Premio “Etica dell’informazione” vinto da Roberta Casagrande, laureata UniMe

Il Premio Nazionale “Etica e Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione” del Rotary International per le tesi di laurea è stato vinto dalla dott.ssa Roberta Casagrande, laureata in Metodi e Linguaggi del Giornalismo presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina con il massimo dei voti.

A comunicarle la notizia è stato il dottor Valerio Cimino, Governatore del Distretto Sicilia-Malta, il quale si è congratulato con la vincitrice. La commissione che ha deciso l’attribuzione del premio alla neo dottoressa è stata presieduta dalla professoressa Maria Carla Calzarossa e composta dai professori Salvatore Gaglio (AICA), Ilario Viano (Distretto 2031), Massimiliano Pini (Distretto 2050), Alfredo Garro (Distretto 2010) e Rita Cedrini (Distretto 2110).

Pink Power: Discriminazione di genere nel mondo del giornalismo sportivo e dello sport.” è il titolo della tesi che è valso il premio alla neolaureata dell’Ateneo peloritano. Incentrata principalmente sulla figura femminile nel mondo dello sport e del giornalismo sportivo, mette in evidenza come in questo campo da sempre tenda a prevalere la figura maschile, nonostante nell’ultimo periodo la controparte femminile si stia affermando sempre di più. Dati recenti hanno dimostrato un periodo di forte femminilizzazione anche nel giornalismo televisivo nell’ambito dello sport; elevata visibilità, rapportata però ad un potere minimo.

La tesi ha sostenuto e rafforzato il ruolo della donna come giornalista sportiva, ma anche come donna sportiva nel XXI secolo: uomini e donne vanno considerati al pari in qualsiasi ambiente lavorativo.

Georgiana Florea

 

L’ultima puntata… e torno a studiare.

Durante la sessione , che tu sia un fuori sede o meno e qualsiasi sia il tuo metodo di studio, hai bisogno di staccare. C’è chi come me, adora passare le pause pranzo e cena guardando una serie tv, chi preferisce concedersi un paio di puntate la sera prima di dormire e chi una volta la settimana. Ciò che è certo, in questi giorni di studio intenso, è che non vogliamo altro che una pausa e questo articolo potrebbe darci qualche dritta a riguardo.

Ma quali dovrebbero essere le caratteristiche delle serie più adatta a questo scopo?

Sicuramente è un qualcosa di personale ma quello che non deve mancare è la leggerezza, la necessaria “noia free” e la durata della puntata di 20/30 min.

Vi propongo 5 delle serie tv che, personalmente, ritengo più adatte per non pensare alla montagna di libri che ci aspettano sulla scrivania.

1)BoJack Horseman

Todd perché non vai a fare due passi con Rutie mentre parlo con questi studenti? Non voglio esporla a troppa disperazione

(Princess Carolyn –  BoJack Horseman 6×9)

Venti minuti di pura realtà esposta con estrema abilità e leggerezza che permette di distaccarci… ma non troppo. E’ un cartoon dietro le cui animazioni, definite con estrema maestria, si nascondono (e poi non così tanto) degli argomenti più che comuni. BoJack non è solo un cavallo famoso in balia di ogni dipendenza, che vive in una Holliwoo(d) con animali antropomorfi e umani ma è  anche un po’ ognuno di noi. O forse ognuno di noi è un pò lui in quanto ci costringe ad una minima introspezione e il suo percorso diventa anche il nostro.  È un modo diverso di passare il tempo e senza che te ne accorga ti dà la carica per tornare alla vita quotidiana (e sui libri).

2)Atypical

La storia di Sam Gardner, ragazzo autistico che prova a vivere una vita normale e che ci riesce, forse la sua è la “più normale” di tutte quelle raccontate. La famiglia , gli amici e le sue conquiste fanno da contorno alle avventure quotidiane. Con estrema delicatezza e leggerezza Netflix ci espone una nuova prospettiva e ci costringe a pensare e ad essere più sensibili senza perdere quel velo di divertimento essenziale. Ed è quasi come se attraverso le esperienze di Sam anche noi possiamo crescere e non c’è niente di meglio che farlo 20 minuti alla volta.

3)Sex Education

Altra big di Netflix che fa da calamita anche per gli anti-serie. Otis e i suoi amici, sua madre e le sue insicurezze riescono a liberarci da anni di chiusura mentale e di pregiudizi con estrema leggerezza e allo stesso tempo profondità. Gli argomenti trattati (e in parte risolti da un terapista inesperto – il protagonista), rendono giustizia alle esperienze e alle insicurezze che giovani e adulti hanno passato e molte delle quali non sono ancora risolte. Legittima i pensieri e permette di essere free da tutte le inibizioni sociali, rende creativi e personalmente non c’è niente di meglio prima di  ricominciare a studiare e a vedere tutto in bianco e nero.

4)Scrubs

Serie cult dei primi anni del 2000 che rimane un old but gold imbattibile. A differenza degli altri medical-drama qui non ci si perde solo tra love stories e casi clinici impossibili ma si entra nella vita di un giovane medico sognatore costretto a tenere i piedi per terra. JD non è solo, accanto a lui l’amico di sempre, i colleghi e il dottor Cox che viene descritto da Kelso come “dottor House senza il bastone“.

Okey chi non ama dottor House? E chi non ama il dottor Cox? Se dobbiamo decidere di prenderci una pausa e dobbiamo staccare non c’è niente di meglio che perdersi tra i sogni di JD e tornare con i piedi per terra come ci costringe la serietà di Cox , che il tuo ambito sia medico o no Scrubs rimane un’evergreen che permette a chiunque di ridere e piangere in egual misura tra i corridoi di un ospedale.

5)Californication

Hank Moody è un tizio a cui apparentemente non interessa nulla se non superare il blocco dello scrittore. Eppure ci trasporta sulla East Coast (che ama e odia) e, anche se con i suoi modi, riesce a risolvere la sua vita e a rimettere insieme le cose importanti: sua figlia, la sua compagna e la sua scrittura. Ci permette, tra bellissime donne e bellissimi panorami, di perderci tra le onde di Venice Beach nonostante siamo al buio in una stanzetta fredda.

