SOS alimentare: fermiamo lo spreco

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Ogni giorno finiscono nella pattumiera chili di cibo che potrebbero essere riutilizzati.

Sono numeri impressionanti quelli legati allo spreco alimentare; eppure una nuova coscienza sta emergendo e i dati sembrerebbero incoraggianti, infatti, negli ultimi anni si tende a sprecare di meno.

Di questi giorni è la notizia che anche in Italia arriva “Too Good To Go”, l’app nata nel 2015 in Danimarca per combattere lo spreco alimentare.

Ma quanto ci costa il cibo buttato? I dati su scala nazionale sono allarmanti sia per quanto riguarda il consumo domestico sia per ciò che concerne gli esercizi pubblici.

Oltre quindici miliardi di euro, pari a quasi l’1% del Prodotto interno lordo del Paese.

Tutti noi per mille motivi sprechiamo una parte del cibo che abbiamo in casa.

Alle volte perché ne compriamo in eccesso, altre perchè ce lo dimentichiamo e lasciamo che scada nel frigorifero o ancora perché quando cuciniamo finiamo per commettere qualche errore.

Il grosso dello spreco (all’incirca l’80%) è rappresentato da quello domestico; di questo la metà è rappresentata dal cibo non consumato in tempo.

Seguono poi gli acquisti sbagliati e l’eccesso di prodotti cucinati e serviti in tavola e dunque avanzati e gettati nel cestino.

A fare la parte del leone dei cibi avanzti è la verdura, che sfiora il 25%, seguita da latte e latticini e dalla frutta.

La situazione però è in netto miglioramento negli ultimi anni: gli italiani iniziano a portare a casa l’avanzo dal ristorante e tra le mura domestiche insegnano ai figli a non sprecare.

 

Piero Cento