Dalla forma d’arte all’individuo: nasce @rt.me, laboratorio di arte digitale

“La vera arte non ha bisogno di proclami e si compie in silenzio.”                                                                                                                                                                -Marcel Proust

Il laboratorio di arte digitale @rt.me è un progetto che unisce i settori dell’arte e della tecnologia proponendosi come un vero e proprio movimento artistico.  I due ambiti si sposano perfettamente creando un ecosistema aperto e dinamico che ambisce a coinvolgere tutta la società civile, varcando i confini dell’Ateneo Peloritano. La vera arte non è esclusivamente impregnata di colori ad olio o calcestruzzo; l’arte può nascere anche dal cursore di un mouse o dalla tastiera di un computer.

Fonte: artme.unime.it

La tecnologia digitale permette di esprimere il cambiamento della modernità in base all’ambiente circostante e rende possibile l’espansione multimediale delle opere d’arte facendo sì che siano mutevoli e modificabili nel tempo. Inoltre, in tal modo esse divengono interattive e gli spettatori stessi possono sentirsi parte integrante dell’opera.

La peculiarità dell’arte digitale consiste nella creazione di una realtà virtuale e aumentata, come quella rappresentata nei videogiochi, che permette allo spettatore di fruire di un ambiente surreale e al contempo stesso altamente realistico che possa trarlo fuori dalle preoccupazioni quotidiane e renderlo un vero e proprio protagonista.

D’altro canto, le forme tradizionali d’arte utilizzano le tecnologie digitali come parte del processo creativo; ad esempio per la realizzazione di un film si ricorre agli effetti speciali digitali e alle animazioni grafiche, mentre per la realizzazione di un contenuto musicale vengono utilizzati effetti sonori digitali.

Art.me: un progetto rivolto a tutti

Il progetto è rivolto agli amanti dell’arte e della tecnologia; che si tratti di studenti, programmatori, docenti, ricercatori o artisti, è solo un insulso dettaglio. Chiunque può farne parte, scegliere di mettersi in gioco nell’arte digitale e renderla un’esperienza unica grazie ai docenti dei dipartimenti MIFT e COSPECS di UniMe che hanno contribuito alla creazione del laboratorio, di questo spazio interattivo in cui vi è la possibilità di esprimersi liberamente.

Fonte: artme.unime.it

Fondamentale inoltre, le combinazioni di valori che stanno alla base del progetto:

  • Curiosità, competenza, conoscenza;
  • Creatività, fantasia, originalità, passione;
  • Collaborazione, disponibilità, socialità e spirito di gruppo;
  • Autenticità, fiducia, trasparenza.
Fonte: artme.unime.it

Gli obiettivi di Art.me

Tra gli obiettivi di questo innovativo progetto primo fra tutti troviamo quello di fare arte: creare progetti, individuali o di gruppo, che dimostrino le capacità dell’arte digitale e che possano appassionare anche il pubblico. Di conseguenza, bisogna anche imparare a collaborare e a mantenere una certa disponibilità e solidarietà nei confronti dell’altro.

Importante è inoltre, cercare di incoraggiare studenti e docenti a partecipare, studiare e diffondere la cultura digitale. Il progetto dunque non ha solo lo scopo di diffondere concetti e far apprendere contenuti, ma anche quello di far emergere e dare visibilità a queste opere creando una vera e propria galleria d’arte online.

Alessandra Cutrupia

ERASMUS+: pubblicato il bando per l’A. A. 2022-2023

Buone notizie in arrivo per studenti, dottorandi e specializzandi UniMe! E’ stato pubblicato il Bando per l’assegnazione di borse di mobilità Erasmus+ Studio A.A. 2022-23. 

Erasmus+, cos’è?

Erasmus + è il Programma dell’Unione europea che promuove la mobilità tra gli studenti e i dottorandi ai fini dell’apprendimento. Avrai la possibilità di trascorrere un periodo tra i 2 e i 12 mesi, sin dal tuo primo anno di studi, presso un ateneo di una delle università europee aderenti al programma. 

Finalità Erasmus+

Il suddetto programma, nel quadro della mobilità internazionale presso un ateneo partner che abbia siglato un accordo con l’Università degli studi di Messina, persegue i seguenti fini:

  •  seguire corsi e sostenere esami;
  • combinare un periodo di studio con un periodo di tirocinio curriculare/ricerca per tesi;
  • svolgere ricerca nell’ambito del dottorato di afferenza.

Requisiti per partecipare

Possono partecipare tutti gli studenti e le studentesse dell’Università di Messina regolarmente iscritti/e a tempo pieno e non fuori corso ad un:

  1. corso di laurea;
  2. corso di laurea magistrale;
  3. corso di laurea magistrale a ciclo unico;
  4. dottorato.

Lo studente deve possedere o impegnarsi ad acquisire la competenza linguistica richiesta dall’Ateneo partner presso il quale intende svolgere il periodo di mobilità.

Lo studente non deve aver già usufruito del tetto massimo di mesi consentito in base al proprio ciclo di studi.

Durata periodo Erasmus

  1. La durata è stabilita bilateralmente tra UniMe e l’ateneo partner ospitante;
  2. La mobilità può essere avviata a partire dal 1° settembre 2022 e dovrà essere conclusa entro il 30 settembre 2023;

È previsto un tetto massimo di mensilità a seconda del ciclo di studi a cui si è iscritti:

  • I ciclo (laurea), massimo 12 mesi (360 giorni);
  • II ciclo (laurea magistrale), massimo 12 mesi (360 giorni);
  • laurea a ciclo unico, massimo 24 mesi (720 giorni);
  • III ciclo (dottorato, specializzazione o master di II livello), massimo 12 mesi (360 giorni).

