La mia “favola storta” e il lieto fine che sono stata capace di costruire

C’era una volta un’universitaria

 Ho sempre amato le favole: “Cappuccetto rosso”, “La Bella Addormentata”, “Cenerentola”, ma quella che mi ha più illuso è stata sicuramente “La favolosa vita di un’universitaria”. Diciamo che non è propriamente adatta per i bambini; di solito gli adulti iniziano a raccontartela quando hai più o meno sedici anni, solo che a questa ci credi (perché sei fomentata dal trilione di serie tv ambientante nei college americani). Nella maggior parte dei casi questo “e vissero felici e contenti” esiste davvero nella vita reale, fatta eccezione per chi come me ha iniziato a frequentare l’università nel 2019 e adesso sta per laurearsi. Noi matricole di quell’anno non lo abbiamo vissuto il lieto “inizio”, siamo stati catapultati nella versione aggiornata al 2020 della “favola”. Non c’è neanche stato il tempo perché passasse la paura dei primi esami universitari che una pandemia globale ci ha relegati in casa. Totalmente alienati dalle lezioni online, tra un circuito per gli addominali e un impasto per la pizza ci siamo imposti di studiare e andare avanti, pensando che, forse in seguito, saremmo riusciti a viverla anche noi quella “favolosa vita universitaria”. Settembre 2020: nuovo anno, nuove restrizioni, un po’ meno speranza. Il nostro Paese si faceva spazio tra una vasta gamma di colori e noi studenti vivevamo però in una scala di grigi. Dopo l’ennesimo picco di contagi, il grigio è scomparso, vedevo solo nero. Mi stavo perdendo una favola che mi spettava di diritto, allora ho deciso di riscriverla cogliendo l’occasione di partire in Erasmus. Ho vissuto per sei mesi una storia diversa da quella che mi aspettavo, parallela e alternativa. La “sliding doors” della “favolosa vita di un’universitaria”. Il mio periodo in Spagna più che la “reconquista” di abitudini da studentessa è stato lo “spin off” dell’estate dopo la maturità: bellissimo ma pur sempre differente. Andavo a “scuola”: la mattina in classe, il pomeriggio i compiti. Niente. La favola non iniziava! Poi, al rientro, il dipartimento in ristrutturazione mi ha fatto diventare ospite nella mia stessa università. Una matricola attempata che sta per laurearsi… altrove, seguendo le lezioni con una modalità mista che rende i colleghi icone evanescenti del mio laptop. Niente in questa favola sembra andare come dovrebbe, tra un “c’era una volta” mancato e un “vissero felici e contenti” solo promesso.

Eppure: ci sono tanti “eppure” in questa favola un po’ storta. Eppure, se fosse stata una di quelle favole in ordine, avrei perso più tempo ad organizzare lo studio da sola dopo il liceo. Eppure non avrei macinato tutti i libri che mi hanno permesso di essere in corso con le materie. Eppure non avrei saputo intrecciare rapporti con persone fisicamente lontane. Eppure, senza questa “ingiusta detenzione” da pandemia, forse mai e poi mai mi sarei imbarcata sul transatlantico Erasmus, perché non ne avrei sentito il bisogno, e a questa favola sarebbe comunque mancato un pezzo.

È vero che l’isolamento forzato ti toglie il sostegno del gruppo e quel cameratismo che spinge e tira. Eppure, con tutte le difficoltà del caso, questa situazione un po’ anomala mi ha costretto a contare sulle mie forze, a verificare da sola la mia preparazione, a supportarmi nelle decisioni da prendere senza confronto coi miei pari e, infine, a fidarmi di me e delle mie capacità. Ho toccato con mano i miei limiti e i miei momenti di sconforto, ma la mano non ha tremato quando finalmente ho potuto aprire la porta e uscire.

In questa favola storta non c’è una strega cattiva, è una di quelle in cui eroe e antagonista coincidono: la forza maturata all’interno di quella solitudine è stata l’espediente eroico che mi ha consentito di essere creativa e produttiva, nonostante mi sentissi fuori da quel mondo che mi ero immaginata.  La principessa si è salvata da sola ed è scesa dalla torre con le sue stesse trecce.

Aprile 2022: entro in un dipartimento non mio e mi stupisco di vedere gente intorno, mi sembra un sogno interagire con i miei colleghi e con i professori, scambiare chiacchiere e informazioni tra un caffè e l’altro… un sogno ad occhi aperti!

Adesso sto preparando la tesi, inizio a dare un’occhiata al mondo del lavoro; insomma sto temperando la matita per disegnare il bozzetto del mio futuro. Questo tempo, seppure vissuto in maniera inusuale, imprevedibile, inaspettata, è trascorso, e non invano. Ha lasciato le cicatrici della pandemia ma anche le medaglie dei traguardi. Ha investito indistintamente tutti e in particolare quelli che, come me, erano allo start di una gara fondamentale. Ma in un modo o nell’altro al traguardo ci sono arrivata. Sulle mie gambe, con le mie forze, con le trecce di Raperonzolo e col cavallo bianco di ogni principe che si rispetti. Perché in questa favola un po’ storta, che mi sono raccontata da sola, c’è una sola morale: il “vissero felici e contenti” l’ho scritto da me.

* Articolo pubblicato il 28/04/22 all’interno dell’inserto Noi Magazine di Gazzetta del Sud.

