Quattro stagioni e quattro lezioni di vita da Bojack Horseman

“Back in the ’90s / I was in a very famous TV show”

Comincio proprio dalla sigla finale per parlarvi di questa serie tv animata creata da Raphael Bob-Waksberg, marchiata Netflix, che vede come protagonista BoJack Horseman, un attore frustrato e semi-alcolizzato. Negli anni ’90 è stata la star di una delle sit-com più seguite dell’epoca, Horsin’ Around, incentrata su tre orfanelli finiti sotto la custodia di un simpatico cavallo scapolo.

Il bello di questa serie tv è il modo in cui, raccontando la carriera quasi decaduta di un cavallo hollywoodiano (o per meglio dire hollywooiano), le sue ansia, paure, sfighe, riesce a parlare di noi.

 1. Cosa vuole BoJack?

Ce lo chiediamo alla fine della prima stagione quando, dopo aver firmato un autografo, guarda Los Angeles dall’alto dell’osservatorio di Griffith, in un triste silenzio. Una riflessione amara e malinconica sulla differenza fra successo e soddisfazione.

In un modo o nell’altro riesce sempre a ottenere quello che vuole, ma questo lo rende davvero felice? Ed è proprio allora che si sente pronto per il film che ha sempre desiderato, per interpretare il cavallo da corsa Secretariat, da sempre il suo idolo.

2. Discorso da star.

Ogni qualvolta pensiamo di essere arrivati al capolinea della nostra vita, di aver fallito in tutti i campi e non essere riuscita a realizzare i nostri sogni, tutti abbiamo bisogno di un “discorso da Star”, lo stesso discorso che Princess Caroline (agente di BoJack), si sente fare dal collega Rutabaga.

“Sei la star di un film e questa è la parte del film in cui hai il cuore spezzato, dove il mondo ti mette alla prova e le persone ti trattano come una merda. Ma deve succedere in questo modo. Altrimenti, la fine del film, quando ottieni tutto ciò che vuoi, non ti sembrerà altrettanto gratificante. Ci sono degli stronzi là fuori, ma alla fine, non contano. Perché questo film non riguarda loro. Non è mai stato su di loro. Per tutto questo tempo, il film è stato su di te”

Beh, cos’altro aggiungere … la vita è un percorso pieno di salite ma di altrettante speranze, l’importante è continuare e andare avanti, come dire, “the show must go on”.

 

3. “È l’avverarsi di un sogno”

Nella prima puntata della terza stagione vediamo Bojack in una serie di interviste in cui risponde a ogni giornalista “è l’avverarsi di un sogno” descrivendo l’emozione che prova per il film in cui ha recitato, Secretariat. La sua corsa all’Oscar e il suo splendido momento che sta vivendo, tutto sembra destinato a finire.

“-Nessuno completa nessuno. Non è un concetto reale, se hai la fortuna di trovare qualcuno che riesci a sopportare, stringilo forte e non lasciarlo più.

-Allora dovrei accontentarmi?

-Sì, esatto. Accontentarti. Perché altrimenti diventerai vecchia, e cinica, e sempre più sola. E farai di tutto per riempire quel vuoto con gli amici e la tua carriera, e del sesso insignificante. Ma quel vuoto non si riempirà mai. E un giorno ti guarderai allo specchio e ti renderai conto che ti amano tutti ma che in realtà non piaci a nessuno.”

L’amore e la felicità personale, si rende conto che sono questi piccole cose ad essere fondamentali nella sua esistenza, eppure sembrano così lontane. Quante volte ci siamo trovati nella stessa situazione, fissando quel bicchierino di tequila o quel cucchiaino di nutella, pensando a quanto siamo “fuori dai binari”, per così dire, perché non importa quanto il nostro lavoro possa gratificarci (o non), niente vale più di un complice della vita che ti aspetta la sera a casa. Ed ecco la lezione più bella che ci dà il nostro equino con tendenze autodistruttrici.

4.“La vita non è altro che una serie infinita di occasioni mancate”

Bojack, dopo essere scomparso per più di un anno, fa ritorno alla sua abitazione, e nel controllare la posta afferma che

“Sembra che mi sia perso un’occasione da Pottery Barn. La vita non è altro che una serie infinita di occasioni mancate, alcune riguardano Pottery Barn

Ok, pessimo scherzo, non è questa l’ultima lezione che in questa quarta stagione ho imparato. Più di tutte mi sono rimaste impresse queste sue parole “devo dirti da subito di smettere di cercare l’abbastanza, perché niente sarà mai abbastanza.”
Ovviamente ci sono tante altre cose che possiamo imparare, e ci sono tanti altri personaggi che qui non sono riportati.

Consiglio la visione di Bojack Horseman a tutte quelle persone sole, che vivono tra la rabbia e il risentimento, inseguendo sogni che forse porteranno la felicità, ma che sono una catena di insoddisfazioni. Alla fine, quel cavallo alcolizzato sarà lo specchio della vostra zavorra emotiva.

Serena Votano

Sport, etica e diritto.

L’associazione Zancle ha organizzato il convegno “Sport, etica e diritto” che si inserisce nella manifestazione della “Settimana del diritto sportivo” organizzata e promossa dal professore Francesco Rende e dall’Ordine degli avvocati di Messina.
La tre-giorni di seminari è apparsa soddisfacente, con un ottimo approccio da parte degli studenti universitari che hanno meglio compreso determinate dinamiche processuali e preso confidenza con la materia. Tanto impegno anche da parte dei praticanti avvocati, che hanno fatto il ruolo di “chioccia” per i ragazzi più piccoli.
Simpaticissimo l’incontro con Eduardo Chiacchio, che ha unito dottrina a sue interessanti esperienze pratiche come calciatore e avvocato sportivo.
Il convegno si incentrerà sul diritto sportivo, argomento dibattuto quotidianamente da specialisti, amanti e non dello sport.
Il convegno è stato reso possibile dalla sinergia con ulteriori organizzatori i quali hanno permesso di coinvolgere personalità di spicco del settore tra le quali i rappresentanti di FIGC, CONI, NADO Italia e TAR del Lazio. Questi enti hanno patrocinato la manifestazione stessa.

Due saranno le sessioni : la prima avrà luogo alle ore 9:00 nell’ aula 2 del Dipartimento di Giurisprudenza. Proseguirà nel pomeriggio, alle ore 15:30, nell0 aula magna della Corte d’Appello.
È un evento che permetterà di scoprire un altro volto del diritto, aperto a tutta la popolazione studentesca. Ai partecipanti verranno assegnati 0,25 CFU di credito formativo.

Sabato  2 dicembre vi sarà per la giornata conclusiva una tavola rotonda sul processo sportivo e una simulazione processuale con studenti universitari e praticanti avvocati. A questa potranno assistere anche  delegazioni studentesche degli istituti superiori.

Che ci dovete pensare ancora a venire?! 

 

Arianna De Arcangelis

Inaugurazione Startup Weekend Messina: parla Giuseppe D’Arrigo

Oggi alle 15:00 si inaugura lo Startup Weekend Messina, presso il Palazzo della Cultura di Viale Boccetta: una tre giorni dedicata all’innovazione e all’imprenditoria. Lo Startup Weekend ha lo scopo di creare un ecosistema imprenditoriale facendo incontrare chi fa impresa con ragazze e ragazzi che si avvicinano a questo mondo per la prima volta. Per tutti gli studenti universitari è possibile acquistare il ticket al prezzo scontato di 25 euro, usando il codice swme17uni. I biglietti sono disponibili sul portale online“Eventbrite”.UniVersoMe (media partner dell’evento) ha intervistato per l’occasione l’organizzazione di questo evento. Diamo la parola a Giuseppe D’Arrigo.

