La terribile disavventura di Julen

Redazione Attualità
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La terribile vicenda di Julen, il bimbo di due anni caduto in un pozzo a Totalán (Malaga) ormai dieci giorni fa, è probabilmente tra i casi di cronaca recente più tristi della storia della Spagna. Le speranze che il bimbo possa essere ancora in vita cominciano a spegnersi. Troppi i giorni che il bimbo, così piccolo, ha trascorso da solo, al buio, senza cibo né acqua, in quel maledetto pozzo. Un errore di calcolo ieri ha costretto i soccorritori a dover cominciare tutto daccapo. Dopo aver terminato la perforazione del tunnel, sono sorte ulteriori difficoltà nei lavori di rivestimento di una galleria per raggiungere Julen.

I soccorritori sono riusciti a completare il tunnel verticale parallelo al fondo del pozzo e mancano poche ore per il recupero del piccolo bimbo. Stando alle prime informazioni, il tunnel è stato rinforzato con tubi di acciaio per evitare frane e recuperare Julien. A causa del suolo duro alcuni tubi sono stati sostituti, ora dovrà essere scavato solo un altro tunnel orizzontale per poi raggiungere il piccolo e riportarlo in superficie.

I soccorritori scenderanno in coppia all’interno di una capsula progettata per il salvataggio. Nell’ipotesi in cui ci si trovasse davanti a terreni rocciosi molto duri da rompere è già pronta anche una squadra di specialisti nel settore. Tutta l’operazione è coordinata con l’ausilio costante dei vigili del fuoco che forniranno supporto logistico correlato alla ventilazione e alla sicurezza dell’intera procedura.

Questa tragedia che ha colpito da quasi due settimane la Spagna sta tenendo col fiato sospeso anche l’Italia, probabilmente perchè un episodio simile accadde nei pressi di Roma nel lontano 1981 e che vide protagonista anche in quel caso un bambino di soli anni Alfredino Rampi che purtroppo non riuscì a sopravvivere.

Rachele Fedele