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Anticoncezionali: arriva la prima pillola per lui

Scienza & Salute
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Si è tenuto a Chicago, dal 17 al 20 Marzo, l’evento più importante per l’endocrinologia mondiale, Endo 2018. Tante le novità per il prestigioso meeting, che proprio quest’anno ha compiuto 100 anni. Una su tutte però diverrà ben presto la protagonista di una probabile rivoluzione. Dopo più di cinquant’anni dall’omologa femminile, è infatti alle porte la prima compressa anticoncezionale per lui.

Si chiama DMAU, sigla che sta per dimetandrolone undecanoato, ed è un farmaco che è stato dimostrato essere il candidato numero uno per la produzione su scala mondiale del primo contraccettivo orale temporaneo per gli uomini.

Il DMAU è stato sviluppato dal National Institutes of Health, e in particolare dall’Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development, che ha finanziato la sperimentazione. Secondo le autrici dello studio in questione, Stephanie Page e Christina Wang, il prototipo della nuova pillola anticoncezionale si è rivelato efficace e sicuro.

Finora gli studi per mettere a punto un contraccettivo orale maschile si sono scontrati con i rischi di infiammazioni a carico del fegato, causata dalle formulazioni orali di testosterone, l’ormone responsabile in generale della mascolinità, fin troppo eccessive. Il DMAU invece, agisce come un profarmaco, ovvero come una molecola inattiva che viene attivata solo ad opera di specifici enzimi una volta assunta. Una volta metabolizzato sopprime la produzione di testosterone, salvaguardando la funzionalità epatica.

Lo studio ha avuto inizio nel marzo del 2012 e si è concluso nel maggio 2017. Il campione, formato da 100 uomini (al termine dello studio 83 effettivi) tra i 18 ed i 50 anni, ha assunto 3 dosaggi di DMAU: da 100, 200 e 400 mg in capsule. Alla dose massima testata, pari a 400 milligrammi, assunto per 28 giorni consecutivi dopo i pasti, per una volta al giorno, il farmaco ha prodotto “una marcata soppressione dei livelli di testosterone e di due ormoni necessari alla produzione di sperma: l’ormone luteinizzante (LH) ed il follicolo stimolante (FSH). Come riporta Science Daily, si tratta di “concentrazioni dell’ormone coerenti con un’azione contraccettiva efficace”, di fatto vicine ai valori in mammiferi castrati.

Inoltre, nonostante i diminuiti livelli di testosterone nel circolo ematico, solo pochissimi soggetti avrebbero riportato sintomi attribuibili a tale deficit, come ad esempio cambi d’umore e difficoltà a raggiungere l’erezione: solo 8 dei partecipanti ha riscontrato una diminuzione della libido. Se da un lato non sono state diagnosticate alterazioni della funzionalità epatica e renale, dall’altro, la maggior parte dei partecipanti allo studio, ha accusato un incremento del peso corporeo e dei livelli di HDL (il colesterolo buono) inferiori, entrambe alterazioni di modesta entità.

Dmau rappresenta un importante passo avanti verso la pillola anticoncezionale maschile”, ha dichiarato Page, sottolineando l’utilizzo temporaneo di tale soluzione. Infatti Dmau è “un prodotto da assumere per via orale una volta al giorno e con effetto reversibile, rispetto a iniezioni o gel topici a lunga durata d’azione”. Permangono alcuni dubbi sulla durata dell’effetto, dato che al momento la sperimentazione ha coinvolto un campione limitato: ”Studi a lungo termine sono attualmente in corso, con il coinvolgimento di 10.000 soggetti- ha precisato Page – per verificare che DMAU preso quotidianamente riesca effettivamente a bloccare la produzione di sperma”.

Insomma chi la aspetta da tempo con fervore, chi non avrebbe mai immaginato una possibile alternativa al preservativo, potrà usufruire del nuovo farmaco molto prima del previsto.

Antonio Nuccio