Per chi ancora non lo avesse capito, cos’è lo Startup Weekend?

Lo Startup Weekend è un evento di taglio internazionale che, a Messina, è alla sua terza edizione. Si tratta di 54ore a base di cultura d’impresa e innovazione: imprenditori, professionisti e figure d’esperienze mettono a disposizione dei partecipanti tutte le loro competenze per trasformare delle idee di impresa in progetti concreti.
I partecipanti, raggruppati in team su base volontaria, vivono in 3 giorni quello che una startup fa in diversi mesi, ovvero convalidare l’idea d’impresa, capire come svilupperanno il proprio prodotto/servizio, come identificare e studiare i competitor e, infine, comprendete al meglio il mercato al quale si rivolgono. Alla fine di questo procedimento, in cui si impara facendo con il supporto dei mentor, le idee vengono giudicate da una giuria di imprenditori d’esperienza.
Può partecipare sia chi ha un’idea d’impresa che chi vuole capire come ragiona un moderno imprenditore.

Cosa deve fare un giovane come me per lanciare una startup? Voi potete aiutarlo?

Innanzitutto deve partecipare a Startup Weekend Messina (LOL).
Chi fa startup solitamente parte da un’idea (un prodotto o un servizio) e quindi il primo passo è mettere a fuoco cosa si vuole fare, a quale mercato ci si rivolge (es. giovani, professionisti, studenti) in termini di numeri (soldi, potenziali utenti) e parlarne in pubblico: un imprenditore deve raccogliere feedback sulla propria idea.
Eventi come swmessina consentono di rendere più veloce questo procedimento.
L’associazione Startup Messina si occupa proprio di cultura d’impresa e agisce per favore la creazione di nuove startup, attraverso percorsi di supporto e avvalendosi di un forte e diffuso network di imprese, incubatori, acceleratori su tutto il territorio, non solo di Messina e provincia, ma di buona parte del Mezzogiorno.

Come si crea una rete di innovatori? A Messina cosa ce ne faremo eventualmente? #amessinanoncenenti

Una rete di innovatori, spesso, si crea in maniera quasi casuale, grazie ad una visione condivisa: portare cambiamento e migliorare la cultura e/o le offerte del territorio.
Innovare non vuol dire solo fare impresa ma anche realizzare attività a sfondo sociale/culturale. I migliori risultati si ottengono quando c’è una commistione di questi ambiti assieme alla voglia di portare cambiamento. Una rete di questo tipo a Messina, dove #noncenenti,  porta freschezza e rinnovamento nonché consente di creare sinergie dove non ci sono. Ad esempio fra aziende e istituzioni.

Vi sentite ripagati dalla cittadinanza e dalle istituzioni per l’impegno profuso?

Ovviamente non tutti vogliono fare impresa ma abbiamo riscontrato grande interesse verso i nostri eventi: startup weekend messina (una volta l’anno) e fabbrica delle idee (una volta al mese da gennaio a giugno).
Studenti, liberi professionisti e anche imprenditori hanno dimostrato interesse verso la cultura d’impresa e le iniziative positive del territorio.
Le istituzioni sono più lente nell’accogliere queste iniziative, ovviamente, ma negli ultimi tre anni siamo riusciti ad avere supporto sia dall’Università che dal Comune di Messina che, ad esempio, quest’anno ci ha consentito di fare swmessina al Palacultura.

Quanto è importante una manifestazione del genere per la città di Messina e per le startup messinesi ?

Manifestazioni come swmessina sono molto importanti:
a) creano sinergie, contatti e scambi di competenze. Aspetto essenziale sia per chi vuole fare imprese che per chi fa, piú semplicemente, il dipendente o studia. Attraverso contatti e sinergie si creano sempre nuove possibilitá (iniziative, progetti sociali/culturali, occasioni lavorative)
b) fa capire che anche a Messina si possono portare, con successo, format internazionali e approcci che si vedono quotidianamente anche altrove
c) è un modo per mettersi in gioco e capire meglio le proprie potenzialità. 

Alessio Gugliotta

UniME Mobile: l’Università si digitalizza.

Nel secolo di Internet, dell’intelligenza artificiale e degli smart phone, tutte le relazioni interpersonali sono inevitabilmente mediate dalla tecnologia digitale. Sorprende, in questo senso, che, fino a qualche anno fa, la rivoluzione digitale, con tutti i vantaggi in termini pratici che ne conseguono, fosse percepita all’interno delle aule universitarie come un fenomeno distante che, al più, poteva interessare ben altre realtà.

E’ sotto gli occhi di tutti una generale controtendenza rispetto a questo scenario: l’amministrazione universitaria ha iniziato un percorso virtuoso volto a rendere l’Università di Messina al passo con i tempi che corrono, svecchiando l’intero sistema. Il lancio di “UniME Mobile”, l’app istituzionale di UniME, rappresenta solo una tappa di questo processo: nel 2014 è stato rinnovato totalmente il sito istituzionale, successivamente l’Ateneo è sbarcato sui social network più cliccati, scommettendo anche sulla creazione di un canale Telegram, il tutto in un clima di chiara apertura verso tutti i processi informatici che potessero offrire un servizio sempre migliore all’utenza.

E’ sotto questo punto di vista che bisogna inquadrare la presentazione di oggi: è stata proprio l’esigenza di offrire un servizio di qualità a studenti, docenti, personale tecnico amministrativo e a chiunque venisse in contatto con l’Università, che ha spinto l’Unità Organizzativa Sistemi e Infrastrutture ICT e Rete di Ateneo (CIAM), in collaborazione con il dott. Pagano dell’Unità Organizzativa Innovazione, Ricerca e Formazione (CIAM), a sviluppare questa applicazione per dispositivi mobili che da oggi è disponibile gratuitamente per tutti.L’appuntamento di stamattina in Sala Senato al Rettorato, alla presenza del Prorettore per i Servizi agli Studenti, prof. Eugenio Guglielmino, del Presidente del CIAM, prof. Antonio Puliafito, del Responsabile della Segreteria Tecnica Infrastrutture ICT e Rete d’Ateneo del CIAM, dott. Riccardo Uccello, e del dott. Francesco La Rosa, Funzioni specialistiche universitarie U.OP. Servizi di rete, è stata occasione per presentare i contenuti di UniME Mobile.

L’app consente, previa autenticazione, di accedere a tutte le informazioni che, fino ad oggi, si trovavano in varie sezioni del sito istituzionale o della piattaforma esse3. In particolare gli studenti possono accedere alle informazioni relative alle news, alla carriera, alle tasse , al calendario degli esami e ai docenti; il sistema consente inoltre di geolocalizzare tutte le aule del nostro Ateneo, di accedere in pochi passaggi ai contatti delle segreterie, delle strutture universitarie e degli uffici e di raggiungere i canali social.Comune a tutti coloro che sono intervenuti è stata la soddisfazione di aver messo fine ad una colpevole assenza dell’Università nella galassia degli smart phone, situazione che ha spinto alcuni studenti a “fare da sé” creando degli espedienti tecnologici che potessero sopperire a tale mancanza. Nel richiamare queste vicende, il prof. Guglielmino, ha proposto la creazione di una commissione permanente Università-Associazioni Studentesche al fine di raccogliere le impressioni degli utenti che più di tutti saranno fruitori di questa applicazione con l’obiettivo di migliorare il software puntando sulle competenze in house, come suggerito dal prof. Puliafito in conclusione.

