Oscar: i vincitori 2019 e curiosità sulla magica notte

Redazione Attualità
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Nella notte tra domenica 24 e lunedì 25 febbraio, si è celebrata la 91esima edizione della cerimonia di consegna degli oscar da parte dell’Academy Awards, al Dolby Theatre di Los Angeles.

La Cerimonia più attesa dell’anno sia da registi sia da attori ha visto la sua prima edizione nel 1929, ma ha iniziato ad essere chiamata informalmente cerimonia degli Oscar solo dieci anni più tardi.
A votare sono i circa 9mila i membri dell‘Academy of Motion Picture Arts and Sciences (nota semplicemente come Academy), l’associazione nata nel 1927 per sostenere e promuovere il cinema statunitense, di cui fanno parte registi, attori, montatori ed altre figure.
Per essere nominato un film deve rispettare una serie di criteri: deve durare almeno 40 minuti, soddisfare i requisiti tecnici dell’Academy, ed uscire nelle sale l’anno precedente.
Inoltre, deve essere proiettato in un cinema della contea di Los Angeles per almeno sette giorni consecutivi. Il film potrà quindi essere proposto all’Academy. Se accettato, comparirà nella lista dei film candidabili che sarà inviata ai membri votanti.
Ogni membro dell’Academy nomina cinque film nel proprio campo di competenza.
Quindi gli attori votano per le quattro categorie degli attori, gli sceneggiatori per le due della sceneggiatura, i costumisti per i costumi, e così via. Poi tutti i voti vanno alla PWC, la società incaricata delle operazioni di conteggio, da qui escono le liste con le cinque candidature per ogni categoria e quella dei 10 migliori film. Dopo l’annuncio delle nomination i membri dell’Academy tornano a votare.
Una volta concluse le operazioni di voto i risultati sono sigillati nelle buste, le quali non vengono aperte fino alla notte degli Oscar.
Quest’anno i premi sono stati consegnati in diretta e la cerimonia non ha avuto un vero e proprio conduttore, in quanto il preposto designato Kevin Hart ha rinunciato alla conduzione in seguito alle numerose polemiche per delle dichiarazioni omofobe su tweet, dando così il via ad una staffetta di conduttori che si sono susseguiti sul palco per presentare i diversi premi.
In questa edizione le categorie in gioco sono state 24: Film, regia, attore, attrice, attore non protagonista, attrice non protagonista, sceneggiatura originale, sceneggiatura non originale, film d’animazione, scenografia, fotografia, costumi, montaggio, sonoro, montaggio sonoro, effetti visivi, documentario, cortometraggio documentario, film in lingua straniera, trucco, canzone originale, colonna sonora, cortometraggio, cortometraggio d’animazione.
La cerimonia si è aperta con la performance dei Queen, accompagnati dalla voce di Adam Lambert che dal 2012 affianca Bryan May e Roger Taylor nei loro concerti, che hanno fatto scatenare gli ospiti del Dolby Theatre con due Hit: “We Will Rock You” e “We Are The Champions“.


Chi sono i vincitori degli Oscar 2019?
Ad aggiudicarsi la prestigiosa statuetta alta 34 cm, di quasi 4 chili di peso, placcata in oro, sono stati: Alfonso Cuarón, che si è aggiudicato ben tre statuette alla regia e alla fotografia per “Roma“, vincitore anche del premio per il miglior film straniero; quello per miglior film è andato a “Green Book” di Peter Farrelly.

Per la quinta volta in sei anni, l’Oscar per la regia è stato dato ad un regista messicano.

A vincere il suo primo premio Oscar come attore protagonista Rami Malek, per “Bhoemian Rhapsody“, già in lista come favorito.
Un po’ inaspettata invece è stata la vittoria di Olivia Colman per “La favorita” di Yorgos Lanthimos, poiché la miglior attrice più quotata era stata Glenn Close, candidata per “The Wife“.
L’oscar per la miglior attrice non protagonista è andato a Regina King, che ha recitato in “Se la strada potesse parlare“.
Ad essere premiata, durante il corso della serata, anche Lady Gaga, per la miglior canzone in A Star Is Born“, che ha fatto vibrare il palco del Dolby Theatre con un’ emozionante interpretazione di Shallow, affiancata dall’attore e regista Bradley Cooper, e Spike Lee, per la sceneggiatura non originale di “BlacKkKlanasman“. Per entrambi si tratta del primo premio Oscar.


Un primato è toccato anche ai Marvel Studios, che con “Black Panther” si sono aggiudicati i premi per costumi, scenografia e colonna sonora originale.

Giusi Villa