Le “Call”

Anche quest’anno sono previste 2 scadenze (Call) per presentare la candidatura:

  1. La prima CALL è rivolta a chi desidera svolgere la propria mobilità nel primo semestre/anno interno o secondo semestre dell’a.a. 2022/2023. La possibilità di mandare la domanda di partecipazione scade il 22 marzo 2022 alle ore 13.
  2. La seconda CALL è riservata agli studenti che non hanno partecipato alla prima CALL ed agli studenti idonei nella prima CALL, ma risultati non assegnatari di sede. In caso di partecipazione alla seconda CALL, le partenze potranno avvenire esclusivamente nel secondo semestre. La seconda Call si apre il 25 maggio e la scadenza per la presentazione delle candidature è fissata per l’8 giugno 2022 ore 13:00.

Tipologia di mobilità

  • Long Mobility: rivolta a tutti gli studenti di I, II e III ciclo con durata dai 2 ai 12 mesi
  • Short Mobility: una delle principali novità per l’A.A. 2022/23, riservata ai Dottorandi. Tale mobilità può svolgersi da un minimo di 5 fino ad un massimo di 30 giorni. La Short Mobility deve essere concordata e autorizzata dall’Ateneo ospitante.

Come inviare candidatura

La domanda di partecipazione si effettua esclusivamente online, dal proprio profilo personale ESSE3 nella sezione “mobilità internazionale”

Attestazione linguistica

Il livello richiesto dalla sede ospitante potrà essere certificato prima della partenza attraverso:

  • L’ inserimento su esse3 di una certificazione internazionale riconosciuta dal miur;
  • Il superamento dell’esame di lingua previsto nel piano di studi, di livello B1 per i corsi triennali e B2 per i corsi magistrali a ciclo unico;
  • Il superamento del test CLAM per la partecipazione alle mobilità del 2020 e 2021
  • Il superamento del test OLS, in caso di già avvenuta partecipazione ad una mobilità negli anni precedenti
  • L’autocertificazione di studenti madrelingua.

È comunque ammessa la partecipazione senza una specifica competenza linguistica. Sarà necessario in questo caso inserire in piattaforma la “Lettera di impegno al raggiungimento del livello linguistico”, che troverete giù nell’allegato 4. Il livello dovrà essere raggiunto entro il 15 giugno 2022 per le partenze del primo semestre e dell’intero anno ed entro il 15 novembre per le partenze del secondo semestre. L’ateneo metterà a disposizione un test CLA predisposto ad hoc per la mobilità Erasmus, per coloro che non possiedono alcuna certificazione.

Contributi erogati agli studenti

Per la Long Mobility

  • Borsa di studio mensile: stanziata da Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, il cui valore cambia in base al paese di destinazione (250/300/350 euro);
  • Contributo integrativo per situazioni economiche svantaggiate, erogato sulla base del proprio ISEE;
  • Contributi comunitari per studenti con specifiche condizioni fisiche, mentali o sanitarie.

Per la Short Mobility

  • importo giornaliero in funzione del periodo di mobilità;
  • contributo una tantum erogato a chi possiede un ISEE minore o uguale a 23.626.32 € (valore fissato per l’anno 2021);
  • specifico contributo viaggio al quale si accede in forma esclusiva sempre sulla base dei valori ISEE previsti dalle disposizioni ministeriali.

Destinazioni

Nei seguenti link troverete in allegato l’elenco con le destinazioni disponibili:

DESTINAZIONI DISPONIBILI ALL. 1 – I e II CICLO

DESTINAZIONI DISPONIBILI ALL. 2 – III CICLO

Altri link utili

ALL. 3 – DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE CONOSCENZA LINGUISTICA

ALL. 4 – AUTOCERTIFICAZIONE COMPETENZA LINGUISTICA E IMPEGNO A RAGGIUNGERE IL LIVELLO

ALL. 5 – GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLA CANDIDATURA ALL. 6 – VADEMECUM GESTIONE DELLA MOBILITA’

Contatti

E’ possibile contattare l’Ufficio Unità organizzativa mobilità internazionale del nostro Ateneo al num. 090/676-8532-8349 oppure inviare mail all’indirizzo erasmus@unime.it prenotando un colloquio su Teams (concordando preventivamente la data attraverso una richiesta per mail).
Per ulteriori info seguire il webinar di presentazione giorno 15 marzo ore 10:00 collegandosi attraverso la mail istituzionale al seguente link
Sofia Ruello

La nostra intervista a Rula Jebreal

La resistenza ad ogni forma di dittatura, il coraggio di dire no, quelle piccole azioni quotidiane che possono portare la nostra società ad una nuova consapevolezza, tanti gli spunti che si possono trarre dal discorso di Rula Jebreal, insignita del dottorato honoris causa in Scienze Politiche, durante la lectio magistralis tenutasi presso l’Aula Campagna del Dipartimento Scipog.

Noi di UniVersoMe abbiamo avuto l’onore di intervistare la famosa giornalista. Ha introdotto la nostra chiacchierata il dott. Antonio Tavilla, direttore responsabile della nostra testata, di seguito ha posto le domande Francesca Umina, direttrice Unit Giornale.

Nella foto da sinistra Francesca Umina, la dottoressa Rula Jebreal, il Rettore Prof. Salvatore Cuzzocrea. ©Antonio Tavilla

L’intervento di Antonio Tavilla: la missione del giornalismo

Lei è un’osservatrice internazionale del giornalismo, una professione messa in crisi dai social ma anche dall’insufficiente libertà di stampa. Qual è la sua visione? Cosa vuole dire ai ragazzi che si vogliono approcciare a questo mondo?

