Il Governo Draghi ha ottenuto la fiducia al Senato: ecco i punti chiave del suo programma di governo

Redazione Attualità
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Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, ottiene la fiducia del Senato. Si rivolge all’assemblea esponendo i punti chiave su cui si articolerà il nuovo Governo.

Governo Draghi, via libera alla fiducia –Fonte:tpi.it

Il 17 febbraio il neo Premier si è presentato a Palazzo Madama, incentrando il suo discorso sulla dura crisi economica accentuata dalla pandemia da coronavirus, sulla necessità di stipulare nuove riforme, promuovere il piano vaccinale e plasmare le missioni del Recovery plan.

La fiducia parlamentare

Ai sensi dell’articolo 94 della Costituzione il Governo deve ottenere l’assenso e l’appoggio del Parlamento, entro dieci giorni dalla sua nomina, annunciando alle Camere il proprio programma e su questo ottenere la fiducia. Ciò rende l’Esecutivo politicamente responsabile di fronte al legislativo, entrando in piena conformità nell’esercizio dei propri poteri. Nel caso in cui non la ottenesse, avranno nuovamente inizio le consultazioni, a seguito delle dimissioni del Governo presentate al Presidente della Repubblica.

La regola che prestabilisce le modalità con cui avviene il voto di fiducia viene sancita dall’articolo 64. Si fa riferimento alla votazione per appello nominale, ossia in modo “palese”, che permette di rendere nota la posizione di ogni parlamentare, mettendo fine al fenomeno di franchi tiratori, che hanno caratterizzato la storia della politica italiana, ponendosi in contrasto con il partito che inizialmente dicevano di sostenere.

Voti di fiducia –Fonte:ilfattquotidiano.it

La mozione di fiducia non si limita solo all’inizio del proprio mandato, deve necessariamente perdurare per tutta la durata del suo operato. È possibile revocarla attraverso

  • La mozione di sfiducia: documento firmato da almeno 1/10 dei componenti di una camera, i quali devono esporre i motivi che hanno aperto una crisi di governo. Questa non deve essere discussa prima di tre giorni, affinchè si permetta a tutti di prendere coscienza del problema e esprimere tramite scrutinio palese a maggioranza dei votanti, se l’esecutivo si deve dimettere.
  • La questione di sfiducia: presente nell’articolo 95 strumento usato dal Governo nel momento in cui percepisce il rischio della fine all’approvazione dei propri provvedimenti da parte del Parlamento su alcune disposizioni urgenti e importanti. Il Presidente del Consiglio, perciò può decidere di porre la fiducia su disegno di legge essenziale ai fini dell’attuazione del proprio programma. Spetterà al legislativo prendere la difficile scelta se accettare in blocco la proposta dell’esecutivo o in caso contrario aprire la crisi.

Impegno del Governo Draghi

Nel lungo discorso programmatico esposto al Senato, sono stati tracciati diversi punti su cui agirà la priorità del nuovo Esecutivo. Draghi punta l’attenzione sulla tutela dell’ambiente e sulla transizione ecologica, che presenterà un dicastero dedicato, presieduto dal ministro Roberto Cingolani, il primo nella storia d’Italia a prendere questo incarico.

“Vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta”

Draghi, il discorso in 10 frasi –Fonte:ansa.it

Il programma si articola poi in

  • Protezione del lavoro: scegliendo quali attività garantire e quali accompagnare al cambiamento
  • Riforme fiscali, della Pubblica Amministrazione e della giustizia
  • Ancoraggio all’Europa e all’euro

Il rilancio della politica economica porterà inevitabilmente a facilitare le innovazioni e gli investimenti delle aziende che aumentano la richiesta per le nuove attività sostenibili.

“Il governo dovrà proteggere i lavoratori, tutti i lavoratori, ma sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche. Alcune dovranno cambiare, anche radicalmente. E la scelta di quali attività proteggere e quali accompagnare nel cambiamento è il difficile compito che la politica economica dovrà affrontare nei prossimi mesi.”

