Esplosione a Rocca di Papa: morto anche il sindaco eroe

Se n’è andato da eroe Emanuele Crestini, il sindaco di Rocca di Papa, seconda vittima dell’esplosione dopo il suo delegato, Vincenzo Eleuteri, 68 anni.

Il 10 Giugno una perdita di gas in un palazzo di Rocca di Papa aveva coinvolto anche la sede del Comune, causandone l’esplosione.

Crestini aveva aiutato i suoi dipendenti ad evacuare dalla struttura, ma il troppo fumo inalato gli è stato letale.

Ultimo a fuggire dall’edificio, il primo cittadino era rimasto gravemente ferito, e nelle ultime ore di qualche giorno fa le sue condizioni erano peggiorate.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ne ha elogiato l’altruismo.

Gli fa eco anche Matteo Salvini, il quale, oltre a ricordare le due vittime, ha onorato Crestini con la medaglia d’oro al valor civile.

Lo ricordano inoltre lo staff del Sant’Eugenio di Roma, ospedale in cui era ricoverato, e l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.

Un altro esempio del suo spirito di sacrificio per gli altri, Crestini ce lo aveva dato quando la scorsa estate si era detto disponibile ad ospitare i circa 100 migranti della nave Diciotti destinati al Cas “Mondo Migliore”.

Antonino Giannetto

 

Olimpiadi 2026 Milano-Cortina

 

Ad aggiundicarsi le Olimpiadi invernali 2026 sono state Milano e Cortina con 47 voti a favore contro i 34 di Stoccolma.

Dal 6 al 22 febbraio si terranno le classiche Olimpiadi, mentre dal 6 al 15 marzo le Paralimpiadi.

Questa non è una vittoria soltanto per lo sport italiani, ma anche per l’economia: infatti secondo uno studio dell’Università la Sapienza di Roma, le Olimpiadi invernali produrranno una ricchezza cumulata di 2,3 miliardi nell’arco di tempo 2020-2028, con possibilità di ricavi che si estendono fino a 3 miliardi di euro, secondo un’analisi della Bocconi.

A godere saranno soprattutto Milano (dove si insegue il miraggio di una Expo 2.0 condensata in 17 giorni) e la Lombardia, con un valore aggiunto di ulteriori 1,2 miliardi.

Ma anche la piccola Cortina, perla delle Dolomiti, che pure spicca nelle classifiche nazionali in fatto di ricchezza pro-capite, dovrebbe assicurarsi un extra-Pil di 200 milioni di euro.

I Giochi saranno spalmati su quattro ‘cluster’ fra Lombardia, Veneto e le province di Trento e Bolzano: Milano, Valtellina, Cortina e Val di Fiemme.

La cerimonia di apertura davanti agli 80 mila spettatori di San Siro sarebbe la più partecipata nella storia dei Giochi invernali insieme a Pechino 2022.

Piero Cento

Maturità 2019: via agli orali. Addio alla tesina, in arrivo le tre buste

 

520.263 i candidati iscritti alla Maturità 2019.

Finite le prove scritte, i maturandi, tra oggi e domani, dovranno vedersela con le prove orali.

Grande novità introdotta quest’anno: l’addio alla tesina che fino allo scorso anno permetteva ai maturandi di partire da un loro argomento scelto; in sua sostituzione arrivano invece le tre buste.

Ma come funziona questo nuovo sistema?

Gli studenti troveranno davanti a loro, le buste contenenti alcuni materiali per iniziare il colloquio. Al loro interno sono presenti elementi di spunto da cui l’alunno può iniziare il suo discorso: quindi un testo, un documento, un progetto, un problema, un disegno o una fotografia. I temi sono legati al percorso di studi che è stato effettuato durante l’anno scolastico. Una volta avviato il colloquio, la commissione potrà fare le sue verifiche sul programma svolto ma anche sui progetti legati alla cittadinanza e alla Costituzione e anche le prove scritte saranno oggetto d’esame.