5+1)Extra

Oltre le cinque serie tv consigliate, non posso tralasciare Dynasty. Siamo stanchi della “vita scandalosa dell’élite di Manhattan” ma non delle storie di giovani privilegiati e Netflix ci viene incontro con una delle serie meglio riuscite di sempre. Sono quaranta minuti di comedy, love stories e intrighi ma sono quello che più può aiutarci ad uscire dagli schemi. In realtà, le altre series consigliate sono molto reali, questa è francamente finzione che permette di sorvolare ogni tipo di problema e di farlo con estrema eleganza. Ha dei principi ma ben celati dietro eventi mondani e look da urlo.

Detto questo, ognuno passa le pause come vuole, ma di certo l’ideale è quello di dedicarsi un po’ di tempo e vi consiglio di farlo in modo leggero e sicuramente interessante. Il problema delle serie tv è che non sarà mai una sola puntata e quei 20 minuti diventano 40 e diciamocelo, che ce lo meritiamo o meno ce lo concediamo comunque.

Barbara Granata

Immagine in evidenza: Barbara Granata©

La governance Cuzzocrea: ce la raccontano i rappresentati in Senato Accademico

Ai nastri di partenza la nuova stagione di UniVersoMe. A partire dal prossimo lunedì riprenderanno le pubblicazioni della nostra testata registrata, insieme alle trasmissioni della nostra web radio, rinnovata da un palinsesto ancora tutto da scoprire. Nell’attesa però oggi dedichiamo l’intera giornata al nostro Rettore, il Prof. Salvatore Cuzzocrea. Nel pomeriggio, alle ore 17, andrà in onda l’intervista al Magnifico con Cristina Geraci in regia ed il sottoscritto al microfono. Ciononostante vogliamo rendere anche voi lettori e radioascoltatori, protagonisti di questa giornata; infatti ci aspettiamo di essere inondati dai vostri commenti su Instagram e sotto la puntata su Spreaker, così da poter porre le vostre domande al Rettore dell’Università di Messina. 

Mentre aspettiamo che vi sintonizziate però, abbiamo chiesto ad ognuno dei cinque studenti che ci rappresenta in seno al Senato Accademico di commentarci l’operato svolto dal rettore fin qui. 


Ouahib Droussi
Abbiamo partecipato solamente a tre senati, e anche Il Magnifico si può dire sia ancora all’inizio del mandato quindi potrei solo dare un parere parziale riguardo il suo operato fin qui. Sicuramente si percepisce un certo entusiasmo e una volontà di lasciare il segno nell’amministrazione dell’Università di Messina. Oltre ai tre senati, ci ha convocato per discutere di un impegno che aveva preso in campagna elettorale, ossia quello di aumentare significativamente il peso degli studenti nell’elezione del rettore e dei direttori di dipartimento, peso che è oggi praticamente nullo. Vedremo quanto sarà consequenziale. Ma, a parte questo, i temi con cui si deve misurare sono molteplici. Il primo ed il principale obbiettivo è quello di migliorare la qualità dell’ateneo, della didattica e della ricerca per raggiungere standard formativi di eccellenza, piano dove purtroppo la nostra università sconta una forte arretratezza. Sarà infatti rispetto a questi temi che si potrà valutare l’eventuale successo di questo rettorato.


Andrea Muscarà
È evidente una grande attenzione da parte di questa amministrazione in tema di servizi d’ateneo, dai trasporti (tra cui il nuovo efficiente servizio navette interno al Policlinico in accordo con l’ATM) al servizio di segreteria per gli studenti (con un’estensione dell’orario dell’InfoPoint e l’attivazione del servizio di LiveChat, idea fortemente supportata dalla nostra associazione), fino a una importante riduzione della contribuzione studentesca a vantaggio di molte famiglie approvata nel luglio scorso.
Contiamo sul fatto che alcuni problemi di comunicazione ed informazione tra le diverse segreterie e i dipartimenti, specialmente sui tanti nuovi efficienti provvedimenti adottati, possano trovare risoluzione nel breve termine, così come la riorganizzazione di alcuni benefici come il bando di “Onore al Merito”.


Emanuele Faraone

Avendo trascorso un breve , ma proficuo periodo a stretto contatto con il Magnifico Rettore Salvatore Cuzzocrea , mi sento di dire che egli è una persona sempre disponibile , la cui iniziativa è di grande utilità per la nostra università .
Noi Senatori insieme al Magnifico abbiamo il compito e l’obiettivo di lavorare sempre per garantire il meglio agli studenti.

Calogero Collura
Un Rettore molto concreto ma allo stesso tempo molto discreto. Non ha volutamente agito da protagonista sulla stampa perché, a mio avviso, ha voluto intraprendere rapporti più personali che “ex cattedra”. Ha preferito il lavoro diretto con gli studenti, dimostrando una grande capacità di ascolto, e credo che lo stesso abbia fatto con il Corpo Accademico e con il personale dipendente! E ciò senza mai per questo scendere a compromessi sulla qualità dell’offerta Formativa e sul desiderio di sempre più elevare il livello culturale degli studenti dell’Ateneo. Bilancio molto positivo, ad oggi, ma certo ancora tanto si dovrà fare nel campo della innovazione tecnologica, nell’accoglienza degli studenti e per le attività ricreative e dei servizi offerti agli studenti, soprattutto per i non residenti e gli extracomunitari! In questo la nostra Università deve crescere creando Campus di livello nazionale per essere attrattiva, al pari della formazione, anche per la vivibilità.


Alberto Baldone
Una personale visione dell’operato del Magnifico Rettore riguardo alcune tematiche, quali:

  • Calendario didattico

  • Punteggio di Laurea

  • Contributo studentesco

Inoltre fornisco alcuni spunti che auspico possano essere funzionali alla comunità studentesca.

Più specificatamente, per quanto riguarda il calendario didattico ritengo vada elogiato l’incremento del numero di appelli per quasi tutti i Dipartimenti, portandoli a otto, e il mantenimento di nove appelli per quei Corsi di studio che già li prevedevano; tuttavia una imperfezione può essere considerata quella dell’eccessivo accorciamento, in taluni casi, della finestra temporale nella quale poterli svolgere, così come accaduto per il classico appello di Maggio a Giurisprudenza.

Per quanto riguarda invece le questioni relative alla Laurea, si elogia anche qui l’incremento del numero di sedute di Laurea, fissate al numero di quattro, a partire, così come per il calendario didattico, dall’Anno Accademico 2019-2020; positivi secondo me i nuovi criteri dell’attribuzione del punteggio, anche se poco chiari in alcuni passaggi; un aspetto che forse poteva essere gestito meglio a mio avviso è stato l’emanazione improvvisa del provvedimento, ovvero l’attuazione dal Giugno 2019 per le sedute di Laurea previste per il mese seguente.