 Quello del giornalista è il mestiere più bello al mondo. Interessatevi alle questioni internazionali: ci sono molte opportunità, magari non locali, magari non nazionali. Studiate le lingue, studiate soprattutto l’inglese, cominciate a comunicare con i vostri colleghi del futuro attraverso i social media. Una delle mie migliori amiche stava studiando filosofia quando è avvenuto l’attentato alle Torri gemelle. E’ diventata giornalista il giorno dopo. Qualunque cosa scegliate di fare, ricordate che l’eccellenza non è data dallo status dei media locali, non sarà mai così. Dovete guardare al futuro, ma soprattutto al mondo globalizzato. Se non vi assumono in un giornale locale o nazionale, continuate a cercare. Io vi aspetto sulle prime linee, se siete bravi sappiate che vi assumeranno. Ho studiato e capito cose che l’America voleva raccontate, sono stata assunta perché dicevo cose che nessuno diceva: sul dittatore saudita, su Putin, sui genocidi, sugli stupri etnici. Non c’è notizia che non leggo, non c’è una foto che non guardo. Tutti i giorni cerco di leggere, di studiare, di imparare, ma soprattutto cerco di rapportarmi con persone che la pensano diversamente da me. Solo così potete diventare eccellenti. Io sono convinta che voi avete gli strumenti: siete europei, vivete in un mondo libero. Io ho vissuto sotto la dittatura, non c’era internet. Ma ce l’ho fatta. E se ce l’ho fatta io, ce la farete ancor di più voi. Vi aspetto, ovunque c’è un posto per voi. Se un giornale non riconosce il vostro valore, c’è qualcun’ altro che vi noterà.

Le domande della redazione: denuncia, riflessione e intraprendenza

 Vorrei chiederle una riflessione su un estratto del diario di Anna Frank: ‘’Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto […]  eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità’’. Lei ha alle spalle un’infanzia difficile. Da questo però, ha tratto le parole per lottare, affinché vengano riconosciuti i diritti delle donne e dell’umanità. Crede anche lei che prima o poi questa spietata durezza umana cesserà? Condivide la speranza di Anna?

Grazie. Io non avevo altra scelta se non quella di combattere, altrimenti sarei morta. Combattere è la linfa che mi tiene viva moralmente, e sono fiera di vedere questa generazione di donne straordinarie che combatte. Però non possono farcela da sole. Per questo la loro voce è rappresentata da persone come me e dai media.

Rula Jebreal, il Rettore Prof. Salvatore Cuzzocrea. ©Angelica Rocca

Lei ha affermato poc’anzi che la donna è spesso bottino di guerra. Ma è noto che dopo gli scontri sono proprio le donne a ricostruire il Paese. Dobbiamo temere un arretramento, sia a livello europeo che mondiale, in termini di emancipazione femminile, in seguito a quello a cui stiamo assistendo?

Le donne ricostruiscono e sono quelle che subiscono. C’è una frase bellissima di un poeta mediorientale che afferma che le persone che la guerra ha distrutto sono quelle che poi ritornano, ricostruiscono e salvano praticamente il mondo. Non lo so questo, devo ammettere che parte della mia rabbia è legata ai traumi. Detto questo, vedo una speranza straordinaria nel gruppo di donne della mia terra che, nonostante tutto quello che subiscono, mantengono un amore per la vita. Questa bambina (bambina ucraina nata nella metro n.d.r.) nata pochi giorni fa in un rifugio, quando guarderà in quel filmato sé stessa, sarà una leader straordinaria, perché capirà la lotta che lei ha dentro, essendo nata nonostante una dittatura, in un contesto di guerra. Penso a una leader così per il futuro, che racconterà la sua storia per sensibilizzare le generazioni rispetto alla lotta per la libertà e per la democrazia. Ogni tanto la sofferenza rafforza: nel mio caso mi ha dato una spina dorsale d’acciaio, ma non ha reso le mie emozioni d’acciaio. Quelle sono rimaste vive perché, guardando gli occhi di generazioni come la vostra, vedo che l’attaccamento che ho per la vita continua a vivere dentro di me e quello non lo concederò al nemico, non gli darò la soddisfazione di distruggermi, perché i regimi autoritari stanno cercando di fare questo nei confronti di tutti quelli che sono critici, giornalisti, attivisti e dissidenti.

Si sta combattendo una battaglia contro un nemico armato, Putin. Una persona tutt’altro che ignorante: si è laureato nel 1975 in legge, ha dalla sua parte lo strumento della cultura. A discapito di questa, degli studi, della conoscenza e soprattutto della coscienza del passato, assistiamo agli eventi drammatici di questi giorni. Secondo lei, lo studio come si ripercuote sul pensiero e sulle azioni?