Benedetta Sisinni

 

 

Chernobyl – La serie

Una serie destinata a diventare un classico. Voto UvM: 4/5

 

 

 

In onda su Sky Atlantic la miniserie Chernobyl, coprodotta da Sky UK e da HBO.

Chernobyl è una drammatizzazione degli eventi intorno al disastro nucleare che avvenne nell’omonima città, in Unione Sovietica, il 26 aprile 1986.

Negli Stati Uniti, dove è già andata interamente in onda, ha stregato critica e pubblico.

La serie è stata molto ben recensita, ha riacceso un certo interesse nei confronti dell’energia nucleare e in particolare di Chernobyl (le richieste per visitare l’area sono in netto aumento) e oggi ha il miglior voto di sempre sul sito IMDb (9,6 su 10).

Il primo episodio di Chernobyl si apre con una scena ambientata due anni dopo il disastro, con un discorso sulle bugie e sul loro costo.

 

Poi, l’espediente del flashback permette di tornare indietro a «due anni e un minuto prima» e già nei primissimi minuti del primo episodio vediamo l’incidente: in piena notte, all’una e 23 minuti e 45 secondi, esplode il reattore 4° della centrale nucleare.

Da lì in poi, la serie racconta soprattutto due punti di vista: quello degli eroi che, spesso inconsapevoli di quello che stava accadendo, cercano di capire e risolvere il problema, e quello di chi ha potere e cerca di nascondere la verità per non compromettere l’immagine dell’Unione Sovietica o per scaricare le responsabilità su qualcun altro.

L‘oggettiva potenza emotiva della storia racconta fin dal principio le cose per le quali è stata più apprezzata: la recitazione, la ricercatezza dei dettagli, la capacità di ricostruire e spiegare con efficacia comunicativa eventi complessi, la fotografia, la capacità di alternare diversi livelli di narrazione, in particolare quello delle vittime ignare e quello dei potenti consapevoli.

Il Guardian ha scritto che la serie sarà destinata a «diventare un classico».

 

Nonostante la miniserie sia co-prodotta da HBO, una società associata ad alcune delle migliori serie tv di sempre, questo successo è una sorpresa.

La lezione di Chernobyl è che non è l’energia nucleare moderna a essere pericolosa, ma le bugie, l’arroganza e la repressione delle critiche.

Le riprese sono durate 16 settimane e sono state fatte per la maggior parte in Lituania, in un quartiere periferico della capitale Vilnius. Successivamente si sono spostate alla centrale di Ignalina, oggi non più in funzione, che era nota anche come “la sorella di Chernobyl” per la sua somiglianza con l’impianto dell’incidente.

Si è parlato anche dell’attendibilità storica della serie, soprattutto in Russia, dove uscirà un’altra serie su Chernobyl che dovrebbe ipotizzare il coinvolgimento della CIA nel disastro.

Diversi giornali e programmi filo-governativi hanno pesantemente criticato la serie per il modo in cui è stata rappresentata l’Unione Sovietica e in particolare la gestione del disastro.

Sono state fatte tante analisi sull’accuratezza storica delle vicende mostrate dalla serie e dei personaggi.

La serie fa ovviamente delle semplificazioni, ma racconta una verità basilare, cioè che il disastro ebbe a che fare più con le bugie, con gli inganni e con il marcio sistema politico sovietico che con l’ingegneria.

Il nuovissimo successo, firmato ancora una volta HBO, non è dunque solo un caso televisivo, ma si intreccia con la vita e con lo svelamento delle verità scomode ma necessarie affinché l’umanità non ripeta certi errori.

Antonio Mulone

Ravenna: bimbo morto a Mirabilandia

 

Secondo il video, sequestrato, delle telecamere interne, la madre ha lasciato il piccolo vicino a uno scivolo con circa 30 centimetri di acqua dicendogli di restare lì perché sarebbe tornata presto. Attesa per l’esame autoptico che chiarirà la causa del decesso del piccolo di 4 anni.