                                                                                                                     Sofia Ruello

Dalla forma d’arte all’individuo: nasce @rt.me, laboratorio di arte digitale

“La vera arte non ha bisogno di proclami e si compie in silenzio.”                                                                                                                                                                -Marcel Proust

Il laboratorio di arte digitale @rt.me è un progetto che unisce i settori dell’arte e della tecnologia proponendosi come un vero e proprio movimento artistico.  I due ambiti si sposano perfettamente creando un ecosistema aperto e dinamico che ambisce a coinvolgere tutta la società civile, varcando i confini dell’Ateneo Peloritano. La vera arte non è esclusivamente impregnata di colori ad olio o calcestruzzo; l’arte può nascere anche dal cursore di un mouse o dalla tastiera di un computer.

Fonte: artme.unime.it

La tecnologia digitale permette di esprimere il cambiamento della modernità in base all’ambiente circostante e rende possibile l’espansione multimediale delle opere d’arte facendo sì che siano mutevoli e modificabili nel tempo. Inoltre, in tal modo esse divengono interattive e gli spettatori stessi possono sentirsi parte integrante dell’opera.

La peculiarità dell’arte digitale consiste nella creazione di una realtà virtuale e aumentata, come quella rappresentata nei videogiochi, che permette allo spettatore di fruire di un ambiente surreale e al contempo stesso altamente realistico che possa trarlo fuori dalle preoccupazioni quotidiane e renderlo un vero e proprio protagonista.

D’altro canto, le forme tradizionali d’arte utilizzano le tecnologie digitali come parte del processo creativo; ad esempio per la realizzazione di un film si ricorre agli effetti speciali digitali e alle animazioni grafiche, mentre per la realizzazione di un contenuto musicale vengono utilizzati effetti sonori digitali.

Art.me: un progetto rivolto a tutti

Il progetto è rivolto agli amanti dell’arte e della tecnologia; che si tratti di studenti, programmatori, docenti, ricercatori o artisti, è solo un insulso dettaglio. Chiunque può farne parte, scegliere di mettersi in gioco nell’arte digitale e renderla un’esperienza unica grazie ai docenti dei dipartimenti MIFT e COSPECS di UniMe che hanno contribuito alla creazione del laboratorio, di questo spazio interattivo in cui vi è la possibilità di esprimersi liberamente.

Fonte: artme.unime.it

Fondamentale inoltre, le combinazioni di valori che stanno alla base del progetto:

  • Curiosità, competenza, conoscenza;
  • Creatività, fantasia, originalità, passione;
  • Collaborazione, disponibilità, socialità e spirito di gruppo;
  • Autenticità, fiducia, trasparenza.
Fonte: artme.unime.it

Gli obiettivi di Art.me

Tra gli obiettivi di questo innovativo progetto primo fra tutti troviamo quello di fare arte: creare progetti, individuali o di gruppo, che dimostrino le capacità dell’arte digitale e che possano appassionare anche il pubblico. Di conseguenza, bisogna anche imparare a collaborare e a mantenere una certa disponibilità e solidarietà nei confronti dell’altro.

Importante è inoltre, cercare di incoraggiare studenti e docenti a partecipare, studiare e diffondere la cultura digitale. Il progetto dunque non ha solo lo scopo di diffondere concetti e far apprendere contenuti, ma anche quello di far emergere e dare visibilità a queste opere creando una vera e propria galleria d’arte online.

Alessandra Cutrupia

Rula Jebreal, Patrick Zaki e l’intervista al Presidente Musumeci. L’esperienza di UniVersoMe all’inaugurazione dell’Anno Accademico 21/22

Ha il sapore di multiculturalismo la cerimonia di apertura dell’Anno Accademico 2021/2022 che si è svolta presso l’Aula Magna “Vittorio Ricevuto” del Polo Papardo, potremmo utilizzare l’espressione “da UniMe al mondo”.

Temi centrali nelle parole di tutti i protagonisti sono state la resilienza da parte degli studenti e di tutto il personale universitario nell’affrontare questi anni di pandemia, ma ancor di più, per le immagini che ci provengono dall’Ucraina, la condanna di ogni forma di soppressione dei diritti umani. Non a caso è stato conferito un dottorato honoris causa in Scienze Politiche alla Dottoressa Rula Jebreal per il suo impegno nella lotta ad ogni forma di violenza e per la causa femminile sia nei paesi sotto dittatura, sue zone d’origine, che nei paesi definiti democratici.

La cerimonia inizia con l’avanzare del corteo Accademico composto da Rettori delle limitrofe Università, dai Prorettori UniMe e dal Senato d’Ateneo accompagnato dalle note del coro UniMe, diretto dai Maestri Umberto e Giulio Arena, con il brano Gaedemus Igitur .

Porge i saluti alla comunità studentesca, da remoto, la Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, che ribadisce il dovere morale, oggi più che mai, di luoghi di cultura quali gli Atenei, di spendersi per la pace, la solidarietà e il confronto democratico.

L’ospite a sorpresa

A gran sorpresa di tutti i presenti, un “nostro studente” si collega con l’Aula “Vittorio Ricevuto” ed esprime la sua gratitudine verso l’Università di Messina. Formalmente non appartiene alla nostra comunità studentesca ma idealmente e fraternamente è diventato lo studente delle università di tutto il mondo, di quelle università in cui le idee circolano libere. Si chiama Patrick Zaki, dottorando egiziano dell’Alma Mater Studiorum di Bologna. E’ nota a tutti la vicenda di Zaki, ha sapore amaro ripeterla. Il ragazzo è tutt’ora in attesa di processo. Tuttavia il suo pensiero è rivolto a chi nel mondo vive un’esperienza simile di annientamento della dignità umana per la sola colpa di aver esercitato la libertà di espressione. E’ un invito implicito, quello del dottorando bolognese, a tutti noi affinché non dimentichiamo tutti questi molteplici casi che non hanno risonanza mediatica.