Quando mi raccontano dell’ Isis, dei “barbari” dell’Africa e del Medio Oriente, vorrei ricordare a tutti voi che nazismo e fascismo sono nati durante un’era straordinaria per l’Europa che, nonostante la crisi economica, stava vivendo un periodo di vero rinascimento culturale, grazie a filosofi, intellettuali, giornalisti. Tanti uomini legati a Hitler erano persone sofisticate che hanno però fatto un calcolo errato pensando di eleggere il Führer e poi di controllarlo. Ma quando crei un mostro, quest’ultimo finisce per mangiarti. Alla base c’è questo calcolo opportunista che abbiamo visto anche con Putin: per tanti anni, tante persone hanno ignorato la sua criminalità perché ritenevano che in qualche modo i soldi l’avrebbero eccitato a tal punto da fargli mettere da parte il suo lato criminale. Non solo hanno sottovalutato, ma non hanno capito per nulla chi era Putin e cosa voleva dal primo giorno: una persona che si è servita dello strumento degli studi per arrivare al potere e utilizzare quest’ultimo in maniera distruttiva, violenta. Questo fa capire che i dittatori non sono persone ignoranti o inconsapevoli delle loro azioni, bensì gente ancor più pericolosa, proprio perché utilizza l’arma dell’istruzione per esercitare il potere in maniera più diabolica. Quando Putin incontrò per la prima volta Trump ad Helsinki, si vantò dei suoi missili supersonici, in grado di far evaporare una città intera e affermò di poterli utilizzare a differenza del leader americano, in quanto quest’ultimo era invece ostacolato da un governo democratico. Stava già dicendo a Trump, quattro anni fa, di essere disposto ad usare armi nucleari, armi non convenzionali, capaci di uccidere centinaia, migliaia di persone. Non solo Trump non ha compreso con chi avesse a che fare, ma tante persone del nostro mondo, persone intelligentissime, hanno pensato che in qualche modo avrebbero potuto manipolarlo, controllarlo, sedarlo. Invece la bestia è sempre stata lì, prima o poi sarebbe uscita fuori.  Il business, i rapporti ambigui con i dittatori danneggiano noi e rafforzano loro. Tanti uomini che hanno creato bombe nucleari erano persone istruite, sapevano cosa stavano creando. L’essere istruito non è garanzia di moralità. Ci sono persone molto semplici, umili, che hanno più moralità di tante persone istruite. Però come possiamo utilizzare la cultura per far avanzare i diritti umani e la democrazia? Questo è un argomento su cui bisogna riflettere. Sappiamo che c’è molta tolleranza verso ideali fascisti. Sono stati scritti libri sull’inferiorità della razza che sostengono che se hai una goccia di sangue nero sei inferiore, non meriti diritti. E li hanno scritti intellettuali inglesi, tedeschi, persone laureate ad Harvard o presso altre università importanti. Ma il fatto di considerare la vita umana in termini di superiorità o inferiorità è già un primo passo verso i genocidi. Da cosa nascono tutti i genocidi se non da parole, ideali – molto spesso – di morte?

Non basta quindi trovare riparo nella torre d’avorio della cultura per poter guardare dall’alto con sguardo incolpevole la barbarie che accade là fuori nel mondo. Sono parole forti quelle di Jebreal, poco rassicuranti, ma che ci invitano a stare sempre all’erta, a cogliere la sfida di utilizzare il potere che abbiamo (quello dato dall’istruzione, dalle nuove tecnologie della comunicazione) per assumerci la responsabilità di imprimere una direzione diversa e più giusta al mondo. Perché «da grandi poteri derivano grandi responsabilità». Non possiamo perciò non ringraziare Rula per avercelo ricordato e aver risposto alle nostre domande, dandoci modo di riflettere criticamente sulle questioni più scottanti della nostra contemporaneità. 

Redazione UniVersoMe 

 

 

BEST Courses stagione estiva 2022: aperte le iscrizioni

Sei uno studente o un dottorando UniMe iscritto ad uno dei dipartimenti dell’Area Scientifico – Tecnologica? Allora devi sapere che l’Associazione Universitaria BEST Messina ha annunciato l’apertura delle iscrizioni ai BEST Courses della stagione estiva 2022 che avranno luogo nel periodo compreso tra i mesi di giugno e agosto.

BEST (Board of European Students of Technology) si occupa di promuovere, tra gli studenti di facoltà scientifico-tecnologiche di 90 Università (tra le quali l’Ateneo di Messina) in 32 Paesi d’Europa, l’ottica di una formazione sempre più internazionale in modo da ampliare la loro comprensione delle culture europee e sviluppare le capacità necessarie per lavorare in un contesto internazionale.

Tra le 43 città che ospiteranno i BEST Courses la prossima estate sono presenti: Budapest, Copenaghen, Danzica, Francoforte, Istanbul, Liegi, Lisbona, Madrid, Porto, Praga, Reykjavik, Roma, Vienna, ma l’elenco completo è disponibile sul sito www.best.eu.org/courses/list.jsp.

Cosa sono i BEST Courses?

I BEST Courses sono Corsi Accademici che si occupano di trattare argomenti scientifici e tecnologici di particolare interesse, della durata di una o due settimane e tenuti in lingua inglese dal corpo docente dell’Ateneo o esperti di aziende.

Partecipando ad un BEST Course potrai:

  • Sperimentare un approccio pratico agli argomenti di studio e acquisire competenze di tecnologia, economia e management assistendo alle attività di imprese internazionali;
  • Acquisire crediti formativi universitari (CFU);
  • Espandere il tuo bagaglio culturale grazie al contatto con altri giovani europei;
  • Migliorare la lingua inglese. 

Le lezioni, il vitto e l’alloggio e le attività sociali sono, per la maggior parte, finanziate dalle donazioni delle Università aderenti e dalle sponsorizzazioni di aziende.

L’Università di Messina e l’ERSU Messina metteranno a disposizione degli studenti ospiti il Residence Universitario Papardo e le mense in modo da poter usufruire dei relativi servizi.

Requisiti per partecipare

  • Essere iscritti ad un Corso di Laurea o ad un Dottorato di ricerca di uno dei Dipartimenti dell’Area scientifico – tecnologica dell’Università di Messina.

Date da ricordare

La domanda di partecipazione ai corsi estivi deve essere effettuata entro il 13 marzo.

Contatti

Per ottenere maggiori informazioni è possibile contattare l’Associazione BEST Messina tramite:

Sito web: www.bestmessina.org

Mail: messina@BEST-eu.org

Pagina Facebook: BEST Messina

Ornella Venuti

Rula Jebreal, Patrick Zaki e l’intervista al Presidente Musumeci. L’esperienza di UniVersoMe all’inaugurazione dell’Anno Accademico 21/22

Ha il sapore di multiculturalismo la cerimonia di apertura dell’Anno Accademico 2021/2022 che si è svolta presso l’Aula Magna “Vittorio Ricevuto” del Polo Papardo, potremmo utilizzare l’espressione “da UniMe al mondo”.

