Tensioni fra Corea del Nord e del Sud: distrutto ufficio di collegamento intercoreano

Redazione Attualità
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Si complicano i rapporti tra la Corea del Nord e la Corea del Sud dopo i recenti eventi che hanno visto alcuni attivisti del Sud lanciare diversi palloncini, contenenti volantini e materiali contro la propaganda nordcoreana, al confine tra le due nazioni.

Qualche giorno fa la sorella nonché braccio destro del leader supremo Kim Jong-un, Kim Yo-jong, ha annunciato di aver intenzione di mobilitare addirittura l’esercito per far fronte ai continui attacchi da parte degli attivisti, in gran parte disertori dalla Corea del Nord, considerati dal governo nordcoreano come dei “traditori e delle fecce umane“. La tensione tra le due Coree si sono successivamente aggravate dopo che la Corea del Nord ha deciso di far esplodere l’ufficio diplomatico di Kaesong, cittadina in prossimità della Delimitarized Zone, utilizzato per i diversi incontri diplomatici tra le due fazioni politiche.

Dopo le dichiarazioni di Kim, il governo sudcoreano ha ordinato un meeting di emergenza e il presidente, Moon Jae-in, ha annunciato di voler riportare le due nazioni in una situazione pacifica. Proprio due anni fa, i due leader si erano incontrati nella Joint Security Area al confine, in un evento storico che aveva visto le due nazioni imboccare quella che era una via di ricongiunzione.

Si tratta di un’azione molto decisa da parte del governo nordcoreano, un intervento militare con l’intento di distaccarsi dalla gemella sudcoreana dopo i tentativi di ricongiunzione degli ultimi due anni che facevano pensare ad tregua attesa da tempo.

Il Presidente della Corea del Sud ha espresso il proprio rammarico per la distruzione dell’ufficio di collegamento, avvertendo, però, che Pyongyang risponderà con forza se il regime di Kim intenderà proseguire con azioni che possano peggiorare la situazione. L’incidente dei volantini ha irritato la Corea del Nord, che aveva deciso di tagliare i collegamenti diretti con la nemica Seul, nonostante il Ministero dell’Unificazione sud-coreano avesse promesso punizioni per gli attivisti anti-Corea del Nord. L’ufficio di collegamento inter-coreano è stato aperto a settembre 2018, scaturito dagli accordi tra i due Paesi presi in occasione del primo dei tre summit tra Kim e il Presidente sud-coreano Moon Jae-in nell’aprile di quell’anno.

“Tutto ciò rappresenta un tradimento delle aspettative di quanti auspicano lo sviluppo di relazioni inter-coreane e il raggiungimento della pace nella penisola coreana. Chiariamo che la responsabilità di qualunque cosa accada a causa di questo ricadrà interamente sulla parte nordcoreana”, ha dichiarato al termine del Consiglio di Sicurezza Nazionale Kim You-geun, numero due dell’organismo governativo sulla sicurezza della presidenza.

Tuttavia, la distruzione dell’edificio ha destato preoccupazione anche a Mosca. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha chiesto moderazione, confermando che la Russia sta seguendo con particolare attenzione la situazione, ma che non ha in programma dei contatti diplomatici per un allentamento delle tensioni nella penisola. Da Pechino, invece, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, ha rinnovato l’auspicio che Corea del Nord e Corea del Sud, in quanto appartenenti alla stessa nazione, possano raggiungere pace e stabilità.

Piero Cento