India: boom di contagi. Usa e Ue istituiscono un piano di aiuti. Speranza firma l’ordinanza sullo stop agli arrivi dall’India

Redazione Attualità
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Acuta drammaticità nel continente asiatico. L’India diventa l’epicentro della pandemia, spaventano i numeri dei contagi e delle morti. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea inviano dispositivi salva vita.

Variante indiana –Fonte:bresciatoday.it

Durante le ultime settimane l’India è stata investita da un’incisiva aggressione di una nuova variante del coronavirus, che sembra più trasmissibile e pericolosa rispetto a quelle già note in circolazione. A rendere la situazione più critica risulta essere la totale perdita di controllo del contenimento della stessa, che ha portato le autorità locali a dover provvedere all’eliminazione dei corpi degli infetti lasciati per strada attraverso l’incenerimento dei cadaveri. Il Paese asiatico raggiunge così il quarto amaro record consecutivo per contagi giornalieri.

La variante indiana

Variante indiana con doppia mutazione –Fonte:agi.it

Già nota da diversi mesi, la variante indiana consiste in una tripla mutazione, ossia la fusione di tre diversi ceppi del Covid-19, che unendosi hanno dato vita ad un “doppio mutante” noto come B.1.617, la cui diffusione si ritiene essere partita dagli Stati come il Maharashtra, Delhi e il Bengala occidentale.

Inizialmente questa non ha destato particolari preoccupazioni degli esperti, ma a far capovolgere la situazione è stato il grave allarme dell’improvviso boom epidemiologico nel Paese subcontinentale. Si è registrato così il più elevato numero di morti giornalieri mai raggiunto pari a 2.767. Sebbene si tema che le cifre reali dei defunti siano ben più alte, la media statistica del Paese stima che nella capitale New Delhi avvenga un decesso ogni 4 minuti.

Covid-19, inviati respiratori in India –Fonte:bluewin.ch

Per quanto gli scienziati non abbiano ancora dati certi riguardo la contagiosità della nuova variante e della sua abilità di causare sintomi più o meno gravi, risulta accorato l’appello di massima allerta.

Il collasso della sanità

New Delhi diventa così teatro di ospedali i cui corridoi sono occupati da letti e barelle, le famiglie implorano la richiesta di assistenza ai loro cari e molti cittadini periscono sulla soglia della struttura sanitaria.

La variante indiana del Covid –Fonte:panorama.it

L’ambasciatore italiano nella capitale, Vincenzo De Luca sostiene che

“Il Paese sta vivendo un’impennata rapidissima. Le curve dei contagi sono schizzate all’insù prima nelle aree urbane e ora stanno crescendo anche in quelle rurali, mentre il sistema sanitario fatica a far fronte alla sfida della domanda di ricoveri e farmaci: l’India sta affrontando una fase di massima allerta e ha bisogno di una risposta e di una cooperazione globale”

Ciò ha contribuito a prorogare di una settimana il lookdown nella capitale, mentre si attendono gli aiuti promessi dalle Nazioni del globo. Risulta altresì chiaro come l’accorato invito abbia destato molta preoccupazione, dando il via ad una corsa di aiuti nel Paese, affinché la situazione fuori controllo possa rimarginarsi.

Aiuti internazionali: USA e UE

La mobilitazione degli Stati Uniti è avvenuta a seguito di un colloquio telefonico tra il Consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jack Sullivan, con la controparte di New Delhi.

“Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per la grave epidemia di Covid in India. Stiamo lavorando 24 ore su 24 per distribuire più rifornimenti e supporto ai nostri amici e partner in India mentre combattono coraggiosamente questa pandemia.”

L’America è pronta a spedire in India alcune materie prime necessarie per la produzione del Covishield, la versione indiana del vaccino AstraZeneca. L’esportazione di tali sostanze, secondo quanto riportato dal New York Times, riflette la decisione presa dall’amministrazione Biden che avrebbe abrogato il divieto di trasferimento di quegli elementi necessari per la creazione del farmaco. Altresì il Paese a stelle e strisce spedirà gli strumenti essenziali di prevenzione per gli operatori sanitari, come tute protettive e invierà le forniture di ossigeno fondamentali da adoperare nella terapia dei pazienti più gravi.

In India parte l’Oxygen Express –Fonte: it.finance.yahoo.com

Alla stregua delle decisione prese, la Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, secondo quanto espresso dall’Agence France-Presse (AFP), ha riferito che l’Unione Europea sta rassembrando tutte le risorse per rispondere prontamente alla richiesta di assistenza, attraverso un innovativo sistema di protezione civile dell’Ue. Si crea così un meccanismo che permette ai 27 Paesi membri dell’Unione di sincronizzarsi per intervenire in caso di emergenza. Secondo quanto riportato dal Commissario Ue per gli Aiuti umanitari Janez Lenarcic, tale coordinazione è già stata avviata dalle Nazioni coinvolte nell’accordo, per contributi di ossigeno e farmaci.

La risposta italiana alla variante

L’arrivo nella scorsa serata all’aeroporto di Fiumicino di un volo proveniente da Nuova Delhi, desta preoccupazione. I 214 passeggeri sono stati destinati a test e quarantena presso le strutture predisposte dalla cittadella militare della Cecchignola e nel Covid hotel di Roma.

Covid: arrivo volo dall’India –Fonte:ansa.it

L’appello promosso dal Presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, è volto a sollecitare l’attivazione di misure che fermino le partenze dal subcontinente indiano, invitando gli Stati membri alla realizzazione di iniziative che coordinino gli arrivi su tutto il territorio europeo. Il ministro della Salute Roberto Speranza, a seguito dell’impennata dei contagi prodotta dalla divulgazione della variante indiana, ha firmato una nuova ordinanza che indice il divieto di ingresso in Italia per coloro che hanno soggiornato nel Paese subcontinentale e nel Bangladesh negli ultimi 14 giorni.

Variante indiana, Speranza blocca l’ingresso in Italia –Fonte:corriere.it

Il documento prevede che i residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena. Chiunque sia stato in India nelle ultime due settimane e si trovi già nel nostro Paese è tenuto a sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione.

Tali restrizioni rimarranno attive fino al 12 maggio e sono volte ad irrigidire le misure di controllo, impedendo che il record negativo registrato in India possa ripetersi anche in Italia. Nonostante gli scienziati stiano lavorando ininterrottamente per studiare la “neonata variante”, Speranza ribadisce altresì la necessità di tenere alta la guardia fin quando non si avranno risposte più certe.

Giovanna Sgarlata