Eventi del fine settimana

VENERDÌ 28

  • TERZO COMPLEANNO DELLA LIBRERIA COLAPESCE

DOVE: COLAPESCE – libri, gusti, idee Via Mario Giurba 8/10

QUANDO: 19:00 – 0:00

COSA: “Compleanno vol. 3”
Cari amici, tre anni fa abbiamo iniziato l’avventura di Colapesce.

Tre anni bellissimi, ricchi di soddisfazioni e ed amici che ci sono venuti a trovare. Quest’anno la festa è doppia, festeggiamo in grande e soprattutto insieme a voi.

Arriva una nuova creatura nel “mare” della libreria, il primo romanzo di Filippo, che insieme a Nicola e Ciccio ha dato vita all’attività.

Tutta la famiglia di Colapesce al completo vi aspetta per una festa da “INVINCIBILI”!

Ecco cosa ci aspetta:

DALLE ORE 19.00

ANTEPRIMA READING “UN’INVINCIBILE ESTATE” DI FILIPPO NICOSIA

A SEGUIRE:

LE VOSTRE FACCE IMMORTALATE DA FRANCESCO ALGERI SUL SET FOTOGRAFICO “UNA BANDA DI LETTORI”

MUSICA E VINILI CON DJ KOLLASSO

ED ALTRE SORPRESINE

SABATO 29

  • INCONTRO CON EMILIO CASALINI

DOVE: Centro di mondialità via Catania 469 F

QUANDO: 17:00- 19:00 Ingresso gratuito

COSA: Terzo appuntamento del ciclo di incontri I CARE 2017.

“Politica è… liberare la bellezza” è il titolo dell’incontro che ha come protagonista EMILIO CASALINI, giornalista di Report ed autore del libro “Rifondata sulla Bellezza”.

Peppino impastato scriveva che “bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”…

Casalini a partire da queste parole – fonte di ispirazione del suo libro – animerà il dibattito sul tema dell’incontro.

  • CONCERTO CANOVA

DOVE: Retronouveau

QUANDO: 22:30 – 3:00

COSA: Concerto Canova
Chitarre, tastiere, canzoni e sigarette. Fra i nomi che stanno destando maggior attenzione nel panorama del pop italiano, Canova è sicuramente quello che ha fatto breccia nel cuore di tanta gente. Motivi pervasi da un pop sofisticato, ma al contempo schietto, fresco e orecchiabile, testi cinici e romantici pronti a dire tutto quello che non vorreste sapere sull’amore e su quella generazione un pò imbambolata, che sta sempre a sognare un mondo migliore guardando il cielo a testa in giù.

Ingresso € 5 direttamente al botteghino

Aftershow Davide Patania DJ set

DOMENICA 30

  • FESTIVAL DEGLI AQUILONI di CAPO PELORO

DOVE: SPIAGGIA LA PUNTA

QUANDO: 10:30-20:00

COSA: FESTIVAL DEGLI AQUILONI di CAPO PELORO

E’ sicuramente vero che l’aquilone non è un divertimento solo per i bambini! Qualcuno le definisce “emozioni a naso in su’” e tutti noi abbiamo voglia di provare queste emozioni magari lasciando per qualche ora il telefono in borsa ?

Ed e’ cosi che nella bellissima spiaggia di Capo Peloro (“La Punta”) si svolgera’ la Prima “Festa” all’insegna del sole, vento, mare e tante esibizioni colorate a base di genuinita’ e tanto divertimento.

Una manifestazione dedicata a questo antico oggetto, l’aquilone, sportivo e ricreativo presente in diverse forme e colori ma anche incubatore di naturalezza e simbolo di liberta’ e fantasia.

Ricco il programma con esibizioni aeree, mostre, laboratori didattici per la costruzione di aquiloni, un mercatino tematico dell’artigianato di qualità, spazi gastronomici, voli in notturna e tante altre sorprese.

L’evento e’ co-organizzato con l’Associazione “Accademia Cube ART” e con la speciale partecipazione dell’Associazione SENSI CREATIVI e TRAPANI EVENTI promotori ed organizzatori del famosissimo Festival Internazionale degli Aquiloni di San Vito Lo Capo alla sua 9° Edizione (25-28 Maggio 2017).

Con questo evento la Pro Loco Capo Peloro lancerà ufficialmente il calendario eventi e attivita’ stagione 2017 ed in modo particolare la Campagna di sensibilizzazione Ambientale “Ambientiamoci a Capo Peloro”.

L’evento e’ ovviamente gratuito.

Un modo semplice e concreto di dare un contributo al nostro territorio.

