Sindaco di Milano Sala condannato a sei mesi

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Sei mesi di reclusione per falso, convertiti in una pena pecunaria di 45mila euro.

Sentenza di condanna per il sindaco Beppe Sala, ex commissario unico e amministratore delegato di Expo.

La sua colpa: avrebbe retrodatato due verbali con cui, nel maggio del 2012, vennero sostituiti due componenti della commissione di gara per l’assegnazione del maxi appalto per la Piastra dei servizi dell’Esposizione universale del 2015.

Il verdetto della decima sezione penale del tribunale, è arrivata dopo tre anni di udienze e due ore di camera di consiglio.

Tutti assolti gli altri imputati: l’ex manager Expo Angelo Paris, accusato per il falso in concorso con Sala ma anche di tentato abuso d’ufficio, l’ex dg di Infrastrutture lombarde (Ilspa) Antonio Rognoni, accusato di turbativa d’asta per il maxi appalto sulla Piastra (la spina dorsale tecnologica di Expo) e Piergiorgio Baita, ex presidente della Mantovani spa che vinse la gara, accusato di tentato abuso d’ufficio.

Il sindaco ha atteso la sentenza in aula:

“È comunque una condanna, ma questa sentenza non produrrà effetti sulla mia capacità di essere sindaco di Milano”, ha detto a caldo. E ancora: “Assicuro i milanesi che resterò a fare il sindaco per i due anni che restano del mio mandato, lo farò con la dedizione che conoscono”.

 

Piero Cento