Alta Fedeltà: il mercatino dei dischi in vinile a Messina

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Nel pomeriggio di Domenica 12 Maggio si è tenuto il “Mercatino del vinile” alla Stanza dello Scirocco, centro culturale che ha sede in Via Verdi dietro al Rettorato. Entrando nel locale si ha l’impressione di essere in una casa, c’è un attaccapanni sulla sinistra e un arredamento domestico rende l’aria accogliente. Questa domenica c’era musica messa da Francesco, l’organizzatore del mercatino. Francesco ha lavorato a Roma come dj per 15 anni e ha sempre lavorato con il vinile.

©SofiaCampagna – “Mercatino del vinile” , Messina, 2019

Ha raccontato un po’ di storia della musica in analogico. Innanzitutto, il vinile è plastica, il nome viene da PoliVinilCloruro, la classica plastica PVC. È un’invenzione americana degli anni ’50 che si è presto diffusa in Europa. Il primo vinile è stato il 45 giri, che significa che in un minuto il disco gira 45 volte, chiamato anche NP, cioè Normal Playing. All’inizio degli anni ’60 è arrivato il 33 giri o LP cioè Long Playing, disco di maggiori dimensioni che fa poco più di 33 giri al minuto. Il classico 45 giri conteneva un brano per lato, costava poco e aveva un’ottima qualità del suono. In quegli anni si fruiva della musica attraverso il 45 giri. La discografia era diversa, infatti prima non esisteva il concetto di album. Di un artista usciva volta per volta un nuovo brano e si comprava il 45 giri per ascoltarlo. Con l’avvento del 33 giri, che conteneva più brani per lato, di conseguenza è anche cambiata la discografia.

©SofiaCampagna – “Mercatino del vinile”, Messina, 2019

Dalla prima sala della Stanza dello scirocco, un corridoio porta alla cucina dove delle ragazze fanno del pane condito e danno a poco calici di vino a km zero. In fondo al corridoio c’è una seconda sala con un divano e dei mobili su cui erano messi in esposizione i dischi dei quattro venditori. Ma come si fa a stimare il valore di un disco in vinile? Questi venditori esperti in materia, hanno risposto che i criteri sono: reperibilità, stato di conservazione del disco e qualità del vinile: può essere più o meno spesso; se è più spesso suona meglio perché ha un solco più profondo. La puntina di diamante entra nel solco mentre il disco gira sotto, all’interno di questo ci sono incisioni trasversali (per questo si dice “incidere” un disco) che fanno vibrare in su e in giù la puntina. Queste vibrazioni sempre differenti vengono portate ad un trasduttore che le trasforma in suono. Se il solco è più profondo la vibrazione della puntina è maggiore e il suono è migliore.

©SofiaCampagna – “Mercatino del vinile” , Messina, 2019

Il locale ha anche un terrazzo che dà sulla strada con dei tavolini dov’è riunito un gruppo di amici. Molti di loro sono troppo giovani per aver vissuto gli anni in cui l’unico modo per ascoltare musica era il vinile, non sono quindi lì per cercare dischi sentiti in gioventù, ma per passione. Sorge spontaneo chiedersi perché preferiscano ascoltare musica da un disco in vinile invece che da un CD. Hanno risposto che per ascoltare buona musica in vinile bisogna avere un buon impianto: giradischi, amplificatore e casse. Inizia a essere considerato valido dai 600 euro in su. E naturalmente la qualità del disco deve essere buona. Con queste prerogative i motivi che fanno appassionare al suono del vinile sono diversi. Alcuni dicono che il suono è più caldo e più fedele alla realtà, come se il cantante fosse lì presente nella stanza. Altri dicono che è una questione di atmosfera. Con gli apparecchi di oggi si può certamente ottenere una qualità dell’audio migliore, è il gesto di rito che fa la differenza. Si prende il disco dalla copertina con attenzione senza toccare la parte incisa su cui dovrà scorrere la puntina, lo si mette sul giradischi e il disco inizia a girare senza suono, si porta il braccio e quindi la testa del giradischi sulla parte più esterna non incisa e delicatamente si appoggia, si attende che la puntina arrivi al solco e che il brano inizi. Allora il movimento diventa musica. Nel CD non si vede questa trasformazione mentre avviene, il disco sparisce nella bocca dello stereo. Non sei tu con gesti precisi e delicati a dare vita al suono. Tra di loro c’è chi ama ascoltare in vinile il genere Jazz, chi l’Opera Lirica, chi ha invece a casa la collezione completa dei vinili di Guccini. Moltissimi sono concordi sul fatto che da ascoltare in vinile non c’è niente di meglio che i Beatles.

©SofiaCampagna – “Mercatino del vinile”, Messina, 2019

Il prossimo mercatino si terrà probabilmente dopo l’estate. Ma non finisce qui, alla stanza dello scirocco accadono molte altre cose interessanti: Mario, il presidente del Centro Culturale, ha detto che alla Stanza dello Scirocco si organizzano eventi con cadenza settimanale come un corso gratuito di English Conversation, e mostre. Ad esempio domenica era in mostra un artista che fa opere con piccoli giocattoli per bambini e oggetti colorati. Spesso si organizzano anche aperitivi sociali con vini locali e cibo a poco.

                                 Flavia Tecleme