Referendum e forma di governo: l’incontro con Andrea Morrone

È questo il titolo del seminario, tenutosi giorno 10 novembre 2022, presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Ateneo di Messina.

L’incontro è stato moderato dal Prof. Alberto Randazzo, promotore ed organizzatore dell’iniziativa, con la presenza di un ospite importante: Andrea Morrone, Professore ordinario di Diritto costituzionale presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.

Il seminario ha avuto ad oggetto una recente opera del Prof. Morrone, il suo libro “La Repubblica dei Referendum. Una storia costituzionale e politica (1946-2022)”, che racconta importanti fasi della storia repubblicana attraverso il prisma dell’istituto referendario.

Il Prof. Randazzo, ringraziando i presenti (tra i quali vi erano anche alunni del Collegio Superiore “Sant’Ignazio”), ha introdotto l’oggetto della relazione del Prof. Morrone, che ha discusso del suo Volume.

Nello specifico, ci si è soffermati in via preliminare sul referendum del 1946, che costituisce anche l’avvio della ricerca. Come si sa, in quell’occasione, gli italiani, reduci dal periodo fascista, furono chiamati a scegliere tra due regimi politici: Monarchia e Repubblica, con la vittoria di quest’ultima.

Come ha ricordato il Prof. Randazzo prendendo spunto dal libro, “il dato saliente emerge nel periodo storico che va dal 1970 al 2022, dalle cui statistiche si evince che ci siano state 666 proposte di referendum abrogativi e 23 costituzionali”.

I votati furono 73 e, di questi, ben 34 sono andati a vuoto a causa dell’astensionismo (uno dei limiti del referendum).
Il referendum – come lo definisce Morrone – costituisce il “sottotesto” della storia della Repubblica.
A tal proposito, come ricorda il Prof. Randazzo richiamando l’opera di Morrone, in Assemblea costituente, fu prezioso il contributo di Costantino Mortati, che propose l’introduzione di questo istituto al fine di creare e rafforzare l’interconnessione tra cittadini ed Istituzioni politiche; esso si riteneva necessario, come sostiene Andrea Morrone “contrastare quelle sfasature fra partiti ed opinioni pubbliche”.

Il Prof. Randazzo ha poi rivolto due domande all’autore:
“Colmare questo gap tra rappresentanti e rappresentati è ancora possibile attraverso il referendum, dal momento che la società è mutata e si è digitalizzata?”. Si fa riferimento al concetto di disintermediazione delle nuove tecnologie.
“Il referendum può, tutt’oggi, svolgere quell’originaria funzione per la quale è stato pensato da Mortati, visti i partiti odierni, lontani da quelli di un tempo?”.

Snodo cruciale e, al contempo, filo conduttore dell’intera opera è il rapporto tra referendum e partiti; questi ultimi temevano che l’istituto referendario, in quanto espressione di democrazia diretta, potesse avere delle ripercussioni in negativo sulla democrazia rappresentativa nel nostro Paese.
Stessa preoccupazione fu manifestata quando Mortati, nella Seconda Sottocommissione, avanzò la sua proposta, che infatti venne molto ridimensionata. Come si sa, si ammise soltanto il referendum abrogativo.

Dunque, al centro del libro vi è questo gioco di forze, questo rapporto complicato tra referendum (espressione di democrazia diretta) e partiti (espressione di democrazia rappresentativa), rapporto che a prima vista potrebbe sembrare connotato da scontri e contrapposizioni. Tuttavia, gli stessi partiti si sono serviti dello strumento referendario, fino ad abusarne.

Come ha affermato il Prof. Morrone, il referendum è stato funzionale e “servente da sempre alla democrazia rappresentativa”. Questo strumento, dunque, è stato recepito ed utilizzato come acquisizione di consensi ad uso partitico (si fa cenno ad una vicenda che coinvolse Berlinguer)
“Qual è il senso più profondo e l’intento di questa ricerca storiografica?”, si chiede l’Autore.