Proseguendo, appare ammirevole l’abbassamento dei contributi degli studenti, che presentano una riduzione importante e riguardante quasi tutte le fasce di reddito; così come ammirevoli le numerose agevolazioni previste per gli studenti meno abbienti, sia già presenti come “Casa Unime”, ma anche la “no tax area” e l’esenzione delle tasse per merito. Questa purtroppo si riferisce esclusivamente agli studenti iscritti all’Università degli studi di Messina dall’Anno Accademico 2019-2020, lasciando quindi esclusi da tale provvedimento tutte le coorti di studenti precedentemente iscrittesi presso tale ateneo, lanciando probabilmente un incentivo allo studio per i nuovi iscritti, ma creando una disparità con gli studenti meritevoli dei “vecchi iscritti”.

Auspico che venga portato a termine la ristrutturazione di diversi spazi dell’Università, riguardante tutti e tre i poli (Polo “Policlinico”, Plesso centrale e Polo “Papardo”); auspico inoltre che possa essere fornito un’ulteriore sviluppo ed incremento dell’internazionalizzazione, inteso come sburocratizzazione delle pratiche Erasmus, ma anche inteso come implemento del numero di Università straniere aderenti, così da fornire anche maggiore garanzia di coerenza di piani di studio nei vari anni di corso, come a Medicina e a Giurisprudenza; per quanto riguarda il Policlinico stesso, mi sento di ringraziare il Magnifico per il lavoro svolto nel settore dei trasporti, ma auspico anche un incremento, sia come spazi, sia come orari, per quanto concerne le aree di studio degli studenti al Polo stesso che, in discreta parte fuori sede, possono avere difficoltà ad usufruire degli spazi, messi a disposizione dall’Università stessa, nei pressi del “Rettorato”.

Alessio Gugliotta

X Edizione della Settimana della Sicurezza

Messina Risk. Sis.ma 2019, fare e fare bene. La chiarezza del rischio nella forza delle azioni.
Questo l’intento che anche quest’anno ha visto coinvolti molteplici realtà cittadine, studenti, associazioni di volontariato, forze dell’ordine, autorità civili, militari e come sempre la sinergica collaborazione dell’Ateneo Messinese.
Presente come di consueto e immancabile il Dipartimento di Medicina clinica e Sperimentale con i suoi studenti infermieri coordinati dalla Dott.ssa Mariella Caruso in veste di Tutor supervisore.
Ormai da anni, sicurezza e cultura della prevenzione caratterizzano eventi simili a questo e Messina risponde egregiamente con attenzione e spirito di serietà a quella che ormai è una abitudine augurabile alla città ancora per
tantissimi altri anni.
Messina come banco di prova, rischi collettivi emergenziali in simulazione organizzata, che ha visto l’ impegno attento e scrupoloso di Massimiliano Minutoli, Assessore alla Protezione Civile, di sua Eccellenza Dottoressa Maria Carmela Librizzi, Prefetto di Messina, del dirigente generale del dipartimento regione siciliana Protezione civile Calogero Foti e di Agostino Miozzo del Dipartimento nazionale di Protezione civile.
Ecco, la maxi emergenza voluta dal Comune di Messina tramite il suo COC (Centro Operativo Comunale di Protezione Civile), comprendente variegate funzioni al proprio interno, una tra le molteplici la “funzione volontariato” che risponde a quelle esigenze cardini delle quali un paese civile non può più fare a meno.
Nell’ottica di questa simulazione, che ha visto coinvolte diverse strutture dell’apparato pubblico, tra cui in primis il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto, la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale nonché la macchina operativa in seno al Dipartimento Regionale della Protezione Civile, tutto si è svolto con la massima serietà e competenza fattiva da sempre tratti tangibili della macchina emergenziale organizzativa messinese.

Presenti all’evento, come da anni or sono, la aziende sanitarie, prime attrici e primi apparati coinvolti in caso di emergenza. La presenza anche quest’anno dell’università di Messina con il DIMED che ha contribuito con la partecipazione dei propri studenti infermieri coadiuvati dalla Dottoressa Mariella Caruso.
Il DIMED attento alla formazione dei propri iscritti, quali futuri professionisti e operatori sanitari, condivide, sponsorizza e valorizza tutte le attività che vedono l’essere umano al centro della tutela pubblica e persegue con lungimiranza comprovata tutte quelle iniziative volte alla cultura della prevenzione.
Una su tutte l’ammaraggio di un aereo costretto all’atterraggio d’emergenza in mare che ha visto il recupero e il salvataggio dei passeggeri a bordo.

Nello specifico impegnati nelle operazioni il centro coordinamento soccorsi della prefettura con l’ausilio del coordinamento della capitaneria di porto in soccorso dell’aeromobile ATR42 che ha visto impegnata in mare anche la motobarca del distaccamento portuale dei vigili del fuoco di Messina M03 con equipaggio composto da quattro unità specialisti nautici e da squadra terrestre.
I vigili del Fuoco, questi primi attori di Protezione Civile, rispondono da sempre a quelle caratteristiche necessarie ai primi interventi, direbbe qualcuno non vi è emergenza grave senza l’intervento dei vigili del fuoco, corpo questo per antonomasia “élite” di Protezione Civile.

In un tessuto cittadino, quale quello della città di Messina e della sua oggi area metropolitana messinese, favorire l’educazione alla prevenzione e alla tutela della vita in quanto tale, è segno che ad ogni livello, in ogni istituzione statale, parastatale e privata, venga fuori quella voglia, caratteristica innata dei messinesi nel perseguire concetti di autotutela e autoformazione continua in protezione civile.
La Protezione civile siamo tutti noi, il nostri vicini di casa, i nostri amici, colleghi, insegnati, genitori, fratelli e sorelle, tutti insieme per un fine comune, esserci e saper esserci in caso di emergenza.
Diceva qualcuno un tempo di non chiederci cosa può fare la nostra città per noi, piuttosto chiediamoci cosa possiamo fare noi per la nostra città, la nostra Sicilia, la nostra nazione.

                                                                                                                                                                                              Filippo Celi

Quattro chiacchiere con Silvia Russo – Be Art: sii arte, anche tu.