Ancora una volta l’amministrazione si dimostra aperta al confronto e disponibile ad ascoltare le istanze provenienti da tutta la comunità universitaria. Se tale confronto si rivelerà costruttivo il percorso di digitalizzazione dell’Ateneo procederà a ritmi serrati.

Umberto De Luca

 

Eventi della settimana

3 NOVEMBRE

 Colapesce Loves Vinyl – dj set Mister Stereo8

Dove: Libreria Colapesce via Mario Giurba 8/10

Quando: dalle 20:00 alle 00:00 

Cosa: Alla Libreria Colapesce quarto appuntamento con la musica in vinile del venerdì sera. Il 3 novembre il dj set è di Mister Stereo8, con il suo soul, funk e rhythm and blues a 45 giri. E se le altre volte vi siete divertiti, e vi siete divertiti, è perché il vero dj è quello che usa il vinile.

 

SOLOVOLUME RESIDENT EDITION

Dove: Retronoveau via Croce Rossa 

Quando: dalle 23 alle 3:00

 Cosa: Resident dj :

-Riccardo Leanza

https://www.facebook.com/riccardo.leanza.12

-Giovanni Grasso

https://www.facebook.com/giovanni.grasso.545

-Fulvio Mi

https://www.facebook.com/fulviozulu

Ph. KUMA

https://www.facebook.com/maurokuma

Ingresso rigorosamente in lista nominale, fino a capienza massima del locale.

Contatta il tuo pr di fiducia.

Il personale si riserva il diritto di selezione all’ingresso,

riservato ad un solo pubblico maggiorenne.

Start 23:00

Donna OMAGGIO entro le 23:59, dopo 7€ con drink

Uomo 7€ con drink tutta la notte

 

 4 NOVEMBRE

 TORNEO DI SOFTBALL MISTO MEMORIAL ROBERTO PAGANO

Dove: Stadio Palanebiolo SS Annunziata Conca d’oro

Quando: Sab, 4 Nov 2017 – 10:00 fino a Dom, 5 Nov 2017 – 18:00

 Cosa: Torneo di Softball misto – 3° Memorial “Roberto Pagano” Sabato 4 e Domenica 5 Novembre 2017.
L’evento organizzato dal CUS Unime ASD di Messina si terrà presso lo Stadio del Baseball “Primo Nebiolo”, Contrada Conca d’Oro, SS. Annunziata, Messina.

Due giorni all’insegna dello sport e dell’amicizia. Affrettatevi ad iscrivervi come squadra o singoli, seguendo le indicazioni riportate nel Regolamento; la partecipazione è aperta a tutti, purché abbiano compiuto il 14°anno di età.

Per Info Emilia Ammirato: emyrato@hotmail.com – cell.3924657192

 

 ESCURSIONE IN MOUNTAIN BIKE

Dove: fontana di Paradiso 

Quando: dalle 13:15

Cosa: Sabato 4 novembre appuntamento alla fontana di paradiso ore 13.15 partenza ore 13.30 per escursione in mountain bike .

Per chi vuole provare l’ebbrezza dello sterrato in salita ed in discesa è il percorso adatto,infatti saliremo pian pianino dal torrente papardo e poi scendiamo dal torrente tono da qui i neofiti possono decidere se tornare dalla ss.113 oppure continuare il giro .

L’escursione continua passando il villaggio di Acqualadroni fino ad arrivare sotto Sparta’ , da qui salitina arcina fino alla statale e ritrorno fino a casa

Mi raccomando bici in ordine, casco gellini barrette e abbigliamento adatto alla stagione

Per chi volesse noleggiare la mtb € 20.00 comprensivo di casco.

 

PRESENTAZIONE “POESIE SICILIANE” DI PIPPO ALVEARIO

Dove: Feltrinelli Point via Ghibellina

Quando: ore 18

Cosa: Presentazione del libro “Poesie siciliane” di Pippo Alveario

 

GIORNATA DEL BENESSERE E DELLA CONSAPEVOLEZZA

Dove: Centro Tao via Catania 1/2

Quando: dalle 11:00 alle 20:30

Cosa: Una giornata per scoprire interessanti strade per prendersi cura della propria anima e del tempio che la custodisce “il corpo”,attraverso presentazioni e masterclass con esperti del settore
Ore 11:00 – 12.30

PRESENTAZIONE AROMATOUCH-TECHNIQUE; tecnica che associa il beneficio di otto oli essenziali do TERRA al tocco terapeutico.Con Alessandra Manaò (Operatore Olistico, Massaggio Ayurveda e Reiki)(incontro gratuito)

Ore 15.30 – 18.00

MASTERCLASS DI KUNDALINI YOGA “Lo scudo del Cuore” come aumentare l’espansione della nostra Aura. Con Baltej kaur (Insegnante di Yoga e Meditazione)
(incontro a pagamento)

Ore 18.00 – 18.45
CERCHIO TANTRICO “meditazione guaritrice e benefica”. Con Baltej kaur (Insegnante di Yoga e Meditazione)
(incontro gratuito)

19.00 – 20.30

YOGA DELLA RISATA con Flavia Scalici (Insegnante di Yoga e Meditazione)
(incontro a pagamento)

 

MIMES OF WINE

Dove: Retronouveau via Crocerossa

Quando: dalle 22:30 alle 3:00

Cosa: Ingresso €5

Aftershow dj set Davide Patania.

Rock d’autore a tinte livide, Laura Loriga (che già abbiamo potuto apprezzare al Retronouveau in occasione del precedente bellissimo lavoro in studio), torna a Messina in trio (Matteo Zucconi e Max Messina) con la consapevolezza da grande autrice.

Folk noir, teatralità sospesa , una voce che conquista e dona corpo a quel suono internazionale che è alla base di questo splendido progetto nato, come sempre fra USA e Bologna.

 

DOMENICA 5

 DOMENICA AL MUSEO

Dove: Mu.Me Museo Interdisciplinare Regionale, viale della Libertà 465

Cosa: Ingresso gratuito la prima domenica di ogni mese.

Torna Domenica al Museo, l’iniziativa ideata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale italiano.

Ogni prima domenica del mese i musei e le aree archeologiche statali saranno visitabili gratuitamente.

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_309444232.html

Quando: dalle ore 9:00

L’UniVerso che cercavo dentro ME

 

Che fatica, amici miei. Scrivere questo articolo è una cosa difficilissima. Sarò sincera con voi: solo il dovermi mettere davanti a questa pagina di Word è stato un parto. È da almeno 2 mesi che so che lo devo fare, che non volevo ridurmi all’ultimo, che rimando ‘’a domani’’.

Oggi non posso. Oggi è l’ultimo giorno a mia disposizione in quanto ‘’domani’’ è il tempo durante il quale voi mi state leggendo. L’articolo è pubblicato. Fine.

Fine.

Sapete, tra tutti i corsi universitari il mio è davvero particolare. Non sono 3, non sono 5, sono 6 anni. Sei anni sono tantissimi. È così strano pensare che tra 4 giorni il traguardo sarà stato raggiunto. The End.

Non giriamo troppo intorno, quindi. Sono qua per porvi i miei saluti, il mio arrivederci.

Questo progetto è entrato nella mia vita nel 2015. Non dimenticherò facilmente la prima volta in quello che è diventato il nostro ufficio. Non mi dimenticherò facilmente quel colloquio: ero l’unica ragazza, in mezzo ad un branco di ragazzi! Non solo: ero l’unica ragazza che scriveva per gioco, per distrazione, sicuramente non per mestiere.

Eppure, dopo quel primo “che ci faccio qui?”, tutto ha iniziato ad andare in maniera assolutamente naturale. Fin dalla prima riunione c’è stata passione ma anche tanto divertimento. Immaginateci: noi 8, in un’aula X, che non sapevamo assolutamente cosa stavamo facendo. Man mano, però, in quella confusione, sono uscite fuori le prime idee, le prime bozze di scalette e poi le scalette vere e proprie, i primi format, le prime categorie.

