E tu che Bridgerton sei?

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La serie più discussa del momento non poteva di certo passarci inossarvata.

Voto UVM: 4/5 – bellissima e perfetta per il momento, leggera e intrigante ma forse un po’ sopravvalutata

La fabbrica di sogni (e disgrazie) di Shonda Rhimes ha prodotto ancora una volta un grande successo: Bridgerton, una serie tv in cui non c’è nulla di scontato, neanche la durata di un episodio, e nella quale la «vita scandalosa dell’elite di Manhattan» si è trasferita – temporalmente e spazialmente – nell’Inghilterra di Orgoglio e Pregiudizio.

Lady Whistledown e le sue cronache ci rendono partecipi della vita scandalosa delle debuttanti e delle loro famiglie. E noi, un po’ come tutti, adoriamo gli scandali.

Qual è il modo migliore per parlarne se non tramite i protagonisti?

Eloise Bridgerton

La seconda giovane donna di casa Bridgerton – prossima al debutto in alta società – con una discutibile acconciatura e le gonne «troppo corte» è uno dei personaggi più apprezzati; ma perché?

Sicuramente perché lei (come le sottoscritte e il resto del mondo) vuole sapere chi si cela dietro le famose cronache rosa, ma questo non basta. La giovane nobile si considera al di fuori dal contesto della stagione degli eventi mondani e pur con il dovuto rispetto, considera le altre come «pollastre che sbattacchiano le ali in cerca di attenzioni maschili», non le vogliate male, siamo state tutte un po’ come lei.

Che sia Sua Maestà la regina o sua madre, Eloise riesce a sempre tenere testa e non si piega alle convenzioni.

fonte: townandcountrymag.com

Addirittura pare si sia stabilito il “matriarcato di Eloise”: una giovane donna così consapevole delle proprie scelte tanto da non accettare gli stereotipi; una nobile fuori tema ma non per questo meno solidale, meno femminile o meno gentile.

E questo è forse un urlo di femminismo celato dietro lustrini e modiste.

Anthony Bridgerton

Il visconte è un personaggio affascinante e severo, pieno di doveri e di rinunce. Che «da grandi poteri derivano grandi responsabilità» Anthony lo sa benissimo, il primogenito Bridgerton non può permettersi di sbagliare perchè tutti sono sotto la sua protezione; ma forse lui non è ancora pronto.

fonte: popbuzz.com

Protezione, onore e rispetto sono i valori preponderanti e sposteranno con forza amore e sincerità; questi due ideali – che per tutti sono essenziali – qui perdono tono e infine il giovane dovrà rinunciarvi. Il peso della nobiltà si fa parecchio evidente e il  il cliché della bella ma povera verrà perfettamente interpretato dalla cantante d’opera.

Questo rende bene quanto dura sia la vita dell’alta società e ci ricorda che nonostante tutto è vero che non è tutto oro ciò che luccica.

Sua Maestà la regina

E’ vero, non è un Bridgerton però sapete che c’è? È uno dei  personaggi più interessanti e discussi. Apparentemente piena e ricca di ogni cosa ma concretamente povera di affetto e di gioia. È una regina di colore che ha fatto discutere molto, sopratutto circa la veridicità del contesto storico e della sceneggiatura generale, ma che è stata ben inserita.

fonte: wondernetmag.com

La splendida interpretazione rende giustizia ai tratti non convenzionali della sovrana e dietro animali e dame di compagnia, ci mostra come si nasconde una donna sola che si nutre solo dell’etichetta e delle convenzioni.

Daphne Bridgerton

La quarta degli otto Bridgerton: la figlia di mezzo. Anzi, l’esemplare perfetto di figlia di mezzoDaphne è un personaggio che tenta di essere contemporaneamente all’altezza degli standard richiesti dall’alta società ottocentesca ed un modello per la propria famiglia. Nominata «gioiello della stagione» già al suo debutto, incontrerà un forte ostacolo alla realizzazione dell’unico obiettivo della sua vita, il matrimonio: stiamo parlando del suo carattere. 

Infatti, nonostante i chiacchiericci positivi sul suo potenziale, Daphne non riesce a trovare marito. Da un lato sembra essere il fratello maggiore a scacciare via ogni pretendente, d’altro canto è anche vero che Daphne sembra più adatta ad essere un’amica che altro per via della sua socievolezza, della gentilezza e della sottile ironia. Tale tratto, per quanto giochi a suo sfavore, sarà fondamentale nell’avvicinarla al Duca di Hastings.

fonte: looper.com

Il personaggio dovrebbe rispecchiare la classica tipizzazione dei period dramas, una Jane Bennet rivisitata dalla Rhimes che finisce per assumere connotazioni alterate rispetto a quelle della classica signorina: dalla scoperta della sessualità ai raggiri, Daphne finisce per collidere contro sé stessa, creando una discrepanza tra il personaggio della signorina per bene che la società conosce e la ragazzina ingenua e desiderosa di amore che è realmente. Perché sì, Daphne è ingenua. Molto ingenua, ma anche sottilmente subdola come, dopotutto, molte dame del tempo.

Simon, Duca di Hastings

Veniamo a lui: il bello e dannato. Un lavoro di Shonda Rhimes non potrebbe mai sussistere senza il suo Stranamore personalizzato, è proprio la condicio sine qua non.

Ma osserviamo il personaggio ben oltre l’innegabile bellezza offerta dall’interprete Regé Jean-Page. Simon è infatti una persona profondamente traumatizzata: sin dall’infanzia è costretto ad affrontare un immotivato rifiuto del padre dovuto alla sua balbuzie, fatto che lo indurrà a credere di non essere meritevole di essere amato neanche dopo aver superato l’ostacolo della parola. Tali traumi si riverberano, in età adulta, in un desiderio di vendetta accecante al punto tale da mettere in pericolo la sua stessa felicità. Simon è un personaggio rancoroso, ma sotto il rancore vi è una fragilità d’animo ed un bisogno d’amore tipici dei personaggi della Rhimes. Però non lasciatevi intenerire: anche il nostro Duca sa essere testardo e subdolo, a volte detestabile poiché spinto dall’egoismo.

fonte: vanityfair.it

Un punto a favore di Hastings vogliamo però ricordarlo: egli rimane sempre molto umile nei confronti delle persone che gli stanno attorno e lo dimostra il fatto che il suo migliore amico sia un semplice oste/pugile, oltre che il suo odio verso il titolo con cui è nato (ma questo è dovuto sempre e comunque al desiderio di mancare di rispetto al padre).

E voi in quale personaggio della prima stagione di Bridgerton vi rispecchiate di più? Se, invece, ritenete di non riuscire ancora ad immedesimarvi in nessuno di loro, state tranquilli. Sono alte le probabilità che una seconda stagione venga confermata molto presto e che le riprese comincino a marzo 2021. Intanto, possiamo anticiparvi che molto probabilmente la serie seguirà la struttura originale dei libri, concentrando ciascuna stagione su un Bridgerton diverso.

Quale degli otto fratelli dominerà in futuro il palinsesto di Netflix ma, soprattutto, la penna affilata di Lady Whistledown?

Barbara Granata e Valeria Bonaccorso