“La percezione del sè: in quanti e quali modi ti definisci? Sai veramente che percezione hai di te? Rifacendoci a Pirandello, noi siamo uno, nessuno e centomila.”
Così si è aperto il secondo evento, tenutosi lo scorso 3 Aprile, del progetto Be Art: una casa da riempire, qualche giovane artista ed il carisma di chi vuole creare una realtà che a tentoni si fa spazio nella città dello stretto.

Dall’idea di Silvia Russo, ragazza di vent’anni dagli occhi sognanti, è nato questo progetto tra il casalingo e bohémien, ed ha tutta l’aria di non volersi fermare.
Tra oggetti dimenticati ed un altro “e anche questa è andata!” abbiamo scambiato quattro chiacchiere.

Cosa ti ha ispirata a creare questo progetto?

Molto semplicemente dovevo arredare questa casa che già avevo ed era completamente vuota; un giorno, al telefono con una mia amica, dicevamo che sarebbe bello arredarla con quello che trovavo, molto “fai da te”. Ho portato un sacco di libri, foto, che in camera non entravano più, e tutto ciò che portavo da vari viaggi. Il mio desiderio era quello di trasformare questa casa in una galleria d’arte, tutto al suo posto. Infatti, una volta sistemata mi rendevo conto che volevo condividere quel che avevo – che poi principalmente sono libri di arte, oggetti particolari, quadretti – con gli altri, ma non volendo “esporre” solo cose mie, ho contattato vari artisti e così è nato tutto. Inoltre avevo visitato diverse mostre che mi avevano ispirata e ho detto: facciamolo.

C’è un pubblico specifico al quale punti?

Mmh, sai non ci ho mai veramente pensato. So, comunque, che ho sempre voluto accogliere gente interessata all’arte, che vuole conoscere, apprendere, mettersi anche in discussione (come ad esempio il tema del secondo evento è stato “la percezione del sé”, un argomento estremamente soggettivo e profondo) . La mia paura era che, soprattutto in una realtà come quella di Messina, ci fossero persone che venissero solo per creare scompiglio, dare fastidio…insomma come diciamo qui, che venissero solo per fare “sciacquazza”. In ogni caso, parlando di età, non ho un prototipo. Certo, è stata una piacevole sorpresa vedere persone adulte che giravano per le stanze, interessate ed entusiaste dell’iniziativa. È un motivo di orgoglio, soprattutto perché non me l’aspettavo.

Hai trovato difficoltà ad inserire questo progetto in una città come Messina?

All’inizio pensavo non venisse nessuno: la prima mostra ha avuto un’affluenza che, contro le aspettative, ha superato le 200 persone. È stato pazzesco, io ho provato emozioni per un mese. Sono stata felicissima! Ho comunque notato che sono poche le persone realmente interessate, inoltre con questo progetto mi sono resa conto che abbiamo creato qualcosa di più di una mostra: chi ha partecipato ha visto che cerchiamo di far interagire il pubblico con le opere e con gli artisti (ndr. Durante la prima edizione il pubblico si poteva mettere alla prova sfruttando i propri sensi; durante la seconda era presente una make-up artist, e ad ogni persona si scattava una foto sulla quale una degli artisti vi disegnava sopra). Ho sempre voluto creare un legame tra chi guarda l’opera e chi la crea, già il nome stesso del progetto lo suggerisce: sii arte anche tu.

Hai intenzione di procedere sulla stessa linea, sviluppando il progetto allo stesso modo o…

Ti dirò, ancora non lo so – ancora devo metabolizzare questa – comunque sto iniziando a pensare a qualcosa all’aperto, in un giardino durante il periodo estivo. L’importante è mantenere le radici di questo progetto: “casalingo” ed interattivo.

Gli artisti che hanno partecipato alla seconda edizione di Be Art sono (in ordine alfabetico):

  • Vittoria Abramo aka VITTY – grafica
  • Sofia Bernava – pittura
  • Giuseppe Bongiorno – scultura
  • Manuel Cavalli – disegno
  • Giordana Ciccolo – pittura
  • Carlo Ciliberto – fotografia
  • Davide De Stefano –  fumetto
  • Alessia Giuffrida – fotografia
  • Giulia Greco – fotografia
  • Elena Imbesi – collage
  • Gabriele Ingrassia – disegno
  • Silvia Mancuso – make-up artist
  • Silvia Russo – fotografia
  • Andrea Speranza – disegno
  • Anna Viscuso – pittura tridimensionale
  • Paolo Enrico Zagami – fotografia

Belle cose per bella gente! E con l’augurio che tutto vada per il meglio, non ci resta che aggiornarci sulle pagine Facebook  Be Art (@beartmessina) ed Instagram @officialbeart .

 

 

 

Giulia Greco

 

 

 

UniME Mobile: l’Università si digitalizza.

Nel secolo di Internet, dell’intelligenza artificiale e degli smart phone, tutte le relazioni interpersonali sono inevitabilmente mediate dalla tecnologia digitale. Sorprende, in questo senso, che, fino a qualche anno fa, la rivoluzione digitale, con tutti i vantaggi in termini pratici che ne conseguono, fosse percepita all’interno delle aule universitarie come un fenomeno distante che, al più, poteva interessare ben altre realtà.

E’ sotto gli occhi di tutti una generale controtendenza rispetto a questo scenario: l’amministrazione universitaria ha iniziato un percorso virtuoso volto a rendere l’Università di Messina al passo con i tempi che corrono, svecchiando l’intero sistema. Il lancio di “UniME Mobile”, l’app istituzionale di UniME, rappresenta solo una tappa di questo processo: nel 2014 è stato rinnovato totalmente il sito istituzionale, successivamente l’Ateneo è sbarcato sui social network più cliccati, scommettendo anche sulla creazione di un canale Telegram, il tutto in un clima di chiara apertura verso tutti i processi informatici che potessero offrire un servizio sempre migliore all’utenza.

