Antonio Megalizzi, gravissimo l’italiano colpito a Strasburgo

Redazione Attualità
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Antonio Megalizzi, giornalista trentino di 29 anni ferito nell’attentato di Strasburgo, il cui bilancio, è di tre morti accertati, una persona in stato di morte cerebrale e 13 feriti di cui 5 in condizioni critiche.

Antonio lavora per la radio Europhonica, un progetto radio legato al mondo universitario, era da domenica a Strasburgo per seguire come ogni settimana l’assemblea plenaria dell’Europarlamento. Il giovane giornalista, che stava prendendo il tesserino da pubblicista, ha studiato all’università di Verona e poi si è specializzato in studi internazionali all’università di Trento e ora stava seguendo un master sulle istituzioni europee.

E’ stato colpito alla testa mentre passeggiava con due ragazze che, al contrario suo, sono riuscite a fuggire rifugiandosi in un locale lì vicino perdendo di vista Antonio, perché lui era rimasto a terra.

Nella sua follia omicida, il criminale ricercato ormai in tutta Europa ha sparato a sangue freddo una pallottola alla base della testa, che non gli da praticamente nessuna speranza. I medici confermano l’inutilità di un’operazione. La famiglia in nottata confessava agli amici di stare solo aspettando che la natura facesse il suo corso. Nel letto accanto ad Antonio oltre alla famiglia c’è anche la fidanzata, Luana Moresco, rimasta tutta la giornata in silenzio vicino al suo amore prima sempre sorridente; alle persone più care ha confidato di non avere più speranze, anche se ha sempre creduto nei miracoli.

“Me l’hanno portato via”. La mamma di Antonio è disperata, ma spera e si aggrappa alla fede. In questi giorni ha ricevuto in ospedale la visita degli eurodeputati Mario Borghezio e Giacomo Mancini, che sono voluti andare a portare la loro vicinanza. “Era sconvolta, è consapevole che la situazione è disperata”, ha detto all’Adnkronos Mario Borghezio, spiegando che quando è arrivato in ospedale con Mancini la signora li ha abbracciati “come fossimo della famiglia”. “Piangeva. Ci ha detto che Antonio è sempre stato un ragazzo pieno di entusiasmo, pieno di speranze – ha raccontato l’eurodeputato non nascondendo la commozione – Ci ha spiegato che sta resistendo anche se è stato ritenuto inoperabile, ma, ha detto:miracoli possono sempre avvenire”.

 

Rachele Fedele