Temi centrali nelle parole di tutti i protagonisti sono state la resilienza da parte degli studenti e di tutto il personale universitario nell’affrontare questi anni di pandemia, ma ancor di più, per le immagini che ci provengono dall’Ucraina, la condanna di ogni forma di soppressione dei diritti umani. Non a caso è stato conferito un dottorato honoris causa in Scienze Politiche alla Dottoressa Rula Jebreal per il suo impegno nella lotta ad ogni forma di violenza e per la causa femminile sia nei paesi sotto dittatura, sue zone d’origine, che nei paesi definiti democratici.

La cerimonia inizia con l’avanzare del corteo Accademico composto da Rettori delle limitrofe Università, dai Prorettori UniMe e dal Senato d’Ateneo accompagnato dalle note del coro UniMe, diretto dai Maestri Umberto e Giulio Arena, con il brano Gaedemus Igitur .

Porge i saluti alla comunità studentesca, da remoto, la Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, che ribadisce il dovere morale, oggi più che mai, di luoghi di cultura quali gli Atenei, di spendersi per la pace, la solidarietà e il confronto democratico.

L’ospite a sorpresa

A gran sorpresa di tutti i presenti, un “nostro studente” si collega con l’Aula “Vittorio Ricevuto” ed esprime la sua gratitudine verso l’Università di Messina. Formalmente non appartiene alla nostra comunità studentesca ma idealmente e fraternamente è diventato lo studente delle università di tutto il mondo, di quelle università in cui le idee circolano libere. Si chiama Patrick Zaki, dottorando egiziano dell’Alma Mater Studiorum di Bologna. E’ nota a tutti la vicenda di Zaki, ha sapore amaro ripeterla. Il ragazzo è tutt’ora in attesa di processo. Tuttavia il suo pensiero è rivolto a chi nel mondo vive un’esperienza simile di annientamento della dignità umana per la sola colpa di aver esercitato la libertà di espressione. E’ un invito implicito, quello del dottorando bolognese, a tutti noi affinché non dimentichiamo tutti questi molteplici casi che non hanno risonanza mediatica.

Nella foto Patrick Zaki in collegamento. Fonte: UniMe.it

Le parole del Rettore

Prosegue il Rettore, Professore Salvatore Cuzzocrea, che con fermezza condanna la guerra e ribadisce l’impegno dell’Ateneo, tramite l’adesione alla Rete delle Università per la Pace, di attivare corridoi umanitari per accogliere studenti, docenti e ricercatori ucraini.

Come di consueto traccia un bilancio del suo mandato e illustra i prossimi progetti perché è alle future generazioni che bisogna riservare attenzione, adesso è anche la Costituzione a dircelo.

La laudatio e l’intervento di Rula Jebreal

Giungiamo al clou dell’evento con il conferimento del dottorato honoris causa alla giornalista e scrittrice Rula Jebreal.

Tiene la laudatio il Professore Luigi Chiara, ordinario di Storia Contemporanea del Dipartimento Scipog di UniMe, promotore del dottorato. Il significato di questo titolo che viene conferito alla Jebreal è il segno evidente della sensibilità dell’Ateneo Peloritano verso politiche attuative della parità di genere e di contrasto alla violenza sulle donne; tematiche su cui la nota giornalista ha espresso più volte il suo punto di vista sugli obiettivi da raggiungere. Con queste parole il Prof. Chiara ha giustificato il dottorato honoris causa all’illustre ospite rivolgendo un doveroso pensiero a Lorena Quaranta, studentessa UniMe di Medicina e Chirurgia, uccisa dal fidanzato nel marzo 2020.

Giunge il momento tanto atteso, parla la Dottoressa Rula Jebreal. In carismatici toni ha percorso quegli eventi che hanno dato una svolta alla sua vita, alla vita di una ragazza musulmana, di colore, orfana. Ebbene sì, fu l’istruzione che aprì le porte della sua carriera ma più che altro che ha fatto di lei una donna libera. E’ stato grazie ad una borsa di studio del Governo Ciampi, grazie ad un’istituzione quale l’Università che è riuscita a riscattare un destino purtroppo segnato dalle origini. Le ragazze occidentali a 17 anni hanno altri sogni, il sogno di Rula era riuscire a sopravvivere alla guerra e alla dittatura. Frasi toccanti, e ancora altre ne spende per Hind Al Husseini, la fondatrice del collegio in cui è cresciuta, e per il padre, che ha capito fin da subito che l’unica arma a disposizione di una ragazza musulmana a Gerusalemme, per non soccombere, dovesse essere la cultura.

A dimostrazione di ciò altrettanto ben inserito è stato l’intervento di una studentessa afghana di nome Tamana Karimi. Tamana ha  espresso la sua gratitudine verso l’Ateneo Peloritano che le ha permesso di cambiare vita e di poter continuare a formarsi.

E’ intervenuta, nel corso della cerimonia, anche la Dottoressa Clorinda Capria, rappresentante del personale tecnico amministrativo di UniMe. Nell’ intervallo tra gli interventi, la sala veniva deliziata dagli intermezzi musicali dell’Orchestra Filarmonica di Giostra.

Nella foto il Magnifico Rettore Professore Salvatore Cuzzocrea, Rula Jebreal e il Prof. Luigi Chiara nell’atto di conferimento del dottorato. Fonte: UniMe.it.

UniVersoMe presente alla cerimonia e l’intervista al Presidente Musumeci

Noi di UniVersoMe abbiamo preso parte attivamente all’inaugurazione. Oltre l’intervento introduttivo del coordinatore, Gianluca Carbone, tra i moderatori c’erano i direttori Unit Giornale Angelica Rocca, Francesca Umina e Filippo Giletto.

