Arrestati a Barcellona Pozzo di Gotto per un omicidio avvenuto nel 1999

 

Gds.it

 

In manette due uomini appartenenti alla mafia di Barcellona Pozzo di Gotto, per l’assassinio di Carmelo Martino Rizzo, ucciso a 28 anni in una piazzola di sosta sulla Salerno-Reggio Calabria.

Le indagini sono state coordinate dalla Dda potentina.

Indagini che hanno permesso di comprendere quale fosse il movente; gli inquirenti pensano dunque che fosse stato un omicidio mirato a punire la vittima per un furto commesso, secondo i mandanti, di un escavatore appartenente ad una ditta sotto la loro “protezione”.

 

In conclusioni gli arrestati dalla squadra mobile di potenza sono Basilio Condipodero, 45 anni ritenuto l’esecutore materiale del delitto, in concorso con Stefano Genovese, 45enne, già condannato dalla Corte d’assise di Potenza, tuttora detenuto, e Giovanni Rao, probabilmente il mandante del delitto.

 

Alberto Cavarra

Messina, due catanesi in trasferta sorpresi a rubare motorini

 

Strettoweb.com

 

Due catanesi sono stati arrestati a Messina dai carabinieri per aver rubato dei motorini nei cortili degli appartamenti.

Lo ha stabilito il Gip del tribunale di Messina che ha emesso le ordinanze di custodia cautelare nei confronti del 27enne V.G.A. e del 28enne R.G., entrambi catanesi.

Il provvedimento restrittivo trae origine dagli esiti di un’indagine sviluppata dai carabinieri delle stazioni di Villafranca Tirrena e di Rometta Marea a seguito di una serie di furti perpetrati, la scorsa estate, in quei comuni.

Gli elementi raccolti dai militari dell’arma e la comparazione delle immagini dei vari sistemi di videosorveglianza analizzati dai carabinieri hanno permesso di individuare i due arrestati quali responsabili di ben sei furti di motocicli asportati all’interno dei cortili di altrettante abitazioni e di ricostruire anche il modus operandi dei malfattori.

I due ladri si erano introdotti nei cortili e nelle pertinenze delle abitazioni delle vittime in orario notturno, mentre i proprietari dei mezzi dormivano e scardinavano i cancelli per trasportare, spingendoli a mano, i motocicli ai quali veniva anche forzato il bloccasterzo, caricandoli all’interno di un furgone.

Si allontanavano poi dal luogo rientrando nel catanese dove i mezzi venivano smontati e rivenduti.

Le indagini hanno permesso di accertare che i veicoli utilizzati, un furgone e un’auto di piccola cilindrata, venivano noleggiati a Catania da uno dei due arrestati e utilizzati per perpetrare i furti nel messinese.

I due arrestati erano dediti a rubare motorini in maniera sistematica con allarmante professionalità delinquenziale. Al termine delle formalità di rito gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Catania piazza Lanza dove resteranno a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

 

Santoro Mangeruca

Digitalizzazione domanda di laurea

Fonte: osla.sm

 

L’Università degli studi di Messina a partire dalla sessione di laurea di Dicembre, ha provveduto a informatizzare la procedura per la visualizzazione e l’accettazione dello statino di laurea. 

L’iniziativa è finalizzata a rendere l’università sempre più smart e tecnologica, snellire la burocrazia e pertanto agevolare il “controllo amministrativo” da effettuare comodamente su Esse3 o tramite l’App Unime; inoltre i laureandi riceveranno una comunicazione e-mail con le istruzioni utili per effettuare la procedura online.

Se non avete provveduto a trasmettere i documenti inerenti alla tesi (Cd contenente la tesi, frontespizio della tesi firmato, dichiarazione di conformità e se presente libretto cartaceo), sarà necessario recarsi all’Infopoint.

Per problematiche riguardanti difformità e/o incongruenze nello statino, sarà necessario inviare una mail (completa di dati anagrafici, n. matricola, CdS di appartenenza e problematica riscontrata) al seguente indirizzo: laureaonline@unime.it e recarsi presso la propria segreteria studenti.

 

Livio Milazzo

Topi e blatte, totale assenza di igiene negli uffici Inail: è emergenza anche a Messina

Messinatoday.it

 

La Uilpa Sicilia denuncia: “Lavoratori esposti al rischio”.

Totale assenza di pulizia e igiene in alcune strutture dell’INAIL in Sicilia.

Lo denuncia il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Sicilia Alfonso Farruggia, con particolare riferimento alle sedi di Catania, Siracusa, Agrigento, Caltanissetta, Messina e Palermo Titone dove topi , blatte e piccioni negli uffici rendono difficile la vita dei dipendenti durante le ore di lavoro.

