Dalla movida alle scuole: cosa prevede il nuovo DPCM

Redazione Attualità
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A soli cinque giorni dall’ultimo decreto adottato, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa andata in onda nella tarda serata di ieri, ha firmato il nuovo DPCM contenente le misure per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid-19. Essendo quest’ultimo una modifica al decreto del 13 ottobre 2020 resterà in vigore, salvo proroghe, fino al 13 novembre 2020.

Il Presidente Conte firma il Dpcm, fonte: il Governo
Il Presidente Conte firma il Dpcm, fonte: il Governo

Il governo intensifica le misure di contenimento contro la seconda ondata di Coronavirus.

Il nuovo decreto prevede ulteriori restrizioni volte a scongiurare un nuovo lockdown generalizzato, scenario che potrebbe compromettere ulteriormente la salute economica e sociale del paese, e far fronte all’aumento dei nuovi casi positivi.

 

Le attività scolastiche

Le attività scolastiche proseguiranno di presenza. Le scuole resteranno aperte con una didattica a distanza integrata. Per i licei verranno favorite modalità flessibili di organizzazione dell’attività didattica al fine di non creare ulteriori assembramenti nei mezzi pubblici come per esempio l’ingresso degli alunni a partire dalle ore 9. Per le università, invece, dovranno essere in grado di adattarsi in funzione delle esigenze formative.

 

(Fonte: Il fatto quotidiano)

Sport: libera attività motoria all’aperto

Uno dei punti principali del nuovo DPCM è il no di attività amatoriali se non individuali e il divieto di tutti gli sport di contatto. Sono consentiti soltanto eventi e competizioni riguardanti sport individuali o di squadra considerati di interesse nazionale e regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paraolimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali. Per le palestre e per le piscine il Premier ha dato una sorta di ultimatum: “una settimana di tempo per adeguare i protocolli e rispettare le norme sulla sicurezza, e in caso di verifiche insoddisfacenti la loro attività sarà sospesa”.

Movida: ristoranti e bar sotto la supervisione dei sindaci

Tutte le attività di ristorazione possono aprire dalle 5 e chiudere alle 24 con consumo al tavolo e fino alle 18 senza posti a sedere. Si potrà stare per un massimo di 6 persone per singolo tavolo. Per i bar sarà obbligatoria la consumazione solo al tavolo dalle 18 in avanti. Viene inoltre ribadito l’utilizzo obbligatorio della mascherina e l’affissione del cartello con il numero massimo di persone ammesse.

I sindaci potranno chiudere al pubblico vie e piazze

Viene riconosciuta facoltà ai sindaci di chiudere vie e piazze dove si possono creare assembramenti dopo le 21 e consentendo l’accesso unicamente ai residenti e a chi svolge attività professionali. Vengono sospese le attività convegnistiche e le fiere a meno che non siano di livello nazionale o internazionale.

(Fonte: Il Corriere)

 

App Immuni

L’aumento dei contagi e il ritorno a scuola sono due fattori che stanno facendo crescere i download dell’applicazione Immuni. Secondo quanto affermato dal Premier Conte, Immuni si sta rivelando uno uno strumento importante poiché facilita il contact tracing. Il programma fornisce la possibilità al nostro sistema di essere più efficiente e dunque di prevenire possibili scenari di focolai.

Scaricare l’applicazione immuni “è un dovere morale verso gli altri”. Lo ha detto Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali e del Turismo. Il virus -ha spiegato- non si ferma da nessuna parte del mondo. Servono attenzione e rigore, far capire alle persone che i comportamenti individuali giocano un ruolo determinante alla lotta al coronavirus, nemico comune di tutti. Franceschini, durante il congresso di cardiologia del Centro lotta contro l’infarto “Conoscere e curare il cuore” alla Fortezza da Basso di Firenze, ha riportato quanto affermato dalla Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che riconosce che l’Italia ha agito bene, mostrando grande senso di responsabilità. Per tale ragione è bene mantenere buonsenso e non vanificare gli sforzi posti in essere durante il lockdown.

Le precauzioni più efficaci restano quelle di  base: mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Una maggiore attenzione è consigliata nelle situazioni in cui “abbassiamo la guardia”, con parenti e amici. Proprio in queste situazioni occorre massima precauzione e impegno.

Maria Cotugno