Nella foto Patrick Zaki in collegamento. Fonte: UniMe.it

Le parole del Rettore

Prosegue il Rettore, Professore Salvatore Cuzzocrea, che con fermezza condanna la guerra e ribadisce l’impegno dell’Ateneo, tramite l’adesione alla Rete delle Università per la Pace, di attivare corridoi umanitari per accogliere studenti, docenti e ricercatori ucraini.

Come di consueto traccia un bilancio del suo mandato e illustra i prossimi progetti perché è alle future generazioni che bisogna riservare attenzione, adesso è anche la Costituzione a dircelo.

La laudatio e l’intervento di Rula Jebreal

Giungiamo al clou dell’evento con il conferimento del dottorato honoris causa alla giornalista e scrittrice Rula Jebreal.

Tiene la laudatio il Professore Luigi Chiara, ordinario di Storia Contemporanea del Dipartimento Scipog di UniMe, promotore del dottorato. Il significato di questo titolo che viene conferito alla Jebreal è il segno evidente della sensibilità dell’Ateneo Peloritano verso politiche attuative della parità di genere e di contrasto alla violenza sulle donne; tematiche su cui la nota giornalista ha espresso più volte il suo punto di vista sugli obiettivi da raggiungere. Con queste parole il Prof. Chiara ha giustificato il dottorato honoris causa all’illustre ospite rivolgendo un doveroso pensiero a Lorena Quaranta, studentessa UniMe di Medicina e Chirurgia, uccisa dal fidanzato nel marzo 2020.

Giunge il momento tanto atteso, parla la Dottoressa Rula Jebreal. In carismatici toni ha percorso quegli eventi che hanno dato una svolta alla sua vita, alla vita di una ragazza musulmana, di colore, orfana. Ebbene sì, fu l’istruzione che aprì le porte della sua carriera ma più che altro che ha fatto di lei una donna libera. E’ stato grazie ad una borsa di studio del Governo Ciampi, grazie ad un’istituzione quale l’Università che è riuscita a riscattare un destino purtroppo segnato dalle origini. Le ragazze occidentali a 17 anni hanno altri sogni, il sogno di Rula era riuscire a sopravvivere alla guerra e alla dittatura. Frasi toccanti, e ancora altre ne spende per Hind Al Husseini, la fondatrice del collegio in cui è cresciuta, e per il padre, che ha capito fin da subito che l’unica arma a disposizione di una ragazza musulmana a Gerusalemme, per non soccombere, dovesse essere la cultura.

A dimostrazione di ciò altrettanto ben inserito è stato l’intervento di una studentessa afghana di nome Tamana Karimi. Tamana ha  espresso la sua gratitudine verso l’Ateneo Peloritano che le ha permesso di cambiare vita e di poter continuare a formarsi.

E’ intervenuta, nel corso della cerimonia, anche la Dottoressa Clorinda Capria, rappresentante del personale tecnico amministrativo di UniMe. Nell’ intervallo tra gli interventi, la sala veniva deliziata dagli intermezzi musicali dell’Orchestra Filarmonica di Giostra.

Nella foto il Magnifico Rettore Professore Salvatore Cuzzocrea, Rula Jebreal e il Prof. Luigi Chiara nell’atto di conferimento del dottorato. Fonte: UniMe.it.

UniVersoMe presente alla cerimonia e l’intervista al Presidente Musumeci

Noi di UniVersoMe abbiamo preso parte attivamente all’inaugurazione. Oltre l’intervento introduttivo del coordinatore, Gianluca Carbone, tra i moderatori c’erano i direttori Unit Giornale Angelica Rocca, Francesca Umina e Filippo Giletto.

Nella foto la direttrice di UniVersoMe Angelica Rocca, una delle moderatrici dell’evento. ©Antonio Tavilla.

Nel nostro corner interviste, all’entrata, tra i tanti ospiti intervistati, un nostro redattore, Federico Ferrara ha avuto l’occasione di porgere una domanda al Presidente della Regione, On. Nello Musumeci.

Nella foto il redattore Federico Ferrara intervista il Presidente della Regione Sicilia, On. Nello Musumeci. © Antonio Tavilla.

Buonsera Signor Presidente e grazie per essere qui. Come ha intenzione di sfruttare le risorse del PNRR per ottimizzare l’accesso all’Università e ottimizzare la ricerca?

Noi come Regione, insieme alle Università siciliane, abbiamo sottoscritto un accordo che prevede l’utilizzo delle risorse del PNRR per la realizzazione di una rete per la ricerca sia applicata che di base, per l’innovazione. Crediamo che in Sicilia, soprattutto sul fronte delle energie, ci siano tutte le condizioni per fare della nostra Isola la regione più green d’Italia. Naturalmente, l’opportunità del PNRR si estende a vari settori e dobbiamo saperla cogliere, tenendo conto che, essendo la scadenza prevista nel 2026, vi saranno opere strategiche di grande importanza, però avremo anche piccole e medie opere. Dobbiamo essere preparati. Attualmente non credo i Comuni abbiano il personale sufficientemente adatto, e allora stiamo proponendo allo Stato di allungare il termine dal 2026 al 2028 e di mettere a disposizione degli enti locali sufficienti risorse per l’assistenza tecnica, affinché questa opportunità che abbiamo non venga vanificata.