Vi apettiamo!

  • CONCERTO ONE DIMENSIONAL MAN

DOVE: Retronouveau – Via Croce Rossa, 33

QUANDO: ore 22:30-3:00

COSA: Il nome della band è ispirato all’opera del filosofo francofortese Herbert Marcuse, “L’uomo a una dimensione”, in cui viene denunciata la tendenza della società occidentale ad appiattire l’essere umano alla dimensione di individuo consumatore, privandolo di sogni e aspirazioni diverse dal possesso di nuovi prodotti della società industriale.

Si legge nella descrizione dell’evento “Sarà un repertorio che vuole ripercorrere le tappe artistiche più significative della storia della band, introducendo però una decina di pezzi che diverranno presto il nuovo sforzo full-lenght di una delle band più arrabbiate e violente della storia recente del rock italiano.”

Il gruppo nasce nel 1996, con Pierpaolo Capovilla al basso e alla voce, Massimo Sartor alla chitarra, e l’indimenticabile Dario Perissutti alla batteria.

Con questo nucleo vede la luce nel maggio del 1997 il loro primo disco (omonimo), One Dimensional Man, pubblicato dall’etichetta indie pisana Wide Records. Nel gennaio 2000, dopo un cambio di line-up (entra Giulio Ragno Favero, esce Sartor) arriva il secondo disco: 1000 Doses of Love. Nel 2001 il gruppo pubblica il suo terzo album, You Kill Me, destinato a diventare il loro lavoro più celebre. Nel marzo 2003 fanno il loro primo tour europeo che li porta a esibirsi a Berlino, Vienna, Lugano, Bruxelles, Amburgo. Dopo 4 anni, 2 dischi e centinaia di concerti, Giulio matura la decisione di lasciare la band. Arriverà a sostituirlo Carlo Veneziano, giovane chitarrista dell’underground trevigiano col quale nel maggio del 2003 iniziano a comporre nuovo materiale e a suonare dal vivo. A gennaio 2004 tornano in studio per realizzare il quarto album. Registrato e missato dallo stesso Giulio Ragno Favero (che continua a restare collaboratore della band), nel 2004 esce Take Me Away (per Ghost Records e Midfinger Records). Verso la fine del 2005, Dario Perissutti lascia la batteria a Franz Valente, successivamente ne Il Teatro degli Orrori. Nel 2010, esce “The Box”, la raccolta completa dei quattro dischi, rimasterizzati per l’occasione sempre da Ragno Favero, con la collaborazione di Giovanni Versari. Il breve tour di promozione che ne segue, vede l’entrata in gruppo del napoletano Luca Bottigliero ai tamburi, già drummer di Mesmerico.

E siamo all’oggi. Il Teatro degli Orrori ha appena terminato un defatigante tour di promozione del suo quarto disco in studio, e Pierpaolo e Franz, con Carlo Veneziano ritrovato dopo una lunga assenza, ridanno vita al progetto di One Dimensional Man. Provano per due mesi soltanto canzoni nuove di zecca, ricercando di rinnovare il sound del gruppo nel segno di un rock più intransigente che mai. Il tour che si apprestano ad affrontare, proporrà proprio queste nuove canzoni, non ancora pubblicate su disco, ma che saranno protagoniste fin da subito del repertorio dal vivo.

Ingresso €10

Jessica Cardullo

Arianna De Arcangelis

Abbatti lo Stereotipo: la nuova rubrica di UniVersoMe

6gc3d1Il nostro ruolo non è quello di essere per o contro; è di girare la penna nella piaga.

 

Questa ve la devo raccontare.

Era una graziosa mattina di maggio quando mi sono trovata catapultata in una città nordica. Beh, in realtà ci sono andata per cambiare aria prima della reclusione da sessione estiva. Adoro il nord e l’Europa, sapete perché? Perché non vengo reputata una persona “strana”. Alternativa magari, o, semplicemente, una banana di niente, considerando che ognuno si fa i fatti suoi.

E quindi, durante questa graziosa mattina, ho mandato un messaggio vocale al mio amico vegetariano per raccontargli di come ero contenta di essere là e se lui stesse coccolando le sue carote. Perché, giustamente, essendo vegetariano, DEVE (nella mia, forse, mente perversa) coccolare le sue carote.

Così è cominciato tutto, così è nata l’idea di ‘’Abbatti lo Stereotipo’’. Due stereotipi viventi che si dicevano frasi stereotipate. Si è accesa la lampadina: siamo degli pseudo scrittori in un contesto un tantinello medioevale, quindi perché non cercare di abbattere tutti gli stereotipi dai quali siamo circondati? Cambiamo il mondo. Ok, magari non esattamente IL MONDO, ma mettiamo le cose in chiaro, strappiamo queste inutili etichette.