Nella foto la direttrice di UniVersoMe Angelica Rocca, una delle moderatrici dell’evento. ©Antonio Tavilla.

Nel nostro corner interviste, all’entrata, tra i tanti ospiti intervistati, un nostro redattore, Federico Ferrara ha avuto l’occasione di porgere una domanda al Presidente della Regione, On. Nello Musumeci.

Nella foto il redattore Federico Ferrara intervista il Presidente della Regione Sicilia, On. Nello Musumeci. © Antonio Tavilla.

Buonsera Signor Presidente e grazie per essere qui. Come ha intenzione di sfruttare le risorse del PNRR per ottimizzare l’accesso all’Università e ottimizzare la ricerca?

Noi come Regione, insieme alle Università siciliane, abbiamo sottoscritto un accordo che prevede l’utilizzo delle risorse del PNRR per la realizzazione di una rete per la ricerca sia applicata che di base, per l’innovazione. Crediamo che in Sicilia, soprattutto sul fronte delle energie, ci siano tutte le condizioni per fare della nostra Isola la regione più green d’Italia. Naturalmente, l’opportunità del PNRR si estende a vari settori e dobbiamo saperla cogliere, tenendo conto che, essendo la scadenza prevista nel 2026, vi saranno opere strategiche di grande importanza, però avremo anche piccole e medie opere. Dobbiamo essere preparati. Attualmente non credo i Comuni abbiano il personale sufficientemente adatto, e allora stiamo proponendo allo Stato di allungare il termine dal 2026 al 2028 e di mettere a disposizione degli enti locali sufficienti risorse per l’assistenza tecnica, affinché questa opportunità che abbiamo non venga vanificata.

 

Ilenia Rocca

 

“La violenza di genere: riconoscimento e strumenti di contrasto”, aperte le iscrizioni

Il 9 marzo 2022 avrà luogo il primo incontro del ciclo di seminari sul tema “La violenza di genere: riconoscimento e strumenti di contrasto” organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche con la Prorettrice al Welfare e alle Politiche di genere, il Comitato Unico di Garanzia e la Consulente di fiducia dell’Ateneo di Messina.

“La violenza di genere: riconoscimento e strumenti di contrasto”

Si tratta di un ciclo di incontri organizzati nell’ambito delle attività del tavolo interistituzionale promosso dalla Prefettura di Messina. Agli stessi prenderanno parte diverse personalità di rilievo: rappresentanti delle istituzioni, professionisti del settore e docenti dell’Università degli Studi Messina.

Nello specifico saranno cinque le tematiche affrontate ed analizzate nel corso dei seminari:

  1. le parole della violenza;
  2. la violenza nelle relazioni intime;
  3. la violenza nei luoghi di lavoro;
  4. il ruolo delle istituzioni;
  5. pratiche di contrasto alla violenza.

Gli incontri si svolgeranno in modalità mista (prevalentemente in presenza presso l’aula “L. Campagna” del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche – Piazza XX Settembre, 4 – e a distanza sulla piattaforma Microsoft Teams).

A chi è rivolto?

La partecipazione ai seminari è gratuita ed è aperta a tutti gli interessati all’argomento. Nello specifico dei 70 posti disponibili:

  • 30 sono primariamente riservati a studentesse e studenti dell’Ateneo messinese;
  • 35 a uomini e donne del territorio che, per le specifiche professionalità (assistenti sociali, giornalisti, avvocati,
    medici, insegnanti etc.) abbiano interesse a frequentarlo,
  • 5 posti sono riservati al personale tecnico-amministrativo dell’Università di Messina.

Come partecipare?

A seconda della categoria di appartenenza, sarà sufficiente compilare uno dei seguenti moduli:

Una volta compilato il modulo, lo stesso dovrà essere fatto pervenire all’Università attraverso una delle seguenti modalità:

  • tramite posta elettronica, inviando una mail all’indirizzo protocollo@unime.it o una pec all’indirizzo protocollo@pec.unime.it (in questo caso dovrà essere allegato il documento di riconoscimento oltre che essere presente la firma autografa o digitale);
  • brevi manu, consegnando il modulo al protocollo generale di Ateneo.

NB: Tutte le istanze dovranno pervenire entro e non oltre le 12:00 di giorno 4 marzo 2022.

CFU, attestati e riconoscimenti

  • Agli studenti e alle studentesse UniMe che frequenteranno  l’intero ciclo di seminari saranno riconosciuti 1,5 CFU
  • Agli altri corsisti e alle altre corsiste che avranno frequentato almeno l’80% delle attività sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
  • Discorso diverso per gli ordini professionali e gli Enti di riferimento dei corsisti che procederanno autonomamente al riconoscimento delle attività svolte.
  • Qualora qualcuno fosse interessato a seguire singoli incontri, sarà rilasciato un attestato di partecipazione specifico relativo al seminario frequentato.

Ulteriori informazioni

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai seguenti contatti:

Ornella Venuti

UniMe inaugura l’Anno Accademico 2021 – 2022: ospite d’eccezione la giornalista Rula Jebreal

UniMe inaugura l’Anno Accademico col botto.  Martedì 1° marzo, ore 17:00 presso l’Aula Magna “Vittorio Ricevuto” del Polo Papardo si terrà infatti la cerimonia di apertura dell’A.A. 2021/2022.

Un evento che non passerà di certo in sordina dopo due anni di pandemia.

Interventi durante la cerimonia

Da remoto porterà i suoi saluti agli studenti UniMe la Ministra dell’Università e della Ricerca Prof. ssa Maria Cristina Messa. Successivamente farà gli onori di casa il Rettore Professore Salvatore Cuzzocrea. Interverranno in seguito la studentessa Tamana Karimi e la Dott.ssa Clorinda Capria, Rappresentante del Personale tecnico-amministrativo.