 

Ilenia Rocca

 

“La violenza di genere: riconoscimento e strumenti di contrasto”, aperte le iscrizioni

Il 9 marzo 2022 avrà luogo il primo incontro del ciclo di seminari sul tema “La violenza di genere: riconoscimento e strumenti di contrasto” organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche con la Prorettrice al Welfare e alle Politiche di genere, il Comitato Unico di Garanzia e la Consulente di fiducia dell’Ateneo di Messina.

“La violenza di genere: riconoscimento e strumenti di contrasto”

Si tratta di un ciclo di incontri organizzati nell’ambito delle attività del tavolo interistituzionale promosso dalla Prefettura di Messina. Agli stessi prenderanno parte diverse personalità di rilievo: rappresentanti delle istituzioni, professionisti del settore e docenti dell’Università degli Studi Messina.

Nello specifico saranno cinque le tematiche affrontate ed analizzate nel corso dei seminari:

  1. le parole della violenza;
  2. la violenza nelle relazioni intime;
  3. la violenza nei luoghi di lavoro;
  4. il ruolo delle istituzioni;
  5. pratiche di contrasto alla violenza.

Gli incontri si svolgeranno in modalità mista (prevalentemente in presenza presso l’aula “L. Campagna” del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche – Piazza XX Settembre, 4 – e a distanza sulla piattaforma Microsoft Teams).

A chi è rivolto?

La partecipazione ai seminari è gratuita ed è aperta a tutti gli interessati all’argomento. Nello specifico dei 70 posti disponibili:

  • 30 sono primariamente riservati a studentesse e studenti dell’Ateneo messinese;
  • 35 a uomini e donne del territorio che, per le specifiche professionalità (assistenti sociali, giornalisti, avvocati,
    medici, insegnanti etc.) abbiano interesse a frequentarlo,
  • 5 posti sono riservati al personale tecnico-amministrativo dell’Università di Messina.

Come partecipare?

A seconda della categoria di appartenenza, sarà sufficiente compilare uno dei seguenti moduli:

Una volta compilato il modulo, lo stesso dovrà essere fatto pervenire all’Università attraverso una delle seguenti modalità:

  • tramite posta elettronica, inviando una mail all’indirizzo protocollo@unime.it o una pec all’indirizzo protocollo@pec.unime.it (in questo caso dovrà essere allegato il documento di riconoscimento oltre che essere presente la firma autografa o digitale);
  • brevi manu, consegnando il modulo al protocollo generale di Ateneo.

NB: Tutte le istanze dovranno pervenire entro e non oltre le 12:00 di giorno 4 marzo 2022.

CFU, attestati e riconoscimenti

  • Agli studenti e alle studentesse UniMe che frequenteranno  l’intero ciclo di seminari saranno riconosciuti 1,5 CFU
  • Agli altri corsisti e alle altre corsiste che avranno frequentato almeno l’80% delle attività sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
  • Discorso diverso per gli ordini professionali e gli Enti di riferimento dei corsisti che procederanno autonomamente al riconoscimento delle attività svolte.
  • Qualora qualcuno fosse interessato a seguire singoli incontri, sarà rilasciato un attestato di partecipazione specifico relativo al seminario frequentato.

Ulteriori informazioni

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai seguenti contatti:

Ornella Venuti

UniMe inaugura l’Anno Accademico 2021 – 2022: ospite d’eccezione la giornalista Rula Jebreal

UniMe inaugura l’Anno Accademico col botto.  Martedì 1° marzo, ore 17:00 presso l’Aula Magna “Vittorio Ricevuto” del Polo Papardo si terrà infatti la cerimonia di apertura dell’A.A. 2021/2022.

Un evento che non passerà di certo in sordina dopo due anni di pandemia.

Interventi durante la cerimonia

Da remoto porterà i suoi saluti agli studenti UniMe la Ministra dell’Università e della Ricerca Prof. ssa Maria Cristina Messa. Successivamente farà gli onori di casa il Rettore Professore Salvatore Cuzzocrea. Interverranno in seguito la studentessa Tamana Karimi e la Dott.ssa Clorinda Capria, Rappresentante del Personale tecnico-amministrativo.

Ospite d’onore

Grande attesa per l’ospite d’onore che quest’anno sarà la famosa giornalista e scrittrice Rula Jebreal che nel corso della cerimonia sarà insignita del Dottorato honoris causa in Scienze Politiche. La laudatio è affidata al Prof. Luigi Chiara, ordinario di Storia Contemporanea.

Fonte: Adnkronos. Nella foto la giornalista e scrittrice Rula Jebreal

Come partecipare alla cerimonia

Per partecipare è necessaria la prenotazione in piattaforma entro e non oltre il Giovedì 24 febbraio, al seguente link https://code.unime.it/events

La piattaforma acquisirà le prenotazioni in ordine di arrivo e fino a capienza prevista. Il sistema invierà una mail con un biglietto da esibire all’ingresso non oltre le ore 16:45.

Sarà necessario indossare mascherina FFP2 ed esibire Green Pass rafforzato all’ingresso.

