Formello: Episodio di razzismo in occasione della sfilata di Carnevale.

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Durante la sfilata dei carri, si nota particolarmente un barcone: è polemica per il carro antimigranti.

Davvero sconcertante ciò che è capitato ieri, a Formello, alle porte di Roma, durante la sfilata dei carri in occasione della domenica Carnevalesca.

Vogliamo il Wi-Fi”, “No pago affitto”, sono queste le indegne frasi che si notano sui cartelli appesi nella macchina che trasporta un carro riguardante un finto barcone con persone al suo interno con la faccia truccata. L’orrenda rappresentazione di tale carro mette in risalto una visione distorta dei migranti, i quali si trovano su una barca con uno striscione azzurro che va a mettere in luce il Mar Mediterraneo, ma soprattutto, come mostrato dai cartelli, si evincono parole dure contro gli stessi.

Tutto questo non ha fatto altro che suscitare una grandissima polemica e particolare indignazione. Polemica prontamente espressa con le dichiarazioni da parte del Segretario del PD Lazio, Bruno Astorre, il quale ha affermato che: “Usare una festa popolare, di gioia, divertimento puro per irridere, offendere chi arriva in Italia dopo aver superato sacrifici incredibili e a rischio della vita è becero, e una vera istigazione al razzismo“.

Altro intervento importante da ricordare è quello del capogruppo della Lista Civica Zingaretti in Regione Lazio, Marta Bonafoni, la quale commenta così quanto accaduto:

”Il razzismo esiste eccome, altrimenti un gioco, una festa, come il carnevale, non si trasformerebbe a Formello in una dichiarazione di scherno contro l’altro, dove a farne le spese sono soprattutto bambini e bambine, che per crescere e costruire un futuro migliore, avrebbero bisogno di messaggi di pace, inclusione, serenità, e non di questa becera strumentalizzazione. Abbiamo il dovere di fermare tutto questo”.

Si chiude così l’ennesimo caso riguardante il problema del razzismo, un problema che in Italia (e non solo) si sta verificando più frequentemente in questi ultimi anni e non sembra aver fine.

Gianluca Vitale