Ospite d’onore

Grande attesa per l’ospite d’onore che quest’anno sarà la famosa giornalista e scrittrice Rula Jebreal che nel corso della cerimonia sarà insignita del Dottorato honoris causa in Scienze Politiche. La laudatio è affidata al Prof. Luigi Chiara, ordinario di Storia Contemporanea.

Fonte: Adnkronos. Nella foto la giornalista e scrittrice Rula Jebreal

Come partecipare alla cerimonia

Per partecipare è necessaria la prenotazione in piattaforma entro e non oltre il Giovedì 24 febbraio, al seguente link https://code.unime.it/events

La piattaforma acquisirà le prenotazioni in ordine di arrivo e fino a capienza prevista. Il sistema invierà una mail con un biglietto da esibire all’ingresso non oltre le ore 16:45.

Sarà necessario indossare mascherina FFP2 ed esibire Green Pass rafforzato all’ingresso.

Sarà possibile seguire la cerimonia anche  in diretta FB sulla pagina social dell’Ateneo  https://www.facebook.com/messinauniversity

Ilenia Rocca

UniMe: fuori il bando per contributi agli studenti per tirocini curriculari

Sei uno studente UniMe? Allora devi sapere che il nostro Ateneo ha indetto una procedura selettiva per l’assegnazione di contributi agli studenti per lo svolgimento di tirocini curriculari. (scarica qui il bando)

I contributi fungeranno da rimborso per le spese sostenute per i tirocini curriculari presso enti pubblici e/o privati della durata minima di tre mesi, corrispondenti ad almeno 6 CFU. 

L’attività dovrà essere adeguatamente e regolarmente documentata al fine di attestare lo svolgimento, le competenze e gli obbiettivi raggiunti. 

Il massimo contributo erogabile è di € 900,00.

REQUISITI

Per presentare la domanda lo studente dovrà:

  • essere regolarmente iscritto/a per l’anno accademico 2021/2022 a tempo pieno ad un corso di laurea triennale, magistrale o a ciclo unico dell’Università degli Studi di Messina;
  • avere svolto o svolgere, nel periodo compreso tra il 01/11/2021 e il 30/06/2022, un periodo di tirocinio curriculare obbligatorio della durata di 3 mesi e per un minimo di 6 CFU.

Non possono presentare domanda:

  • Gli studenti che non sono in regola con i pagamenti;
  • Gli studenti fuori corso e con un percorso non regolare;
  • Gli studenti il cui tirocinio previsto dal proprio CdS sia facoltativo o inferiore a 6 CFU;
  • Gli studenti già idonei ad altri bandi UniMe per l’assegnazione di finanziamenti per tirocinio curriculare;
  • Gli studenti il cui tirocinio si sia svolto o si sta svolgendo presso le strutture dell’Ateneo di Messina;
  • Gli studenti iscritti a classi di laurea direttamente abilitanti alla professione.

COME CANDIDARSI

Per presentare la domanda è predisposta esclusivamente una procedura nella propria area riservata ESSE3. 

È possibile inoltrare domanda fino alle 23:59 del 31 maggio 2022, decorsa questa data non sarà più possibile accedere alla procedura. 

Autocertificazioni

Lo studente, tramite piattaforma Esse3 (Allegato1 – Modello di Domanda), dovrà autocertificare di essere in possesso dei seguenti requisiti:

  1. essere uno studente in corso e regolarmente iscritto;
  2. non essere risultato idoneo ad altri bandi UniMe per l’erogazione di finanziamenti per tirocini curriculari;
  3. non aver svolto, o svolgere, tirocinio presso strutture dell’Ateneo di Messina;
  4. non essere fuoricorso o risultare “ripetente” in carriera;
  5. non essere iscritto ad un CdS che prevede solo un tirocinio curriculare facoltativo;
  6. non essere iscritti a CdS direttamente abilitanti all’esercizio della professione.

DOCUMENTI E ALLEGATI

Alla domanda lo studente dovrà allegare:

  1. copia di un documento di identità in corso di validità;
  2. la documentazione comprovante del tirocinio: 
  • Tirocinio già svolto: un’ autodichiarazione degli esami sostenuti  (da generare sulla piattaforma ESSE3) da allegare in piattaforma al momento della presentazione della domanda;
  • Tirocinio in corso di svolgimento:  Allegato progetto formativo ;
  • Tirocinio da svolgere: Dichiarazione azienda .

N.B. Qualora il tirocinio fosse ancora da svolgere (sempre entro il 30/06/2022) e quindi lo studente non avesse l’autocertificazione rilasciata su Esse3 o il progetto formativo già firmato e autorizzato, lo studente dovrà avere una dichiarazione, controfirmata dal tutor accademico e dallo studente stesso, di impegno all’attivazione del tirocinio da parte dell’Azienda/Ente/Associazione.

CRITERI GRADUATORIA

  1. Media ponderata degli esami sostenuti alla data di scadenza del bando;
  2. Valore ISEE.

A parità di punteggio avrà la precedenza lo studente con maggior numero di CFU e, in caso di ulteriore parità, lo studente più giovane.

EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO

Il contributo verrà erogato, in unica soluzione, alla fine del tirocinio curriculare e previa verifica dello svolgimento dell’attività autodichiarata, tramite accredito con Codice IBAN, intestato o cointestato al beneficiario. 

Sofia Ruello

Inaugurazione del blocco operatorio del Padiglione F del Policlinico: ecco i risultati di un progetto ambizioso e innovativo

“Oggi inauguriamo questa struttura che fa parte di un progetto molto più ampio.”