Abbiamo ricevuto – spiega l’esponente sindacale – diverse segnalazioni da parte del personale, alle prese con insostenibili carenze in termini di decoro, vivibilità e salubrità degli ambienti. Si tratta di una vera e propria emergenza, che assume caratteri paradossali poiché si verifica in un Istituto che, per definizione, rappresenta la sicurezza“.

Secondo il segretario, infatti, ai disagi legati alle carenze igienico – sanitarie, si aggiungerebbero altre criticità relative alla manutenzione inesistente degli impianti di climatizzazione ormai vetusti o guasti e agli impianti elettrici non a norma, un elemento di estrema pericolosità.

L’Istituto – denuncia Farruggia insieme a Leyla Montagnino, alla guida del coordinamento Uilpa Inail Sicilia – chiede sicurezza alle aziende e le sostiene economicamente nella realizzazione di interventi mirati al miglioramento delle condizioni di salute negli ambienti di lavoro: è paradossale che non riesca a garantirla ai propri dipendenti né tantomeno all’utenza che quotidianamente si reca presso gli uffici”.

Ecco perché la Uilpa “ritiene necessario attuare un’inversione di tendenza nell’affrontare i problemi di natura logistica e i disagi legati al degrado e all’insalubrità: occorre intervenire sulle strutture ormai vetuste che richiedono drastiche ristrutturazioni”.

In assenza di “risposte rapide” il sindacato è pronto a “iniziative di protesta, senza escludere eventuali denunce presso gli organi competenti preposti al controllo“.

Antonio Gullì

Può un uomo credere di essere morto?

“Dottore, dottore, sono morto!”. Potrebbe essere la scena di un film, invece è davvero possibile che un medico senta una tale frase pronunciata da un paziente. Si tratta della Sindrome di Cotard, conosciuta anche con il nome di “sindrome dell’uomo morto”.

La sindrome di Cotard è un raro disturbo caratterizzato dalla presenza del cosiddetto “delirio di negazione”.
Il soggetto affetto non percepisce più alcun tipo di stimolo emozionale e la sua coscienza spiega questo fenomeno convincendosi di non essere più in vita o di aver perso tutti gli organi interni preposti a tale scopo.

Si evidenziò per la prima volta il 28 giugno 1880, quando Jules Cotard presenta, alla Société Médico-Psychologique, una comunicazione che lo renderà celebre dal titolo “Du délire hypocondriaque dans une forme grave de mélancolie anxieuse” dove riporta il caso di una donna di 43 anni che sostiene di non avere cervello, nervi, torace, stomaco e intestino; tutto quello che le era rimasto erano la pelle e le ossa.

La malattia era iniziata due anni e mezzo prima quando la signora aveva manifestato una grande spossatezza e ansia affermando di sentirsi come un’anima persa. Riteneva, a causa dello stato del suo corpo, di non doversi nutrire, di non potere più morire di morte naturale pensando che l’unico mezzo per porre fine ai suoi giorni fosse quello di essere bruciata viva.

Cotard affermò di avere descritto una nuova varietà clinica di melanconia ansiosa grave le cui caratteristiche sono costituite da:

  • melanconia ansiosa
  • idee di dannazione o possessione
  • tendenza al suicidio e alle automutilazioni
  • analgesia
  • delirio ipocondriaco di non-esistenza o di devastazione di alcuni organi o del corpo intero
  • delirio di immortalità

Al giorno d’oggi sono pochi i casi descritti.

Uno studio condotto presso l’ U.O. di Neurologia, Dipartimento di Neuroscienze, Università di Pisa, espone la condizione di un paziente con sospetta sindrome di Cotard.

Riguarda un uomo, EC di 82 anni, senza alcuna storia familiare di disturbi psichiatrici che vive in famiglia. Operoso e partecipe a tutte le attività familiari, il paziente è stato profondamente colpito dalla morte di una sorella verificatasi sei mesi prima di giungere all’osservazione dei medici. Due mesi dopo l’evento luttuoso il paziente ha iniziato a riferire vaghe rachialgie.

Progressivamente l’anziano era divenuto inquieto, preoccupato per il persistere della sintomatologia dolorosa, iporessico ed insonne, aveva abbandonato l’abitudine di fare lunghe passeggiate e si era rifiutato di recarsi al supermercato per le compere quotidiane, rispondendo faticosamente e con parole imprecise alle domande dei familiari.

Un mese prima della valutazione medica, gradualmente, EC aveva manifestato deficit di attenzione, di memorizzazione e di esecuzione di calcoli aritmetici. Nel contempo l’uomo era divenuto ansioso, perplesso, come spaventato, perseverante su previsioni di morte. Successivamente aveva avvertito che il suo corpo era cambiato. Infine si era rifiutato di nutrirsi ritenendosi morto.

Il paziente fu mandato in ambulatorio per i disturbi cognitivi nel sospetto di una sindrome demenziale a decorso sub-acuto. L’anamnesi orientava verso un quadro Cotardiano nell’ambito di una depressione maggiore con manifestazioni psicotiche.

