Presentato a Messina il Ciak Scuola Film Fest

Redazione Attualità
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Ieri 11 novembre, presso la sede dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Messina si è svolta la conferenza stampa della decima edizione di Ciak Scuola Film Fest.

Si prevede l’allestimento presso il Palacultura Antonello di un villaggio espositivo “Ciak Sicilia” del cinema e della creatività giovanile, con la collaborazione partecipativa dei alcune scuole, operatori del cinema, enti e associazioni.

Una zona sarà dedicata anche al Comics e games.

Come ogni anno, il Teatro Vittorio Emanuele ospiterà la cerimonia di premiazione, durante la quale la giuria premierà i migliori lavori di pubblicità sociale realizzati dai ragazzi degli istituti partecipanti.

La manifestazione intende promuovere il valore formativo del messaggio cinematografico e dallo scorso anno è parte del “Piano Nazionale Cinema per la Scuola” di Miur e Mibac, riconoscimento che inserisce il concorso tra gli eventi più prestigiosi a livello nazionale.

Lo ha ribadito anche il presidente Sergio Bonomo in apertura: “In termini di valenza siamo subito dopo il Giffoni, e il messaggio che vogliamo dare alla città, in condivisione con le istituzioni locali e regionali, è che se si fa rete, ciascuno per la propria competenza, può dare un apporto significativo a questa iniziativa.

Il Ciak Scuola Film Fest avrà dall’edizione conclusiva di quest’anno l’impronta tipica di un festival per adulti, coinvolgendo in masterclass, dibattiti e incontri una serie di professionalità che accrescono ancora di più il valore di questa iniziativa”.

A tale proposito, il giornalista Marco Bonardelli, organizzatore di cast artistico e masterclass, ha sottolineato il valore del confronto con i cineasti, creatori di storie per immagini e autori di scelte narrative capaci di guidare le stesse scelte dei giovani studenti alla ricerca di un modo per narrare se stessi tramite modelli validi di identificazione. “Il dialogo con l’autore, il regista o l’attore – ha detto – favorisce quei processi di apprendimento guidato che consentendo al giovane di riflettere sui valori interni ai ruoli rappresentati”.

Antonio Gullì