Inizia così l’intervento del Rettore, il Prof. Salvatore Cuzzocrea, che stamane all’inaugurazione del blocco operatorio del Padiglione F (quarto piano) del Policlinico universitario “G. Martino” ha espresso la sua più sincera gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato ai lavori iniziati l’aprile scorso. Di particolare rilevanza sono stati i ruoli ricoperti dal progettista e direttore Ing. Franco Trifirò e dall’Avv. Simona Corvaja.

Un progetto all’avanguardia

“L’ambiente è dotato di quattro sale chirurgiche munite di tecnologie sofisticate e di due sale, una di preparazione ed una di risveglio, con quattro posti letto ciascuna.” -spiega il Rettore.

Fonte: UniMe

Innegabile l’accuratezza del progetto, all’interno del quale è stato inserito un percorso riservato ai pazienti rigorosamente separato da quello riservato ai materiali di rifiuto delle sale al fine di evitare il rischio di contaminazioni.

Presenti al taglio del nastro anche il Commissario straordinario del Policlinico, Dott. Giampiero Bonaccorsi, il direttore del DAI di Chirurgia, Prof. Eugenio Cucinotta, il Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Messina, Mons. Cesare Di Pietro che si è occupato della benedizione del padiglione affiancato da Padre William, il cappellano del nosocomio.

Monsignor Cesare di Pietro. Fonte: UniMe.it

Il Prof. Eugenio Cucinotta, con il suo intervento ha messo in evidenza l’efficienza di un sistema di ultima generazione, installato nella sala operatoria, che consente di eseguire quattro interventi contemporaneamente ripresi grazie ad un monitor posizionato sul tavolo operatorio e permette di gestire le procedure chirurgiche tramite un unico pannello di controllo.

Fonte: UniMe.it

“Con un solo strumento vengono coniugate le esigenze di efficienza, velocità, controllo immediato ed intuitivo, tracciabilità delle procedure e riduzione del rischio clinico.” -illustra il prof. Cucinotta.

Inoltre, ogni sala operatoria è abbellita da immagini che manifestano lo splendore della Sicilia: le Isole Eolie, il Duomo, la Madonnina del porto, Taormina con l’Etna; un omaggio alla nostra terra.

Fonte: UniMe.it

Innovazioni in grado di salvare vite

Si potrebbe pensare che si sia trattato di una semplice inaugurazione, un rito di passaggio tra un vecchio e un nuovo progetto che mette unicamente in risalto l’attività svolta in questi mesi. Si tratta invece, di un nuovo inizio che dà speranza non solo ai pazienti dell’ospedale Policlinico, ma anche ai dottori, che grazie ai nuovi macchinari e ai nuovi spazi saranno in grado di salvare delle vite.

Le quattro sale operatorie costruite nel Padiglione F un giorno, potrebbero equivalere a quattro vite risparmiate dall’impossibilità di effettuare interventi chirurgici necessari.

 

                                                                                                                                                                 Alessandra Cutrupia 

Stage alla Corte Costituzionale per laureati in Giurisprudenza: scopri come partecipare

La Corte costituzionale offre a sei laureati la possibilità di partecipare ad un periodo di formazione presso gli Uffici dei Giudici costituzionali e/o presso il Servizio Studi della Corte tramite il “Programma di stage Corte costituzionale – Università”,

Obiettivo del programma è l’approfondimento delle tematiche proprie del diritto costituzionale e della giustizia costituzionale e l’acquisizione di una conoscenza completa dell’attività della Corte.

Quando si svolgerà

Il programma si svolgerà, in un’unica sessione, dal 4 ottobre 2022 al 21 luglio 2023.

A chi è rivolto

Lo stage è rivolto a laureati di vecchio e nuovo ordinamento a condizione che siano iscritti ad un percorso di studi post lauream.

Requisiti per partecipare

  • conseguimento del diploma di laurea in giurisprudenza, o altre lauree equipollenti,
    con votazione minima di 105/110;
  • adeguata conoscenza di lingue straniere nell’ambito delle principali aree europee;
  • attuale iscrizione ad un dottorato di ricerca, ad una scuola di specializzazione, ad un
    master, ovvero l’essere beneficiario di una borsa di studio o di un assegno di ricerca;
  • non aver superato il 30° anno di età.

In ogni caso, tutti i candidati dovranno indicare nella domanda di partecipazione i titoli professionali e scientifici posseduti, in particolare quelli concernenti le tematiche proprie del diritto costituzionale e della giustizia costituzionale.

Come partecipare

Dopo essersi assicurati di essere in possesso dei requisiti richiesti dal bando, i candidati dovranno:

  • presentare domanda di partecipazione (qui il modulo) al Dipartimento di Giurisprudenza (C.A. Prof. Giacomo D’Amico) tramite protocollo informatico di Ateneo, inviando un’email all’indirizzo: protocollo@unime.it, entro le ore 10.00 del 5 marzo 2022.

La candidatura deve essere completa di modulo di domanda compilato e sottoscritto, allegando certificazione o dichiarazione sostitutiva comprensiva del curriculum universitario del candidato e di eventuali titoli professionali e scientifici posseduti.

Motivi di esclusione

  • laureati in possesso di lauree così dette “brevi” ovvero triennali.
  • coloro che hanno già svolto uno stage presso la Corte costituzionale.

Altre informazioni

Agli stagisti che non risiedono nel comune di Roma verrà corrisposto un rimborso spese di vitto, alloggio e vitto, per un massimo di € 400,00 mensili, previa esibizione dei relativi titoli.

Le modalità di svolgimento dello stage dovranno essere concordate con l’Amministrazione della Corte in modo tale da assicurarne il proficuo svolgimento.

 

Ornella Venuti