You 4 – parte 1: l’attesa è finita!

Tra critica sociale e un omaggio al giallo classico, la serie assume nuove sfaccettature. Nonostante ciò, risulta forse essere troppo poco realistica e coinvolgente. Voto UVM: 3/5

 

A più di un anno di distanza dall’uscita della terza stagione, debutta ufficialmente su Netflix un nuovo ciclo di episodi di You, la serie TV thriller a sfondo psicologico ispirata all’omonimo romanzo e al suo seguito Hidden Bodies, scritti da Caroline Kepnes.

Creata da Greg Berlanti e Sera Gamble, la serie statunitense narra le vicissitudini di Joe Goldberg, un uomo all’apparenza schivo e riservato, che fa dell’ interesse per le donne di cui si invaghisce un attaccamento morboso, a tal punto da tramutarsi in uno stalker assassino, e sfogare la propria personalità maniacale in un romanticismo che sfocia in vera e propria ossessione, tormento e violenza.

Il protagonista, interpretato da Penn Badgley  (Dan Humphrey in Gossip Girl), ritorna sul piccolo schermo con una quarta stagione divisa in due parti, di cui la prima già disponibile sulla piattaforma di streaming dal 9 febbraio 2023. Anche questa volta, il controverso personaggio di Joe si ritroverà a dover fare i conti con gli spettri del passato, verrà coinvolto in una serie di situazioni criminali, dalle quali avrebbe invece preferito stare alla larga.

Nuova ambientazione, vecchie abitudini

Dopo aver chiuso tragicamente il capitolo del suo disastroso matrimonio con Love (Victoria Pedretti), Joe Goldberg è pronto a ricostruirsi una nuova vita e lasciarsi la California alle spalle. Si trasferisce a Londra, sotto la falsa identità di Jonathan Moorenei panni di un professore di letteratura di uno dei college più prestigiosi di Oxford. Qui, per mezzo del collega e vicino di casa Malcolm (Stephen Hagan), il protagonista viene catapultato all’interno di una cerchia di membri dell’alta società inglese, composta da una serie di personaggi estremamente sopra le righe. Questi si abbandonano ad una vita fatta di lusso, eccessi e ricchezze: una realtà molto lontana da quella a cui era abituato il nostro Joe.

Centrali per lo sviluppo della trama sono quindi i legami che Joe– alias Jonathan– instaurerà con queste figure, che incarnano la corruzione ed i peggiori vizi della società odierna. Tra quelle più rilevanti vi sono quella di Kate (Charlotte Ritchie), gallerista figlia di una top model; Simon (Aidan Cheng), l’apatico artista figlio di un miliardario; Gemma (Eve Austin), anche lei ereditiera, e Lady Phoebe Borehall-Blaxworth (Tilly Keeper), una svampita socialite.

Sembrerebbe quindi che non vi sia spazio per una nuova ossessione amorosa in questa storia. Ma nonostante il setting inedito, e la volontà di auto-redimersi del protagonista, persino questa volta Joe finirà per agire secondo il solito schema ben preciso: una donna dal passato tormentato come il suo istigherà in lui la necessità di riuscire a proteggerla. Si tratta però dello stesso istinto protettivo che lo condurrà a ripetere i medesimi errori commessi nelle stagioni precedenti, attribuendo così alla serie un andamento a tratti prevedibile e ripetitivo.

You: da killer a vittima

In questa quarta stagione, senza stravolgere la logica della serie, che continua ad essere narrata attraverso i dialoghi interiori del protagonista, gli autori sembrano voler mostrare Joe sotto una luce differente, proponendo una nuova formula in cui la componente del thriller psicologico si intreccia a quella del genere giallo della letteratura.

Viene infatti rivelato che vi è un altro assassino in giro per Londra, che prende di mira i ricchi, un “Eat The Rich Killer”, che cerca di incastrare Joe per i propri crimini commessi, mettendo a dura prova il contegno della natura omicida di quest’ultimo.

Si scoprirà che il misterioso assassino si cela proprio dietro il volto di uno dei personaggi che si muovono attorno al protagonista. E così, colui che finora si era comportato da angosciante stalker e serial killer, si ritrova invece a rivestire i panni di un detective alle prese con l’intreccio di un giallo tutto da risolvere. Intanto il nemico, episodio dopo episodio, uccide una ad una le figure dell’élite, con una dinamica simile a quella che avviene all’interno del celebre romanzo “And Then There Were None” di Agatha Christie.