Il Prof. Morrone, illustrando il suo libro, ricorda che quest’ultimo è una prosecuzione di una ricerca condotta con Augusto Barbera nel 2003; nel concreto, trattasi di una storia dei referendum. Lo scopo dei due studiosi era quello di colmare un vuoto, contrapponendo al mero approccio formale dei giuristi – tra i quali, Vittorio Emanuele Orlando – un metodo giuridico, costruito attraverso la contaminazione di altre scienze (sociologia, storia).

Ecco perché il sottotitolo è “Storia costituzionale e politica”, volto a collocare l’istituto referendario nel contesto storico-politico e costituzionale del Paese. La scelta del titolo ha, tuttavia, una duplice funzione: entrare in un rapporto dialogico e al tempo stesso di netta contrapposizione rispetto all’opera “La Repubblica dei Partiti” di Pietro Scoppola, storico della sinistra democristiana.
L’idea è quella di attenuare la centralità dei partiti nella storia della Repubblica italiana, soprattutto del ’900, mettendo in luce il ruolo del referendum. La modernità c’insegna come l’unico modo possibile di concepire la politica sia stato quello di organizzare gli individui (il popolo definito bambino, privo d’identità, “massa informe”) in forme politiche (partiti). Da qui, il referendum concepito solo per abrogare una legge vigente. Benché non vi sia di fatto un referendum propositivo, è emerso come, nel concreto, quello abrogativo abbia indirettamente anche avuto una funzione di stimolo per l’introduzione di nuove leggi.

Benché, come introduceva il Prof. Randazzo, solo alcuni referendum abbiamo raggiunto il quorum di validità, è importante focalizzarsi sul ruolo di questo strumento che ha segnato tappe importanti nella storia del nostro Paese, in termini di innovazioni sul piano sociale e sul piano politico.

Come ha detto Morrone, si è avuto “un processo di costruzione della nostra cultura che è fatto non solo di partiti, ma anche di istanze popolari, cittadini, movimenti, gruppi sociali che si sono fatti promotori di notevoli iniziative”.
Molti gli spunti di riflessione che hanno animato il dibattito finale.

Ylenia Zirilli

Dentro la XIX Legislatura col Prof. Giovanni Moschella: l’intervista ai microfoni di Radio UniVersoMe

In esclusiva per il podcast di Radio UniVersoMe The Box, abbiamo intervistato il prorettore vicario dell’Università degli Studi di Messina, Prof. Giovanni Moschella.

La locandina della puntata © Gianluca Carbone

A seguito delle elezioni politiche del 25 settembre scorso, si è insediata la nuova, XIX legislatura. Si tratta della prima volta dopo il referendum sul taglio dei parlamentari del 2020, il cui esito positivo confermò la scelta di ridurre il numero dei deputati e dei senatori rispettivamente da 630 a 400 e da 315 a 200.

Assieme al Prof. Moschella, abbiamo riflettuto sulla nuova maggioranza di destra, ma anche sulle opposizioni e sulle rispettive fragilità. Abbiamo toccato temi nevralgici come le riforme sulle autonomie regionali a livello differenziato e sul Presidenzialismo come forma di governo alternativa al Parlamentarismo.

© Gianluca Carbone

In che stato risultano, oggi, gli equilibri parlamentari? Quali effetti avrà avuto il taglio dei parlamentari? Quali sono le prospettive di questa nuova maggioranza? E quale futuro dovremo aspettarci noi giovani? Tutto questo e molto altro nella nostra intervista, da oggi disponibile su Youtube, Spotify, Spreaker e sugli altri social media di UniVersoMe.

Valeria Bonaccorso


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Workshop nazionale sul giornalismo scientifico in universitá di messina con giornalisti VIP RAI il 13 gennaio 2023

Nuovo evento d’eccellenza con Giornalisti Vip a Messina: il workshop nazionale, aperto al pubblico, intitolato “Il Giornalismo Scientifico ai giorni nostri” si terrà il 13 gennaio 2023, ore 9, all’Università di Messina nella Sala Accademia Peloritana dei Pericolanti (Piazza Pugliatti 1).