E’ sotto questo punto di vista che bisogna inquadrare la presentazione di oggi: è stata proprio l’esigenza di offrire un servizio di qualità a studenti, docenti, personale tecnico amministrativo e a chiunque venisse in contatto con l’Università, che ha spinto l’Unità Organizzativa Sistemi e Infrastrutture ICT e Rete di Ateneo (CIAM), in collaborazione con il dott. Pagano dell’Unità Organizzativa Innovazione, Ricerca e Formazione (CIAM), a sviluppare questa applicazione per dispositivi mobili che da oggi è disponibile gratuitamente per tutti.L’appuntamento di stamattina in Sala Senato al Rettorato, alla presenza del Prorettore per i Servizi agli Studenti, prof. Eugenio Guglielmino, del Presidente del CIAM, prof. Antonio Puliafito, del Responsabile della Segreteria Tecnica Infrastrutture ICT e Rete d’Ateneo del CIAM, dott. Riccardo Uccello, e del dott. Francesco La Rosa, Funzioni specialistiche universitarie U.OP. Servizi di rete, è stata occasione per presentare i contenuti di UniME Mobile.

L’app consente, previa autenticazione, di accedere a tutte le informazioni che, fino ad oggi, si trovavano in varie sezioni del sito istituzionale o della piattaforma esse3. In particolare gli studenti possono accedere alle informazioni relative alle news, alla carriera, alle tasse , al calendario degli esami e ai docenti; il sistema consente inoltre di geolocalizzare tutte le aule del nostro Ateneo, di accedere in pochi passaggi ai contatti delle segreterie, delle strutture universitarie e degli uffici e di raggiungere i canali social.Comune a tutti coloro che sono intervenuti è stata la soddisfazione di aver messo fine ad una colpevole assenza dell’Università nella galassia degli smart phone, situazione che ha spinto alcuni studenti a “fare da sé” creando degli espedienti tecnologici che potessero sopperire a tale mancanza. Nel richiamare queste vicende, il prof. Guglielmino, ha proposto la creazione di una commissione permanente Università-Associazioni Studentesche al fine di raccogliere le impressioni degli utenti che più di tutti saranno fruitori di questa applicazione con l’obiettivo di migliorare il software puntando sulle competenze in house, come suggerito dal prof. Puliafito in conclusione.

Ancora una volta l’amministrazione si dimostra aperta al confronto e disponibile ad ascoltare le istanze provenienti da tutta la comunità universitaria. Se tale confronto si rivelerà costruttivo il percorso di digitalizzazione dell’Ateneo procederà a ritmi serrati.

Umberto De Luca

 

Eventi della settimana

 

 15 NOVEMBRE

 LA BUONA TAVOLA

 Dove: FeltrinelliPoint via Ghibellina 32

 Quando: ore 18:00-20:00

 Cosa: Presentazione del libro “La buona tavola” interverranno il dott. Carmelo Caporlingua, dott. Danilo Rizzo e la Dott.ssa Simona Finocchio.

16 NOVEMBRE

IL GIOVEDÌ UNIVERSITARIO: UNA FESTA TOGA

Dove: Centro multiculturale Officina

Quando: ore 22:00

Cosa: Giovedì universitario.
A cura di: ALMA LIBRE – MAMBOYSON – DJ LU
INGRESSO IN LISTA
AREA DISCO START 23:30
INGRESSO:
PREVENDITE ESCLUSIVE SALTAFILA // 10,00 € C/C (PER I PRIMI 300)
TAVOLO
SUPER PRIVÈ
PRIVÈ
DJ SET: DjMinerva, Dj Piros , Axel T , Frensis
Vox Aldino
PHOTOSERVICE
2 MUSICAREA
SUPER PRIVE
AREA LATINA

17 NOVEMBRE

 INCONTRO CON L’AUTRICE: “NOTE A MARGINE” DI RITA GAROFALO

 Dove: St. Taurus Pub via Ettore Lombardo Pellegrino 105-109

 Quando: ore 18:00

 Cosa: “L’arte non insegna niente tranne il senso della vita”, affermava Henry Miller. Note a margine sposa perfettamente il significato di questa frase, interrogandosi sulle vite di persone che, nell’anonimato, hanno accompagnato artisti come Van Gogh, Artemisia Gentileschi, Frida Kahlo, Paul Gauguin, Gustav Klimt, Amedeo Modigliani, Caravaggio, Schiele, Botero, Rembrandt, Henri de Toulouse- Lautrec.

Quali cambiamenti ha prodotto nelle loro ordinarie esistenze l’incontro con questi grandi personaggi? Come la loro arte ne ha influenzato il destino?

Da queste domande nasce l’idea dei racconti riuniti in queste pagine, vicende che solo nello spazio magico dell’invenzione prendono forma, consistenza e superano i confini del tempo. Note a margine, semplici ma significative, dell’universo della storia dell’arte. Tessere di un mosaico affascinante e misterioso.

Rita Garofalo nasce e vive a Catania. Medico, specialista in endocrinologia, psicologa e psicoterapeuta, lavora in un prestigioso ospedale catanese. I suoi racconti sono apparsi nelle antologie La telefonata (2013), Incontri (2014), Tempo sospeso (2015) e L’arte di perdere (2016), le ultime due pubblicate per i nostri tipi, come il suo primo romanzo Controvento (2015).

 

IL TEATRO ANTICO: LE ORIGINI, LE OCCASIONI, I PROTAGONISTI

 Dove: FeltrinelliPoint via Ghibellina 32

 Quando: 18:30

 Cosa: Il Liceo classico G. La Farina organizza una serie di incontri che hanno come tema il Teatro antico: le origini, le occasioni, i protagonisti.
Il progetto si propone di promuovere l’avvicinamento al teatro classico, e alla cultura classica, sia greca che latina.E’ rivolto a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla cultura classica.
Gli incontri hanno valore formativo (8 incontri 50 euro / 1 incontro 10€)
I corsi di aggiornamento sono riconosciuti dal MIUR.
Per maggiori informazioni lafarina.alfabetizzazione@gmail.com

  18 NOVEMBRE

 Dove: Clan degli attori teatro, via Trento 4

 Quando: 18 novembre dalle 18:30-19:30 e dalle 21:30-22:30 ; 19 novembre dalle ore 18:30-19:30

 Cosa: Secondo appuntamento della Stagione del Clan Off Teatro: vivamente consigliata la prenotazione al 388 811.06.18 (chiamando ovvero mandando sms o messaggio whatsapp) oppure tramite email all’indirizzo info@clandegliattori.it, indicando il nome, il giorno e l’orario per il quale si intende prenotare il posto.Ancora per pochissimo è possibile scegliere una formula di abbonamento.