Sarà possibile seguire la cerimonia anche  in diretta FB sulla pagina social dell’Ateneo  https://www.facebook.com/messinauniversity

Ilenia Rocca

I Concerti dell’Ateneo Messinese: al via la 32° edizione

Giunto alla sua trentaduesima edizione, dopo due anni di arresto “forzato” causa emergenza Covid-19, torna l’evento musicale “storico” di UniMe: “I Concerti dell’Ateneo Messinese”.

Si tratta di una serie di concerti che interessano tutta la cittadinanza, non soltanto l’ambiente universitario, diventando portavoce di crescita culturale oltre che di condivisione.

La stagione 2022

Sono previsti 12 appuntamenti con cadenza settimanale standard: ogni giovedì alle ore 21.

A cambiare sarà soltanto la location del primo appuntamento, quello della serata inaugurale, che avrà luogo nel moderno Auditorium Polifunzionale del Polo Papardo. I restanti appuntamenti saranno invece ospitati nell’Aula Magna del Rettorato.

La locandina della serata inaugurale – fonte:Unime.it

Il primo appuntamento del 3 febbraio 2022, ore 21, catapulterà gli spettatori direttamente negli anni ’60; saranno infatti protagonisti i The Beaters, una “Beatles Tribute Band” famosa a livello internazionale.

Possibilità di ottenere CFU

Si ricorda a tutti gli studenti UniMe che si tratta di un’iniziativa che permetterà anche il riconoscimento dei Crediti Formativi Universitari extra. Sarà sufficiente prenotarsi ed assistere ai concerti, fino ad ottenere un totale massimo di 3 CFU.

Come prenotarsi alla serata inaugurale

Sono state create due piattaforme di prenotazione per consentire sia al personale interno che all’utenza esterna di partecipare equamente agli appuntamenti.

Il link di partenza è comune alle due piattaforme ed è il seguente: https://prenota.unime.it/concerti/. Dopo di che sarà sufficiente accedere con le proprie credenziali UniMe se si fa parte dell’Ateneo, oppure indicare i propri dati e procedere con la registrazione se si tratta di utenti esterni.

La piattaforma di prenotazione – fonte: Unime.it

Ogni prenotazione consentirà di selezionare un unico posto, non è possibile prenotare più posti contemporaneamente. Per potere inserire un nuovo posto, è sufficiente ripetere la procedura.

Per la serata inaugurale è possibile prenotarsi entro e non oltre le ore 9.00 di giorno 3 febbraio, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Regole da rispettare

Dato il periodo storico che stiamo vivendo, è bene ricordare alcune semplici regole da seguire, secondo le normative vigenti:

  • l’accesso è consentito previo possesso di Super Green Pass (avvenuta vaccinazione o guarigione da Covid-19);
  • non si potrà accedere con il semplice Green Pass ottenuto tramite esito di tampone negativo;
  • durante l’intera durata dello spettacolo è obbligatorio indossare una mascherina di tipo FFP2.

Maggiori informazioni

Per maggiori informazioni è possibile inviare una email al seguente indirizzo: concerti@unime.it

Di seguito il programma completo di tutta la stagione.

Ilenia Rocca

“Donatori di sangue: Supereroi 2.0”. Un successo di presenze e riscontri

Riceviamo e pubblichiamo quanto pervenutoci dallo studente UniMe Davide Allegra e da Maria Pia L. Crisafulli, entrambi volontari AVIS di Santa Teresa di Riva. L’articolo riguarda il webinar tenutosi recentemente per sensibilizzare sull’importanza del tema della donazione del sangue e a cui ha preso parte anche il nostro ateneo.  

Sabato 22 gennaio si è svolta sulla piattaforma Microsoft Teams la seconda edizione del webinar “Donatori di Sangue: Supereroi 2.0”; l’evento è stato promosso dall’associazione universitaria “Atreju – La Compagnia degli Studenti” in collaborazione con il Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale e il CdS di Infermieristica dell’ateneo messinese insieme a due giovani studenti volontari AVIS di Santa Teresa di Riva, Riccardo Voccio e Davide Allegra.

Perché è importante donare

L’obiettivo primario del webinar, che ha visto la partecipazione di oltre duemila studenti, è stato quello di sensibilizzare sulla donazione di sangue come anche di midollo osseo; il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Messina, Prof. Salvatore Cuzzocrea, portando i suoi saluti ha infatti evidenziato quanto donare sia un dovere civico oltre che morale. Quest’anno, inoltre, si è voluto puntare anche sulla formazione, presentando agli studenti tutti gli aspetti tecnici circa le procedure di donazione nei vari centri di raccolta sangue AVIS.

Da qui un webinar articolato e ricco di spunti, moderato dagli studenti Serena Giorgio, rappresentante dell’associazione “Atreju”, e Riccardo Voccio, che hanno dato la parola a illustri ospiti e relatori.

Dopo il Rettore Cuzzocrea, sono intervenuti portando il loro saluto: il presidente di AVIS Regionale Sicilia, l’Avv. Salvatore Calafiore, la Prof.ssa Concetta Crisafulli, coordinatrice del CdS di Infermieristica e la Dott.ssa Maria Caruso, responsabile del tirocinio dello stesso.

