Nuovo decreto riaperture, da domani coprifuoco alle 23. Anche in Italia eventi-test “discoteche aperte”

Redazione Attualità
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Ieri sera il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il decreto sulle riaperture. La proposta di Draghi, appoggiata dal ministro della salute Roberto Speranza, dal leader della Lega Matteo Salvini e dal segretario del Pd Enrico Letta, è quella di un percorso graduale basato sull’evidenza scientifica. La gradualità è necessaria per capire quali sono le attività che incidono di più sull’aumento dei contagi. Al momento, i dati provenienti dalla scienza lasciano sperare: “La pandemia è sotto controllo, nel senso che non solo scende il numero degli infettati, ma soprattutto la percentuale di positivi al tampone scende sotto il 3%”, ha affermato Sergio Abrignani, immunologo dell’Università statale di Milano e membro del Comitato tecnico-scientifico.

Coprifuoco

A partire da domani il divieto di circolazione notturna inizierà dalle 23.00. Dal 7 giugno sarà ridotto di un’ora e sarà quindi valido dalle 24.00 alle 5.00. Dal 21 giugno sarà completamente abolito.

Sulla questione del coprifuoco, una voce di dissenso è quella di Giorgia Meloni che invoca la sua immediata revoca: “Una o due ore in più d’aria concesse agli italiani non alleggeriscono la gravità di un tale provvedimento arbitrario e liberticida, che sta mettendo in ginocchio interi comparti e creando danni irreparabili a settori trainanti come quello del turismo”.

Ristoranti e bar

Locali sui Navigli, Milano – Fonte: www.ansa.it

Dall’1 giugno, in zona gialla, sarà possibile consumare cibi e bevande all’interno dei locali anche oltre le 18.00. Una misura, a detta del ministro alle politiche agricole Patuanelli, per dare un segnale ai cittadini che vogliono provare a vivere un’estate normale.

Centri commerciali e mercati

Dal 22 maggio, a tutti gli esercizi presenti nei mercati, nei centri commerciali, nelle gallerie e nei parchi commerciali, sarà consentita l’apertura anche nei giorni festivi e prefestivi.

Palestre, piscine, centri benessere, impianti di risalita in montagna

Riaprono anche le palestre – Fonte: www.gazzetta.it

Il 22 maggio è prevista la riapertura per gli impianti di risalita in montagna. Dal 24 maggio riapriranno le palestre, mentre dall’1 luglio potranno ripartire le piscine al chiuso e i centri benessere.

Eventi sportivi

Dall’1 giugno all’aperto e dall’1 luglio al chiuso sarà consentita al pubblico la partecipazione a manifestazioni sportive secondo i limiti previsti: 25 per cento della capienza massima, con il limite di 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso.

Feste private e cerimonie

Dal 15 giugno saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso del green pass: i partecipanti dovranno esibire un tampone effettuato entro le 48 ore, un certificato vaccinale o attestare la guarigione dal Covid.

Corsi di formazione e centri culturali

A riaprire, dall’1 luglio, sono anche le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. L’ 1 luglio ripartiranno anche i corsi di formazione pubblici e privati in presenza.

Casinò e parchi divertimento

Per quanto riguarda bingo, casinò, sale giochi e sale scommesse, potranno riaprire al pubblico dall’1 luglio. L’accesso ai parchi divertimento sarà invece possibile dal 15 giugno.

Nuovi parametri per le zone

La cabina di regia ha inoltre deciso di cambiare i parametri per collocare le regioni in zona rossa, arancione o gialla: i criteri guida saranno l’incidenza e il tasso di ospedalizzazione, sia in terapia intensiva che in area medica. Secondo quanto detto dal ministro della salute Roberto Speranza, si sta in area rossa con oltre il 40% dell’occupazione dei posti letto in area medica e oltre il 30% in terapia intensiva, Si resta in giallo se l’occupazione delle terapie intensive è sotto il 20% e l’area medica sotto il 30%. Si sale da giallo ad arancione se in rianimazione si sale sopra il 20% e in area medica sopra il 30%.

Regioni

In base a questi parametri, a partire dall’1 giugno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna saranno zona bianca. Dal 7 giugno anche Abruzzo, Veneto e Liguria entreranno in zona bianca. Nelle regioni in zona bianca non c’è coprifuoco, valgono solo le regole di comportamento: mascherina e distanziamento.

Discoteche

Cattive notizie per discoteche e sale da ballo, le cui attività restano sospese sia all’aperto che al chiuso. Reazioni di indignazione non hanno tardato a farsi sentire: “Basta essere trattati come untori, meritiamo rispetto. Riapre tutto fuorché le discoteche, è una cosa vergognosa e intollerabile: e non ci vengano a dire che siamo noi la causa della ripresa dei contagi, perché non è vero. Ci sono centinaia di famiglie che non sanno più come portare a casa la pagnotta. Finora siamo sempre stati buoni, adesso stiamo pensando ad azioni eclatanti“, ha affermato Gianni Indino, presidente del Silb, il sindacato dei locali da ballo dell’Emilia-Romagna.

Evento test “discoteche aperte”

Un momento del concerto dei ‘Coma Cose’ durante un evento Porsche al Fabrique di Milano – Fonte: www.ansa.it

Proprio per far ripartire il mondo degli eventi, cioè discoteche e concerti, l’associazione italiana imprese ed intrattenimento Silb-Fipe, ha lanciato un’iniziativa: organizzare una serata a Gallipoli per verificare se ci sono le condizioni per riaprire le discoteche. Eventi-test di questo tipo sono già stati sperimentati a Barcellona, in occasione del concerto dei Love of Lesbian del 27 marzo, e a Liverpool, dove l’1 maggio 3000 persone hanno ballato senza distanziamento.

Grazie all’approvazione della Regione Puglia, l’ evento avrà luogo il 5 giugno  presso il locale all’aperto “Praja”.  Quali sono le misure da seguire? Innanzitutto, Il biglietto per la serata potrà essere acquistato solo online in modo da garantire la tracciabilità del pubblico. Bisognerà essere in possesso di un tampone negativo eseguito al massimo 36 ore prima dell’evento o del Green Pass che attesta di aver completato il ciclo vaccinale anti Covid 19. All’esterno della discoteca sarà presente anche un’unità mobile sanitaria dove poter effettuare il tampone rapido. All’interno del locale sarà poi obbligatorio l’uso della mascherina ma non sarà richiesto il distanziamento sociale, mentre è prevista la sanificazione continua degli ambienti.

A Milano, una proposta di questo tipo è arrivata dai titolari del locale Fabrique che, nell’ultima decade di maggio, vogliono testare il primo weekend di serate al chiuso. Beppe Sala si è dimostrato favorevole all’iniziativa. Si attende il via libera di Prefettura e Comitato tecnico scientifico. Le regole saranno analoghe all’esperimento pugliese, solo che questa volta le serate si svolgeranno, come detto, al chiuso. La capienza del locale (3200 persone), sarà ridotta a 2500 ingressi.

Chiara Vita