Buon Compleanno, Capitan Johnny Depp!

Johnny Depp, classe 1963, è un attore, regista, produttore cinematografico e musicista statunitense del Kentucky. Nel corso della sua carriera camaleontica ha vinto un Golden Globe per Sweeney Todd e ha ottenuto tre candidature al premio Oscar per La maledizione della prima luna, Neverland e Sweeney Todd. Depp è, secondo la rivista Forbes, tra gli attori più pagati di Hollywood e, infatti, tra il giugno 2009 e il giugno 2010, ha guadagnato ben 75 milioni di dollari, raggiungendo la medesima cifra nel 2012.

Il 9 giugno 2023 spegne ben 60 candeline…!

Johnny depp
Johnny depp in la fabbrica di cioccolato. Fonte: konbini.com, Warner Bros. Pictures

Johnny Depp: l’ascesa ad Hollywood

I suoi primi piccoli ruoli arrivarono negli anni 80’ tra cui Platoon di Oliver Stone, dopo che Depp ha già fondato la sua prima rock band, The Kids, chiamata ad aprire i concerti di star come i Talking Heads e Iggy Pop.

I primi veri successi importanti sono arrivati, però, nel decennio successivo grazie al sodalizio con  Tim Burton (Johnny è il padrino dei due figli del regista Tim Burton e dell’attrice Helena Bonham Carter). Il regista lo ha diretto in film come Edward mani di forbice, una vera favola in cui manca soltanto il lieto fine, ma per il resto ha proprio tutto: poesia e divertimento, magia e tristezza (Johnny ha ammesso di aver pianto come un bambino quando ha letto per la prima volta la sceneggiatura). Edward è una creatura fantastica che ha delle forbici al posto delle mani, nata nel laboratorio di uno scienziato geniale che s’innamora della bellissima Kim, interpretata da Winona Ryder ; Johnny ebbe una relazione con l’attrice e si era anche tatuato “Winona Forever’’, trasformandolo poi in ‘’Wino Forever’’, ossia “Ubriaco per sempre”.

 “Come fai a sapere che lui è ancora vivo?”
“Non lo so, non ne sono sicura ma io credo che lo sia. Vedi, prima che lui venisse in questa città la neve non era mai caduta, ma dopo il suo arrivo è caduta. Se ora lui non fosse lassù, non credo che nevicherebbe così. A volte può vedermi ancora ballare tra quei fiocchi”. (Kim)

Qual è la rotta Capitano?

Dal 1998 al 2012 è stato sentimentalmente impegnato con l’attrice e cantante francese Vanessa Paradis, con cui diventa padre di Lily-Rose e Jack John Depp ed ha interpretato uno dei personaggi più famosi del cinema: Jack Sparrow.

Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema. -Jack Sparrow.

La saga fantasy de “I pirati dei Caraibi”, composta da 5 film (2003 – 2017), narra le vicende dell’affascinante, leggendario quanto eccentrico pirata nobile dei Caraibi e dei sette mari capitan Jack Sparrow . Un capitano di dubbia moralità sobrietà ma scaltro, brillante ed intelligente oltre che imprevedibile e attento solo al raggiungimento dei propri interessi personali. La ciurma della sua amata Perla Nera è composta  dall’eroico Will Tuner (Orlando Bloom), dalla coraggiosa Elizabeth Swann (Keira Knightley), dal Hector Barbossa (Geoffrey Rush) e dal fedele Joshamee Gibbs (Kevin McNally).

La trama è un mix perfetto di storia e leggenda, mito e fantasia che prende spunto da un parco di divertimenti e dai cartoon che Johnny guardava insieme a sua figlia Lily-Rose: lo stesso Johnny Depp ha affermato di essere molto legato al suo personaggio, tant’è che ne ha risentito (in meglio) in suo look “quotidiano”, perché gli ha permesso di divertirsi come faceva da bambino.

Johnny depp
Jack Sparrow che scappa dagli indigeni. Fonte: cinema.everyeye.it, buena vista international, walt disney pictures

Tutti i migliori sono matti

Nell’ultimo decennio indossa i panni del Cappellaio Matto ( nell’Inghilterra vittoriana c’era il modo di dire ‘’mad as a hatter’’, ‘’ossia matto come un cappellaio’’, per gli effetti del mercurio usati nella lavorazione dei tessuti) nella saga dark fantasy di “Alice in Wonderland” (2010) e ‘’Alice attraverso lo specchio’’ (2016). Riprendendo la favola sull’omonimo romanzo di Lewis Carroll e dell’omonimo classico d’animazione del 1951 della Disney, i due film raccontano del ritorno dell’ormai diciannovenne Alice (Mia Wasikowska) nel Paese delle Meraviglie. Quegli stessi luoghi dove da bambina ha vissuto le incredibili avventure e conosciuto i magici personaggi di cui, a differenza nostra, non ricorda più nulla. Luoghi che purtroppo il nostro Johnny Depp non ha “fisicamente” conosciuto perché ha interpretato il suo personaggio (creato in 3D) da solo davanti a un green screen

Alcuni degli insegnamenti che possiamo trarre dalla storia di Alice sono: imparare a crescere e gestire gli alti e bassi della vita (Alice impara a poco a poco a  gestirli e a non trovarsi troppo in balia degli aventi) e che ogni lato che ci caratterizza è speciale, e ognuno ha le sue stranezze e debolezze che rendono ogni essere umano unico!