Frame della serie televisiva You 4. Fonte: Netflix.

Cosa non convince?

Nonostante il tentativo di cambiare rotta e ridare una nuova immagine alla serie, il lento ritmo dei primi episodi rischia di non essere in grado di catturare nell’immediato l’attenzione dello spettatore, e persino il cliffhanger che lascia sospesa metà stagione non riesce ad ottenere il forte impatto sperato.

Inoltre, sebbene volutamente resi oltremodo eccentrici ed irritanti per offrire un’adeguata critica sociale alla parte di popolazione che possiede enormi poteri e ricchezze, i dialoghi e comportamenti dei personaggi finiscono forse per farsi troppo improbabili e sfociare nell’inverosimile.

Ma la particolarità di You sta anche nella capacità di riuscire a sorprenderci con un plot twist inaspettato, e pertanto non è da escludere la possibilità di un finale di stagione di gran lunga più avvincente ed intrigante. Non ci resta quindi che pazientare ed attendere fino al 9 Marzo 2023, data di uscita di You 4 – Parte 2. Intanto, qui il trailer della seconda parte della serie, che lascia presagire il ritorno inatteso di un noto personaggio. Da guardare solo una volta dopo aver visto la parte I!

 

Giulia Giaimo

 

You: un nuovo thriller firmato Netflix con Dan Humphrey

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You è una nuova serie Netflix che si sviluppa nell’arco di una sola stagione ed è composta da dieci episodi della durata di un’ora circa.

Quello che incuriosisce al primo sguardo è sicuramente il cast: abbiamo un Dan Humphrey protagonista (si, proprio quello di Gossip Girl!) e Shay Mitchell, una delle Pretty Little Liars.

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La serie tv è tratta dal romanzo omonimo di Caroline Kepnes e ha anche un sequel, Hidden Bodies.

Al di là dei volti conosciuti, si è rivelato un’ottima scelta per riempire due o tre pomeriggi di pioggia e noia: prima di tutto non è particolarmente impegnativa, quindi non c’è bisogno di stare con gli occhi incollati, cinque minuti di instagram ogni tanto sono concessi. E questo sia perché la trama non è molto intricata, sia perchè non succedono troppe cose tutte insieme.

Il protagonista, Joe Goldberg, è una persona semplice e di sani principi con la passione per i libri, l’avversione verso i social e pochi amici, insomma il ragazzo della porta accanto. Naturalmente ci sarà qualcuno ad attirare la sua attenzione e far battere il suo cuore al ritmo più bohémien che riuscite a immaginare. E’ qui che entra in scena Beck (Elizabeth Lail), una giovane donna sul sentiero verso la ricerca del self che ha un pessimo senso dell’orientamento e l’intuito di una pera cotta.

Ricapitoliamo: Beck è un’aspirante scrittrice e Joe ha in gestione una libreria molto vintage.

Tutto perfetto se non fosse che Joe è uno psicopatico: armato della profonda convinzione (e non soltanto quella) di sapere cos’è meglio per Beck. A poco a poco la allontana da tutto ciò che ritiene pericoloso per lei e per il suo sogno di diventare scrittrice.

Dopo i primi tre episodi le cose iniziano a essere più interessanti, Joe fa un pò di terra bruciata attorno alla donzella dai biondi capelli e diventa ai suoi occhi il ragazzo perfetto. C’è da dire che ci riesce anche perché Beck non ha un background di amici molto presenti e la sua migliore amica (Shay Mitchell) è da TSO immediato.  E poi va considerata la componente social media: grazie a facebook, twitter, instagram, Joe riesce sempre a sapere con chi si trova Beck, dove abita, cosa mangia, di cosa ha voglia ecc. Il paradosso di questa serie sta proprio nella discordanza tra il peso della narrazione, praticamente effimero, e il peso delle tematiche affrontate. Si parla di femminicidio, del ruolo preponderante che assumono i social media nel quotidiano e, grazie a questi, della velocità sconvolgente con la quale perfetti sconosciuti riescono a infilarsi nella vita di tutti i giorni di chiunque.

Concludendo si può dire che è una serie apparentemente banale, ma è proprio la leggerezza del copione a renderla piacevole e ideale per qualche pomeriggio di binge-watching.

https://www.youtube.com/watch?v=Eh02W0tNNPk

Giulia Garofalo