Il piccolo Edoardo Bassani, 4 anni, morto mercoledì pomeriggio in una piscina di Mirabilandia, a Ravenna, è rimasto per circa tre minuti privo di sensi e a testa in giù in acqua a circa 20 metri dal bagnino. Nel frattempo i bimbi attorno, ignari, hanno continuato a giocare: qualcuno lo ha pure sfiorato o gli è passato sotto in apnea. Questo ciò che emerge dal video delle telecamere interne. Con i risultati dell’autopsia, si chiuderà la prima parte dell’inchiesta sulla morte del piccolo.

Il video (che contribuisce a ricostruire la dinamica dell’incidente) delle telecamere interne, dura circa otto minuti, dal momento dell’allontanamento della madre ai soccorsi, quando già la donna lo stava cercando.

Il bambino, infatti, non è rimasto nel punto indicato dalla madre: ha iniziato a spostarsi verso una baby-dance, prima giocando e poi annaspando per infine soccombere in 110 centimetri d’acqua.

Il corpo è stato quindi spostato dalle varie correnti della piscina fino al punto in cui è stato ritrovato.

Tra gli indagati (per omicidio colposo in cooperazione) oltre alla madre 38enne del piccolo, vi sono altre 10 persone, tra cui il bagnino, i responsabili dei vari livelli della sicurezza e del servizio di salvataggio; e infine il direttore generale del parco e quello operativo.

Dopo gli accertamenti sulle cause della morte del bimbo, avvenuta quasi certamente per annegamento, la Medicina del Lavoro dell’Asl provvederà a scandagliare i protocolli riguardanti la sicurezza interna del parco e verificherà il rispetto di tutte le norme di settore.

                                                                                                        Gianluca Vitale

 

 

 

 

UE, clima: salta l’accordo sulla neutralità climatica entro il 2050

mutamento climatico 2050
© Amelia Holowaty Krales / The Verge

Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca ed Estonia si sono opposte alla formulazione della bozza sulla neutralità climatica.

Si è conclusa in maniera fallimentare la riunione del Consiglio Europeo dello scorso 20 giugno. A poche ore dalla scioccante foto dei cani da slitta che “camminano sull’acqua”, il Consiglio non è riuscito a deliberare sulla bozza contenente i principi per l’azzeramento delle emissioni entro il 2050.

A esercitare il diritto di veto sulla proposta, bloccandone di fatto la formulazione, sono stati Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca ed Estonia. Non sono bastate le pressioni degli altri stati UE – in particolare Francia e Germania -, né quelle degli attivisti: per i paesi del blocco di Visegrád (accompagnati dall’Estonia) parlare di emergenza climatica non è una priorità. O forse non è conveniente. L’economia di questi paesi si basa ancora in grandissima parte sullo sfruttamento del carbone; percentuale di sfruttamento che arriva sino all’80% nel caso della Polonia (Ansa).

Ancora una volta, lo scenario che emerge è quello di un’Europa i cui leader non riescono conformarsi su decisioni fondamentali. Le parole, i proclama e gli slogan non vengono accompagnati da corrispettivi pratici, e a farne i conti sono il pianeta e le persone. Ancora una volta, quell’Europa che non è più CECA, EURATOM o CEE, e che dovrebbe essere oggi più che mai un’Europa dei valori, non si dimostra tale. Così, la disposizione sulla neutralità climatica è finita in una nota a piè di pagina nel documento conclusivo del giorno.

Gli attivisti di Greenpeace, in occasione della riunione del Consiglio, hanno proiettato sulla sede di Bruxelles una terra a forma di bomba, in procinto di esplodere. “Emergenza climatica”, “Europa agisci adesso” e “Non c’è più tempo” sono alcuni degli slogano che hanno corredato la proiezione.

bocciata neutralità climatica 2050

“L’agenda a breve termine a cui l’Europa ha fatto riferimento per decenni non è riuscita a fornire un pianeta vivibile e una società equa”, afferma Ariadna Rodrigo, consulente Greenpeace per la politica democratica dell’UE. “Questa programmazione votata al business continua come al solito, quando in realtà si dovrebbe affrontare l’emergenza climatica, ridurre le disuguaglianze e porre il benessere delle persone tra le massime priorità della Commissione”.

