Messina ricorda Angelo Falzea: una vita per il diritto

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Presso l’Aula magna “S.Pugliatti”, del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina, il Rotaract Club dello Stretto di Messina, presieduto per l’anno societario 2015-16 dalla dottoressa Veronica Gabriele, nell’ambito del V incontro sul progetto “I grandi del passato per i messinesi del futuro, ha ricordato la figura del Prof. Angelo Falzea, insigne avvocato giurista e massimo esponente della Scuola messinese del diritto fondata da Salvatore Pugliatti.

All’incontro, hanno preso parte il professore e avvocato Nazzareno Saitta, moderatore dei lavori e già Ordinario di Diritto Amministrativo presso il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina; il prof e avvocato Vincenzo Scalisi, Emerito di Diritto Civile presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina; il prof e avvocato Mario Trimarchi, Ordinario di Diritto Civile presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Messina, il dottor Rocco Vaccarino, Praticante avvocato presso il Foro di Messina e Socio del Rotaract Club Stretto di Messina e la dottoressa Adele Fortino, giornalista Freelance.

Dopo i ringraziamenti della Presidente del Rotaract Club dello Stretto, per quanto hanno partecipato al convegno, la parola è passata al professore e avvocato Nazzareno Saitta, ex studente del professore Falzea, che nel 1948, a soli 34 anni, era già docente di diritto costituzionale. Un personaggio Falzea difficile e multiforme, così come ricorda anche il prof. E avvocato Scalisi, intervenuto subito dopo e da oltre 50 anni in stretto rapporto con Falzea, la cui opera era ed è rivolta a giovani e studenti che intendono intraprendere la carriera di avvocato. Saitta ricorda Falzea “come un grande scienziato del diritto, con la sua opera che nasce all’interno delle mura universitarie, rivolta alla ricerca della giuridicità. Per l’insigne e avvocato giuristica, scomparso nel 2016, l’interesse all’interno del diritto, diventa valore attraverso un dover fare da parte dei consociati, cioè della comunità”. Anche Falzea ricorda ancora Saitta, “rivendica la categoria del diritto come centro di interesse umano, un concetto quest’ultimo del tutto innovativo, che non ha eguali, la cui teoria è molto spesso applicata per raggiungere i fini pratici”.

L’avvocato e professore Trimarchi, ha sottolineato come l’”Introduzione alle Scienze Giuridiche” resta l’opera più importante di Falzea, che nel VI volume, egli ricorda la teoria della complessità giuridica, “che altro non è, che un aspetto della complessità stessa, che a sua volta, non deve essere confusa con la complessità dei dati”. Il rapporto tra casualità e disordine giuridico era un altro dei tanti aspetti di cui si occupa Falzea, che come ricorda l’avvocato Vaccarino, nel 1943, fu egli che declinò le fonti del diritto della separazione consensuale.

Adele Fortino, giornalista freelance, ha tracciato per la conclusione dei lavori, il profilo umano del prof. Falzea , anche trraverso delle interviste che lei stessa ha fatto all’insigne giurista. Egli, ricorda la Fortino, “egli non si è mai immedesimato nella vita dei cittadini rispetto a Pugliatti. Per lui, la figura del Rettore era vista come una figura semi-politica e ha sempre rappezzato le donne che sanno intrecciare la vita ludica con quella lavorativa”.

Falzea, conclude la Fortino, si può definire come un personaggio di scoglio, se pur attaccatissimo a Messina, dimostrato dal fatto che ha rinunciato a cattedre prestigiose come Napoli, Milano e Roma, egli non era contento della terra in cui viveva, ma non voleva e non ha voluto lasciare Messina.

Da sottolineare che l’innata curiosità del prof. Falzea, non si è spenta neppure con l’uscita dal ruolo che egli ricopriva, pure negli ultimi anni di vita, non ha fatto mancare il suo contributo in termini di ragionamento e riflessione al mondo giuridico italiano e non solo.

Pietro Genovese