Passano in zona gialla altre Regioni italiane, mentre il governo pensa alle misure per le festività

Veneto, Liguria, Marche e Provincia di Trento passano oggi, 20 dicembre, in zona gialla. La misura è stata disposta principalmente per l’aumento dei ricoveri, avendo superato la soglia di sicurezza: 10% per la terapia intensiva e il 15% per i reparti ordinari. Lombardia ed Emilia-Romagna hanno evitato il giallo per poco.

La cartina di oggi, 20 dicembre (fonte: periodicodaily.com)

 

Nelle scorse settimane, avevano già subito il passaggio di colore: Friuli-Venezia Giulia il 29 novembre, la Provincia autonoma di Bolzano il 6 dicembre e la Calabria il 13 dicembre.

Con le festività alle porte, il governo cerca di capire quali siano le misure migliori da adottare, per evitare un drastico peggioramento della situazione, mentre si osserva con preoccupazione l’aumento dei casi di variante Omicron. Anche se i sintomi da essa provocati non sono più gravi, gli esperti temono che la sua veloce corsa possa mettere in crisi il Paese.

In Italia, l’incidenza dei contagi per 100 mila abitanti nelle ultime tre settimane è, infatti, salita da 155 a 176. Poi il salto netto, venerdì scorso, a 242. L’incidenza più alta si registra nella Provincia di Bolzano, 566 casi a settimana ogni 100mila abitanti. Seguono il Veneto (506), il Friuli (376), la Valle d’Aosta (330) e la Liguria (313).

Il bollettino di ieri, domenica 19 dicembre, emanato dal Ministero della Salute, ha registrato 24.259 nuovi positivi su 566.300 tamponi effettuati. I decessi sono stati 97, i guariti 9.403.

Ora si attende giovedì 23 dicembre per la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi, organizzata appositamente per prendere le decisioni definitive in vista delle festività.

(fonte: leggo.it)

Lombardia ed Emilia-Romagna sventano la zona gialla. Altre Regioni rischiano quella arancione

Successivamente, la prossima segnata sul calendario dal governo è lunedì 27 dicembre, giorno entro cui le Regioni che hanno sventato oggi il passaggio in giallo, potrebbero subirlo, appunto, la prossima settimana,

LEmilia-Romagna ha superato solo il livello di guardia per le terapie intensive e per questo si attende ancora prima di reintrodurre la zona gialla. A rischiare di più, alla luce degli ultimi dati, è la Lombardia avendo il 14 % dei reparti ordinari occupati e il 9,5 % di quelli nelle rianimazioni.

Ciò che ha fatto evitare per ora il tracollo è la manovra eseguita nelle ultime ore: sono stati aumentati i posti letto ordinari a disposizione, così da abbassare la percentuale di occupazione di quest’ultimi per passare da una percentuale del 15 al 14%. A dare la comunicazione l’Assessorato regionale al Welfare “Un aumento di 1.752 posti, il nuovo valore è di 10.237, vicino al tetto massimo di 10.500”. Non ci sono, invece, variazioni nel numero di posti in terapia intensiva, che restano 1.530.

Non si annulla, però, il rischio del cambio di colore nella prossima settimana, tutto dipenderà dall’eventuale peggioramento dei dati. A parlare dell’ipotesi, è stato lo stesso governatore lombardo Attilio Fontana, nella giornata di ieri:

“È possibile che ci sia il giallo dopo Natale, per fortuna grazie al cielo siamo in una situazione ancora abbastanza controllo, tutto dipende dai prossimi due giorni perché i numeri vengono inviati a Roma martedì e penso che ci siano buone possibilità di rimanere in bianco, ma è chiaro che siamo abbastanza al limite.”.

Il governatore Fontana annuncia aumento dei posti letto (fonte: rtl.it)

 

Il governatore ha, inoltre, dichiarato che un Capodanno in zona giallanon sarebbe una cosa drammatica”, perché, d’altronde, poche e non molto stringenti misure dovrebbero essere introdotte. Peraltro, l’obbligo di mascherina all’aperto è stato già riattivato finora da molti sindaci lombardi nei propri Comuni, in caso di situazioni di assembramento per strada. Fontana ha, però, voluto sottolineare, nonostante la situazione sia ancora sotto controllo, essere ora necessario non abbassare la guardia, considerando che “la variante Omicron corre veloce”.