E poi, lui: il nome. UniVersoMe. Non potrò mai dimenticare quando Gugliotta lo ha scritto sulla lavagna, spiegandoci il gioco di parole, il significato che c’era dietro.

Io, Alessio, Paolo, Bonjo, Daniele, Valerio e Salvo lo abbiamo approvato fin dal primo momento. Università verso Me. Me, Messina. Me, cioè io. Me stesso. E sicuramente, questo universo, non solo è arrivato fin da me, ma è diventato parte di me, ha preso una parte di me.

Questo nostro progetto è stato il motivo per cui, lo dirò sempre, non ho più fatto la domanda di trasferimento. È stato il motivo per cui ho deciso di dare una seconda possibilità a questa università e a questa città, scoprendo che ci sono tantissimi ragazzi che si spaccano il culo (scusate il francesismo) per questa nostra Messina, completamente abbandonata a sé stessa.

Sono cresciuta, insieme ad UniVersoMe: ho imparato la diplomazia, il sacrificio, i compressi, il gioco di squadra. Ho imparato a contenere meglio la rabbia quando sei frustata, perché le cose vanno male, perché la gente non recepisce… Chissà per quale motivo.

UniVersoMe è un percorso che consiglio ad ognuno di voi: è una palestra per il futuro, per i futuri speakers, per i futuri giornalisti, per chi vuole trovare degli amici che lo saranno per sempre. Certo, un po’ di censura bisogna metterla in conto, ma ne vale la pena. E, anche quando verrete criticati, perché la verità fa male e non tutti la accettano, potrete dire che Voi, la Voce dell’Università, avete portato a galla i problemi che ci sono, per aiutare l’università stessa. Non vi crederanno? Non fa niente. L’importante è credere nei propri ideali.

Ed è quello che ho fatto io. Ho creduto e portato avanti i miei ideali fino alla fine, sono stata, anche io, la voce (sgarbata e acida, direi) dell’università. Ed oggi, con questo punto finale, non posso fare altro che esserne fiera.

Arrivederci, UniVersoMe.

Grazie per ogni singolo articolo scritto, corretto, pubblicato; per ogni editoriale con cui ho potuto esprimere la mia scrittura, per le mie amate rubriche di Tempo Libero, Abbatti lo Stereotipo, Recensioni e Scienze&Ricerca.

Ciao, a tutti i miei colleghi, compagni, amici.

A Micalizzi, la nostra carotina autistica, il nostro primo referente generale, l’amico con cui ho passato un anno intero a piangere sui malloppi che ci trascinavamo in biblioteca quando andavamo a “studiare”.

A Giorgino, Bonjo, Pragma, Valerio, Barba; i miei ragazzi, la squadra migliore che potessi desiderare. Ognuno di loro, in un modo diverso ma assolutamente perfetto, mi hanno fatta sentire a casa, protetta e coccolata (questa unica piccola donnina) e, soprattutto, mai inferiore a loro. Loro sono stati la mia spalla su cui piangere, il mio mandare a fanculo le persone e rimetterle in riga senza contestare, gli amici che tutt’ora sono con me, che tra 4 giorni saranno con me in uno dei giorni più importanti.

A Gugliotta, il nuovo referente, che si ammazza giorno e notte per aumentare il livello (e che c’è Super Mario Bros?) della piattaforma nelle sue varie componenti, accettando il cambiamento a cui essa può e deve andare incontro ma senza mai mancare di rispetto a nessuno dei membri che ne fanno parte o agli ideali su cui è stata fondata. Lo fa per quanto il tempo, ed io ne so qualcosa, sia poco. Perché UniVersoMe è anche questo: tanto tempo da ‘’perdere’’, con il piacere di ‘’perderlo’’.

Noi 8: il consiglio fondatore. Questi sette stronzi qua sopra citati, credetemi, non ho parole per ringraziarli abbastanza per ciò che ho provato e che non dimenticherò mai. Per aver creato, insieme, chissà per quale assurdo motivo, un qualcosa per cui, qualsiasi sarà la sua storia, andrò per sempre fiera.

Ai nuovi ragazzi, il nuovo consiglio: Jessica, Arianna, Gianpaolo, Vincenzo e a chi prenderà il mio posto. È stato un piacere vedere come quella passione, che era stampata sulla faccia di noi “vecchi” (nerd), esiste anche nel cuore (e sulla faccia) di qualcun altro. E con certezza posso dire, non solo di aver trovato anche in loro degli amici ed una squadra, che faranno un ottimo lavoro, riuscendo ad arrivare sempre più alto.

A Claudio, referente radio, con cui, come cane e gatto, mi sono acchiappata svariate volte in scontri creativi (a dir poco) ma sicuramente costruttivi. Che dire, lui ha già lasciato il posto ai giovani, ma senza noi due, possiamo dirlo senza alcuna modestia, Radio UniVersoMe non sarebbe stata il canale di successo quale è.

A Giulia, referente grafica, che, vabbè, è diventata una sorella con cui condivido il sonno, i sogni, lo sport ed i nostri mondi un po’ sbilenchi ma così strapieni di… Oddio, di cose troppo complicate ma assolutamente stupende. Attraverso i suoi occhi, guarda dentro l’obiettivo della macchina fotografica e fa vedere il mondo come mai riuscireste a rappresentarvelo. Con la professionalità che poche persone hanno, io la ringrazio perché ha conquistato la mia stima ed il mio rispetto fino, addirittura, una parte del mio cuore.

A tutti i ragazzi della Radio (che ho già salutato un mesetto fa durante la mia ultima puntata), a tutti i ragazzi della Redazione, a chi si occupa dei Social con una puntualità disarmante, a chi arriva e se ne va, a chi arriva e rimane. Grazie a tutti.

E grazie a voi: che nel vostro piccolo mi avete letta ed ascoltata. Grazie se vi ho fatto ridere, se vi ho fatto commuovere, se vi ho fatto incazzare, se mi sono fatta odiare o apprezzare. Grazie perché siete voi le persone per cui abbiamo lavorato ogni giorno e siete il più grande premio che potessimo mai desiderare.

Grazie, perché ho il cuore pieno di emozione.

Elena Anna Andronico

When you are too blessed to be stressed

Caro lettore

Ti immagino mentre, annoiato, forse stanco, leggi queste parole. Siamo già a Giugno, lo so bene – io, come te tra l’altro, mi ritrovo ad essere naufraga tra libri e dispense varie… eppure vorrei che anche tu capissi la bellezza del momento presente. Sì, hai letto proprio bene: c’è scritto bellezza!

Ma come, starai pensando, cosa c’è di bello nell’alzarsi la mattina con le idee ancora una volta confuse, magari, proprio su quel concetto che pensavi di aver capito e di poter archiviare tra le nozioni assimilate e metabolizzate definitivamente? Cosa c’è di bello nel ritrovarsi il cellulare intasato di messaggi da parte dei tuoi carissimi e fedeli compagni di corso che come te, sono alla ricerca della “versione ufficiale” su un determinato argomento e  cominciano a confrontarsi ed interrogarsi e confondersi e confonderti, facendo venire l’ansia persino alle tue ansie? Cosa c’è di bello nel vedere il sole splendente fuori dalla finestra, in un cielo azzurrissimo che si confonde con il mare all’orizzonte, mentre tu sai di dover stare seduto alla tua (rigorosamente scomoda) sedia di legno, ma soprattutto, sai di dover rimanere concentrato, altrimenti è la fine. Cosa c’è di bello in tutto questo, ti chiedi.

