Tragedia a Prato: Luana muore a 22 anni sul posto di lavoro

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Toscana sotto shock per quanto avvenuto ieri mattina, 3 maggio: Luana D’Orazio, una ragazza di soli 22 anni ha perso la vita dopo essere stata travolta da un macchinario nella ditta di Montemurlo (Prato), un’azienda tessile di via Garigliano.

Inutili i tentativi di soccorso, nonostante l’immediato allarme lanciato dai colleghi, la giovane ragazza è morta sul colpo.

Gessica Beneforti di Cgil Toscana e Barbara Orlandi (Coordinamento Donne Cgil Toscana) esprimono “cordoglio e rabbia: è inaccettabile“.

(Fonte: Yeslife)

Il drammatico incidente

Luana D’Orazio, non ancora ventitreenne morta lunedì 3 maggio a causa di un incidente sul lavoro.

Luana abitava ad Agliana, in provincia di Pistoia, era diventata mamma da poco ed aveva trovato lavoro presso Orditura Luana, una fabbrica tessile a Oste di Montemurlo, in via Garigliano, nella provincia di Prato.

Ieri si era alzata per andare in azienda, come ogni giorno; si trovava davanti ad un orditoio, un macchinario che sbroglia i fili e li ordina prima della lavorazione. Poi, d’improvviso, il caos: Luana è rimasta incastrata dal macchinario ed è stata trascinata verso un rullo industriale senza possibilità di salvezza.

Nello stabilimento, stava lavorando ad una macchina vicina, un collega; tuttavia, era voltato di spalle e non è riuscito a intervenire in tempo. È stato proprio lui il primo a dare l’allarme, ma nonostante la chiamata al 118 e i soccorsi per lei non c’è stato niente da fare. Immediatamente, le ambulanze, i pompieri e la triste constatazione del decesso.

La dinamica è ancora poco chiara, per questo sul luogo dell’incidente sono arrivati i carabinieri e anche gli ispettori del lavoro dell’Asl che hanno effettuato i controlli opportuni per capire se si sia trattato di un errore umano oppure di un mancato rispetto delle norme di sicurezza.

La squadra dei vigili del fuoco intervenuta ha provveduto al recupero del corpo dopo che il pubblico ministero ha dato il nulla osta. Hanno provveduto al trasferimento il trasferimento del corpo, che adesso si trova all’ospedale di Pistoia in attesa dell’autopsia.

Ci sarà un’inchiesta che appurerà come e perché Luana, che lavorava in quella azienda da circa un anno, sia morta, mentre i carabinieri hanno sentito a lungo i colleghi di lavoro della giovane. La titolare dell’azienda, sotto choc, ha avuto un malore ed è stata trasportata al pronto soccorso.

Il macchinario è stato posto sotto sequestro per consentire di effettuare tutti i necessari accertamenti; è stato sequestrato anche il macchinario “gemello” per capire cosa non ha funzionato.

Sul luogo dell’incidente è arrivato anche il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai: «Sono profondamente scosso da quanto e mi fa ancor più male sapere che questa ragazza era diventata da poco madre di una bambina, un pensiero che mi lascia davvero sgomento. Provo un grande senso di ingiustizia, di rabbia e un dolore immenso. È una tragedia che colpisce tutta la comunità montemurlese e mi stringo in segno di cordoglio, anche a nome di tutta l’amministrazione comunale, alla famiglia della giovane». Continua «Le morti bianche spezzano all’improvviso sogni e progetti di vita e sono davvero inaccettabili»

(fonte: Today)

Una ragazza giovanissima, con sogni e i progetti, cancellati in un istante, in un qualsiasi lunedì di maggio.

Le eccesive morti sul lavoro

L’orditura Luana, l’azienda in cui ha perso la vita Luana D’Orazio, oggi è vuota: macchine ferme, operai a casa. Solo un dipendente presente, colui che intorno alle 10.30 ha aperto il cancello ai tecnici del dipartimento di prevenzione della Asl.

Sul posto anche il signor Marchetti, un amico di famiglia, sconvolto da quanto accaduto: «Luana era la figlia di un mio amico, era una ragazza di 22 anni, aveva un bambino di 5 anni, era fidanzata, era una ragazza semplice, per bene, lavorava volentieri e aveva volontà di lavorare, ha anche un fratello disabile, la situazione in famiglia è un po’ delicata… Il padre è disperato».

Una tragedia che lascia sotto choc la Toscana e che ripropone una volta di più il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Solo due mesi fa un altro ragazzo di 23 anni era morto in un’azienda tessile.

In occasione del 1° maggio l’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil) ha pubblicato un conteggio sui morti sul lavoro nel 2021: 120, praticamente uno al giorno.

Luigi Sbarra, il segretario generale della cisl, scrive su twitter

Intervenuto anche il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo: «Mi auguro che siano appurate eventuali cause e responsabilità dalle autorità competenti, ma nello stesso tempo sento forte il dovere di denunciare una situazione che ancora oggi mette a rischio le vite di troppi lavoratori nella nostra regione. I numeri ci dicono che si registrano ancora oltre 5 morti sul lavoro al mese e questo nonostante un impegno costante da parte della Regione attraverso i dipartimenti sicurezza delle proprie Asl, dei sindacati e delle altre parti sociali»

«È inconcepibile continuare a morire sul lavoro. È ancor più inaccettabile la morte di lavoratori giovanissimi, oggi di una giovanissima madre». Lo scrivono in un comunicato Cgil, Cisl e Uil e Filctem, Femca Uiltec di Prato che aggiungono: «Chiedere sicurezza è come abbaiare alla luna».

Come spesso succede in questi casi, i profili social di Luana si sono trasformati in una camera ardente virtuale, in cui chi passa lascia un commento.

Anche Leonardo Pieraccioni ha espresso la sua opinione in merito all’accaduto: «L’ho avuta come comparsa in un mio film, Se son rose, nella scena di una festa. Il ricordo di quella scena di una festa spensierata di ventenni aggiunge ancora più dolore. Perché la vita a vent’anni dovrebbe essere e continuare così, come una festa.».

Manuel De Vita