Immagine non disponibile

Messina: un panorama “Stretto”

Universome Redazione
UNIVERSOME REDAZIONE
Cultura Locale
cultura locale messina uvm
Fonte: Lo Stretto di Messina- traghetti

 

 

Si dice che chi nasce vicino al mare, abbia la salsedine nel sangue, la schiuma delle onde impressa nel DNA e una vista, azzurro terso, sempre presente nello sguardo; anche quando è lontano, persino quando non può vederlo.

Messina è una città affacciata ad uno Stretto corridoio di mare, attraverso cui, sebbene piccolo, passano giornalmente dozzine di Navi da crociera, Navi cargo e traghetti.

Traghetto, una parola chiave per i messinesi.

C’è di chi versa fiumi di lacrime, dal traghetto, guardando casa allontanarsi, c’è chi è entusiasta di salirvici su, invece, diretto a quello che si prospetta essere un futuro più prospero.

Ma in qualunque situazione, chi guarda Messina diventare sempre più piccola, alle proprie spalle, sente attanagliarsi una certa malinconia, una sorta di tristezza senza volto.

Casa è dove qualcuno ti aspetta.

Per noi messinesi, casa è già quell’attimo in cui vediamo lo stretto, anche di scorcio.

Che siano le luci dopo l’alba, quando il sole fulgido e splendente da Est, colpisce la città quasi come una luce divina.

Che siano le ore del tramonto, quando il sole ha sorpassato i nostri monti e Messina si trova già in penombra, rischiarata da raggi arancione scuro.

Eppure, credo di non essere in fallo, dicendo che la vista dello Stretto di notte, quando il resto è buio pesto e le luci della città illuminano tutto fino a far splendere i propri riflessi sull’acqua, sia il preferito di tutti.

 

Fonte: tripadvisor- stretto di Messina

 

 

Messina è una città di mare e di laghi, torrenti e mareggiate. Una città d’acqua, vera e propria. Tinteggiata d’azzurro in qualunque stagione.

Noi messinesi ne godiamo la vista da ogni punto accessibile della città, sebbene conosciamo i punti strategici che permettono le visuali migliori e i panorami più emozionanti.

Il piazzale di Cristo Re ne è un esempio, dove i giovani hanno preso l’abitudine, o per meglio dire, il rituale di “stappare” ai propri compleanni; il che non significa altro se non aprire una bottiglia di spumante e scattare foto ricordo con le luci dello Stretto come sfondo.

La bellissima spiaggia del quartiere di Torre Faro, già presa d’assalto dalla gioventù e dai turisti sin dai primi di Aprile, è un altro punto di incontro per poter godere della vista mozzafiato che la città offre.

 

Fonte: Capo Peloro- pilone

 

 

Messina è la brezza fresca, dato costituente del punto geografico e strategico in cui la città sorge.

Messina è guardare al dirimpetto, dove inizia la Calabria, Villa San Giovanni e Reggio; scrutare i monti di Gambarie e immaginare, talvolta, cosa ci può essere più in là.

Messina è il suo panorama Stretto, così tanto che a volte sembra opprimere e innestare la voglia di scappare; andar via e cambiare aria.

E’ questo lembo di terra, cantato da millenni, inserito, protagonista, vittorioso e vittima, in storie antiche e poemi senza tempo.

Messina è lo Stretto, precisamente come lo Stretto è la città. Un unico, inscindibile, tratto geografico dell’Italia del Sud.

Messina non è altro che una città e le sue acque, correnti torbide ed eclettiche, che la bagnano. Nessun messinese è in grado di immaginare la propria vita senza lo Stretto, proprio come se fosse “indispensabile”.

                                                                                                                         Ilaria Piscioneri