Universiadi di Napoli, la medaglia d’oro nella ginnastica porta il nome di Carlotta Ferlito

Attualità
attualità universome uvm

Alle Universiadi di Napoli, quest’anno, c’è una vittoria tutta siciliana.

Ginnasta catanese, classe ’95, Carlotta Ferlito ha firmato per l’Italia la medaglia d’oro della trentesima edizione delle Universiadi nel corpo libero (ginnastica artistica), sbaragliando la concorrenza e lasciandosi alle spalle, sul podio, la giapponese Aiko Sugihara e la russa Uliana Perebinosova.

«La gara è andata molto bene, forse potevo fare qualche arrivo più pulito ma è bastato per vincere la medaglia d’oro. Io sono terrona dentro, mi trovo meglio con le persone espansive. Il pubblico a Napoli è pazzesco, ho gareggiato in palazzetti più grandi ma il calore che ho provato qui non l’ho mai trovato da nessuna parte» così, a caldo, in un’intervista rilasciata da Alanews, la 24enne catanese ha commentato tutto quello che l’ha visibilmente emozionata al termine dell’esibizione.

Sulle note di un mash-up della colonna sonora di La La Land e Smile di Michael Jackson, la performance di Carlotta – che porta anche il nome di Tiziana Pilato, coreografa dell’Accademia di Milano – ha infatti ricevuto l’acclamazione dell’intero palazzetto, facendo esplodere il già caloroso pubblico della città partenopea.

Oltre all’oro, la ginnasta ha anche conquistato un bronzo nella competizione a squadre con Lara Mori e Martina Razzelli.

Le tre ragazze hanno così, per la prima volta, permesso all’Italia di conquistare un podio alle Universiadi.

La popolarità di Carlotta non si limita però solo all’ambito sportivo.

La 24enne vanta su Instagram quasi 700mila follower e una buona fetta della sua celebrità è stata favorita dalla partecipazione al reality “Ginnaste – Vite parallele”.

E anche, forse, dalla varietà dei suoi interessi.

La Ferlito, infatti, oltre ad essere una studentessa di comunicazione e pubblicità allo Iulm di Milano, in passato ha anche dimostrato il suo amore per la scrittura.

Cosa penso mentre volo e Vola sono i titoli di due suoi libri incentrati sullo sport, che per lei, probabilmente, non si circoscrive solo alle competizioni; bensì si estende, come ha fatto capire, ad un significato più profondo: “la ginnastica, e lo sport in generale, è anche questo: cadere ma sapersi rialzare“.

 

Antonino Giannetto