 

Francesco D’Agostino

Ecco il Gatto-Volpe: scoperta una nuova specie di felino

Rinvenuto nelle campagne della Corsica un nuovo esemplare

Dopo le notizie sulle numerose specie a rischio di estinzione finalmente la natura ancora una volta ci ricorda quanto sia vasto l’ecosistema in cui viviamo.
Sembra un normale gatto domestico ma le sue orecchie sono molto più grandi, i suoi canini sono eccessivamente sviluppati e la punta della sua coda finisce con un ciuffo nero: il gatto-volpe potrebbe essere una nuova specie di felino scoperta in Corsica.
A prima vista, sembra un normale gatto domestico ma è molto più lungo di un gatto medio misura infatti circa 90cm, le sue orecchie sono molto più grandi, i suoi canini sono eccessivamente sviluppati e la punta della sua coda finisce con un ciuffo nero. Questo animale, che somiglia ad una volpe ma con le caratteristiche facciali e il pelo setoso di un gatto domestico, potrebbe finalmente ricevere un riconoscimento scientifico come nuova specie: il gatto-volpe.
Noto come “ghjattu-volpe” in lingua corsa, il gatto-volpe potrebbe essere una nuova specie di felino, secondo i ricercatori del National Office for Hunting and Wildlife (ONCFS), incaricato di uno studio dedicato all’animale.

Altre caratteristiche particolari dell’animale includono le strisce sugli arti anteriori, gli arti posteriori molto scuri e una pancia rossastra. Il suo pelo denso e setoso è un repellente naturale per pulci, zecche e pidocchi. La coda solitamente ha 2-4 anelli e la punta nera.
Da non confondere con il gatto-volpe del Borneo scoperto dal Dott. Stephen Wullfraat circa 15 anni fa, il gatto-volpe della Corsica esisteva già nelle leggende locali, secondo Pierre Benedetti, uno dei ricercatori e capo tecnico ambientale dell’ONCFS. È descritto nella letteratura e da pastori che hanno perso greggi di capre a causa sua, ma questa è la prima volta che viene presentato qualcosa di scientifico.Per noi, è una specie selvaggia naturale, che era conosciuta ma non identificata scientificamente, perché è un animale notturno molto discreto. È una scoperta straordinaria. Sono le sue dimensioni e la sua coda ad avergli fatto guadagnare il nome di gatto-volpe sull’isola”, ha spiegato Benedetti.
Carlu-Antone Cecchini (ONCFS) ha dichiarato all’AFP che la maggior parte delle persone “pensava che fossero pazzi” a cercare qualcosa che faceva solo parte di un mito. Ma è stato solo nel 2008 che i ricercatori ne hanno catturato uno in un pollaio ad Olcani, iniziando così a tracciare la popolazione. Utilizzando trappole ad infrarossi, hanno scoperto tracce di pelo che hanno permesso loro di stabilire il DNA che hanno assimilato ad un gatto-volpe perché il suo DNA era differente rispetto a quello di un gatto selvatico trovato nel continente europeo, il Felis silvestris silvestris.
Nel corso degli ultimi 10 anni, gli esperti dell’ONCFS sono stati in grado di identificare 16 gatti-volpe, inclusa una femmina nelle aree di montagna della Valle d’Asco, nell’Alta Corsica. È stato spiegato infatti che questi esemplari hanno un habitat remoto in cui ci sono acqua e copertura vegetale che offrono protezione dal loro principale predatore, l’aquila reale. 12 animali sono stati catturati e poi rilasciati dopo un breve esame. Gli esperti tuttavia concordano sul fatto che è necessario altro lavoro per comprendere le abitudini alimentari e riproduttive dell’animale.