Via, bando alle ciance, cominciamo.

Il primo stereotipo che voglio abbattere con l’inaugurazione di questa rubrica è quello secondo cui il taglio di capelli esplica per forza chi sei o chi non sei nella vita. Il taglio di capelli, il colore o l’acconciatura possono dare un input sul mio stile, ma niente di più. I punkabbestia hanno i capelli alti e con il gel fino al soffitto, gli emo il ciuffo davanti, le barbie la paglia bruciata. Sono stili, mode, correnti che vogliono un determinato modo di vestire, di fare.

E quindi, ecco le 5 cose che i capelli NON vogliono dire:

1-    Se sono un uomo ed ho i dreadlock posso essere o non essere un raggea. Questo non implica per forza che io sia un drogato o che io non sia una persona capace di intendere e volere. Magari sono un drogato, ma potrei anche essere laureato per quanto vi riguarda. Stessa cosa per le donne: non sono per forza un’eroinomane. E non sono una persona sporca, giuro. I dreads si lavano, semplicemente si usano shampoo che non siano schiumogeni. Un ragazzo italiano in erasmus a Madrid, signori a MADRID, non è stato fatto entrare in discoteca perché reputato PERICOLOSO solo per i suoi dreads.

 

2-    Se sono uomo ed ho i capelli lunghi, lunghissimi, non sono per forza un barbone o un poveraccio. No, veramente. Un mio collega se li dovette tagliare perché il professore era convinto venisse dalla Caritas. Vi è mai passato per la mente che sono semplicemente un pigro di pupù o un tirchio che si secca spendere soldi dal barbiere? Allo stesso tempo non vuol dire che io sia un selvaggio alla tarzan, padre natura o un artista bohèmien: magari sono solo un morto di fig…

 

 

3-    Passiamo alle gradazioni di colore. Se sono bionda non sono per forza stupida e oca, non sono una prostituta. Se ho i capelli biondi e gli occhi azzurri non sono un angelo misericordioso. Se sono castana e occhialuta non sono scontatamente intelligente come Rita Levi di Montalcini. Se sono mora e porto il rossetto rosso non ho velleità da bocca di rosa. Se sono con la mia amica bionda non siamo rispettivamente lei il bene e io il male. Se sono rossa non sono un irascibile e inaffidabile diavolo assetato di sangue e vendetta.

 

4-    Parliamo delle donne con i capelli a spazzola. Allora, che io abbia i capelli a spazzola non implica per forza la parola CANCRO. Anni fa una modella, tale Stefania Ferrario (potete trovare il video su youtube), dovette smentire la malattia mortale di cui si diceva fosse affetta sui social. Semplicemente lavoro, campagne di sensibilizzazione, i suoi gran c***i, le hanno fatto decidere di tagliarseli a zero. Similmente, un uomo con i capelli a zero non ha il cancro, non è un militare. Magari è semplicemente calvo, o magari no, magari vuole recuperare 10 minuti la mattina per dormire un altro po’.

 

5-    Dulcis in fundo, la categoria a cui tengo di più: le ragazze con i capelli corti. Tutte noi con i capelli corti siamo lesbiche. Ma, dio santo, perché mai questa idea malsana? Partendo dal presupposto che ognuno di noi è liberissimo di fare, sotto le proprie lenzuola o nel sedile posteriore dalla propria macchina, il cavolo che gli pare con chi e con cosa gli pare… Esattamente, i capelli, con tutto questo, cosa c’entrano? Me lo dovete spiegare. Perché una ragazza omosessuale, che magari ha dei meravigliosi capelli neri, ricci e lunghissimi, dovrebbe andare a tagliarsi i capelli a maschio giusto per fare sapere, A VOI, che è omosessuale? O, al contrario, perché una ragazza eterosessuale non dovrebbe andare a tagliare i propri capelli, magari rovinati da anni di piastra e cloro, solo perché, sempre VOI SIMPATICONI, andate a pensare che sia omosessuale? Io, veramente, non comprendo. Considerando che non possiamo girare con un cartello al collo con scritto ‘’MI PIACE IL PENE’’ (e, probabilmente, pensereste che lo usiamo solo per coprire, a maggior ragione, il nostro orientamento sessuale), potreste, ad esempio, pensare di rivalutare un po’ tutta la vostra mentalità? Un abbraccio.

 

 

Elena Anna Andronico