-Cappellaio Matto: sono diventato matto?

-Alice: Temo di si, sei assolutamente svitato. Ma ti rivelo un segreto: tutti i migliori sono matti!

Sessant’anni di fascino e successo

Sex-symbol dal fascino irresistibile e attore di talento indiscusso, Johnny Depp è da un quarantennio (e lo rimarrà, con ogni probabilità, per i prossimi 40 anni e più) una stella hollywoodiana, una di quelle che fanno parlare di sé nel bene e nel male, di quelle che dopo i flop al botteghino realizzano film che il botteghino lo svuotano, di quelle che suscitano la stima – e un po’ l’invidia – dei colleghi e dei fan (e le fan, nel suo caso…) di tutto il mondo.

Johnny Depps star on Hollywood Walk of Fame https://creativecommons.org/publicdomain/zero/1.0/ https://www.rawpixel.com/image/6113765 Autore: rawpixel.com Ringraziamenti: rawpixel.com

Caro Capitan Johnny, buon compleanno!

Che tu possa avere, sempre, il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle

 

Carmen Nicolino

Angelica Terranova

Stranger Things 2

È passato un anno da quando a Hawkins e nella vita di Will sembra essere tornata la normalità.
Tutti provano a dimenticare ciò che hanno visto e vissuto, ma Will ha ancora continui “ricordi” del sottosopra e capisce che il suo incubo non è ancora davvero finito.
Ad un anno dal termine della prima stagione e del meritatissimo successo che aveva riscosso, Stranger Things riparte con un sequel quanto più ricco di sorprese.

I protagonisti sono sempre loro: Will (interpretato da Noah Schnapp), Mike (Finn Wolfhard), Dustin (Gaten Matarazzo) e Lucas (Caleb McLaughlin).
Ma i fratelli Matt e Ross Duffer, ideatori della serie, ampliano il loro panorama narrativo e inseriscono nuovi personaggi e situazioni del tutto inaspettate. È il caso di Max (Sadie Sink), nuova arrivata nel gruppo dei quattro ragazzini, e del suo sprezzante fratellastro Billy (Dacre Montgomery).
E ancora, troviamo un bravissimo Sean Astin nei panni di Bob, nuovo fidanzato della mamma di Will, Joyce, come sempre interpretata da Winona Ryder, sempre più convincente nella sua interpretazione e perfettamente calata nel ruolo.
Era inevitabile poi il ritorno di Undici (Millie Bobby Brown), che in realtà si scoprirà non essere mai realmente andata via. Un’intera puntata sarà dedicata a lei, al suo personaggio e alla sua storia.
Si tratta di una vera e propria crescita psicologica che la porterà a conoscere la madre, la sorella e infine a prendere la decisione di tornare in aiuto ai suoi amici.

I presupposti per una grande seconda stagione sembrano quindi esserci tutti, gli spunti narrativi non mancano, gli intrecci, le nuove situazioni sono ottime.Eppure a questa seconda stagione sembra mancare qualcosa.
I Duffer danno l’impressione di aver messo “troppa carne al fuoco” per poi ricavarne ben poco.
I personaggi sono come sempre caratterizzati alla perfezione; le situazioni secondarie sembrano invece essere poco sviluppate. Abbiamo l’arrivo dei due fratellastri, ma si parla poco di loro e della loro storia e si finisce col non capire bene che ruolo effettivamente abbiano. Lo stesso vale per la madre di Undici e la sorella; la ragazzina riesce finalmente a scoprirne l’esistenza e ad incontrare entrambe, eppure questi incontri sono fini a se stessi, ne rimane ben poco e nonostante l’intera puntata dedicata a ciò è poco chiaro il motivo di questa scelta.
Queste situazioni “lasciate a metà” fanno però ben sperare in una terza serie, così come la scena finale in cui ci viene mostrato come, nonostante il passaggio sia stato chiuso, il sottosopra sia ancora lì.
La qualità tecnica della serie rimane comunque indubbiamente molto alta.
I due fratelli hanno una regia impeccabile, l’ambientazione è più che realistica e il cast scelto è di ottimo livello. Siamo nel 1984 e il clima che si respira è esattamente quello.
Il tutto accompagnato dalla giusta dose di suspense e attesa…per la prossima stagione.

 Benedetta Sisinni