Antonio Gullì

Mille splendidi soli – Khaled Hosseini

Una realtà bruta raccontata senza sconti. Voto UvM: 5/5

 

 

 

Mille splendidi soli è il secondo romanzo dello scrittore americano, di origine afghana Khaled Hosseini, scrittore del precedente bestseller Il cacciatore di aquiloni.

La trama del libro Mille splendidi soli è complessa e appassionante, dai tratti molto drammatici. Rivelatrice di una realtà bruta raccontata senza sconti. 

La storia è ambientata in Afghanistan, dapprima a Herat e poi a Kabul. I fatti narrati coprono un tempo molto lungo, dagli anni 70 al 2003. L’intento dello scrittorie è proprio quello di mettere in luce la difficile condizione della donna in quel Paese. dal momento in cui le guerre hanno cominciato a devastare dall’interno quel territorio. 

Il libro racconta proprio la storia di due donne, le cui esistenze dapprima separate e completamente differenti arrivano ad intrecciarsi inesorabilmente, legando il destino di una a quello dell’altra. 

Mariam, figlia illegittima di un ricco possidente di Kabul, il giorno del suo quindicesimo compleanno vede la sua vita sgretolarsi. La madre, Nana, una donna fredda e distante, pende impiccata da un albero della radura in cui si trova la loro casupola. Quando scopre della morte di Nana, il padre chiude la porta in faccia a Mariam per paura dei pettegolezzi che potrebbero nascere, ma allo stesso tempo decide per lei: andrà in sposa a un uomo molto più vecchio. E si trasferirà a Kabul. Rashid, il futuro marito di Mariam, è un uomo rozzo, violento, che la tratta al pari di uno straccio da utilizzare e poi mettere da parte, e lei non può far altro che sopportare.

A Laila, invece, la vita offre molto di più. Suo padre, un uomo di cultura, le permette di frequentare la scuola e punta sul suo futuro. Trascorre la sua infanzia assieme a Tariq, un ragazzino della sua età, un amico speciale, che poi sarà anche qualcosa in più. Ma l’Afghanistan non è più un posto sicuro, e le bombe cadono come foglie su Kabul. Così Tariq parte, lasciando Laila sola. E quando una bomba scende sulla sua casa, la sua vita fa una rapida sterzata.

A tirarla fuori dalle macerie sono i suoi vicini, Mariam e Rashid, che le offrono un tetto e del cibo caldo per rimettersi. Ma Rashid ha altri piani in mente e, dopo che un viaggiatore racconta a Laila della morte del suo amato, lui le propone di sposarlo. Laila non ci pensa nemmeno, e acconsente senza battere ciglio. I binari delle vite di Mariam e Laila s’intersecano così e si fondono, in vie accidentate. Rashid è un bruto, e loro le sue serve.

Laila però scopre di essere incinta di Tariq, che le hanno fatto credere morto.

Alla nascita della bambina Rashid si comporta in maniera violenta, perché desiderava avere un figlio maschio, ed è solo a questo punto della storia che le vite delle due protagoniste si intrecciano veramente, poiché le due donne decidono di scappare per non dover sottostare al potere del loro marito, ma la fuga non riesce e Rashid riesce quasi ad uccidere Laila e la bambina.

La trama del romanzo  Mille splendidi soli di  Khaled Hosseini si complica sempre di più con l’andare delle pagine, ci sono colpi di scena, violenze che si ripetono, speranze che si cercano dentro di sé e un coraggio che si evidenzia sempre con maggiore intensità fino alle ultime battute del libro.

Mille splendidi soli è un romanzo che valorizza l’amicizia e l’amore, che racconta la storia di un popolo sottomesso e di una guerra che porta distruzione.

                                         Giusi Villa

Facebook crea una nuova App con cui pagherà i suoi utenti; ecco per fare cosa

Arriva “Study“, l’App lanciata da Facebook per conoscere meglio i suoi utenti.