Eh, apparentemente ben poco: siamo giovani, arriva la bella stagione, gli aeroporti pullulano di gente più del solito, le spiagge si riempiono, le città si svuotano, tutto il mondo è in movimento, mentre tu, tu sai di dover stare fermo. Infatti studiare è un tuo dovere, tutti quanti hanno scommesso su di te, la tua famiglia, i tuoi amici, magari anche i tuoi vicini di casa, si aspettano di vederti con quella corona d’alloro a cingerti il capo, mentre un sorriso ineffabile ti piega il volto.

Potrei dirti che questo pensiero sia sufficiente a tirarti su e darti la forza, la volontà di continuare, ma non sarebbe completamente vero. Certo, avere uno sguardo positivo sui tempi a venire, può essere fonte di coraggio, ma siamo uomini ed abbiamo sempre bisogno di concretezza, di speranze tangibili che possano raggiungerci adesso, nel presente e stringerci forte, forte per abilitarci ad affrontare ogni giorno sempre con rinnovato entusiasmo.

Allora, caro lettore, pensa al giorno, in cui mettesti piede per la prima volta in facoltà, alle prime persone incontrate, le prime parole pronunciate dai professori, quella luce particolare che hai colto nello sguardo di tutti gli altri, felici come te di intraprendere questo nuovo percorso, magari lungo ed arduo, ma al contempo, l’unico che sembra essere stato pensato solo per te, l’unico in cui ti senti,  di esame in esame, sempre al tuo posto – nonostante la stanchezza e la quotidianità. E pensa a quanto dovresti essere grato per questa opportunità unica, di poter studiare cioè, quello che hai sempre desiderato, quando magari, nel modo, questa possibilità non è concessa a tutti. Quando senti, tra una pausa ed un’altra, dell’ennesimo attentato causato da folli integralisti islamici che al suon spietato di “Allah Akbar”, continuano a spezzare vite innocenti senza pietà e ringrazi che questa sorte non sia toccata anche a te, ringrazi di avere ancora tempo. Caro lettore, pensa alla generazione dei tuoi nonni che esattamente alla tua stessa età è stata costretta ad abbandonare sogni e speranze per essere coinvolta in una folle, quanto inutile guerra senza vinti, né vincitori; pensa all’umanità tutta, sofferente, in questo “nuovo” mondo che abbiamo creato ed a tutte quelle storie di vite meravigliose spese al servizio dei più indifesi ed emarginati.. storie di cui probabilmente non ne avrai mai contezza perché il bene fa sempre meno scalpore del male.

Renditi conto che quello che sei chiamato a fare, adesso, in questo preciso momento della tua esistenza, in cui ti sono richiesti tanti sacrifici, è sì, la parte più importante che potrà determinare chi sarai in un domani non troppo lontano, ma, non coincide affatto con quella che definiremmo una condizione disperata! Renditi conto che l’hashtag “MaiNaGioia”, proprio non s’addice alla tua situazione; ché prendere sul serio gli studi, senza lagnarti, è proprio il minimo che tu possa fare portando così una pietra al cantiere per la realizzazione di una società migliore, più sana. E’ necessaria l’opera di tutti, anche la tua, affinché il mondo possa raggiungere il suo destino, la sua destinazione.

Allora non è dello studio, degli esami che dovresti preoccuparti, caro lettore, ma del tuo atteggiamento dinnanzi ad essi.

 

Ivana Bringheli

LovME Fest- una giornata di arte e musica alla riscoperta degli spazi pubblici

Tre anni fa alcuni ragazzi messinesi col desiderio di risvegliare e valorizzare il lato artistico del capoluogo peloritano progettarono un festival musicale ed artistico. Il proposito di base era ed è quello di riappropriarsi degli spazi pubblici e valorizzarli tramite l’arte figurativa, la musica e l’incontri fra la cittadinanza.
Rispetto alle precedenti edizioni svoltesi a Forte Ogliastri quest’anno è stata individuata Villa Dante come scenografia, in vista anche della sua ristrutturazione rientrante nel MasterPlan.
Oltre la musica vi saranno mostre di fotografia, scultura, pittura e fumetto. Street food, body-painting, area attrezzata per i nostri amici a quattro zampe, kids zone esposizione di droni, elicotteri professionali ed esibizione acrobatica dal vivo. Vista la vicinanza con la festa della Repubblica vi sarà un “open mic” col quale si potrà intervenire così da indurre scambi di opinioni sulla nostra terra.
L’evento è patrocinato dal Comune di Messina, l’ Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili il Consiglio della Terza Circoscrizione e con la collaborazione di diverse associazioni giovanili.

Di seguito trovate la intervista di  SANTI ENRICO BRUNO, uno degli organizzatori principali dell’attesissimo LovMe Fest. E subito dopo il programma dettagliato della giornata.

  1. LovME Fest: questa è la terza edizione dell’acclamata manifestazione messinese, ma che origini ha?

Per le prime due edizioni, la manifestazione è stata organizzata al Forte Ogliastri e quest’anno, invece, sarà alla Villa Dante. Nasce dalle idee di varie associazioni universitarie fra cui LIBERAMENTE, MESSINA GIOVANE, UNIVERSITA’ ECLETTICA, FUCI, CONSULTA PROVINCIALE DEGLI STUDENTI, (quindi anche dai ragazzi delle scuole superiori), dalla collaborazione con la Croce Rossa, con l’AGESCI di Messina 4 e con tante associazioni attive nel territorio che hanno deciso volontariamente di dare il loro contributo e, sottolineo “volontariamente” considerando che NESSUNO all’interno di questa manifestazione viene pagato.

  1. La decisione di organizzare la manifestazione nel verde della Villa Dante non è casuale: quali sono i motivi decisivi per la scelta?

Principalmente, sono due gli aspetti su cui ci siamo soffermati.

Il primo è legato alla valorizzazione del territorio, esattamente com’è stato per il Forte Ogliastri, quindi un’esposizione che non passi solo per le vie del centro ma che abbracci tutta la città, soprattutto le periferie che sono spesso dimenticate e che, invece, sono quelle che hanno più fame di cultura o, comunque, di vivere eventi del genere; questo è un dato importante per noi, nonché quello che ci ha portato alla scelta di questo parco cittadino.

Il secondo motivo è legato alla tipologia di manifestazione: il 2 Giugno è la festa della Repubblica, nonché la prima volta delle donne al voto. Si parla, quindi, di partecipazione cittadina, di cambiamenti, ma si tratta anche di evoluzione e, mi piace sottolineare, che si discuta di donne, che all’interno di questa manifestazione si impegnano anche fisicamente, sfatando  la credenza comune secondo cui il “sesso debole” non scenda in campo.

Qui, oggi, vogliamo utilizzare gli strumenti di democrazia e di partecipazione riadattandoli ai tempi: la partecipazione ora è l’intervento dei cittadini che si basa sul riappropriarsi degli spazi della nostra città, dando un contributo materiale/fisico, per un risultato comune.

Questo è il messaggio che vogliamo lanciare: è vero che ci sono pochi strumenti, ma è altrettanto vero che ogni cittadino può dare il suo contributo per migliorare.

Allo stesso tempo, abbiamo il concetto di “libertà”, rappresentato, per noi, dall’arte e, materialmente, dalla possibilità di avere tre palchi su cui possono esibirsi band, dj e, quindi, tutti i ragazzi che possono esprimere la loro passione. Ancora, abbiamo le mostre: di fotografia, di pittura, di scultura, di fumetto. L’idea è quella di dare spazio a queste forme di libertà e di incentivare l’avvio di attività del genere, infatti nel corso della manifestazione avremo anche tre workshop dedicati alla fotografia, al fumetto e alla pittura, in cui verranno spiegate le tecniche di base.