L’evento è organizzato dal Prof. Salvatore Magazù del Mift (Dipartimento Scienze Matematiche Informatiche Fisiche della Terra), da Byto, società di comunicazione nazionale del giornalista e portavoce parlamentare Antonio Ivan Bellantoni, dal giornalista di Ansa e Corriere.it Gianluca Rossellini e dall’Accademia Peloritana dei Pericolanti. Per l’occasione, interverranno con una Lectio Magistralis tre Giornalisti Rai noti al grande pubblico: Marco Frittella, Direttore Editoriale Rai Libri e già Conduttore Tg1 e “Unomattina”; Barbara Carfagna, Conduttrice Tg1 e Autrice-Conduttrice “Codice: la vita è digitale” su Rai Uno; Romolo Sticchi, Inviato Speciale Tg3 e Curatore “Pixel” su Rai Tre.

Ricco il parterre dei relatori: Carmelo Picciotto (Presidente Confcommercio Messina); Giuseppe Ruggeri (Medico e Giornalista); Giovanni Pioggia (Ingegnere Responsabile Irib-Cnr Messina); Dimitri Salonia (Artista e Divulgatore Scientifico); Mariateresa Caccamo (Ricercatrice Mift); Prof. Salvatore Magazù; Gianluca Rossellini; Antonio Ivan Bellantoni. L’evento è organizzato in collaborazione con Università di Messina, Ansa, Aif (Associazione per l’Insegnamento della Fisica), Ristorante Salotto Fellini, Fipe (Federazione Italiana Pubblici Servizi), Lisciotto Viaggi, Cisfa (Consorzio Interuniversitario Scienze Fisiche Applicate), Società Italiana di Fisica, Motostore D’Arrigo Honda, Confcommercio Messina, Caronte&Tourist, Residence Cine Apollo, Gruppo Lem Tipografia, Fondazione Salonia (che donerà all’Università un’Opera pittorica sul tema dell’evento) e Ristorante Il Siciliano.

I Giornalisti Rai Frittella, Carfagna e Sticchi riceveranno una Targa al Merito Professionale durante l’evento, che avrà come tema dominante “il giornalismo scientifico quale protagonista assoluto nella produzione culturale e nello sviluppo economico della nostra società, specie in un’epoca segnata dall’aumento di fake news su argomenti cruciali per scelte individuali e collettive legati al mondo della ricerca”.

Un Natale che profuma di sessione

Tra pochi giorni avranno inizio le feste, il periodo più atteso da molti perché racchiude in sé momenti di gioia, convivialità e spensieratezza, tranne per lo studente universitario che si prepara per la sessione invernale.

Quante volte abbiamo sentito che ciò che ci manca di più del periodo scolastico sono proprio le vacanze natalizie? Si, proprio quelle vacanze che profumavano solo di vacanze, in cui ci si svegliava tardi senza bisogno di alcuna sveglia e ci sentivamo liberi. Le giornate scorrevano ma sentivamo di averle vissute.

Lo studente universitario invece approfitta di questi giorni un pò confusionari, tra una tombolata e l’altra, per poter studiare, organizzando la propria routìne al meglio per recuperare tempo e prepararsi al prossimo esame della sessione imminente. Tra questi una condizione particolare la vive il così detto fuori sede che, mentre da un lato grazie allo stand by natalizio può finalmente tornare a casa, rivedere i propri cari e godersi il paesino d’origine costellato di luci natalizie, dall’altro vive questa pausa con la consapevolezza di dover rientrare presto in sede perché gli esami di gennaio incombono.

Insomma, alla fine dei conti, non ci si può concedere molte distrazioni a Natale e Capodanno!

Il punto è che noi studenti facciamo molti sacrifici per costruire il nostro futuro e corriamo, corriamo così forte che spesso perdiamo il senso dell’orientamento. Tanto  le giornate passano in fretta, quanto più iniziamo a correre ancora più velocemente con la costante paura di rimanere sempre e comunque indietro e di non farcela. 

Ma cosa succede quando si corre?

Se corriamo di certo saremo in vantaggio ma non scorgeremo ciò che ci sta intorno. Perdiamo alcuni profumi e immagini. Iniziamo ad essere stanchi e la stanchezza, soprattutto se accumulata, ci fa perdere parti di noi ad un punto tale che spesso non ci ritroviamo più.

Impariamo a fermarci, a fare un respiro profondo. Riflettiamo sul fatto che non dobbiamo correre, che non è vero che abbiamo poco tempo perché la verità è che abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Posticipare un esame non significa aver fallito ma aver scelto. Nella costrizione non c’è scelta, non c’è libertà.