La Prof.ssa Silvana Briuglia, docente di genetica medica, nella sua relazione ha approfondito tutti gli aspetti della talassemia partendo dalla prevenzione e giungendo alle terapie. Mentre il Prof. Micali, docente di istologia, ha focalizzato l’attenzione degli studenti sul sangue, “un tessuto che è vita”. Non meno importanti, poi, gli interventi di Salvatore Parrino e Tony Sacca. Il primo, presidente ADMO Messina, ha illustrato le modalità di donazione del midollo osseo; Saccà, presidente FASTED Messina, con la sua testimonianza ha coinvolto particolarmente gli studenti, confermando, da talassemico, quanto le trasfusioni di sangue, donato periodicamente, per molte persone siano davvero vitali. Marco Rocca, presidente AVIS Provinciale di Messina, riprendendo il discorso di Calafiore, ha lanciato un appello a tutti i futuri infermieri in ascolto, in quanto le varie comunali AVIS della provincia si ritrovano a dover far fronte alla carenza di personale medico e infermieristico durante le giornate di raccolta. Ecco quindi Il Dott. Massimo La Piana, infermiere AVIS, e Valeria Rizzo, studentessa di Infermieristica e volontaria presso l’AVIS di Santa Teresa di Riva: entrambi hanno illustrato i doveri, gli obblighi e le mansioni di un infermiere durante una giornata di raccolta, mostrando, in diretta, come si svolge il tutto su un’autoemoteca.

Il successo del webinar

Numerosi gli interventi e le curiosità degli studenti; proprio su loro input sono stati approfonditi alcuni aspetti della talassemia e le modalità di donazione del midollo osseo, nonché l’iter per diventare infermiere AVIS e la differenza tra un tirocinio universitario e uno esterno.

Dati i numeri e i riscontri si può affermare l’esito più che positivo del webinar anche per questa seconda edizione. Il successo si deve alla sua formula, che vede la diretta partecipazione degli studenti nell’organizzazione e nella gestione dello stesso. L’idea di questo format, infatti, è nata dal confronto di Allegra e Voccio con Massimiliano Marchese, presidente dell’Associazione “Atreju”, il quale ne ha permesso la concreta realizzazione, coinvolgendo l’Università degli Studi di Messina. Marchese, insieme agli altri componenti di Atreju, punta a farlo diventare, negli anni, un appuntamento fisso e sempre più rilevante all’interno dell’Ateneo messinese. Gli fa eco il Rettore Cuzzocrea, che si augura uno svolgimento in presenza già per il prossimo anno.

 

 

Mariapia L. Crisafulli

Davide Allegra

 

 

 

 

L’incontro-dibattito sulla giustizia costituzionale e sui diritti fondamentali con Marta Cartabia e Gaetano Silvestri

Grande successo ha riscosso l’incontro-dibattito, svoltosi ieri nella sontuosa ed elegante Aula Magna del Rettorato, sul tema “Giustizia costituzionale e diritti fondamentali nel contesto dell’integrazione europea” organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza, in particolar modo dalle cattedre di Diritto Costituzionale.

Ospiti illustri erano l’attuale Ministra della Giustizia Professoressa Marta Cartabia, eminente costituzionalista e prima donna a ricoprire il ruolo di Presidente della Corte Costituzionale ed il Professore Gaetano Silvestri, anch’egli è stato Presidente della Corte nonchè ex Rettore dell’Ateneo Peloritano.

Saluti istituzionali

A fare gli onori di casa è stato il Rettore Professore Salvatore Cuzzocrea, il quale ha esordito con queste affermazioni:

Ringrazio la Ministra Cartabia per la sua presenza, motivo di ulteriore spinta per il percorso in area giuridica del nostro Ateneo. Nel tempo questo cammino si è arricchito di risorse, studi e ricerche che proseguiranno, adesso, con rinnovato vigore. Un grazie va rivolto anche al Prof. Silvestri che ritorna all’Università di Messina per affrontare un tema importante come quello odierno.

Di seguito i saluti del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Professor Francesco Astone:

È per me un onore portare il saluto del Dipartimento di Giurisprudenza in occasione di questo incontro su un tema di grande fascino ed interesse. L’ordinamento comunitario nella zona europea ha costituito grande sviluppo e sono lieto che tutto questo possa essere approfondito, oggi, di fronte ad una vasta platea che è indice della voglia di ripartire e conoscere.

Da sinistra: la Prof.ssa Sorrenti, la Ministra Cartabia, il Rettore Cuzzocrea, il Prof. Silvestri, il Prof. Saitta – Fonte: unime.it

Introduzione al convegno

Si entra così nel vivo del tema del dibattito. I lavori vengono introdotti dal Prof. Antonio Saitta, ordinario di Diritto Costituzionale.

Ciò che emerge è che gli interessi della società non devono essere governati solo nell’ottica della dimensione nazionale del diritto. La tutela dei diritti fondamentali deve andare oltre, deve essere assicurata in un’ottica sovranazionale, a livello comunitario e internazionale.

A tal punto il Professore Saitta cita l’importante contributo lasciato dalla Giurisprudenza Costituzionale, nei periodi di presidenza del Prof. Silvestri e della Professoressa Cartabia, che ha incentivato il dialogo tra le Corti (Corte Costituzionale, Corte EDU, CGUE n.d.r.) e in un certo qual modo anche tra le Carte dei diritti fondamentali interne, comunitarie e internazionali.

Il giurista di oggi, nel momento in cui opera, non ha come pilastro del diritto soltanto la Costituzione Italiana del’48 ma adesso ha anche la CEDU.