FIDELITY CARD di Nella Tirante
con Gianmarco Arcadipane e Nella Tirante
regia e ideazioni luci Roberto Bonaventura
aiuto regia Michelangelo Maria Zanghì
scene, costumi e grafica Cinzia Muscolino

Spettacolo vincitore de I Teatri del Sacro 2017

Un ragazzo, una madre, la notte, un balcone.
È un ragazzo speciale: ha problemi motori, è considerato un personaggio bizzarro in paese, conosce tutti ed è conosciuto da tutti. Le sere d’estate D. trascorre il tempo sul balcone di casa sua, affacciato sulla strada principale del paese, semideserta d‘estate: infatti è il “lungomare” il luogo deputato al passeggio estivo, D. attende chi passa, trova degli argomenti per intrattenerlo: un saluto e via al prossimo passante. Osserva da lassù un mondo perfetto che gli sembra irraggiungibile, quel “lungomare” dove tutti vanno la sera, quella vita “normale” che desidererebbe anche per sé.
La madre, in camera da letto al piano di sotto, non dorme, è stanca ma non dorme, prega, racconta in modo surreale il suo percorso di fede legato alla nascita e malattia del figlio, vive il presente ascoltando con timore e apprensione i passi, i movimenti, i discorsi, le telefonate, la voce del figlio al piano di sopra: attende il Miracolo per lui, come una sorta di premio per la sua “fidelity card”. Una riflessione, sulla disabilità o meglio “specialità”, sulla fede e sull’accettazione.

Oggi è sovente parlare di disabilità, in modo migliore di unicità, a scuola è un dovere per la nostra società sempre più variegata, la politica dell’inclusività introdotta nelle scuole, è formativo per l’educazione dei futuri cittadini del mondo. Bisogna educare alla comprensione ed al rispetto dell’altro, all’accettazione di se stessi da parte dei giovani; anche i genitori vanno educati, arriva un momento in cui si deve lasciar “volare” i propri figli.

 

 STARTUP WEEKEND MESSINA 2017- BOOTCAMP

 Dove: Colapesce – libri, gusti, idee via Mario Giurba 8/10

 Quando: ore 18:30-20:00

 Cosa: In vista dello Startup Weekend Messina 2017, Startup Messina organizza il #bootcamp di preparazione all’evento a più alto tasso di innovazione in città.

Questo bootcamp ci darà la possibilità di spiegare tutto quello che c’è da sapere su Startup Weekend Messina: chi può partecipare (SPOILER: TUTTI), come si fa a partecipare, cosa è necessario portare, cosa è una Startup, perché si svolge in un weekend e tutto quello che vi viene in mente.

Se avete dei dubbi, fatevi avanti. Se invece siete certi di voler partecipare allo #StartupWeekend, comprate il biglietto: fino all’11 novembre lo trovata a prezzo #earlybird di 29 anzichè 45 euro!!!

 

DENSHI RAW PRES. LOBSTER THEREMIN LABEL NIGHT

Dove: Retronouveau via Croce Rossa 33

Quando: ore 22:00

Cosa:  Sarebbe facile definire la Lobster Theremin come l’ennesima label lofi, house, electro, techno. Quando la musica cambia di continuo, quello che fa la Lobster è memorabile: si scaglia inequivocabilmente come la culla degli artisti emergenti che si affacciano all’underground di oggi, dando loro modo di conquistare un proprio spazio. La sua estetica definitiva, il suo linguaggio che esalta lo spirito di una crew contemporanea e innovativa, il numero ingestibile di release e sub-labels: dal 2013 ad oggi Lobster Theremin è il moniker di un undergournd onesto, instabile, dove l’instabilità è genuina e continua evoluzione. Palms Trax, Route 8, Ross From Friends, Ozel AB, Imre Kiss, questi alcuni dei nomi della Lobster family, gli stessi che stanno delineando una nuova visione della lofi, una nuova estetica del techno, un nuovo spirito dell’underground house.
La nascente forza kamikaze del pianeta di Denshi Raw si allinea con la forza cosmica di quello della Lobster Theremin per una LOBSTER THEREMIN LABEL NIGHT. Cosa significano queste 4 parole messe in fila? Significano che il boss supremo della label e padre creatore di Find Me In The Dark, uno dei party più oscuri e conosciuti del circuito underground, JIMMY ASQUITH e il suo misterioso enfant prodige NTHNG, metteranno nelle nostre mani tutto il carico della ricerca estetica della loro lofi, la loro techno emotiva e oscuramente interiore, e chissà di quali altri paesaggi di beat non abbiamo ancora idea. Una notte dalle proporzioni devastanti per la quale sarà necessario far spazio nelle proprie orecchie, negli occhi e nel cuore, per assorbire in maniera ingorda quelle che saranno le ore più superbe, arroganti e interiorizzanti che siamo onorati di darvi.
// Asquith
// nthng
Talk Later 

MODALITA’ D’INGRESSO: 10€ W/Drink fino alle 23.30. Dopo, 10€.

 

Arianna De Arcangelis

Grande festa al Polo Annunziata

Domani, martedì 7 Novembre, alle ore 14 presso la Cittadella Universitaria del nostro Ateneo si terrà l’inaugurazione della Club House, un centro ricreativo provvisto di biblioteca, cafè, tutto in un ambiente rilassante e legato alla tradizione siciliana: infatti la struttura è un antico casale ristrutturato per questo nuovo progetto. Ci sarà un buffet che accoglierà gli ospiti (cibo gratis, ragazzi, la migliore pausa pranzo) tra cui uno d’eccezione, il presidente del CONI, Giovanni Malagò il quale visiterà gli impianti sportivi del CUS e nella stessa occasione, con la presenza del nostro Rettore e della Delegazione del Comitato Olimpico Nazionale, inaugurerà il nuovo Centro di Equitazione. Due campi, un’area di oltre 4000 mq e 18 box, un’esclusiva nel panorama dei centri sportivi universitari nazionali.

Successivamente, nei locali del Polo Annunziata, Giovanni Malagò sarà l’ospite d’onore alla Cerimonia di Consegna dei Diplomi post-laurea. I protagonisti della cerimonia saranno i laureati che hanno conseguito nel corso dell’A.A. 2015/16 un Dottorato di Ricerca, una Specializzazione o un Master di I o II livello (ad eccezione dei Master finanziati da enti esterni). Si tratta della prima edizione di Cerimonia di consegna dei Diplomi post-laurea, la quale seguirà l’impostazione di quella che si svolge, da due anni a questa parte, presso il Teatro Antico di Taormina.