Allora caro studente che stai leggendo: fermati, respira, prendi in mano il tempo e la tua capacità di scelta ricordando l’importanza di ogni momento, l’importanza della tua vita e di come questa meriti di essere vissuta!

Buon natale a tutti noi, augurandoci un natale che profumi di libertà.

 

Marta Zanghí

 

 

Banca d’Italia: 5 tirocini a Palermo

La sede di Palermo della Banca d’Italia ha avviato un’iniziativa volta ad includere 5 tirocinanti nello svolgimento di numerose mansioni.

L’iniziativa ha lo scopo di permettere ai tirocinanti di maturare esperienza presso la Segreteria tecnica dell’Arbitro Bancario Finanziario, in modo da mettere in atto le competenze acquisite durante il percorso universitario.

I compiti comprendono: analisi della normativa, della giurisprudenza (nazionale e comunitaria) e della dottrina sulle materie oggetto di contenzioso, verifica preliminare della regolarità dei ricorsi, istruttoria delle controversie a supporto dell’attività decisoria dei Collegi anche su fattispecie complesse; classificazione e catalogazione informatica dei ricorsi e delle decisioni; supporto alle attività preparatorie delle riunioni del Collegio, alla gestione della fase post decisoria dei ricorsi e allo studio delle tematiche giuridiche più ricorrenti.

Dove

I tirocini verranno svolti presso la Segreteria tecnica dell’Arbitro Bancario Finanziario della Sede di Palermo della Banca d’Italia, via Cavour n. 131/A. 

Quando

Il tirocinio durerà 6 mesi e verrà avviato indicativamente nel mese di marzo 2023.

La modalità di svolgimento delle attività verrà concordata con il tutor aziendale. Queste saranno svolte nei giorni feriali per non meno di sei ore giornaliere.

Requisiti

  • Essere in possesso di laurea magistrale a ciclo unico/magistrale (o specialistica) in Giurisprudenza, conseguita presso l’Università degli Studi di Messina con un punteggio pari ad almeno 105/110 (o votazione equivalente); altro diploma equiparato al suddetto titolo ai sensi del Decreto Interministeriale 9 luglio 2009;
  • Avere un’età inferiore ai 28 anni alla scadenza del termine per la presentazione delle candidature.

Come partecipare

La propria candidatura dovrà essere presentata presso l’Università degli Studi di Messina entro il 09 dicembre 2022.

Queste dovranno comprendere:

  • domanda di ammissione alla selezione e dichiarazione sottoscritta ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 (cfr. allegato);
  • curriculum vitae;
  • un abstract della propria tesi di laurea di non più di 350 parole;
  • copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.

Le candidature verranno selezionate dall’Università. I candidati che risulteranno in possesso dei requisiti richiesti potranno essere invitati a sostenere un colloquio con una Commissione nominata dalla Banca.

Agevolazioni

È prevista un’indennità di partecipazione, per i tirocinanti, pari a 1.000 (mille) euro lordi mensili (previa verifica del rispetto degli obblighi di assiduità e riservatezza); inoltre, i tirocinanti potranno usufruire gratuitamente del servizio di ristorazione nei modi e nelle forme previsti per il personale dell’Istituto.

L’indennità è però incompatibile con qualsiasi altro compenso (da attività lavorativa o assimilata) eventualmente percepito dai tirocinanti, anche sotto forma di borse di studio/di ricerca o assegni di dottorato. I tirocinanti saranno invitati a rinunciare a tali compensi per il periodo coperto dall’indennità corrisposta dalla Banca.

Per consultare l’avviso visita questo link.

Ornella Venuti

Laboratori di potenziamento: il progetto organizzato da COP UniMe

A partire da martedì 29, il Centro Orientamento e Placement  dell’ Università degli Studi di Messina organizza appositi laboratori dedicati agli studenti fuoricorso.

 In cosa consiste il programma?

