Houseparty, l’app di videochat che spopola ai tempi del Covid-19

Attualità
#Attualità #UvM #UniVersoMe houseparty videocall

L’emergenza Coronavirus impone ritmi e abitudini di vita diversi. Niente uscite, niente aperitivi, niente cene, nessun ritrovo con gli amici. Insomma, un isolamento forzato che alla lunga potrebbe portare anche ad un livello di noia e stress non indifferenti. In quarantena la solitudine è dietro l’angolo, ma per fortuna la tecnologia ci viene in aiuto con applicazioni che permettono di guardarsi in faccia (almeno virtualmente) mentre si condivide un bicchiere di vino con gli amici.

Proprio per far fronte a questa emergenza è utile tenere un contatto con le cerchie di amici, che in un momento così possono risollevare le giornate. Per farlo esistono diversi modi soprattutto app che riescono a mettere in contatto più persone contemporaneamente. Oltre alle note Whatsapp e Skype sta prendendo piede negli ultimi giorni anche Houseparty.

Houseparty è un servizio di videochat di gruppo che permette di fare videochiamate fino a otto persone contemporaneamente. Può essere considerato un “social network sincrono”: la comunicazione tra gli utenti di una stessa “stanza” avviene in tempo reale, anche se è possibile usare Houseparty come una normale chat testuale di gruppo, al pari di WhatsApp o altri servizi simili.

Creare un account con Houseparty è semplice, tutto ciò che serve è un nome utente e puoi anche aggiungere il tuo numero di telefono per consentire all’app di accedere al tuo elenco di contatti. Ciò consente automaticamente di accedere a chiunque nel proprio elenco, ma l’inserimento del tuo numero di telefono è facoltativo. Gli utenti possono anche inserire manualmente il nome utente di Houseparty di chiunque desideri chattare.

L’app ha una fascia di età di 12+, ma aggirare il limite di età, si sa, non è poi così difficile. Se il 60 % degli utenti di HouseParty ha un’età compresa tra 16 e 24 anni e sembra che la pubblicità di Houseparty riguardi solo i giovani di 20 anni, l’app è molto popolare anche tra i minori di 18 anni. Alcune delle lingue e delle immagini utilizzate da Houseparty possono essere impressionabili per i bambini molto piccoli, in particolare quelli vulnerabili. Quindi è importante monitorare ciò per cui un bambino utilizza l’app e con chi sta comunicando.

Sebbene l’app sia relativamente sicura in quanto gli utenti possono creare stanze” e scegliere solo nomi specifici delle persone con cui parlare, se un bambino non “blocca” la propria chat room e sceglie impostazioni private, altri possono comparire nella chat video.

Poiché non c’è proiezione e il video è live, c’è sempre la possibilità di contenuti inappropriati per i bambini.

Per questo il richiamo all’attenzione dei genitori i quali dovrebbero seguire e visionare – o limitare –  l’uso dell’app da parte dei propri figli: i maggiori rischi sono la comunicazione con persone che i bambini non conoscono bene (gli utenti possono inviare link ai loro profili tramite un messaggio di testo a chiunque), il sexting, le foto condivise e gli screenshot che possono essere fatti o il troppo tempo trascorso all’interno degli hangout virtuali.

                                                                                                                                                              Piero Cento