Oltre alle attività ludiche, avremo dei seminari importanti che vanno a toccare dei temi specifici, come la legalità; un seminario dedicato alle disabilità, in collaborazione con l’Unione Ciechi, in cui proveremo a capire come vive un cieco all’interno di una città piena barriere; avremo anche la proiezione di un video sul vicino ed attuale tema dell’immigrazione.

Ci sarà anche un’area dedicata solo ed esclusivamente ai bambini: perché? Perché è partendo dell’educazione del piccolo, che si possono avere risultati migliori; così attraverso il workshop “ ridisegniamo Messina”, i bimbi potranno disegnare la città come la vedono o come la vorrebbero. Si avvicineranno alla cura ambientale, piantando dei fiori e sporcandosi le mani, così da avere la percezione del verde affidato al singolo cittadino. Infine, avranno un momento dedicato alla lettura delle fiabe.

Non scordiamoci la parte relativa alle mostre di moto ed auto epoca e quella degli artigiani.

Esistono varie forme di espressione e questa manifestazione lascia la libertà di metterle in gioco, di esporsi, e se la nostra città avesse più momenti del genere, ci sarebbero molte più persone pronte a confrontarsi in tali momenti di arte.

  1. La villa, dopo il 2 Giugno, vivrà ancora?

Per far sì che il nostro lavoro non si perda, a nostro favore abbiamo: la pulizia e la rivalorizzazione (anche se sembra momentanea) del luogo; provare a mettere in rete anche le istituzioni, affinché la villa sia pulita non solo il 2 giugno, ma anche per il resto dall’anno, così da dare spazio ad altre possibili manifestazioni.

Noi, adesso, accendiamo i riflettori su un parco cittadino che ci auguriamo possa vivere anche dopo questa data e ci mettiamo noi per primi a disposizione del comune e della III circoscrizione, che ci ha aiutato molto, per dare un contribuito pratico per future manifestazioni e per mantenere agibile questo splendido spazio verde.

Programma della giornata:

 

  • dalle 10:30 alle 12, “Cos’è l’antimafia”, a cura della Consulta Provinciale degli Studenti;
    alle 10:30, “La narrazione per immagini”, workshop di fumetto, dall’idea iniziale alla fase realizzativa, con esercitazione finale seguita da Michela de Domenico e Graziano Delorda;
  • dalle 10 alle 12:30, Labo-Stage di tamburello siciliano, tamorra e cantastorie, con il Maestro Nando Brusco, curata da Matee Vitae A.S.D.;
  • dalle 11 alle 13, Pilates – Acroyoga, con Matee Vitae A.S.D.;
  • alle 11, LovMe Kids, “C’era una volta…”, lettura interattiva di fiabe organizzata dalla Feltrinelli Point;
  • alle 12, LovMe Kids, “Coltiviamo il futuro”, piantumazione di nuovo verde, realizzata dai giovani partecipanti;
  • alle 15:30, LovMe Kids, “Ri-disegniamo Messina”, laboratorio interattivo di disegno;
  • alle 17, proiezione “Migrants’ perspectives”, l’integrazione tra radicalizzazione e umanitarismo, curata di Aegee di Messi- na;
  • dalle 15 alle 20, “Into the wild”, finestra sullo scouting, con il reparto “Colapesce”, del gruppo scout Messina 4;
  • alle 15:30, “Acquacolor”, workshop, conoscenza ed uso dei materiali per il body paint- ing, di Alessia Oliveri;
  • dalle 16 alle 20, “Messina in gioco”, giochi da tavolo, con le associazioni “Conc- retamente” e “Bios”;
  • dalle 16 alle 20, “Resistere senza paura”, attività di sensibilizzazione alla cultura della legalità, del clan “Il Timone” del gruppo Scout Messina 4;
  • dalle 16 alle 17, Taiji Quan e Qi Gong per ragazzi e adulti, di Matee Vitae A.S.D;
  • dalle 17 alle 18, “Portrait”, workshop fotografico incentrato sulle tecniche del ritratto, sotto la guida di Isabella La Fauci, Marco Familiari e Giuliana Lo Presti;
  • dalle 17:30 alle 18:30, Yoga – Pilates, con Matee Vitae A.S.D.;
  • alle 17, “Alla ricerca di Dante”, caccia al tesoro, organizzata dall’associazione FUCI di Messina, in favore dei poveri di Sant’Antonio;
  • alle 17, “Con i tuoi occhi”, laboratorio teorico e pratico di esperienza sensoriale sulla cecità, dell’Università Eclettica, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Messina, con la collaborazione della community di Fatti Precorrendo e Idee;
  • dalle 18:30 alle 20, “Educazione sicurezza stradale”, a cura della Croce Rossa, Comitato Locale di Messina; dalle 19 alle 20, acroyoga genitori e bimbi, con Matee Vitae A.S.D

Programma esibizioni:

● MAIN STAGE

h. 15.30 → SKID E YABA SCAR – Rap/Hip Hop

h. 18.00 → JAH JAH’S BAND – Reggae

h. 18.45 → I MAC’S – Funky

h. 19.30 → TWISTED HEAD CHAPS – Indie/Rock

h. 20:15 → GABRIELE SALVATORE – Cantautorato

h. 20.30 → FILIPPO ITALIANO – Cantautorato

h. 21.20 → VELAUT – Alternative Rock

h. 22.00 → RIME SATURE – Rap/Hip Hop

● BEAT – DJ ZONE

START 11.00 A.M. / END 00.00 P.M.

ALEFIO // BUCCA // BUFFO // DAMY DEEJAY//D’EMILIO // DE LUCA // DUCA // DUGO // FIORE // FOTIA // FRISONE // GENOVESE // GERACE // GRASSO // GRIJO // GUGLIANDOLO // LA GALIA // LEO LIPPOLIS // RAMPELLO // RODIO // SIGNORIELLO // TUMINO // URSINO // ZAPPALA’

•Percussioni Gilberto Di Gioia
•Accompagnati dalla voce di YANEZ.

● LAB STAGE

h. 15.30 → HAKI E SAKE – Rap

h. 16.30 → ALTRE FREQUENZE – Cover Band

h. 17.30 → BLALLO BAND – Swing

h. 18.15 → GABRIELE PAPALIA – Cantautorato

h. 19.00 → GROUND ZERO – Cover Band

h. 19:45 → LIZARD BAND – Hard Rock

h. 20.45 → RITMO LIVE – Percussioni/Afro/Balcanica

h 21.30 → CUGLIANDOLO // GRILLO // LEANZA // SANTORO

h 23.00 → KOLLASSO // KLINGO

Jessica Cardullo
Arianna De Arcangelis

Harry Potter e il Mistero della Segreteria dell’UniMe

Harry Potter dopo aver visto la fila alla Segreteria di Piazza Antonello

Che piaccia o meno, chiunque al mondo conosce Harry Potter, il maghetto più famoso dei nostri tempi, e sa che ha dovuto affrontare tantissime peripezie per sconfiggere il grande Signore Oscuro.

Harry, più di una volta, stava per rimetterci le penne. Ma si sa: il bene trionfa sempre sul male.

Però, c’è sempre un però, se Harry Potter si fosse trovato ad affrontare, o si fosse dovuto affidare, alla Segreteria UniME… Probabilmente sarebbe morto.

 

Il lato positivo? Noi, studenti UniME, siamo più in gamba di Harry Potter. O, forse, siamo già morti.

