6 easter egg che nessuno ha colto in Marvel’s Spiderman 2

Lo scorso 20 Ottobre è stato rilasciato il secondo capitolo sullo Spiderman di Insomniac Games. Questa nuova serie rilanciata da Sony come esclusiva per Playstation ha stupito tutti sin dall’annuncio del suo primo capitolo nel lontano 13 Luglio 2016.

Questo nuovo Marvel’s Spider-man 2 ha rinnovato l’attenzione per le sue meccaniche di gioco ma soprattutto per la narrazione e la costruzione di personaggi dalla caratterizzazione molto solida. Nonostante ciò, la narrazione strizza l’occhio agli appassionati dell’Uomo Ragno sia dal mondo fumettistico che quello videoludico. Si tratteranno i riferimenti a quest’ultima partendo dai titoli 3D pubblicati nella fine degli anni 90 proprio per la prima Playstation.  Alcuni dei punti che seguiranno saranno spoiler della trama di Marvel’s Spiderman 2.

Spiderman: gli scontri con Venom e Lizard

La presenza del simbionte Venom era stata confermata fin dal primo teaser trailer e ci saremmo aspettati qualche rimando al passato videoludico. Il titolo più iconico a dargli maggiore importanza fu Ultimate Spider-man pubblicato nel 2005. La cosa interessante di questo titolo fu proprio la possibilità di poter controllare il famoso mostro nero. Lo stesso accade nell’ultimo titolo sviluppato da Insomniac Games dove è possibile sprigionare tutta la sua furia distruttiva.

Altro villain menzionato negli scorsi trailer è stato l’alter ego del dottor Connors, ovvero il rettile Lizard. Nella storia dei videogiochi è sempre stato un boss molto abile. Il suo terreno preferito di gioco è sempre stato sotto i grattacieli della città, la fogna di New York. Lo scontro tra i due è stato ideato originariamente nella prima versione di Spider-man – The Game per la storica prima Playstation. Da allora più volte è stato riproposto lo stesso scontro. Ricordiamo il terzo tie-in sullo Spider-man 3 di Raimi (nelle generazioni PS2 e PS3) dal quale Marvel’s Spider-man 2 riprende molte soluzioni narrative (infatti ci saremmo aspettati un po’ più di originalità).

Spider-man con il costume nero e Lizard. Immagine estrapolata dal trailer. Fonti: Playstation Italia, Sony.

La stanza degli specchi di Mysterio

Quando non c’era il raytracing, gli specchi nei videogiochi andavano bene lo stesso. Ne è la prova Spiderman 2 – The Game ( nelle piattaforme PS2, Xbox 360) nel primo utilizzo della stanza degli specchi. In questo capitolo il Mysterio che ci viene presentato è molto più audace e ci mette davanti ad un livello molto divertente e atipico. La stanza presentata nel recente capitolo su PS5 prende solo l’idea di base ma ne stravolge totalmente i meccanismi di “disorientamento”. Anzi, le dinamiche di gioco sembrano ispirarsi allor più ad un match di Guitar Hero.

Fuga dal laboratorio di ricerca e scontro al Times Square

Tornando a Venom, il suo background in Marvel’s Spiderman 2 è stato costruito in modo da mettere alle strette Peter Parker sia come eroe che come uomo. Il simbionte nasce direttamente nei laboratori della OsCorp. Da qui cerca di scappare e viene seguito fino al Times Square dove altre forze ostili andranno a scontrarsi con l’alieno nero. Anche qui Insomianc ha dimostrato di tenere a cuore al vecchio Ultimate SM dove le ambientazioni sono le medesime.

Oscillazioni meno arcade per una fisica più realistica

Per molti amatori della serie di videogames sul Ragno, il gioco più riuscito è il tie-in Spiderman 2, dove la fisica ha subìto un’importante svolta. Per la prima volta le oscillazioni non sono scriptate (seguono andamenti prestabiliti), ma è possibile agganciarsi con la ragnatele su qualsiasi palazzo o oggetto (persino elicotteri che circolano per la città). In questo modo il sistema permetteva numerose acrobazie, ma la spettacolarizzazione veniva meno poiché era semplice perdere il controllo e sbattere sui muri.  Nel primo Marvel’s Spider-man questo problema era stato totalmente eliminato portando il focus sulla fluidità delle oscillazioni. Eppure per il sequel gli sviluppatori hanno introdotto nelle impostazioni la possibilità di dare maggiore peso alla realtà fisica anziché alla fluidità, lasciando al giocatore l’arduo compito di prendere i muri con “stile”.