L’intenzione del progetto è quello di aiutare tutti gli studenti che, durante il proprio percorso di studio, hanno riscontrato complicazioni ed intoppi. Si tratta infatti di un progetto di potenziamento. Lo scopo è quello di offrire un supporto con l’organizzazione di laboratori, cercando di prevenire la dispersione  negli studi e di seguire e favorire la transizione del laureato fino all’ingresso nel mondo del lavoro. Il ciclo del corso, dal totale di 12 ore, si articolerà in cinque appuntamenti. Queste attività avranno luogo presso i locali di Palazzo Mariani, in via Consolato del mare, n. 41, nell’ Aula Ausilioteca.

Orientamento e Placement
Fonte: free pics

Quali sono gli appuntamenti del corso di potenziamento?

Il primo laboratorio dei cinque si terrà la mattina di martedì 29 Novembre dalle 10 alle 12.30. Il tema dell’incontro sarà “gestione del tempo e pianificazione degli obiettivi” , a cura delle dott. sse Paola Interdonato e Maria Longo. Il programma ha come obiettivi lo sviluppo e la consolidazione delle capacità di gestione del tempo, proponendo strategie e strumenti idonei ad accrescere la produttività.

Il secondo appuntamento seguirà il giorno successivo e al medesimo orario. Stavolta, però, al centro della discussione verteranno le strategie di studio e di apprendimento. Sarà a cura delle dottoresse Lucia Guerrisi e Laura Zanghì. Gli scopi del laboratorio sono quelli di ampliare e potenziare la capacità di memorizzazione, di analisi e di sintesi dei libri di testo.

La settimana successiva gli appuntamenti, che si svolgeranno sempre nei giorni di lunedì e martedì, saranno  così incentrati:

  • 5 dicembre, dalle 10 alle 12.30. É prevista un’ autoriflessione sulle problematiche che ostacolano il percorso accademico. Questo laboratorio, sempre a cura delle dottoresse Lucia Guerrisi e Laura Zanghì, avrà come finalità quelle di contrastare gli intoppi connessi alla sfera privata e alla self conficende;
  • 6 dicembre, dalle 11.30 alle 14. La tematica affrontata è il raggiungimento delle soft skills, ossia quelle risorse che oggi sono considerate strategiche per l’occupabilità. Questo laboratorio sarà tenuto dalla dott. ssa Rosalia Pisciotta. Lo scopo ultimo dell’attività sarà quello di approfondire la conoscenza delle proprie competenze trasversali.

L’ultimo appuntamento, previsto da calendario per il 12 dicembre, dalle 10 alle 12, avrà come focus il best practice per la costruzione dell’obiettivo professionale. Quest’ultimo laboratorio sarà tenuto dalla dottoressa Maria Longo e dal dottor Alberto De Luca. Le finalità saranno quelle di promuovere strategie per superare gli ostacoli accademici.

Come partecipare?

Possono partecipare fino ad un massimo di 35 studenti (qui il modulo). Per i partecipanti alle 12 ore laboratoriali è previsto il riconoscimento di 1 CFU.

Giorgia Fichera

 

 

UniMe onora il 25 Novembre

Nella giornata di ieri 25 novembre, l’Università degli Studi di Messina ha organizzato degli eventi per onorare la ricorrenza. Infatti, nell’Aula Magna del rettorato, in collaborazione con la Prefettura di Messina, Felice Cavallaro ha presentato il suo nuovo libro “Francesca- Storia di un amore in tempo di guerra”. Hanno preso parte al sentito dibattito il Rettore, professore  Salvatore Cuzzocrea e il Prefetto, S. E. Cosima Di Stani, il magistrato dott.ssa Maria Teresa Arena e, ovviamente l’autore del libro. Le letture di alcuni passi sono state affidate alle studentesse Adriana Malignaggi e Gaia Vizzini

25 Novembre/ La figura di Francesca Morvillo

“Francesca- Storia di un amore in tempo di guerra” è incentrato sulla figura di Francesca Morvillo, donna, magistrato e moglie di Giovanni Falcone.

Il giudice Morvillo aveva mille sfaccettature: era coraggiosa, forte, decisa ed innamorata del marito. Una donna che, sin dal primo momento, probabilmente era già consapevole del proprio destino.

La fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta, per lo Stato italiano, sono stati molto difficili. Infatti, la vita di Francesca si intreccia nella stagione più difficile del conflitto tra lo Stato e Cosa Nostra. Felice Cavallaro rievoca con pathos la forza, la determinazione, il coraggio di quegli anni, ma anche, le difficoltà, le debolezze e le fragilità umane.

Il romanzo, attraverso flashback, narra la vita di questa Donna. La tenera infanzia, l’adolescenza fino al primo incontro dei futuri coniugi Falcone durante gli anni più belli. Consapevole del ruolo del marito, non fece mai un passo indietro. Anzi! Rimase sempre al suo fianco. Fino a quel terribile 23 Maggio 1992. Dopo l’attentato, in un ultimo momento di lucidità prima di esalare l’ultimo respiro, le ultime parole di Francesca furono proprio queste: “Dov’è Giovanni?

Le parole di Felice Cavallaro

Fonte: UniMe.it, da sinistra l’autore del libro Felice Cavallaro, il Prefetto di Messina Cosima Di Stani, il Rettore prof. Salvatore Cuzzocrea e la Dott.ssa Maria Teresa Arena

 “Francesca Morvillo, prima di essere la moglie di Giovanni Falcone, è un magistrato che ha lasciato molto nella nostra società, difendendo tutti noi. E’ necessario ricordarla in questa giornata contro la violenza sulle donne. Le mie origini come scrittore affondano le loro radici tra Racalmuto, Porto Empedocle, Favara…quest’ultima era la città di Lorena Quaranta, donna vittima di femminicidio durante il lockdown a Forci Siculo. Lorena, iscritta all’Università di Messina, è diventata Dottoressa in Medicina e Chirurgia nonostante l’unica sedia vuota, fosse la sua. Per questo è importante associare il ruolo che ha avuto Francesca a tutto quello che è lotta contro la violenza nella speranza di un riscatto. La loro esperienza, compresi i veleni che hanno avvolto la vita di Falcone negli ultimi anni, non solo di Cosa Nostra ma anche giudiziari, devono servirci da monito per evitare di commettere errori già commessi.”

25 Novembre/ Le iniziative UniMe

Successivamente l’evento è proseguito alle 19 nell’atrio del Palazzo del Rettorato dove è stata inaugurata la mostra fotografica “Violata”, da un’idea dell’autore Gilberto Dominick con l’aiuto regia Giovanna Manetto.  I lavori  resteranno esposti fino a lunedì 28La mostra è un tentativo di sensibilizzazione contro il femminicidio, termine entrato con prepotenza nella  nostra routine, tra le più crude notizie di cronaca sempre frequenti. L’allestimento si compone di 14 “scatti d’autore” ed ha come filo conduttore le diverse forme di violenza. Nelle foto di Gilberto Dominick lo scatto si ferma un attimo prima del gesto, proprio per lanciare un messaggio di speranza.

Il Prefetto, S. E. Cosima Di Stani analizzando gli scatti che  narrano l’escalation simbolica partendo da uno schiaffo fino all’omicidio, espone il proprio pensiero:

Il tema è attualissimo e delicato, per me la parola chiave per superarlo è rispetto. Siamo tutti chiamati a lavorare per incrementare la cultura di quest’ultimo.”

Sempre sulla stessa scia di pensiero, le parole della dott.ssa Maria Teresa Arena, magistrato, ci servono da monito:

E’ necessario effettuare una campagna di sensibilizzazione seria e reale tra uomini e donne fin da piccoli, cominciando con la scuola. Sono necessari dei percorsi educativi, in cui si insegna alle donne, fin da quando sono bambine, a perseguire l’indipendenza personale ed a non aspirare a diventare “la moglie di”. Il maltrattamento non è solo aggressione fisica, è un percorso in cui vieni condotta ad estreme conseguenze,  con donne che non riescono a liberarsi da questa morsa. Una morsa fatta di violenze, umiliazioni e vessazioni. E’ necessario il rispetto tra bambini e bambine, fra ragazzi e ragazze, tra uomini e donne. Tra esseri umani.”

Giorgia Fichera

UniMe: in arrivo il bando Erasmus+ Studio per l’A.A. 2022-2023

In arrivo anche quest’anno il bando Mobilità Erasmus+  Studio 2022/2023, consultabile al seguente link.

