Come Francis Ford Coppola salvò il cinema

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Compie oggi 81 anni uno dei più grandi cineasti della storia.

Francis Ford Coppola è uno dei fondatori della New Hollywood: infatti insieme a Martin Scorsese, George Lucas, Steven Spielberg, Brian De Palma, Woody Allen e Roman Polanski ha riempito di spettatori le sale in seguito alla crisi degli anni 60, quando aveva preso piede la televisione e la gente preferiva restare in casa piuttosto che recarsi nei cinema.

Dato che il cinema stava per estinguersi, dobbiamo molto ai registi precedentemente elencati ed in particolare proprio a Francis, il quale è considerato come un sorta di “Che Guevara” negli ambienti hollywoodiani.

Francis Ford Coppola – Fonte: wikipedia.org

Filmografia

La lista di film diretti dal regista è lunga e piena di pellicole d’altissime qualità: Il padrino (1972), Il padrino parte 2 (1974), Apocalypse Now (1979), Il padrino parte 3 (1990), Dracula di Bram Stoker (1992), Jack (1996).

Il primo film del padrino è stato posizionato al secondo posto nella classifica dei “migliori film della storia” dall’American Film Institute (preceduto da Quarto potere del 1942 diretto da Orson Welles). Francis ebbe delle profondi divergenze con la produzione durante le riprese. La Paramount infatti cercò in tutti i modi di convincere il regista affinché escludesse dal cast Marlon Brando e Al Pacino.

Il primo era considerato un astro discendente e non era visto di buon occhio nemmeno dall’Academy; infatti, l’attore non aveva preso parte all’ultima cerimonia degli Oscar per protestare contro le mancate nomination degli attori nativi americani. Brando inoltre aveva la fama di avere un caratteraccio sul set, dato che non voleva imparare le battute a memoria. Al Pacino invece era considerato come non adatto per ricoprire il ruolo di un mafioso e, sempre secondo la produzione, non era conosciuto dal grande pubblico.

Si contestò a Coppola anche la decisione di girare gran parte delle scene in Sicilia, visti i costi troppo elevati.

Il regista continuò comunque sulla sua strada senza scendere a compromessi, ed il risultato fu grandioso: 3 Oscar, successo planetario, 2° miglior film della storia e la Paramount ha sanato i suoi debiti finanziari grazie ai guadagni del padrino.

Francis Ford Coppola e Marlon Brando sul set de Il padrino (1972) – Fonte: pinterest.ca

Apocalypse Now: le difficoltà sul set

Anche per girare Apocalypse Now Francis ha passato letteralmente l’inferno.

Il film venne girato nelle Filippine per scelta del regista stesso.

La pellicola doveva essere ultimata in 12 settimane, ma a causa dei temporali tropicali e di altre gravissime difficoltà ce ne vollero 68.

Sul set giravano fiumi di alcol e sostanze stupefacenti che vennero assunti da gran parte del cast.

Pare che il regista fece ubriacare pesantemente l’attore Martin Sheen per girare una scena dove effettivamente il personaggio da lui interpretato era in stato d’ebbrezza. A causa dell’abuso di alcolici l’attore venne colpito da un infarto e ciò complicò notevolmente la situazione.

Nel frattempo parte della crew venne contagiata da malattie tropicali e il tempo delle riprese non faceva altro che allungarsi. Per coprire parte dei costi il regista stesso ipotecò la sua casa.

Francis Ford Coppola durante le riprese di Apocalypse Now (1979) – Fonte: moviemag.it

In ansia per il ritardo delle riprese, per il senso di colpa dell’infarto di Martin Sheen e per l’imminente divorzio dalla moglie, Francis Ford Coppola entrò in uno stato di profonda depressione: perse 30 kg in poco tempo e tentò addirittura il suicidio.

Nonostante tutte le avversità, il film è uno dei capisaldi della filmografia del regista: si aggiudicò 2 Oscar ed incassò la cifra di 150 milioni di dollari.

Stile

È considerato uno dei fondatori della Nuova Hollywood in quanto ha diretto film che trattavano tematiche del tutto innovative e lo ha fatto seguendo i suoi canoni cinematografici.

Coppola si è imposto grazie alla sua maniacale voglia di rappresentare nel profondo gli aspetti più interessanti dei suoi personaggi. Se nel Padrino e in Apocalypse Now ha raccontato storie che prima di lui non erano state quasi mai menzionate, con Dracula di Bram Stoker riprende in esame la figura del vampiro e la ripropone in chiave del tutto innovativa.

Nella Vecchia Hollwood queste creature venivano rappresentate come degli orridi demoni che rivestivano i ruoli dell’antagonista. Francis invece ha deciso di rendere il conte Dracula (Gary Oldman) il protagonista della storia mostrandolo come un uomo affascinante, approfondendone la poetica del cattivo ed esaltandone l’umanità.

Nei suoi film inoltre si spinge sempre oltre le aspettative e descrive ciò che accade tramite dialoghi ed immagini sontuose che destano stupore tra gli spettatori.

Francis Ford Coppola e Gary Oldman sul set di Dracula di Bram Stoker (1992) – Fonte: iprigionieridelloschermo.wordpress.com

 

Francis Ford Coppola è un guerriero con la sensibilità di un bambino. Ricco di conoscenze tecniche, è riuscito davvero ad attuare una riforma nel cinema degli anni 70, scontrandosi con le produzioni e con la natura stessa. Un regista capace di esternare la sua celebre arte anche se dovesse avere una pistola puntata alla tempia. Non a caso ha vinto 5 premi Oscar e l’Academy gliene ha assegnato uno onorario, quindi gode di un totale di ben 6 statuette personali. Mica male.

Vincenzo Barbera