Il Vangelo di Giuda

Nel 1978, viene scoperto dentro una piccola caverna a Minya, in Egitto, un curioso manoscritto.

Viene immediatamente destinato al restauro, fino al 2001. Cinque anni più tardi, saranno ultimate la sua trascrizione e traduzione, e, dunque, pubblicate.

È il Vangelo di Giuda, uno dei testi più affascinanti della letteratura cristiana apocrifa, che adotta, per il famoso episodio della passione di Gesù Cristo, un punto di vista totalmente nuovo e inusuale. Quello dell’apostolo traditore, il secondo Caino: Giuda.

Il Vangelo di Giuda
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Vangelo_di_Giuda

Apocrifo e gnostico

Prima di trattare il contenuto del vangelo, occorre fornire qualche informazione di base.

Il Vangelo di Giuda è un testo gnostico e apocrifo. Con il termine gnostico si indica un movimento religioso a carattere esoterico ed elitario, originatosi all’interno dello stesso cristianesimo, che propendeva una gnosi (verità) superiore, destinata a pochi eletti.

In parole povere, se i cristiani erano il popolo eletto tra gli uomini, gli gnostici erano i migliori tra i cristiani. La Crème de la Crème.

Con il termine apocrifo, invece, si intende una letteratura eterogenea che fu esclusa dal canone del Nuovo testamento, poiché non conforme all’ortodossia cristiana.

A ben vedere, è un po’ come in un allevamento: si sceglie il vitello più grasso, la vacca più feconda, il cane con un determinato tratto genetico da portare avanti. Ciò che non piace viene gettato nel cestino dei rifiuti.

“Uno di voi mi tradirà”

Torniamo al vangelo.

Sappiamo tutti come andarono le cose. Gesù fu tradito dall’apostolo Giuda e consegnato a Ponzio Pilato, che, poi, ne ordinò la crocifissione.

Nel Vangelo di Giuda, i fatti rimangono gli stessi. Eppure, questo manoscritto non è stato accolto con tanto entusiasmo dai dotti della cristianità. Cambia, infatti, l’approccio con cui vengono narrati gli ultimi momenti della vita del Cristo.

Giuda non è l’apostolo che tradisce, bensì il discepolo preferito dal maestro, l’unico che può compiere la fatica più grande: tradirlo. Per Gesù, secondo il testo apocrifo, morire era l’unico atto che potesse innescare gli eventi programmati.

Dunque, egli affidò al suo più fidato seguace il compito di tradirlo per consegnarlo alla morte, liberandolo dalla prigione corporea. Poiché gli gnostici ritenevano la carne la prigione dell’anima, allora Gesù avrebbe dovuto liberarsene per poter mostrare al mondo la sua essenza divina. Alla luce dei fatti, il bacio di Giuda era pienamente consensuale!

Risulta evidente perché questo manoscritto sia stato considerato dalla dottrina cristiana mera carta straccia. Offriva una diversa chiave di interpretazione della passione di Cristo, più pragmatica e opportunista, poco conciliabile con la linea di pensiero adottata dalla Chiesa.