Chi può accedervi?

Innanzitutto è possibile partecipare al programma Erasmus+ Studio sin dal primo anno di corso. Possono accedervi studenti appartenenti a CdS triennali, specialistiche e magistrali a ciclo unico, che hanno intenzione di svolgere un periodo di studio all’estero della durata minima di due mesi e fino ad un massimo di 12 mesi presso un Ente straniero. Lo stesso vale per i dottorandi. Per le lauree a ciclo unico, invece, il periodo si estende a massimo 24 mesi, per un totale di 720 giorni.

Bando Erasmus+/ Come funziona?

La candidatura dello studente dovrà essere presentata tramite la piattaforma online Esse3 dall’11 ottobre ed entro e non oltre il 14 novembre 2022 ore 13:00. 

Quali sono i requisiti obbligatori per la partecipazione?

I documenti da allegare alla domanda di partecipazione Erasmus+ Studio sono i seguenti:

  •  Presentazione del LAT – Learning Agreement for Traineeship (contenente il piano di lavoro che si intende svolgere all’estero) già compilato e firmato anche dalla Sede ospitante;
  • certificazione/Autocertificazione della competenza linguistica;
  • i riferimenti dell’ente ospitante in cui si intende svolgere il tirocinio specificando, nell’apposita sezione, lo Stato di appartenenza dell’Ente stesso;
  • i dati relativi all’eventuale partecipazione a precedenti periodi di mobilità nell’ambito del programma Erasmus;
  • l’eventuale presenza di handicap.

Erasmus+/ Come si individua la sede? 

La scelta va effettuata sulla base delle disponibilità delle sedi contenute negli elenchi inerenti al bando. Per facilitarti potrai consultare il seguente link per le destinazioni disponibili per le lauree triennali, specialistiche e magistrali a ciclo unico, mentre potrai consultare questo link per quelle disponibili per i dottorandi.

Inoltre, il piano di studi da sostenere nel periodo Erasmus verrà concordato con l’aiuto del Referente per la mobilità internazionale del CdL. Per l’elenco completo dei referenti consultare il seguente link.

 

Erasmus+ bando
Fonte: Freepic

Bando Erasmus+/ Le novità A. A 2022/2023

Con l’Anno Accademico 2022/2023 sono state previste diverse tipologie di modalità Erasmus+ Studio:

  • mobilità di tipo fisica, distinta in “Long mobility” e “Short mobility”;
  • mobilità di tipo mista, con componente sia fisica che virtuale.

Cosa intendiamo con Fisica “long mobility”? Si intende la mobilità “tradizionale” Erasmus svolta in presenza presso l’Istituto ospitante per una durata minima di 2 mesi fino ad un massimo di 4 mesi. Le regole sono quelle previste dalla Guida al Programma, rispettando le procedure pre-COVID19.
Il contributo destinato alle mobilità Erasmus+ “long mobility” è costituito dalle seguenti voci di importo:

  • borsa mensile comunitaria stanziata da Agenzia Nazionale Erasmus+/INDIRE (da 500 euro a 400 euro al mese in base al paese di destinazione);
  • contributo Integrativo MUR: La borsa Erasmus+ è integrata da un contributo proveniente da fondi MUR, da 300 euro a 200 euro al mese in base al paese di destinazione e fino ad esaurimento fondi.

Cosa intendiamo con Fisica “short mobility”? In base a questa modalità, sarà possibile effettuare una mobilità Erasmus di breve durata, da 5 a 30 giorni, a cui possono partecipare esclusivamente dottorandi e studenti iscritti ad un Master di I o II livello. Il contributo per mobilità di breve durata “Short mobility”  è calcolata sulla base dell’effettiva durata.

Invece, la modalità Mista “blended” prevede sia un periodo di svolgimento delle attività a distanza, che un periodo di presenza nell’organizzazione ospitante. Quest’ultimo dovrà rispettare la durata minima per ogni tipo di attività: 60 giorni per la “Long mobility”; 5 giorni completi e consecutivi per la “Short mobility”. In questo caso, il contributo economico sarà riconosciuto solo per il periodo di effettiva presenza. 