 

Ecco per voi quindi, di modo da prepararvi come veri eroi, i 7 modi attraverso cui la Segreteria UniME vi istigherà al suicidio:

 

 

 

  • IN FILA PER TRE COL RESTO DI DUE.

 

Peggio della coda alle Caronti il 15 di Agosto, peggio della fila alla cassa da Zara quando ha tutto a metà prezzo, peggio dell’attesa al concerto di Ed Sheeran (credetemi, era davvero tanta fila).

 

Peggio di tutte queste cose appena elencate c’è lei: La segreteria UniMe. Scene apocalittiche che per poter ottenere l’ingresso dentro quello che sembra un luogo mistico ed invalicabile, devi fare prima un corso di addestramento per imparare a piantare la tenda ed allenarti a dormire sopra un freddo marciapiede del centro città.

 

E non è tutto.

 

Munitevi di un manuale guida che vi spieghi come ottenere il bigliettino corrispondente alla fila per lo sportello del vostro dipartimento. Potreste aver fatto 4 ore e mezzo di coda allo sportello giusto ma col bigliettino sbagliato (e lì son cazzi..) o magari aver preso il biglietto giusto ma aver fatto la fila allo sportello sbagliato.

 

In fin dei conti, chi ci capisce mai niente qua dentro!? E soprattutto, perché decidiamo di andare sempre tutti insieme in segreteria? Ma tutti eh, tutto l’ateneo; Conga.

 

 

  • ED IO CHE NE SO.

Quando a casa mia un oggetto è improvvisamente disperso, alla frase ‘’ MAMMAAAAA, DOV’E’ FINITO OGGETTO XXXXX?!’’ seguono due possibili risposte: A) Là. Non fare venire me che se lo trovo ti ammazzo.

B) ED IO CHE NE SO.

 

Di solito la risposta B mi viene data quando l’oggetto è stato, come dire, BUTTATO, con coscienza e volontà dalla Signora Madre.

 

Ecco, in una classifica di persone omertose che usano la frase ED IO CHE NE SO, l’ordine sarebbe questo: mia madre, il/la segretario/a dell’UniMe, tizio siciliano negli anni ’90 sulla mafia.

 

PER LA BARBA DI MERLINO, segretario dei miei stivali, se io ti chiedo, supplicandoti in ginocchio sui ceci come una povera monaca, quale sia il fottuto modulo che mi serve per la fottuta tesi e quale sia il fottuto giorno di scadenza, COME CAZZO FAI A RISPONDERE: ED IO CHE NE SO?!

 

MA COME E TU CHE NE SAI. MA SCUSA. Lo dovrei sapere io? Sono così deficiente da venirti a chiedere una cosa che so e tu invece no? CHE COSA TI DEVO VENIRE A CHIEDERE? COSA INTENDI TU PER ‘’ SALE QB’’ NELLE RICETTE? COME TRADUCI TU IL “QUANTO BASTA” DELLA PARODI?

 

 

 

  • LA TARTARUGA E LA LEPRE.

 

La favoletta la conosciamo tutti: la lepre è veloce, così veloce che, per bullizzare la povera tartaruga, si ferma a prendere il sole sfottendola. Si addormenta (o muore, non ricordo). La super tarta arriva al traguardo. Chi va piano va sano e lontano, morale, lezione da imparare, tante care cose arrivederci e grazie.

 

ORA. Io sono molto contenta che certe lezioni uno le impara quando era piccolo e faceva oooh, e non se le dimentica più. MA DIO MI PERDONI. Possiamo, gentilmente, non fosse altro per le altre 3942 persone che aspettano dagli anni ’30 in fila, velocizzare solo un pochino?!

 

Perché, sono quasi sicura, che quella cavolo di tartaruga un cavolo di fotocopia la riesce a fare in 3 nano secondi come ogni essere normale e non in OTTO ORE E 4 LUNGHI MINUTI. Chi va piano va sano e lontano, INCONTRO ALLA MORTE (ed io preferirei non morire a piazza Antonello).

 

Considerando che il turno di lavoro dura DUE ORE, quei 49 caffè che prendete e le chiacchiere con il collega dentro il gabbiotto, e il messaggino su whatsapp, non le si possono fare DOPO il proprio turno, nelle restanti 22 ore della giornata?!

 

PER FAVORE. ABBIATE PIETA’.

 

 

  • GAVISCON.

Cari i miei amici segretari, ma perchè mi chiedo io, siete sempre così di pessimo umore? Un sorriso, una gentilezza, un abbraccio?

 

Qui le vittime del sistema siamo noi, quelli che non ci capiscono niente di esse3 siamo noi, quelli che non sanno quali scartoffie compilare per la laurea siamo noi, quelli che non si ritrovano i voti sul libretto siamo noi, quelli che hanno preso la mora perchè non hanno ricevuto il mav siamo noi, quelli che Isee, Iseu, Inps, giro giro tondo, siamo noi.

 

Quelli esauriti sclerotici fuori di testa che se non mi risolvete i guai vi denuncio al telefono azzurro SIAMO NOI.

 

Voi, miei cari amici segretari, non dovreste far altro che sedere alla vostra postazione con aria condizionata, wifi e angolo bar e sorriderci amorevolmente mentre con una mano fuori dalla sbarra sussurrate ” andrà tutto bene caro studente, andrà tutto bene”.

 

 

  • TELEFONO SENZA FILI.

Oggi mi sento proprio nostalgica. Tra una favoletta e un urlo della mammina e il giro giro tondo del punto sopra… Ecco un altro giochino dell’infanzia: il telefono senza fili.

 

Ve lo ricordate? Tutti in cerchio, il primo pensava una parola e la si passava, di compagnetto in compagnetto, fino all’ultimo bimbo che doveva indovinarla. Pena? LA MORTE. No, scherzo. Solo l’esilio, escluso per sempre da tutti i giochi.

 

Ovviamente, la parola non riusciva mai ad arrivare integra. Si partiva con ‘’cacca’’ e si finiva con ‘’ARISTODEMO’’.

 

E, ovviamente, non c’era un telefono. Il telefono eri tu, le manine a coppa intorno all’orecchiuccio del compagnetto erano la cornetta. E poi c’era la fantasia.

 

Quella che adesso hai in abbondanza, smisurata, se pensi che qualcuno risponderà mai al numero di telefono indicato nel sito UniME accanto alla dicitura SEGRETERIA.

 

Ma se lo credi, se riesci ad immaginarti mentre fai una conversazione al telefono con un segretario, chi sono io per infrangere i tuoi sogni. ‘Ché non si sa come mai, ancora, non risponda il messaggio registrato della Telecom Italia di avvertenza ‘’il numero digitato non è esistente’’.

 

No perché, il numero sarà pure esistente, ma per quanto riguarda telefono, fili e il segretario dietro che risponda, pura fantasia.

 

  • ORANGE IS THE NEW BLACK.

 

Dai che lo so che lo avete visto tutti, specie da quando Netflix ha deciso di entrare nelle nostre vite per stroncare qualsiasi possibilità di conseguire la laurea. Per chi non sapesse cosa sia Orange is the new black, vi basti sapere che è ambientato in un CARCERE.

 

Proprio così, ed il riferimento è del tutto intenzionale. Per quale assurdo ed insensato motivo avete deciso di barricarvi dentro quella sottospecie di gabbia, manco aveste a che fare con i peggiori Pablo Escobar dell’Università? (Narcos… ndr)

 

Dico, non è già abbastanza difficile raggiungere un livello di comunicazione efficace ai fini della risoluzione di qualsiasi tipo di problema? E invece no, a separarci ci sono 3 kilomentri e mezzo di balconcino in marmo, una finestra in ferro battuto, un vetro blindato a prova di bomba e le sedie sulle quali siete seduti, sono al piano di sotto.