Immagine promozionale. Fonti: Donanimhaber, Sony

Spiderman: New York simbiotica

In Marvel’s Spider-man 2 l’introduzione di Venom ha generato immancabilmente l’invasione della città del simbionte: l’escamotage per infettare la città è stata molto furba. Tornando ai riferimenti, l’idea di una New York “simbiotica” è stata già usata per il titolo SM: Il Regno delle Ombre. La cosa interessante è come nelle storie del fumetto non sia mai stata concepita da Venom l’idea di invadere il mondo; eppure nel mondo videoludico questa funziona alla perfezione. Un plauso ad Insomniac Games per la scrittura della sceneggiatura. Segnaliamo anche una missione secondaria dove un pianoforte intonerà la colonna sonore del suddetto videogioco.

spiderman
Peter Parker (a sinistra) e Miles Morales (a destra). Immagine promozionale di Marvel’s Spider-man 2. Fonti: Sony, GameStop

Super attacchi in coppia

Dopo il titolo stand-alone dedicato a Miles Morales, era chiaro l’intento di rendere giocabili entrambi gli eroi. Infatti nell’ultimo capitolo questo avviene con le stesse meccaniche di scambio dei protagonisti di Grand Theft Auto V. Infatti lo scambio avviene in tempo reale, quindi ci troveremo a prendere il controllo dell’altro eroe mentre si trova dall’altra parte della città a fare altro.

Al contempo è possibile trovarsi la controparte nelle vicinanze e nel caso di uno scontro con una banda di criminali potremo ricevere supporto nel combattimento. Questo permette di eseguire degli attacchi finali in coppia, dando il via a spettacolari coreografie uniche e ben gestite dalla telecamera. Una meccanica molto simile è stata proposta per la prima volta nel videogioco Spiderman: Amici o nemici, dove il gameplay era totalmente incentrato sul controllo in tempo reale di uno degli eroi scelti per il livello da affrontare. Anche qui gli  attacchi finali vengono eseguiti in coppia e propongono una estesa varietà di attacchi per stendere al tappeto quanti più nemici.

Spiderman: un tributo al passato

Ci sarebbero moltissimi altri riferimenti al passato videoludico di questo eroe così prolifico nella storia del gaming.  Ma, tra alti e bassi, questo nuovo capitolo non pecca in originalità utilizzando strategie narrative che combaciano perfettamente con il divertimento associato al gameplay. Quindi ci auspichiamo che le prossime uscite mantengano tesa la tela del ragno esattamente come le aspettative dei suoi fan.

Salvatore Donato

Robot Melma: il nuovo materiale dalle proprietà innovative

Dalla Cina arriva il Robot Melma che promette di rivoluzionare la biomedicina attraverso l’utilizzo di un nuovo materiale. La nuova scoperta promette applicazioni in aree del corpo difficili da raggiungere e, di conseguenza, un notevole salto avanti nella ricerca medica e non solo.

Fonte: bgr.com
Indice dei contenuti

Cos’è e da cosa è costituito?

Come funziona

Possibili utilizzi

Quali sono i progetti e gli utilizzi futuri?

 

Cos’è e da cosa è costituito?

Dallo studio portato avanti dal Prof. Li Zhang e colleghi dell’Università cinese di Hong Kong, nasce un “robot morbido“, simile a uno slime, in grado di superare i limiti dei predecessori. Gli studiosi, previa considerazione e studio di progetti esistenti per verificare i limiti di molecole simili (esistevano già robot elastici in grado di manipolare oggetti e robot a base di fluidi  per di navigare in spazi ristretti), hanno creato uno slime con proprietà miste. Lo strumento è composto da particelle magnetiche al neodimio mescolate con borace e alcol polivinilico, un aggregato con proprietà viscoelastiche che si comporta come un liquido o un solido a seconda della forza che gli viene applicata (un tipico fluido newtoniano).

Come funziona

Lo slime viene controllato da magneti esterni che sfruttando le forze elettromagnetiche (forza che un corpo esercita su un altro a causa della presenza di cariche elettriche), generano un campo magnetico determinando così i suoi movimenti, potendosi allungare, accorciare e attorcigliare su se stesso.

Fonte: corriere.it

Utilizzi

Permette di inglobare e recuperare piccoli oggetti penetrati erroneamente nel corpo umano essendo in grado di attraversare canali superiori a 1.5mm di diametro. Infatti il team lo ha testato in vari scenari, come l’incapsulamento di una batteria in un modello di stomaco e, più in generale, la compressione e il movimento attraverso fessure di dimensioni millimetriche.
È anche un buon conduttore elettrico, per questo potrebbe essere utilizzato per “saldare” due terminali che si sono staccati, raggiungendoli all’interno dello strumento.

Fonte: www.smartworld.it

Quali sono i progetti e gli utilizzi futuri?

Il prototipo realizzato risulta al momento essere tossico a causa delle particelle ferromagnetiche. Tuttavia i ricercatori stanno già lavorando sulla versione 2.0 provando a ricoprirlo con uno strato protettivo di silice per isolarlo. Gli utilizzi futuri riguarderanno sia la biomedicina (rimozione di corpi estranei, trasporto di farmaci nel tratto gastrointestinale nel sito specifico) ma anche la tecnologia del futuro (riparazione di componenti elettroniche).
In futuro il team della CUHK prevede di voler cambiare il colore del loro robot, rendendolo più vivace e riconoscibile.

Livio Milazzo

Bibliografia

L’incredibile robot di «slime magnetico» che si muoverà dentro il corpo umano per recuperare oggetti- Corriere.it

Sembra Venom, ma è un robot fatto di melma magnetica che potrebbe salvarti la vita – greenMe

La melma cinese che può salvare la vita: afferra oggetti e guarisce da sola. Ecco come funziona (leggo.it)

La “melma magnetica robot” che potrebbe aiutare a recuperare gli oggetti inghiottiti | SmartWorld