Il vero volto della luna

Redazione Attualità
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Guardare la luna: lo fa spesso chi prova mancanza. A tutti, almeno una volta nella vita ci è capitato di alzare gli occhi al cielo per ammirarla, notando istintivamente un piccolo volto.

Il vero volto della luna, un “viso umano” che sul nostro satellite è semplicemente  il risultato di vortici lunari, frutto della polvere magnetica depositata dalla lava di eruzioni vulcaniche di miliardi di anni

Questi vortici sono stati un mistero decennale per gli scienziati finché si è trovata recentemente una spiegazione che, come vedremo a breve, è una di quelle scoperte trasferibili al campo tecnologico.

Nel Rutherford Appleton Laboratory, in Inghilterra, il gruppo del Prof. R. Bamford ha svolto degli esperimenti1 che, riportati su larga scala, spiegano la formazione dei vortici lunari.

L’idea di base è che nel sottosuolo lunare siano presenti delle anomalie magnetiche, chiamate “mini-magnetosfere” (la cui esistenza resta tuttavia ancora da spiegare) che proteggono come una sorta di ombrello magnetico alcune zone del suolo lunare dal vento solare, lasciando il restante suolo esposto al flusso di particelle cariche proveniente dal Sole.

 

Queste “bolle” magnetiche interagiscono con il vento solare, ricco di ioni carichi positivamente ed elettroni (carichi negativamente), separandoli e creando così un campo elettrico che si propaga verso l’esterno della bolla magnetica. Il campo elettrico interagisce con gli ioni positivi, deflettendone la traiettoria, ma il campo continua a persistere perché gli ioni più pesanti riescono a penetrare.

A seguito di milioni di anni di bombardamenti da parte del vento solare, il risultato è la creazione di questi vortici che, visti dal satellite, risultano essere chiari all’interno della cavità magnetica e definite da linee scure.

Queste bolle magnetiche sembrano quindi essere la spiegazione alla formazione dei vortici lunari.

Resta tuttavia da capire come e perché, questi anomali campi magnetici si formino.

 

Carmela Caratozzolo