Il paziente fu quindi trattato con farmaci antidepressivi e il quadro clinico ha mostrato una progressiva risoluzione sintomatologica dalla seconda settimana di terapia fino a remissione totale con reintegrazione nel ruolo familiare e nel contesto sociale del soggetto dopo circa quaranta giorni di trattamento farmacologico.

Ma vi sono basi neurobiologiche per spiegare la sindrome di Cotard?

Per quel che riguarda l’aspetto psicologico/neuropsicologico, alcuni studi hanno evidenziato nei pazienti con sindrome di Cotard una disposizione psicologica individuale definibile come stile attribuzionale introiettivo.

Numerosi studiosi infatti analizzarono l’assessment neuropsicologico di pazienti con la sindrome di Cotard ed evidenziarono che il profilo neuropsicologico, attraverso il test di riconoscimento di facce, non mostrava deficit a carico di funzioni cognitive quali le capacità di ragionamento, la memoria visuospaziale per i luoghi, la memoria di riconoscimento verbale, ma i deficit riguardavano il riconoscimento delle facce e le stime cognitive (funzioni esecutive).   

La perdita del significato emotivo di ogni esperienza sensoriale, determinerebbe il delirio di negazione, ovvero “Io sono morto”, quale unica spiegazione per la totale mancanza di emozioni. In particolare le anomalie percettive, soprattutto per i volti, causate dal deficit neurologico di elaborazione emotiva del riconoscimento visivo interagiscono con lo stile attribuzionale interno determinando un vissuto depressivo importante che, a sua volta, è alla base del delirio di negazione.

Anche la diagnostica per immagini ha contribuito nell’approfondire le conoscenze su tale patologia, soprattutto TC e RMN, così come la medicina nucleare: in alcuni pazienti attraverso la SPECT si evidenziò una riduzione di flusso cerebrale.

Solitamente, la sindrome di Cotard viene trattata con medicinali antidepressivi e antipsicotici, associati a delle sedute di psicoterapia. In questo percorso si tende, generalmente, a coinvolgere i familiari, in quanto il paziente potrebbe non riconoscere il proprio stato in piena autonomia.

Nonostante la sindrome di Cotard non sia riportata nel DSM (Manuale Diagnostico e Statistico delle malattie mentali), e nonostante sia associata ad altre patologie neuropsichiatriche, verosimilmente rappresenta una sindrome ben definita e ciò dovrebbe stimolare i ricercatori a studiarne ulteriormente i meccanismi fisiopatologici. 

Carlo Reina

Destino indeciso per il Giardino delle Luci a Piazza Cairoli: chiude e riapre nello stesso giorno

 

Strettoweb.com

 

Da un’annunciata chiusura ad un dietrofront improvviso; si sta dimostrando molto combattuta la presenza del Giardino Natalizio costruito a Piazza Cairoli.

Nella giornata di ieri dopo la chiusura e il conseguente danno paesagistico fatto alla Piazza di Messina, coprendo l’intera area natalizia con dei teloni, l’amministrazione comunale si è convinta ad accogliere le richieste di mantenimento dell’attività.

Nel tardo pomeriggio di ieri a Palazzo Zanca si è tenuto un incontro tra l’elite politica cittadina, tra cui, oltre al Sindaco De Luca, erano presenti anche gli assessori Scattareggia e Musolino a dialogare sulla faccenda con alcuni dei rappresentanti di Messinaincentro, associazione che si occupa di allestire le zone centrali di Messina nel periodo natalizio.

Durante questo confronto sono emerse problematiche relative al fatto di recintare l’intera area natalizia e far pagare un biglietto di accesso a quest’ultima, la decisione finale è stata di riaprire l’area allestita per Natale.

La decisione è stata comunicata attraverso un video su Facebook emesso dalla pagina ufficiale di Messinaincentro.

 

Piero Inferrera

 

È morto Ubaldo Smeriglio, giornalista e scrittore: oggi i funerali

 

Stampalibera.it

Lo scrittore e giornalista 52enne Ubaldo Smeriglio, a seguito di una malattia che non gli ha lasciato scampo, ci ha lasciati ieri mattina a Messina.

Non solo il suo impegno come giornalista nei casi di cronaca nera e giudiziaria, ma anche dinanzi alla macchina da scrivere con i suoi romanzi che lasciavano convergere la prosa di Hemingway e di Garcia Marquez.

Un profondo senso di giustizia quello cui lo si riconosceva nella sua professione di scrittore e giornalista, prima con il settimanale l’Isola, poi per il Corriere del Mezzogiorno e infine anche per la Gazzetta del Sud.

