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La Medicina di un tempo al Museo “Dott. Ottavio Badessa” territori da scoprire..

Universome Redazione
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Cultura Locale
dottore medicina messina Museo villafranca
Fonte:©FilippoCeli, Museo di storia della medicina “Dr. Badessa”

Non operare mai per operare ma con la ben fondata giustificata speranza di poter giovare” così vi è scritto innanzi all’entrata di una sala operatoria del Policlinico Universitario Messinese, frase e massima a lui attribuita, fu del Bassini.

Bassini nel 1882 era il direttore della cattedra di patologia chirurgica presso l’Università di Padova e, successivamente, nel 1888 diviene direttore di quella di clinica chirurgica; cattedra che mantenne sino al 1919 e che gli portò tanti successi professionali. Bassini fu anche senatore del Regno d’Italia.

Una frase, logica ed esternata con il cuore, che colpisce i quanti ogni giorno, professionisti sanitari e utenza, solcano la linea di demarcazione tra le aspettative, le ansie e le paure di chi opera e di chi concorre al fregiarsi nell’essere “operato”. Un segno di quei medici che come molti dell’oggi, ancora danno valore al paziente in quanto essere umano e proprio simile, con la stessa umiltà che proprio dal Bassini arriva ai nostri medici nella quotidianità del presente sanitario. Eccoci a Messina, nella sua provincia più prossima, quella che oggi, sotto la guida e ottica della città metropolitana si appresta a diventare forcina di cultura e base operativa di crescita socioculturale, eccoci quindi a Villafranca Tirrena, comune della costa nord orientale tirrenica messinese, la Villafranca che da sempre e con orgoglio nutre nella cultura valori e sentimenti di pregio, terra natia di molteplici saggi e uomini di storia, storia di qualsiasi settore. Anche sanitario ed è qui che esiste qualcosa che ci riguarda da vicino, riguarda il corpo studentesco di medicina e chirurgia ma anche il dipartimento di medicina clinica e sperimentale in seno questi entrambi all’ateneo Peloritano.

Fonte: ©FilippoCeli, Museo di storia della medicina “Dr. Badessa”

Qualcuno diceva un tempo che “la funzione di un museo dovrebbe essere non quella di mostrarci delle cose, ma di permettere di vedere in noi stessi attraverso le cose, di misurarci in relazione agli oggetti esposti”.. ebbene è proprio quello che abbiamo fatto durante la nostra visita presso il Museo della Medicina di questa meravigliosa località in provincia.

Questo museo è dedicato alla memoria del Dottor Ottavio Badessa. Nato nel 1898 a Bauso, l’odierna Villafranca Tirrena, si laurea in Medicina a Napoli per poi frequentare la Clinica Ostetrica dell’Università di Messina ed essere, per circa trent’anni, medico condotto di Villafranca Tirrena. Professionista stimato e conosciuto, svolse la sua opera con tecnica e competenza molto avanzata per il tempo e l’ambiente in cui operava, rivelando sempre un’attenzione straordinaria per l’aspetto umano e le condizioni di vita di ciascun paziente. Lo ricordano ancora mentre si reca in visita agli ammalati spostandosi instancabilmente con il suo calesse che, proprio per questo, è stato scelto come simbolo del museo.”

Fonte: ©FilippoCeli, Museo di storia della medicina “Dr. Badessa”

Ad accoglierci i ragazzi del Servizio Civile UNPLI Pro Loco d’Italia (la sede della pro loco locale è all’interno del Palazzo museale) che lungimiranti nella spiegazione minuziosa di tutti gli strumenti al suo interno custoditi ci hanno spiegato che tutti gli oggetti esposti provengono dalla collezione privata del figlio, Dottor Paolo Badessa, già primario di ruolo di Anestesia e Rianimazione negli ospedali di Solleftea (Svezia), Niscemi (Caltanissetta) e Patti (Messina). Ancora durante la visita, i volontari SCU ci raccontavano che nel museo sono esposti numerosi strumenti medicali, perfettamente funzionanti, di ogni genere e specialità, raccolti con passione per oltre quarant’anni in molti paesi occidentali. E ancora che in memoria dell’opera di medico svolta dal padre, Dottor Ottavio Badessa, la collezione è stata donata alla città di Villafranca Tirrena perché fosse esposta in un museo aperto a tutti a beneficio della cittadinanza, dei visitatori e degli appassionati.

Il museo a Villafranca Tirrena si trova in via Rovere ed è il Museo della Medicina o chiamato Museo Badessa, aperto nel 2004 e ospitato all’interno di un palazzo in stile liberty.
Esso contiene duecento reperti risalenti al periodo compreso tra il settecento ed il 1940, la rarità e l’unicità delle collezioni rende il luogo di grande prestigio ed alto valore scientifico.
Spesso, alcuni degli strumenti contenuti, sono talmente fragili o deperibili che vengono conservati con la massima cura e attenzione, tra questi l’estrattore di calcoli vescicali costruito con crini di cavallo, per via delle sue caratteristiche oggi è possibile rinvenirne solo al Museo del Royal College of Surgeons, ed in questo di Villafranca.
Altro utensile deteriorabile è il pallone respiratore delle maschere di Ombredanne realizzato con le vesciche essiccate di maiale; nel museo della Medicina è possibile ritrovarne ben quattro esemplari.

Fonte: ©FilippoCeli, Museo di storia della medicina “Dr. Badessa”

Quanto è bello questo luogo, non è descrivibile se non andando a vederlo personalmente, specie per gli addetti ai lavori ma anche per i più curiosi della scoperta, quella scoperta genuina figlia della semplicità dell’uomo, nostalgia di un tempo ormai andato, della società antica e di ciò che furono gli attrezzi con i quali i nostri nonni, i nostri avi si curavano e cercavano di migliorarsi per migliorare, le proprie aspettative di vita e le proprie conoscenze, le stesse che oggi noi, su queste basi, ci soffermiamo umilmente alla conoscenza del curare per essere a nostra volta curati.

Cultura e sanità, un connubio imprescindibile, un intento di forze nella fede, questa scientifica.

“Ci sono infermieri che ti curano, altri, che si prendono cura di te, come alcuni medici vivono la professione per procurarsi il rispetto dei malati, altri rispettano i malati e vivono come uomini.”

Il Dott. Badessa era uno di questi.

Fonte: ©FilippoCeli, Museo di storia della medicina “Dr. Badessa”

                                                                                                                                                           Filippo Celi