Prosegue sulla stesa scia la Professoressa Giusi Sorrenti, ordinaria di Diritto Costituzionale, che ribadisce ancora come i diritti umani siano il terreno più fertile per gli scambi tra le Corti.

Si giunge quindi agli illustri ospiti e il primo a prendere la parola è il Professore Gaetano Silvestri:

“Mi unisco al coro di gratitudine per la presenza della Ministra Cartabia, alla quale mi lega un rapporto di amicizia, stima e comunanza di prospettive di ricerca in ambito giuridico e costituzionalista. Abbiamo avuto molti confronti fruttuosi, riguardo ai diritti fondamentali, alla loro effettività e non solo, che sono stati ricchi di osservazioni e riflessioni rivelatesi utili in occasione di molte sentenze”.

Viene ripreso il concetto della massima espansione della tutela dei diritti fondamentali che può avvenire solo dopo un bilanciamento tra questi stessi diritti, perciò non potremmo avere un diritto che è tiranno rispetto ad altri. Tutti i diritti costituzionalmente sanciti e protetti si equilibrano tra di loro.

Dibattito tra giovani costituzionalisti e la Ministra

E finalmente è la volta della Ministra Cartabia che, nel porre un saluto alla platea, non esita a ricordare il rapporto di stima che la lega al Prof Silvestri con cui ha condiviso anni di lavoro all’interno della Corte:

Nutro molto affetto e riconoscenza nei confronti del Prof. Silvestri. Con lui, alla Corte Costituzionale ho trascorso anni memorabili e stimolanti. Per me ha rappresentato un faro dall’alta statura professionale ed umana. Quando mi ritrovo a parlare di diritti fondamentali, sottolineo sempre l’importanza del bilanciamento e del giusto equilibrio nel rapporto fra diritto nazionale ed europeo.

La Ministra Professoressa Marta Cartabia- Fonte: unime.it

Il convegno è stato arricchito dagli interventi di elevato spessore da parte dei dottorandi, dei dottori di ricerca e ricercatori nelle materie costituzionalistiche che, ponendo quesiti alla Professoressa Cartabia, hanno stimolato acute riflessioni.

In particolar modo sono intervenuti i dottorandi di ricerca Erika La Fauci, Cosimo Lotta, Demetrio Scopelliti e Francesco Torre; i dottori di ricerca Antonino Amato e Roberto Ravì Pinto; i ricercatori in Diritto Costituzionale Antonio Ignazio Arena, Giuseppe Donato e Alessia Fusco.

Parlando di giusto equilibrio all’interno del rapporto tra diritto nazionale ed europeo, dalle domande poste  vengono fuori diverse tematiche tra cui: omogeneizzazione culturale nella tutela dei diritti fondamentali da parte della Corte Ue.

Secondo la Professoressa Cartabia i diritti umani appartengono a tutti gli uomini, quindi tendono all’universalità, ma allo stesso tempo sono radicati nella storia e nella civiltà in cui nascono. Nell’UE abbiamo diverse civiltà con una diversa storia. L’Ue è unione nelle diversità, è Europa che è Stati Nazionali; quindi non omogeneizzazione di diritti ma armonizzazione di diritti all’interno dell’Ue.

E si parla ancora di dialogo tra Corte Costituzionale e Parlamento Italiano in merito a casi che hanno ad oggetto diritti fondamentali. Il giudice delle leggi, anziché decidere direttamente, ha sospeso il giudizio e ha chiesto al Parlamento di intervenire entro un certo limite d tempo. Si è discusso a lungo se questa potesse essere considerata un’ingerenza della Corte all’interno delle prerogative del Parlamento. Secondo la Ministra, la Corte con questo tipo di decisione dimostra di avere rispetto per quella che è la discrezionalità del Parlamento in merito a diritti fondamentali.

L’incontro-dibattito ha dato luce a rilevanti chiose e riflessioni in merito a questioni di diritto, che apparentemente potrebbero sembrare astratte, ma che riguardando la tutela dei diritti fondamentali si ripercuotono quotidianamente nella nostra società.

                                                                                                                     Ilenia Rocca

UniMe: ospiti domani al Rettorato la Ministra Cartabia ed il Presidente emerito della Corte Costituzionale Silvestri

L’Università degli Studi di Messina ospiterà domani 21 gennaio un incontro-dibattito sul tema “Giustizia costituzionale e Diritti fondamentali nel contesto della integrazione europea” organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza, dal Dottorato in Scienze Giuridiche e dalle cattedre di Diritto Costituzionale. Durante l’incontro interverranno la Ministra della Giustizia Professoressa Marta Cartabia ed il Presidente emerito della Corte Costituzionale, Professore Gaetano Silvestri.

La locandina

La locandina dell’evento.

Protagonisti dell’incontro

Prenderanno parte al dibattito:

  • Professore Salvatore Cuzzocrea, Rettore dell’Ateneo peloritano;
  • Professore Francesco Astone, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza;
  • Professoressa Giusi Sorrenti, ordinario di Diritto Costituzionale;
  • Professore Antonio Saitta, ordinario di Diritto Costituzionale
  • Ricercatori, Dottori di ricerca e Dottorandi: A. Amato, A. I. Arena, G. Donato, A. Fusco, E. La Fauci, C. Lotta, R. Ravì Pinto, D. Scopelliti, F. Torre.