I dati personali, le statistiche e le abitudini d’uso delle app rappresentano un vero e proprio tesoro digitale capaci di ricostruire i comportamenti digitali degli utenti internet.

La nuova app avrà proprio lo scopo di monitorizzare e studiare ogni loro movimento sugli smatphone, promettendo però di non registrare password, cronologia web e dati sensibili, tutto questo in cambio di una ricompensa economia per tutti gli iscritti. Al momento l’app è disponibile solo in America e India, ma presto arriverà anche in Europa.

Come funziona – Prima di dare inizio al monitoraggio sui telefonini, sarà proprio Facebook a chiedere agli utenti alcune info personali per operare una prima categorizzazione degli utenti, come la provenienza geografica, il reddito e le abitudini digitali.

Dopo l’installazione di “Study“, questa procederà a contare le applicazioni presenti nel sistema e comincerà a studiare il tempo passato su ognuna di esse, e come vengono utilizzate.

L’applicazione sarà disponibile soltanto per il sistema operativo Android, dato le politiche sulla privacy molto restrittive di Apple.

Per i pagamenti sarà necessario possedere un account PayPal per poterli ricevere, anche se non sono noti quali siano i criteri utilizzati per calcolare i compensi per la vendita delle proprie informazioni personali.


Un esperimento analogo era stato tentato con “Research“, un progetto promosso nel 2018 dalla società di Zuckerberg, ma che non ebbe il successo sperato proprio a causa dell’incompatibilità con le regole sulla privacy imposte da Apple.
L’applicazione però, diversamente da “Study“, dava spiegazioni poco chiare sulla tipologia di dati raccolti e sulla loro destinazione d’uso, ma stavolta in un comunicato ufficiale di Facebook si legge “Inviteremo le persone a partecipare al programma attraverso una grande campagna pubblicitaria in cui illustreremo con trasparenza gli scopi della nostra app e inviteremo a scaricare l’applicazione e a registrarsi“.

Un’ulteriore rassicurazione che fa Facebook a proposito dell’utilizzo di tutte le informazioni raccolte, è che queste non saranno vendute a società esterne, ma saranno gestite soltanto dall’azienda che si occupa in modo trasparente di raccoglierle.

Anche le fotografie, i video e i messaggi saranno esonerati dalla raccolta dati, poiché l’app promette in primis di tenere fuori dalla raccolta ogni dato strettamente personale dell’utente.

L’uso delle informazioni elaborate quindi sembra essere solo ai fini del miglioramento dei prodotti Facebook e studiare le abitudini delle persone.

Giusi Villa

È in arrivo Toy Story 4

 

Dal 26 giugno arriva nelle sale cinematografiche italiane Toy Story 4.

Dopo i tre lungometraggi Toy Story- Il mondo dei giocattoli(1995), Toy Story 2- Woody e Buzz alla riscossa (1999) e Toy Story 3- La grande fuga (2010), sembra che gli autori abbiano voluto regalare ai fan della saga simbolo della Pixar/Disney, una nuova emozionante avventura.

Dopo la partenza di Andy per il college nel film precedente, Woody e gli altri giocattoli vivono adesso nella casa di Bonnie.

Tuttavia, l’arrivo di un nuovo giocattolo di nome Forky (con la voce di Luca Laurenti) nella stanza della bambina porterà Woody e gli altri verso una nuova avventura.

Infatti durante la storia Woody si vedrà nuovamente separato dal gruppo, per recuperare Forky (che si è perso).

Durante il viaggio di ritorno Woody incontrerà nuovi personaggi (come Ducky, Bunny, Gabby  Gabby e Duke Caboom) e rivedrà la sua vecchia fiamma e amica Bo Peep.

Siamo sicuri che il film non deluderà le aspettative del pubblico, nonostante l’assenza nella serie del conduttore Fabrizio Frizzi come voce di Woody, al quale hanno reso omaggio due attori del primo film Massimo Dapporto e Riccardo Cocciante.

          Eleonora Genovese