Morto Dick Leitsch, pioniere del movimento LGBT

Redazione Attualità
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È morto nella sua casa di Manhattan all’età di 83 anni, stroncato da un cancro al fegato con cui combatteva ormai da mesi Dick Leitsch. Giornalista e attivista statunitense, fu uno dei primi a impegnarsi nella lotta per la liberazione omosessuale e il riconoscimento dei diritti dei gay.

Nell’America degli anni 60, l’essere gay veniva considerato ancora come una vergogna da tener nascosta. Non esisteva tutela nei loro confronti, non esisteva diritto alcuno. E anche il più piccolo moto di protesta richiedeva una notevole dose di coraggio. Leitsch dimostrò tale coraggio nel 1969, con il Sip-In, uno dei primi atti di disobbedienza civile gay: ai tempi gli omosessuali non potevano essere serviti in bar e ristoranti o addirittura ne venivano allontanati, il suo atto rivoluzionario fu quello di dichiararsi pubblicamente gay e affermare di voler essere servito in quanto tale.

Gesto tanto semplice quanto allora impensabile e al contempo significativo.

Dick fu il leader della Mattachine Society, organizzazione americana a difesa dei diritti dei gay, causa per cui impegnò tutta la sua vita.

Negli ultimi mesi, in lotta con il suo male, ha ricevuto l’appoggio e l’affetto di migliaia di persone, anche l’ex presidente Barack Obama ha manifestato la sua gratitudine con una lettera, resa poi pubblica.

«Grazie per i decenni di lavoro che hanno aiutato il Paese a muoversi sulla strada dell’uguaglianza Lgbt. Il nostro viaggio come Paese dipende, come è sempre stato, dagli sforzi collettivi e persistenti di gente come te».

Benedetta Sisinni