 

Oh Romeo, Romeo io sono in punta di piedi, ma tu perchè cazzo non ti alzi in piedi invece di continuare a dirmi “scusi, può ripetere? non ho sentito bene”.

 

Ce la possiamo fare sì, ce la possiamo fare.

 

  • WHATSAPP

Questa proprio ve la devo riconoscere, pochi giorni fa sono venuta a trovarvi e mi è sembrato, per un attimo, di essere in uno di quei college americani super tecnologicamente avanzati.

 

No dai, sul serio. Come diamine vi è venuto in mente di mettere a disposizione di noi studenti uno strumento così potente tramite il quale poterci vendicare di quanto sopra?

Per chi non fosse andato di recente nel luogo mistico di Piazza Antonello, spiego brevemente di che si tratta: davanti ad ogni sportello è stato posizionato un aggeggio che chiameremo tablet, (non so se lo sia realmente ma ci somiglia parecchio) sulla schermata del quale compaiono tre simpatiche facce: una verde (felice), una arancione (libera l’incrocio se lo hai già impegnato) ed una rossa (estremamente triste ed arrabbiata).

Lo scopo, è quello di fornire allo studente uno strumento in grado di valutare i servizi offerti dallo sportello in questione.

ORA, miei cari amici segretari, vi svelo un segreto: mentre con lo sguardo puntiamo le vostre vite da prigionieri di Azkaban, con le dita abbiamo già sfondato di tap la faccetta rossa da averla rincoglionita al punto di chiedere pietà. Ma vi vogliamo bene però, magari un sorrisetto ce lo scambiamo su whatsapp, a fine carriera. Se ce la famo.

 

Elena Anna Andronico ☹ ☹ ☹

Vanessa Munaò ☹ ☹ ☹

Eventi del fine settimana

Venerdì 19

  • ALBERO DELLA PACE

Dove: Piazza Duomo

Quando: dalle ore 9:30

Cosa: la pace inizia, mettendo un punto alla guerra contro il nostro stesso pianeta; è ormai uso comune gettare qualsiasi tipo di rifiuto in ogni dove, senza pensare al suo potenziale inespresso o senza riflettere sulle enormi ripercussioni che quel gesto avrà per gli anni futuri. In questa triste ottica del presente, Puli-AMO Messina intende far “pace” con l’ambiente, tributandogli un albero interamente realizzato con materiale di riciclo, liberando (sia pure idealmente) la Madre Terra dal greve compito di smaltire le enormi quantità di rifiuti che ogni giorno le doniamo.

L’installazione è un’iniziativa legata alla manifestazione “La tenda della Pace“, che avrà luogo a Piazza Duomo dal 19 al 21 maggio.

  • VERSO IL G 7 DI TAORMINA: DIBATTITO SU GUERRA E MIGRAZIONI

Dove: Via XXIV Maggio

Quando: dalle ore 17:30 alle ore 20:00

Cosa: l’imminente G7 di Taormina, affronterà alcuni dei conflitti più sanguinosi scatenati nell’area mediterranea e mediorientale e l’immancabile “lotta al terrorismo (islamico)”. Altro tema “caldo” sarà quello delle relazioni-pressing sulla Russia e, per la prima volta in ambito G7, verrà presentato il tema delle “emergenze” prodotte dalle migrazioni mondiali.

Il vertice di Taormina avrà  lo scopo di rafforzare le alleanze politico-militari nel quadro dell’escalation bellica globale e il contrasto con l’uso della forza delle migrazioni e della fuga di milioni di persone dalle guerre e dai crimini socio-ambientali.
Introduce Antonio Mazzeo, comitato No G7 – Messina.

  • THE HATEFUL TARANTINO TRIBUTE

Dove: Beer Garden, Falcone – Via G. Falcone 4/6 – Cotignola

Quando: dalle ore 22:30

Cosa: i The Hateful Tarantino tribute band ripercorreranno le colonne sonore dei film di Quentin Tarantino con uno show unico nel suo genere.
A fine concerto, la serata prosegue con il Radar Rock Party, una selezione musicale di Dj Piro (Massimo Solaroli).

Ingresso gratuito con possibilità di prenotazione tavoli per cena al numero 3801025449.

Sabato 20

  • CLINIC DEDICATA AL MONDO DELLE BATTERIE CON MARCO IANNETTA

Dove: Casa Musicale Sanfilippo – Via G. La Farina, 69

Quando: dalle ore 17:00

Cosa: un incontro con un artista famoso in tutto il mondo per la sua unica ed eccezionale tecnica batteristica; con il suo complesso drum kit, costruisce il suo innovativo ed articolato playing.

  • LIBRO D’ARTISTA

Dove: La Feltrinelli Point – Via Ghibellina, 32

Quando: dalle ore 18:30 alle ore 19:30

Cosa: è un libro che rappresenta un lavoro d’arte, spesso pubblicato come edizione numerata a tiratura limitata, sebbene a volte sia prodotto come oggetto unico e venga chiamato appunto unique.
La mostra “Il Libro d’artista” (promossa all’interno del Maggio dei Libri) è stata ideata, organizzata e curata dall’Associazione di artisti “Senza chiedere il permesso”, dalla Feltrinelli Point di Messina e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Messina.
All’inaugurazione, saranno presenti gli artisti espositor ed introdurrà lo storico d’arte Giampaolo Chillè; presenzierà l’Assessore alla Cultura del Comune di Messina Federico Alagna.

  • DAVIDE SHORTT IN CONCERTO – STRANIERO TOUR FULL BAND SHOW

Dove: Retronouveau – Via Croce Rossa, 34

Quando: dalle ore 22:30

Cosa: Davide Sciortino è un cantautore, beatmaker e rapper di Palermo, nonché terzo classificato alla IX edizione di X Factor. Ritorna nella sua Sicilia con un album che vanta testi figli della grande tradizione cantautorale italiana e ricco di collaborazioni importanti: Daniele Silvestri e la sua band, la neo soul band romana ThrowBack, il rapper Tormento e la stella del rap underground Johnny Marsiglia.

Ingresso € 10 direttamente al botteghino.

DOMENICA 21

  • VISITA IL CIMITERO MONUMENTALE DI MESSINA

Dove: ARB – via Romagnosi, 18

Quando: dalle ore 9:30 alle ore 12:30

Cosa: “MESSINA CITTA’ CHE PARLA” 5a passeggiata; Francesco Maggio che ci guiderà nel nostro cimitero monumentale, che è uno dei più importanti cimiteri monumentali d’Italia: al suo interno è presente la gran parte della statuaria e dell’architettura del neoclassicismo messinese.
Attenzione: la guida di domenica è introdotta da un incontro che si terrà venerdì 19 dalle 20 alle 21 presso la sede dell’associazione ARB.
La quota di partecipazione è di € 5 a persona.

  • TORNEO JUST DANCE

Dove: Smite TP Games – Via Risorgimento, 45

Quando: dalle ore 11:00 alle ore 13:00

Cosa: il Torneo di Just Dance si svolgerà durante la mattina del secondo giorno dell’evento GAME of COMICS.
Il Costo di partecipazione sarà di soli 3€ a persona.
Il Vincitore verrà dichiarato a fine di tutti i balli sommando i punti accumulati durante il gioco e riceverà come premio una coppa come memoriale dell’evento.
Le Iscrizioni sul luogo dello svolgimento del torneo verranno prese sino a 10 minuti prima dell’inizio dello stesso.

Jessica Cardullo

Arianna De Arcangelis