Immagine non disponibile

Osservatorio Talents Venture: crescono del +22% gli iscritti ad UniMe

Redazione UniVersoMe
iscritti studenti Talentsventure unime università

A più di un anno dallo scoppio della pandemia da Covid-19 arrivano dati incoraggianti per le Università italiane. L’Osservatorio Talents Venture ha infatti condotto un’analisi accurata in merito al numero di immatricolati e ai percorsi di studio scelti per l’anno accademico 2020/2021.

“Come sono cambiate le scelte degli immatricolati nell’anno della pandemia?”

Lo studio certosino che si pone l’obiettivo di valutare lo stato delle università del bel paese e gli sbocchi occupazionali che le stesse offrono, ha messo in risalto come, contrariamente alle previsioni che il periodo di crisi socioeconomica (oltre che sanitaria) ha offerto, si sia registrato un aumento del totale di immatricolati pari al 4,4% in più rispetto all’anno precedente, interessato dalla pandemia solo in corso d’opera.

Inoltre, nonostante le remore di molte famiglie nel vedere i propri figli lontani in un periodo segnato da limitazioni nella mobilità, difficoltà nell’attraversare regioni diverse, sono aumentati gli immatricolati fuori sede con un + 7% rispetto al 4% dello scorso anno. Merita menzione anche il dato riguardante gli studenti provenienti dal territorio extra-italiano che cresce del 15%.

Questo quanto riportato dai dati parziali registrati a marzo 2021, con una preferenza predominante rivolta ad indirizzi artistici, psicologici e delle tecniche farmaceutiche.

E se il risultato è ottimo per l’istruzione non obbligatoria sul territorio italiano in generale, spicca in tal senso anche la Sicilia (+13%), che assieme a Umbria (+39%) e Liguria (+25%), registra un forte incremento del numero di iscritti.

La DAD e il mancato “boom” degli atenei telematici

Da questi dati sono esclusi gli atenei telematici, i quali non hanno avuto il grosso boom immaginabile. Sono infatti oramai mesi che gli studenti universitari si trovano costretti ad una didattica a distanza, il che poteva lasciare supporre un calo di iscritti per le Università “tradizionali”. La DAD infatti è da poco – e non in tutte le regioni in maniera uniforme – stata sostituita dalla modalità blended che lascia la possibilità di scelta allo studente nel rispetto delle norme anticontagio. Ancora di meno sono gli Atenei che hanno ripreso a pieno regime la didattica in presenza.

L’Università degli Studi di Messina

Importante anche il risultato per l’Università di Messina che ha visto un incremento tale da garantire un posto nella top 5 (pari merito con Novedrate e-Campus) degli Atenei con il maggior incremento di immatricolati nell’aa. 2020/2021 rispetto al 2019/2020.

Fonte: Scelte degli immatricolati durante la pandemia

Un traguardo che corona l’impegno di una comunità accademica al passo con i tempi, di un’offerta formativa in forte crescita, arricchita da nuovi corsi di laurea (6 gli ultimi introdotti) e master di I e II livello eterogenei, che si pongono come un’attrattiva per i giovani diplomati e neo-laureati, spinti dalla volontà di completare la loro formazione e arricchire il proprio curriculum. Importante anche l’impegno dell’Ateneo nel migliorare le attuali infrastrutture, sia con l’acquisto di numerose strumentazioni innovative digitali, che con l’adeguamento delle aule per gli studenti, con una tabella di marcia serrata che ha visto le prime inaugurazioni post ristrutturazione all’AOU “G. Martino” lo scorso 24 marzo (clicca qui per vedere le immagini).

Soddisfazione è stata espressa dal prorettore vicario, Prof. Giovanni Moschella:

Il considerevole aumento delle immatricolazioni, che si inserisce in un trend già in ascesa, testimonia e premia gli sforzi fatti dal nostro Ateneo per offrire didattica, infrastrutture e servizi di qualità. Ci auguriamo che un numero sempre maggiore di giovani studenti e studentesse scelgano di formarsi all’Università degli Studi di Messina. Siamo orgogliosi del risultato ottenuto, anche se questo dato lusinghiero non rappresenta un punto di arrivo, ma uno stimolo ulteriore a migliorare il nostro Ateneo, perché il lavoro svolto e l’impegno profuso vengono sempre ricompensati.

 

Redazione Vita Universitaria