E’ ora di dire BASTA: il 25 novembre è la Giornata contro la violenza sulle donne

Redazione Attualità
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Il 25 Novembre è  la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.  

 

 

 

Come mai si è scelto il 25 novembre?

 

 

 

 

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ufficializzato questa data  in memoria di un brutale assassinio avvenuto proprio quel giorno del 1960. Le vittime furono tre donne, le sorelle Mirabal, considerate delle rivoluzionarie contro il regime del dittatore della Repubblica Dominicana, Rafael Leonidas Trujillo.

Le tre sorelle quel giorno stavano andando a trovare i propri mariti in prigione, quando furono fermate lungo la strada da alcuni agenti del Servizio di informazione militare e in seguito condotte in un luogo isolato. E’ lì che furono torturate, massacrate ed uccise  dagli stessi militari, per poi essere gettate con la propria macchina in un precipizio per simulare un incidente.

Questa giornata solo negli ultimi anni ha presentato una crescita di eventi e manifestazioni. In Italia solo dal 2005 si è iniziata a celebrare e ad oggi si sono moltiplicate le manifestazioni e gli eventi organizzati in questa giornata  anche per i continui fatti di cronaca che vedono coinvolte tante donne assassinate. Queste iniziative nascono proprio per sensibilizzare tutte le persone e per far accrescere l’informazione e la consapevolezza del fenomeno della violenza contro le donne.

Tra i tantissimi eventi organizzati in tutta l’Italia, a Messina si è allestita una mostra, intitolata “Violata”di Domenick Giliberto. La mostra inaugurata il 22 novembre di quest’anno, è installata nei locali del ristorante Extravergine (Via Garibaldi, 87) e rimarrà aperta fino ad oggi, proprio per questa giornata.

La mostra è stata ideata come messaggio provocatorio di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e il dramma del femminicidio. E’ stata proposta in quattordici scatti, in bianco e nero, realizzati grazie alla collaborazione degli attori dell’Ente regionale Teatro di Messina, che rappresentano diversi modi in cui vengono compiute le violenze mentali e fisiche sulle donne. “L’ispirazione”, che ha portato a creare questo lo ha spiegato Giliberto stesso ad ADN Kronos: “nasce da tragici casi di cronaca conosciuti. Diversamente dalla cronaca, però, dove spesso il finale è tragico, nelle mie foto lascio spazio a un messaggio di speranza. Non fermo lo scatto sul delitto, ma un attimo prima. È l’incubo della paura e, da un incubo come da un sogno, ci si può svegliare nella realtà dove l’omicidio non si compie”.

 

Da uomo sono molto onorato di scrivere in questo giorno per dire anche io BASTA ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE.

 

Andrea Sangrigoli