Che dire, giornata intensa e ricca di eventi per l’UniMe!

Giulia Greco

L’UniVerso che cercavo dentro ME

 

Che fatica, amici miei. Scrivere questo articolo è una cosa difficilissima. Sarò sincera con voi: solo il dovermi mettere davanti a questa pagina di Word è stato un parto. È da almeno 2 mesi che so che lo devo fare, che non volevo ridurmi all’ultimo, che rimando ‘’a domani’’.

Oggi non posso. Oggi è l’ultimo giorno a mia disposizione in quanto ‘’domani’’ è il tempo durante il quale voi mi state leggendo. L’articolo è pubblicato. Fine.

Fine.

Sapete, tra tutti i corsi universitari il mio è davvero particolare. Non sono 3, non sono 5, sono 6 anni. Sei anni sono tantissimi. È così strano pensare che tra 4 giorni il traguardo sarà stato raggiunto. The End.

Non giriamo troppo intorno, quindi. Sono qua per porvi i miei saluti, il mio arrivederci.

Questo progetto è entrato nella mia vita nel 2015. Non dimenticherò facilmente la prima volta in quello che è diventato il nostro ufficio. Non mi dimenticherò facilmente quel colloquio: ero l’unica ragazza, in mezzo ad un branco di ragazzi! Non solo: ero l’unica ragazza che scriveva per gioco, per distrazione, sicuramente non per mestiere.

Eppure, dopo quel primo “che ci faccio qui?”, tutto ha iniziato ad andare in maniera assolutamente naturale. Fin dalla prima riunione c’è stata passione ma anche tanto divertimento. Immaginateci: noi 8, in un’aula X, che non sapevamo assolutamente cosa stavamo facendo. Man mano, però, in quella confusione, sono uscite fuori le prime idee, le prime bozze di scalette e poi le scalette vere e proprie, i primi format, le prime categorie.

E poi, lui: il nome. UniVersoMe. Non potrò mai dimenticare quando Gugliotta lo ha scritto sulla lavagna, spiegandoci il gioco di parole, il significato che c’era dietro.

Io, Alessio, Paolo, Bonjo, Daniele, Valerio e Salvo lo abbiamo approvato fin dal primo momento. Università verso Me. Me, Messina. Me, cioè io. Me stesso. E sicuramente, questo universo, non solo è arrivato fin da me, ma è diventato parte di me, ha preso una parte di me.

Questo nostro progetto è stato il motivo per cui, lo dirò sempre, non ho più fatto la domanda di trasferimento. È stato il motivo per cui ho deciso di dare una seconda possibilità a questa università e a questa città, scoprendo che ci sono tantissimi ragazzi che si spaccano il culo (scusate il francesismo) per questa nostra Messina, completamente abbandonata a sé stessa.

Sono cresciuta, insieme ad UniVersoMe: ho imparato la diplomazia, il sacrificio, i compressi, il gioco di squadra. Ho imparato a contenere meglio la rabbia quando sei frustata, perché le cose vanno male, perché la gente non recepisce… Chissà per quale motivo.

UniVersoMe è un percorso che consiglio ad ognuno di voi: è una palestra per il futuro, per i futuri speakers, per i futuri giornalisti, per chi vuole trovare degli amici che lo saranno per sempre. Certo, un po’ di censura bisogna metterla in conto, ma ne vale la pena. E, anche quando verrete criticati, perché la verità fa male e non tutti la accettano, potrete dire che Voi, la Voce dell’Università, avete portato a galla i problemi che ci sono, per aiutare l’università stessa. Non vi crederanno? Non fa niente. L’importante è credere nei propri ideali.

Ed è quello che ho fatto io. Ho creduto e portato avanti i miei ideali fino alla fine, sono stata, anche io, la voce (sgarbata e acida, direi) dell’università. Ed oggi, con questo punto finale, non posso fare altro che esserne fiera.

Arrivederci, UniVersoMe.

Grazie per ogni singolo articolo scritto, corretto, pubblicato; per ogni editoriale con cui ho potuto esprimere la mia scrittura, per le mie amate rubriche di Tempo Libero, Abbatti lo Stereotipo, Recensioni e Scienze&Ricerca.

Ciao, a tutti i miei colleghi, compagni, amici.

A Micalizzi, la nostra carotina autistica, il nostro primo referente generale, l’amico con cui ho passato un anno intero a piangere sui malloppi che ci trascinavamo in biblioteca quando andavamo a “studiare”.

A Giorgino, Bonjo, Pragma, Valerio, Barba; i miei ragazzi, la squadra migliore che potessi desiderare. Ognuno di loro, in un modo diverso ma assolutamente perfetto, mi hanno fatta sentire a casa, protetta e coccolata (questa unica piccola donnina) e, soprattutto, mai inferiore a loro. Loro sono stati la mia spalla su cui piangere, il mio mandare a fanculo le persone e rimetterle in riga senza contestare, gli amici che tutt’ora sono con me, che tra 4 giorni saranno con me in uno dei giorni più importanti.

A Gugliotta, il nuovo referente, che si ammazza giorno e notte per aumentare il livello (e che c’è Super Mario Bros?) della piattaforma nelle sue varie componenti, accettando il cambiamento a cui essa può e deve andare incontro ma senza mai mancare di rispetto a nessuno dei membri che ne fanno parte o agli ideali su cui è stata fondata. Lo fa per quanto il tempo, ed io ne so qualcosa, sia poco. Perché UniVersoMe è anche questo: tanto tempo da ‘’perdere’’, con il piacere di ‘’perderlo’’.

Noi 8: il consiglio fondatore. Questi sette stronzi qua sopra citati, credetemi, non ho parole per ringraziarli abbastanza per ciò che ho provato e che non dimenticherò mai. Per aver creato, insieme, chissà per quale assurdo motivo, un qualcosa per cui, qualsiasi sarà la sua storia, andrò per sempre fiera.

Ai nuovi ragazzi, il nuovo consiglio: Jessica, Arianna, Gianpaolo, Vincenzo e a chi prenderà il mio posto. È stato un piacere vedere come quella passione, che era stampata sulla faccia di noi “vecchi” (nerd), esiste anche nel cuore (e sulla faccia) di qualcun altro. E con certezza posso dire, non solo di aver trovato anche in loro degli amici ed una squadra, che faranno un ottimo lavoro, riuscendo ad arrivare sempre più alto.