Anche il Lazio rischia una fine dell’anno in giallo. Entro Natale verrà probabilmente adottato l’obbligo di mascherina all’aperto, anche con il perdurare della zona bianca.

Il governo valuta le decisioni da prendere il 23 dicembre

Il rischio di zone arancioni sembra comunque abbastanza probabile, alla luce della nuova evoluzione. Guido Rasi, consulente scientifico del commissario straordinario per l’emergenza Covid, Figliuolo, ha infatti ribadito esservi esigenza di rafforzare le misure sempre per evitare la sofferenza degli ospedali.

Intanto si punta sempre più sulle terze dosi di vaccino, affinché la copertura sulla maggior parte della popolazione sia sufficiente a far sì che la variante Omicron non diventi un nuovo problema a causa della sua alta contagiosità.

“Se la Omicron buca il vaccino è praticamente un altro virus, e allora tutto può cambiare, anche questo Green pass potrebbe non bastare più.” ha dichiarato Rasi.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato che il governo ascolterà gli scienziati e si valuteranno tutte le possibili misure, che verranno poi discusse ufficialmente giovedì 23, come suddetto.

Tamponi obbligatori per chi partecipa a eventi pubblici – misura che, però, non convince né molti politici né esperti – mascherine obbligatorie all’aperto e riduzione della durata del certificato verde, con lo scopo di spingere i cittadini ad andare a fare la terza dose, sono le misure che si stanno ponderando. C’è anche la possibilità dell’estensione dell’obbligo di vaccino ad altri ambiti lavorativi oltre a quelli sanitari, delle forze dell’ordine e della scuola. Inoltre, si inizia a parlare di eventuali lockdown e coprifuoco durante le feste per i No Vax.

I sindaci dell‘ “Ali” (Autonomie locali italiane) lanciano un appello al governo, firmato anche da Roberto Gualtieri, Beppe Sala, Dario Nardella e Gaetano Manfredi e molti altri, richiedendodi introdurre subito il Green pass anche nelle scuole per salvare la didattica in presenza. C’è il rischio concreto, visto l’aumento dei contagi, che da gennaio tutte le scuole italiane vadano in Dad. Non possiamo permetterlo. È nostro dovere tutelare sia il diritto al lavoro che il diritto all’istruzione.”.

Per la giornata di oggi, 2o dicembre, convocato anche il vertice Stato-Regioni. Diversi governatori avevano annunciato l’intenzione di richiedere al governo nazionale più personale per poter potenziare il sequenziamento e il tracciamento del virus, ma alcuni potrebbero voler l’aiuto dell’esercito.

 

 

Rita Bonaccurso

Arriva il “Super Green pass”: ecco cosa cambierà dal 6 dicembre

Il nuovo decreto, in vigore dal 6 dicembre, ha istituito il Super Green pass che spetterà ai vaccinati e ai guariti dal Covid-19. Saranno previste restrizioni per i No Vax e ulteriori regole per la sicurezza.

Super Green pass -Fonte:siviaggia.it

Il Consiglio dei Ministri (Cdm) ha varato, mercoledì 24 novembre, un decreto che sdoppierebbe il certificato verde. La svolta ha come obiettivo l’introduzione di nuove restrizioni per i non vaccinati dal 6 dicembre, attraverso l’attuazione di un provvedimento “salva Natale” che resterà in vigore fino al 15 gennaio 2022, salvo proroghe successive.

Super Green pass

Il provvedimento distingue il classico certificato verde dal “Super Green pass”, posto a disposizione di chi è vaccinato contro il Covid-19 o di chi è guarito dalla malattia ed ha durata di 9 mesi; non spetta a chi risulta negativo a un tampone. Sarà necessario anche per le regioni in zona bianca, oltre che in quelle gialle, arancioni e rosse. In quest’ultime, qualora venissero riapplicate nei territori nazionali, le chiusure varranno anche per i possessori del Super Green pass.

I No Vax verranno tagliati fuori da innumerevoli attività in cui servirà la certificazione rafforzata. Non potranno accedere a: spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, per entrare alle feste e nelle discoteche. Questi saranno altresì protagonisti di ulteriori limitazioni, previste invece per le eventuali zone arancioni.

