I disinfettanti ci proteggono davvero dal Coronavirus?

Redazione UniVersoMe
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Coronavirus. La parola più ricercata sul web negli ultimi due mesi. Siamo tutti preoccupati del nuovo virus che sta colpendo sempre più persone. Partito dalla Cina è ad oggi arrivato in quasi tutto il mondo. Ma come fa un virus ad essere trasportato da un capo all’altro del mondo?

In questa dinamica il trasporto aereo gioca un ruolo fondamentale. Contribuisce giornalmente al contatto tra persone provenienti da tutto il mondo, alcune delle quali potrebbero trasportare con sé anche infezioni epidemiche dal Paese di origine. Inoltre, negli aeroporti sono presenti numerose superfici frequentemente toccate da passeggeri  (tavoli, banconi, maniglie) aventi un’alta contaminazione microbica.

Una ricerca pubblicata su Risk Analysis rivela che promuovere l’abitudine di lavarsi le mani negli aeroporti collegati alle zone colpite da infezioni virali rallenterebbe la propagazione dei patogeni.

Una delle prime raccomandazioni che il Ministero della Salute suggerisce per prevenire la diffusione del Covid-19 è proprio il lavaggio accurato delle mani. Questa semplicissima regola serve a ridurre la possibilità dell’ingresso dei virus e batteri all’interno del corpo attraverso naso, bocca, occhi, che tocchiamo con le mani.

Per alcuni, però, sembra che questa banale regola non basti a proteggerli dal virus; preferiscono utilizzare un disinfettante o un gel igienizzante. Guardandoci intorno possiamo affermare che la paura del Coronavirus ha incentivato la gente a prendere d’assalto farmacie e supermercati, facendo sparire l’Amuchina.

Amuchina è il nome commerciale dato ad una serie di prodotti disinfettanti, altro non è che un gel a base di alcol etilico. La ricetta che ci propone l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per questo tipo di prodotto contiene: 8333 ml di etanolo (alcol etilico) 96%, 417 ml di perossido di idrogeno 3%, 145 ml di glicerolo 98% e acqua distillata quanto basta per arrivare a 10 litri.

Ogni ingrediente ha un ruolo ben preciso in questa formulazione. L’etanolo ha la principale funzione del composto: uccidere i microrganismi. Trovandosi a contatto con i patogeni altera la struttura delle loro proteine, essenziali per la loro sopravvivenza, impedendo di svolgere le loro funzioni. La glicerina è un eccipiente umettante e che aumenta la densità del prodotto. Ed infine il perossido di idrogeno serve per eliminare eventuali spore batteriche che l’alcol non può eliminare.

Questo tipo di disinfettante è molto efficace sulla pelle, agisce infatti in pochi secondi, a patto che la percentuale di alcol etilico nell’intera preparazione sia tra 60% e 80%.  In altre parole una miscela di alcol etilico e acqua è più efficace dell’alcol puro, questo perché acqua e alcol denaturano più efficacemente le proteine.

L’utilizzo molto frequente di un gel disinfettante non fa certo bene! Tutti i prodotti a base di alcol hanno lo svantaggio di disidratare la pelle e il loro eccessivo utilizzo potrebbe causarne irritazioni e secchezza. Inoltre potrebbe anche favorire nei patogeni lo sviluppo di resistenze nei confronti di questo tipo di prodotto. L’utilizzo di gel disinfettanti in maniera inutile ed incondizionata è quindi sconsigliato.

Ma è veramente indispensabile questo tipo di prodotto per proteggersi dal Coronavirus ? Non sempre. Lo afferma anche il sito del Ministero della Salute. Basta lavarsi spesso e accuratamente le mani con acqua calda e sapone per almeno 60 secondi. Il disinfettante per mani entra in gioco quando non si ha la disponibilità di acqua e sapone.

È ancora in fase di studio la durata della sopravvivenza del Coronavirus sulle superfici, ma alcune informazioni suggeriscono che il virus possa resistere almeno alcune ore. A riguardo, sempre il sito del Ministero, suggerisce l’utilizzo di disinfettanti a base di cloro per le superfici. La banale candeggina in questo caso potrebbe essere utile. Contiene infatti l’ipoclorito di sodio che, per la sua azione ossidante, riesce a uccidere spore, funghi e virus.

L’efficacia dell’ipoclorito di sodio come disinfettante dipende da vari fattori come: la sua concentrazione, che deve essere all’1%, e il tempo di contatto, in quanto il prodotto va lasciato agire per circa 10 minuti. Proprio per questo motivo disinfettanti a base di cloro non vanno bene anche per le mani in quanto potrebbero causare severe irritazioni.

“Prevenire è meglio che curare” dice il proverbio, e si addice perfettamente a questa situazione. Prendere precauzioni per cercare di evitare l’espandersi del Coronavirus è la cosa migliore che possiamo fare. Lo afferma anche uno studio  pubblicato sul Journal of the American Medical Association (JAMA), il quale sostiene che un’attenta pulizia delle superfici è fondamentale per eliminare il virus.

Ognuno di noi deve essere coinvolto nel tentativo di ridurre l’espandersi di questo particolare virus. La conseguenza sta anche nelle nostre mani!

Georgiana Florea