Consegna delle chiavi della città alla Brigata Aosta: tra polemiche e scarsa informazione

Redazione Attualità
REDAZIONE ATTUALITÀ
Attualità
brigata aosta bruno pisciotta libano messina nazioni unite

 

Si è tenuta ieri, venerdì 20 dicembre alle ore 10, la cerimonia della consegna delle chiavi della città alla Brigata Aosta da parte del vicesindaco Salvatore Mondello.

I vari reggimenti, tra i quali anche il 5° reggimento fanteria “Aosta” di Messina, sono infatti tornati in patria dopo sei mesi nel settore operativo sud-ovest del Libano, dov’erano impegnati in una missione delle Nazioni Unite UNIFIL.

La situazione in Libano

L’area in cui hanno operato gli uomini della Brigata Aosta si trova in una condizione difficile: da anni infatti il paese soffre di una drammatica carenza di servizi pubblici e infrastrutturali e circa metà della popolazione vive sotto della soglia di povertà relativa.

Con la guerra civile siriana, iniziata nel 2011, il Libano si è trovato a d accogliere 1,4 milioni di rifugiati in un paese con meno di 5 milioni di abitanti.

 

Cos’ha fatto la Brigata Aosta?

In un’intervista per la Gazzetta del Sud, il generale di Brigata Bruno Pisciotta ha illustrato il lavoro dei soldati italiani in questa missione.

L’impegno dei nostri è infatti stato volto:

-alla cessazione delle ostilità col confine di Israele

-al supporto nell’addestramento delle forze libanesi

-all’assistenza alla popolazione locale, in termini anche socio-economici

È proprio in quest’ultimo punto che la nostra università ha fatto la sua parte firmando un accordo con l’università di Beirut. In questo modo infatti sarà data la possibilità a 20 giovani libanesi di venire a studiare nella nostra città gratuitamente.

Le polemiche

In molti sui social non hanno gradito quello che è stato definito “volto militarizzato di Messina”.

I primi dissensi sono giunti già giovedì 19, quando la banda musicale della Brigata si è esibita per le vie del centro, in quella che è stata una prova per la sfilata di venerdì.

Ulteriori lamentele per il blocco della viabilità durante la mattina della cerimonia.

Sembra esserci stata una commistione delle critiche, facendo politica e lamentandosi del disagio logistico, per una manifestazione che aveva soltanto l’intento di far conoscere l’impegno costruttivo che i soldati della Brigata hanno messo in questa missione di pace.

Angela Cucinotta