Super Green pass: ecco cosa cambia dal 6 dicembre -Fonte:ravennawebtv.it

Dal 15 dicembre, si introdurrà l’obbligo vaccinale per alcune categorie professionali, come per il personale amministrativo della sanità, per docenti e personale amministrativo della scuola, militari, forze di polizia, soccorso pubblico e saranno istituite nuove regole per la sicurezza.

Differenze tra “Green pass”

Green pass base e Super Green pass -Fonte:quotidiano.net

La ramificazione del Green pass in “Green pass base” e “Green pass rafforzato” prevede che:

  • Il Green pass base venga dato a chi si sottopone a tampone molecolare (valido 72h) o antigenico (valido 48h). Questo sarà obbligatorio, dal 6 dicembre, anche per il trasporto ferroviario, sia regionale che interregionale, per il trasporto pubblico locale, per alberghi e spogliatoi e per ogni attività sportiva.
  • Il Green pass rafforzato (Super Green pass) sarà fornito ai vaccinati o ai guariti da Covid 19, con una validità di 9 mesi, calcolato dall’ultima somministrazione di vaccino oppure dal certificato di avvenuta guarigione da Covid-19. Ciò servirà ad accelerare e aumentare il numero dei richiami. Verrà richiesto per l’ingresso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche consentiti in zona bianca e gialla.

Le nuove limitazioni

  • Uso della mascherina: resta obbligatoria al chiuso solo nelle zone bianche. Scatta l’uso della stessa all’aperto dalla zona gialla, senza che vi siano eccezioni.
Norme anti-covid -Fonte:forlitoday.it
  • Palestre e piscine: l’accesso non è precluso a chi non è vaccinato. Per allenarsi basta avere un Green pass in corso di validità, rilasciato anche a seguito di tampone negativo effettuato 48 (nel caso di tampone rapido) o 72 ore (per il tampone molecolare) prima. Questa regola continuerà a valere sia per la zona bianca sia per quella gialla, e sarà così anche con l’entrata in vigore del nuovo Decreto. Dunque, palestre e piscine restano fuori dalle attività per cui è richiesto il Super Green pass, che invece diventerà indispensabile per allenarsi al chiuso solo in zona arancione.
  • Spogliatoi: i non vaccinati possono continuare ad allenarsi anche se posseggono solo la certificazione rilasciata da un tampone negativo. La delibera del Cdm estende però gli ambiti in cui diventa obbligatorio il Green pass base, essenziale per l’accesso agli spogliatoi anche quando l’attività sportiva sia svolta all’aperto.
Impianti sciistici:restrizioni -Fonte:ladige.it
  • Impianti sciistici: servirà in zona bianca e gialla il Green pass base. In zona arancione, invece, vi potrà accedere solo chi possiede il Super Green pass. In zona rossa si prevede altresì la chiusura degli impianti.
Ristoranti al chiuso -Fonte:corriere.it
  • Bar e ristoranti: se attualmente bastava la certificazione di base, dal 6 dicembre, il Green pass rafforzato servirà per accedere a bar e ristoranti al chiuso, discoteche (in zona bianca con capienza del 75% all’aperto e al 50% al chiuso), cinema, teatri, matrimoni, cerimonie pubbliche, concerti, stadi (con capienza al 75% per quelli all’aperto e al 60% per quelli al chiuso).
Trasporti pubblici -Fonte:altroconsumo.it
  • Trasporti: il nuovo Decreto legge renderà obbligatorio il certificato verde su tutti i mezzi di trasporto locali, dunque su bus, tram e metropolitane. Servirà il Green pass base anche per salire sugli autobus o sui convogli della metropolitana.

I controlli del Governo

Mario Draghi -Fonte:ansa.it

L’insistenza dell’Esecutivo sul tema dei controlli servirà a porvi un più generale irrigidimento degli stessi, attraverso l’istituzione di nuove risorse messe a disposizione per tal fine.

Ha così affermato il premier Mario Draghi:

“C’è la sensazione che questi controlli vadano rafforzati, c’è tutta una aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli. Tutte le forze di sicurezza, i vigili urbani, saranno impiegati con un impianto diverso dal passato.”

Entro 3 giorni dall’entrata in vigore del Decreto, i Prefetti dovranno sentire il Comitato provinciale ordine e sicurezza, per predisporre e adottare in 5 giorni, un nuovo piano che coinvolga tutte le forze di polizia e che relazioni periodicamente gli accertamenti sul Green pass.

Giovanna Sgarlata