A Claudio, referente radio, con cui, come cane e gatto, mi sono acchiappata svariate volte in scontri creativi (a dir poco) ma sicuramente costruttivi. Che dire, lui ha già lasciato il posto ai giovani, ma senza noi due, possiamo dirlo senza alcuna modestia, Radio UniVersoMe non sarebbe stata il canale di successo quale è.

A Giulia, referente grafica, che, vabbè, è diventata una sorella con cui condivido il sonno, i sogni, lo sport ed i nostri mondi un po’ sbilenchi ma così strapieni di… Oddio, di cose troppo complicate ma assolutamente stupende. Attraverso i suoi occhi, guarda dentro l’obiettivo della macchina fotografica e fa vedere il mondo come mai riuscireste a rappresentarvelo. Con la professionalità che poche persone hanno, io la ringrazio perché ha conquistato la mia stima ed il mio rispetto fino, addirittura, una parte del mio cuore.

A tutti i ragazzi della Radio (che ho già salutato un mesetto fa durante la mia ultima puntata), a tutti i ragazzi della Redazione, a chi si occupa dei Social con una puntualità disarmante, a chi arriva e se ne va, a chi arriva e rimane. Grazie a tutti.

E grazie a voi: che nel vostro piccolo mi avete letta ed ascoltata. Grazie se vi ho fatto ridere, se vi ho fatto commuovere, se vi ho fatto incazzare, se mi sono fatta odiare o apprezzare. Grazie perché siete voi le persone per cui abbiamo lavorato ogni giorno e siete il più grande premio che potessimo mai desiderare.

Grazie, perché ho il cuore pieno di emozione.

Elena Anna Andronico

Eventi della settimana

Mercoledì 12

  • IL MERCOLEDI’ UNIVERSITARIO

Dove: M’ama Club – Via Consolare Pompea, località Grotte

Quando: dalle ore 23:00 alle ore 3:00

Cosa: terza serata imperdibile serata universitaria all’insegna della musica.

-Ingresso gratuito dalle 23:00 alle 00.00
-Tavolo: 70,00 €
-Ingresso 10,00 € (comprensivo di drink) dalle 00.00
-Tavolo: 100,00 € x8

SERVIZIO #BUSFORME :
Partenza Università ore 22:00 // ore 22:30
Ritorno dal M’Ama ore 3:00

Giovedì 13

  • UN MARE DI MUSICA – LIVE ALTE FREQUENZE

Dove: Marine del Nettuno Yachting Club – Viale della Libertà, Batteria Masotto

Quando: dalle ore 21:00

Cosa: ”Altre Frequenze” è un progetto che riporta la musica italiana nelle orecchie e nel cuore di chi ascolta. Con una voce, due chitarre e una batteria, si ascolteranno le melodie di grandi autori come Vasco Rossi, Pino Daniele, Luciano Ligabue, Mannarino e tanti altri.
-Per info: 3312083734

  • CINEMA IN ORTO – OMAGGIO A MONICA VITTI
    Dove: Orto botanico Pietro Castelli, piazza XX settembre

    Quando: ore 21 Cosa: Verrà proiettato gratuitamente il film di Ettore Scola “Dramma della gelosia” con Monica Vitti, Marcello Mastroianni, Giancarlo Giannini
  • CHUNGA CHUNGA – Agorà
    Dove: Weplaya via consolare pompea

    Quandodalle 20:30

    Cosa: “Cantami o Diva, del pelide Achille l’ira funesta. L’aereoplano We Playa è già sulla pista, pronto a decollare. Dai prati della verde Irlanda al mare cristallino dell’Egeo, il passo non è mai stato così breve. Atterreremo in Grecia dove la mente volerà, rapita dalla magia di un luogo in cui mito e realtà si fondono, impregnando di cultura ogni angolo di strada. Culla di civiltà, ispirazione per poeti e cantori l’Ellade è pronta ad accoglierci. Fare arrabbiare gli dei dell’Olimpo non è idea troppo saggia, allacciate le cinture: si parte!!” 

    Start ore 20.30  apericena con Live Chef a 15€ Food & Drink e ingresso Gratuito alla serata.
    Live Music• #Ifuoriorario ad accompagnarci fino alle 23.30
    Dalle ore 20.30 ingresso sempre con nome in lista Drink incluso, a 7.00 €
    TAVOLO con Bottiglia a 80€ Con 6 Exit (seconda bottiglia a 70 €)
    TAVOLO con Bottiglia Premium a 100€ con 6 Exit.

Venerdì 14

  • DOCTORS 2.0 – COLOR PARTY

Dove: Perissa – Via Consolare Pompea, 14/a

Quando: dalle ore 19:00 alle ore 04:00

Cosa: l’unica festa per specializzandi medici.
Vestitevi con colori accesi, sgargianti, con i colori dell’estate; .nessun vestito nero o bianco
Affacciati al mare, sarà possibile gustare un aperitivo con musica dal vivo in sottofondo. Finito l’aperitivo, ci sarà il dj set.

-Ingresso esclusivamente in lista, riservato ad un numero di persone limitato.
-È possibile effettuare prenotazione tavoli.
-Per ulteriori informazioni contattate il vostro organizzatore di fiducia.

  • MOOD TRICOLORE- RIVA CLUB
    Dove: Riva ClubQuando: ore 22:30Cosa: Per un’unica notte i tratti del belpaese la fanno da padroni.
    La nostra penisola è culla di mille culture, patria di filosofi ed artisti, musicisti e cantautori che arricchiscono la storia della musica italiana, a cui spetta un posto centrale nella storia del mondo.
    Affronteremo questa settimana con il Mood Tricolore, patriottismo ad alti livelli, una mano salda al gin-lemon e l’altra sul petto al grido “L’Italia chiamò!”
    Scaldate le ugole, questa settimana si canta!

Domenica 16

  • PANAMA FEAT G. ALIBRANDI

Dove: Glirrerammare – Via Consolare Pompea, Vill. Pace

Quando: dalle ore 22:30 alle ore 01:00

Cosa: Panama torna a suonare con chitarra elettrica, piano elettrico e voce in un live/duo insieme a Giovanni Alibrandi al violino e ai synth. Un concerto tra il rock la psichedelica il noise ed una buona dose cantautoriale.

Jessica Cardullo
Arianna De Arcangelis