Chi può partecipare 

All’incontro-dibattito potranno assistere:

  • studenti, ai quali saranno assegnati 0.25 CFU;
  • Avvocati, ai quali saranno assegnati 3 crediti formativi, di cui 1 in materia deontologica.

Come partecipare

L’incontro si svolgerà con due modalità:

  1. in presenza presso l’Aula Magna del Rettorato nella giornata di venerdì 21 gennaio alle ore 17. Essendo previsto un numero contingentato di partecipanti, gli interessati per poter accedere dovranno prenotarsi entro e non oltre le ore 12:00 del 21/01/2022 al seguente link: clicca qui per effettuare la prenotazione.
  2. a distanza seguendo la diretta Facebook che sarà trasmessa sulle pagine UniMe e Voci Costituzionali. (clicca qui per seguire la diretta).

Al fine di consentire una più ampia partecipazione degli interessati, in caso di esaurimento dei posti, saranno allestite la Sala dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti e l’Aula 5 del Dipartimento di Giurisprudenza con collegamenti tramite proiettori. Anche in questo caso sarà necessaria la prenotazione al seguente link: clicca qui per effettuare la prenotazione .

N.B. Vi comunichiamo che i posti in Aula Magna sono già esauriti.

Come ottenere i CFU

Tutti gli studenti interessati all’ottenimento di 0,25 CFU dovranno seguire l’evento e compilare sia in entrata che in uscita il modulo presente al seguente link: Modulo google

Solo così la procedura di riconoscimento dei crediti formativi sarà accettata.

Elidia Trifirò

UniMe: il messaggio di auguri per gli studenti nelle parole del Magnifico Rettore

Si è tenuta, ieri  22 dicembre in mattinata presso l’elegante e maestosa Aula Magna del Rettorato, l’annuale appuntamento tra il Magnifico Rettore Professore Salvatore Cuzzocrea e la stampa per lo scambio degli auguri di Natale.

Ad accogliere i giornalisti delle varie testate locali, dopo un breve saluto del Magnifico, c’era un sontuoso buffet.

L’iniziativa #donaunoradeltuolavoro

Le cerimonie di saluti in occasione delle prossime festività natalizie sono continuate anche nel pomeriggio con un incontro con alcune associazioni benefiche locali (Piccole sorelle dei Poveri, Associazione Santa Maria della Strada, Seminario Arcivescovile San Pio), S.E. Mons Cesare Di Pietro e diversi studenti afghani arrivati in Italia grazie ai corridoi umanitari. In quest’occasione sono stati donati buoni spesa da distribuire alle famiglie più bisognose della città, raccolti attraverso la campagna solidale #donaunoradeltuolavoro,  cui anche quest’anno ha partecipato l’Università.

I buoni sono stati ritirati dai rappresentanti delle associazioni benefiche presenti: Piccole sorelle dei Poveri, Associazione Santa Maria della Strada, Seminario Arcivescovile San Pio.

Gli auguri del Rettore

Noi di UniVersoMe, in quanto testata ufficiale dell’Università, non potevamo mancare all’incontro di ieri mattina con la stampa.

Ne abbiamo dunque approfittato per farci rilasciare qualche dichiarazione dal Rettore che non ha esitato ad ascoltarci.

L’ingresso principale del Rettorato – Fonte: unime.it

È possibile adesso tracciare un bilancio dell’anno trascorso e dei traguardi raggiunti? Cosa ancora si può migliorare e quali sono i propositi per il nuovo anno?

Il proposito è innanzitutto continuare a lavorare mettendo sempre al centro gli studenti e cercando di creare un’università normale in cui i ragazzi, i professori e l’intera città di Messina possano essere orgogliosi del nostro operato.

Sono del parere che un bilancio sia possibile farlo soltanto alla fine di un mandato e non a fine o inizio di un nuovo anno solare perché ancora c’è tanto su cui lavorare. Attualmente stiamo operando in una situazione complicata; svolgere il mio compito in un periodo di pandemia certamente non è semplice, però siamo riusciti comunque a porre in essere molte attività utili. Aggiungo già che all’ordine del giorno del prossimo CdA è previsto l’avvio dei lavori dell’Hotel Riviera, della Banca d’Italia e del Padiglione A del Policlinico; dunque tre opere molto importanti per le quali ci siamo impegnati tanto riuscendo ad ottenere anche finanziamenti statali.

Qual è l’augurio che sente di fare agli studenti e cosa spera per loro?

Innanzitutto spero che possano tornare alla vita normale. Inoltre spero possano essere sempre orgogliosi della nostra Università e contenti di avere un Rettore la cui porta è sempre aperta per loro. Mi auguro si possano divertire durante queste festività, ma con attenzione perché ancora il virus è tra noi. È bene utilizzare prudenza, almeno per alcuni mesi, altrimenti rischiamo di tornare a quella situazione di un anno addietro che non vogliamo neanche immaginare e che auspichiamo di non dover rivivere più.

Le redattrici di UniVersoMe Angelica e Ilenia Rocca – ©  Natalia La Rosa

L’intera redazione di UniVersoMe, con questo messaggio di speranza del nostro Rettore, augura a tutta la comunità accademica che il Natale e questo nuovo anno riportino la serenità e la tanto bramata normalità, contando di ritornare presto a rivivere completamente quella vita universitaria che in questi ultimi anni ci è mancata.

                                                                                                                                                                               Angelica e Ilenia Rocca