 

Gazzettadelsud.it

“Sono figlio di un corsaro della corona e di una principessa dell’estremo oriente”, questo si legge nel suo profilo Facebook; così, lui, amava definirsi: forse per sottolineare il suo spirito ribelle e curioso, amante della vita e di ogni dettaglio che potesse scorgervi attraverso l’occhio attento della sua imperitura passione: la scrittura.

“Non forzare la realtà”, infatti, soleva ripetere.

Nell’ultima esperienza professionale con il gruppo “Caronte-Tourist”, il suo estro prolifico aveva partorito “Onde Sonore”, un itinerario artistico e musicale.

I funerali si svolgeranno oggi alle 15 nella chiesa di Santa Maria di Gesù a Provinciale.

 

Antonino Giannetto

 

Starting Finance Club: un’opportunità per noi studenti

 

5 dicembre, Dipartimento di Economia dell’università di Messina. È qui che ha inizio lo Starting Finance Club, finalizzato a diffondere le principali tematiche del mondo della finanza.

Si tratta di un’idea originale di due studenti romani che nel 2016 hanno dato vita al progetto Starting Finance. Adesso è finalmente approdato al Sud.

Si è trattato di un grandissimo gioco di squadra che ha visto la collaborazione della nostra università con l’università di Palermo, ma non solo.

Dei nostri, hanno preso parte alla realizzazione del progetto soprattutto gli studenti dei corsi di laurea triennali, magistrali e dottorato, oltre che gli stessi docenti.

Tra i relatori dell’incontro il professore Michele Limosani, direttore del Dipartimento di Economia e Rossana Arcano, presidente dello Starting Finance Club Messina.

Tempostretto.it

 

Ma in cosa consisterà questo club? Che vantaggi possono avere gli studenti?

È stata presentata la programmazione di futuri incontri con esperti, corsi di formazione e competizioni. Sarà decisivo inoltre l’impegno dei docenti e dei dottorandi nell’approfondimento di tematiche suggerite dagli studenti.

L’idea è soprattutto quella di crescere insieme: non è un progetto a senso unico, dove gli stimoli provengono solo dall’alto. La centralità delle esigenze degli studenti è un punto cardine di questo lavoro.

In una società dove il 74% della popolazione si trova in una situazione di analfabetismo finanziario scommettere sui giovani universitari è la strategia migliore. La finanza è un mondo molto vasto e ricco di opportunità, anche professionali. Saperlo navigare non può che farci bene.

 

Angela Cucinotta

Messina, dopo la denuncia dell’attrice Cucinotta la smentita della Procura

 

Repubblica.it

 

L’attrice Maria Grazia Cucinotta ha denunciato il caso di un ragazzino di 13 anni con gravi problemi psichici che è stato allontanato da casa, insieme a tutta la sua famiglia – i  genitori e la sorellina di 8 anni – con un provvedimento del Gip di Messina perché disturbava i vicini.

All’Ansa l’attrice ha raccontato il caso e ha fatto appello ai magistrati perché ci ripensino.

La Procura invece fornisce una versione del tutto diversa. I giudici precisano che non è il ragazzino disabile a essere stato allontanato da casa ma i suoi genitori, che sono indagati per stalking nei confronti dei vicini.

“Nessun provvedimento di allontanamento è stato disposto nei confronti di soggetti minori di età. Il gip di Messina ha emesso un provvedimento di divieto di avvicinamento a carico di una coppia perché gravemente indiziata del reato di stalking nei confronti di alcuni vicini di casa”.

Questo è quanto riportato in una nota della procura di Messina.

Per lunedì prossimo è attesa la decisione del tribunale del Riesame sul provvedimento adottato dal giudice.

 

Carmela Caratozzolo

Riqualificazione della Galleria Vittorio Emanuele

 

 

Gazzettadelsud.it

 

Al via il piano della giunta De Luca per rimettere in sesto la Galleria Vittorio Emanuele di Messina.

L’obiettivo principale è di effettuare una pulizia straodinaria per posizionare l’albero di Natale e le varie luminarie.

Successivamente si procederà con il sequestro e la rimozione di tutti gli arredi abbandonati nella  struttura.

Il sindaco di Messina ha fatto il punto della situazione sia per quanto concerne l’occupazione del suolo pubblico, sia per le condizioni della struttura. Riguardo al primo punto si è venuta a conoscenza che nessuno dei titolari della varie attività presenti nella Galleria Vittorio Emanuele è in possesso dell’autorizzazione per occupare il suolo.

La Galleria, essendo composta da quattro palazzi, costituisce un condominio che secondo Regolamento approvato alla data di costruzione, prevede la nomina di cinque amministratori che sia in grado di gestire gli spazi comuni.

Riguardo invece le parti estetiche della Galleria, l’intenzione è stabilire delle linee guida per uniformare lo stile degli elementi degli arredi posizionati al suo interno.

 

Piero Cento