverendo James Cleveland. In chiesa Aretha canterà una serie di canzoni gospel, che faranno parte dell’album di maggior successo della cantautrice, da lei stessa prodotto: Amazing Grace.

Considerazioni

Respect non ha come obiettivo quello di ripercorrere in maniera dettagliata la carriera musicale di Aretha Franklin. Tende, invece, a soffermarsi sull’aspetto psicologico e sul suo vissuto personale. Nonostante questo, la pellicola permette di apprezzare il talento e la bravura della cantante – anche grazie all’interpretazione della Hudson. Insomma, un film imperdibile per gli amanti della Regina del soul.

Beatrice Galati