Programmi presentati dal nuovo esecutivo

 “Senza l’Italia non c’è l’Europa. Ma, fuori dall’Europa c’è meno Italia. Non c’è sovranità nella solitudine. C’è solo l’inganno di ciò che siamo, nell’oblio di ciò che siamo stati e nella negazione di quello che potremmo essere.”

Con questa frase il Premier sostiene che l’appartenenza all’Unione Europea significa aver la possibilità di condividere una prospettiva di un legame più integro, capace di giungere alla realizzazione di un bilancio pubblico comune in grado di sostenere i paesi nei periodi bui della recessione.

Il discorso di Draghi al Senato –Fonte:gds.it

Sebbene gli effetti della pandemia abbiano lasciato profonde cicatrici sul tessuto economico sociale del nostro paese, gravando sull’occupazione giovanile e femminile e portando ad un aumento dell’incidenza dei poveri che per sfiora la quota del 45%, Draghi parla del “miracolo” compiuto dagli scienziati, che in breve tempo sono riusciti a proporre un vaccino. È proprio sul piano vaccinale che il Primo Ministro, a gran voce, espone il bisogno di creare maggiori strutture disponibili per la somministrazione del farmaco. Questo contribuirebbe notevolmente a introdurre una riforma che vada a ridisegnare la sanità territoriale, adattandola alle esigenze odierne, plasmandola sull’importanza delle cure a domicilio e incrementando l’efficienza della telemedicina.

In merito all’istruzione, nel suo progetto, mira ad applicare un programma che si modelli al particolare stato emergenziale che il paese sta affrontando. Il Premier si fa portavoce della necessità di uno “svecchiamento” dell’insegnamento che potrebbe portare all’ausilio di strumenti digitali anche durante la didattica in presenza.

Punto focale viene intrapreso dalla politica ambientale che si fonda sulla necessità di una “transizione ecologica” che

“dovrà essere una combinazione di politiche strutturali che facilitino l’innovazione, di politiche finanziarie che facilitino l’accesso delle imprese capaci di crescere al capitale e al credito e di politiche monetarie e fiscali espansive che agevolino gli investimenti e creino domanda per le nuove attività sostenibili che sono state create. Vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta.”

Riferendosi al Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il quale stabilisce le modalità di investimento del denaro proveniente dall’Unione Europea, Draghi ha espresso un rimodellamento delle missioni previste dal precedente governo (qui il nostro articolo).

Le riforme

Le riforme del Governo Draghi –Fonte:ilfattoquotidiano.it

Sul piano delle riforme, un posto essenziale viene intrapreso dalla questione fiscale, necessaria affinchè possa esserci una revisione profonda dell’Irpef con l’obiettivo di “semplificare e razionalizzare la struttura di prelievo, riducendo gradualmente il carico fiscale e preservando la progressività”.

Importante è anche quella rivolta alla Pubblica Amministrazione, che deve muoversi tra un continuo aggiornamento delle competenze dei dipendenti pubblici e migliore la connettività delle piattaforme che permettono di relazionarsi con i cittadini.

Espone infine della necessità di un Patto per le migrazioni e l’asilo, nel quale diventa cruciale la costruzione di una politica basata sui rimpatri di coloro che sono privi del diritto alla protezione internazionale, affiancato al pieno rispetto dei diritti dei rifugiati.

Votazione al Senato

Il nuovo Governo, che viene fuori dalla coalizione di frange politiche diverse come PD, M5S e Lega rappresenta a detta del Primo Ministro “un governo del paese”, guidato dallo spirito repubblicano che si fonda su principi come volontà, consapevolezza e senso di responsabilità delle forze di coalizione e di opposizione. Risultava perciò facilmente ipotizzabile il risultato che avrebbe ottenuto al Senato, confermato la scorsa notte con 262 voti a favore e 40 contrari.

È stata votata la fiducia al Senato –Fonte:repubblica.it

Sebbene il nuovo Esecutivo, non abbia superato i 281 voti ottenuti nel 2011 da Mario Monti, rappresenta senz’altro il primo passo previsto per l’insediamento del Governo. Questo infatti dovrà ottenere una seconda fiducia dalla Camera dei Deputati, il cui risultato sarà noto in serata, dando avvio alla nuova politica proposta.

Giovanna Sgarlata