Per ulteriori informazioni è possibile contattare:

  • Unità Operativa Mobilità per Tirocinio
  • Unità Organizzativa Mobilità Internazionale
  • Università degli Studi di Messina

Giorgia Fichera

Pronti per il Linux Day 2022 in UniMe

Sabato 22 ottobre, in contemporanea con altre città italiane, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Ateneo di Messina, si svolgerà l’evento nazionale dedicato al software libero e alle tecnologie open.

L’Associazione Culturale Resolve, insieme a FABLAB Messina, MeLUG, e Zancle E-Drive organizza il primo Linux Day all’interno del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Messina, nella giornata di sabato 22 ottobre 2022, a partire dalle ore 9:00.

Il Linux Day è un evento su scala nazionale promosso da ILS (Italian Linux Society) dedicato a Linux, al software libero, alla cultura aperta e alla condivisione. La manifestazione è nata per iniziativa di ILS, con lo scopo di valorizzare la rete dei LUG (Linux User Group) italiani, nella forma di un evento di portata nazionale che abbia, allo stesso tempo, uno sguardo sul territorio.

La prima edizione si è tenuta il 1º dicembre 2001 e quest’anno si svolgerà in più di 25 città in tutta Italia. La manifestazione è aperta a tutti e mira a coinvolgere sia utenti meno pratici, che vogliono approcciarsi per la prima volta al sistema operativo Linux, sia utenti più esperti che già conoscono il mondo del software libero e vogliono approfondire alcuni argomenti o condividere esperienze. Durante la giornata si susseguiranno numerosi seminari dedicati al mondo Open Source e workshop interattivi sulla stampa 3D, su NixOS e su Linux. L’utente avrà la possibilità di interagire direttamente con queste tecnologie guidato da esperti del settore che introdurranno il neofita al mondo del software libero.

Nel corso della giornata sono previsti gli interventi di Salvatore Todaro (CTS IDEM GARR), Marco Calapristi (SmartMe), Luca D’Amico (Cubecurve People), Francesco Longo e Giovanni Merlino (UniMe) oltre a numerosi altri.

Per partecipare alla giornata è necessario registrarsi sulla piattaforma Eventbrite al link https://linux-day-2022-unime.eventbrite.com. L’associazione Resolve nasce da alcuni studenti UniMe con l’obiettivo di utilizzare le nuove tecnologie per la valorizzazione del territorio. FABLAB Messina è un progetto indipendente nato dall’incontro di giovani makers, designers e artisti messinesi, una via di mezzo tra una fabbrica e una bottega artigiana fondendo la capacità di produrre prototipi di alta qualità e fedeltà a un costo ragionevole. Il MeLUG è il LUG Messinese, attivo dal 2003. Zancle E-Drive (ZED) è la squadra UniMe che parteciperà (unica in Sicilia) alla più famosa competizione internazionale ingegneristica e tecnologica del mondo universitario, la Formula SAE, progettando e costruendo un veicolo elettrico a guida autonoma.

Il programma

In arrivo UniMe Sustainability Day

L’Università degli Studi di Messina, il prossimo 19 ottobre, a partire dalle ore 9 ospiterà l’UniMe Sustainability Day, un’iniziativa nell’ambito del Festival dello Sviluppo sostenibile 2022, promosso da ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), il principale contributo italiano alla Settimana Europea dello Sviluppo Sostenibile (ESDW).

Di cosa si tratta?

È un evento con cadenza annuale a cui la nostra Università, che da anni aderisce alla RUS- Rete delle Università per lo sviluppo Sostenibile, partecipa. È la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare i cittadini, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità e della sua attuazione.

Durante le precedenti due edizioni, complice l’emergenza pandemica da COVID-19, l’evento si è svolto su Piattaforma Microsoft Teams. Infatti, i laboratori erano accessibili mediante dirette live che ogni dipartimento proponeva. Questa è la grande differenza quest’anno, tornare a vivere la quotidianità e toccare con mano determinate tematiche, non più dietro ad un anonimo schermo.

A chi è rivolto? Qual è il suo obiettivo?

È un evento per tutti gli studenti universitari e per le scuole secondarie di secondo grado. Il suo scopo è quello di presentare le attività di ricerca del nostro Ateneo negli ambiti degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’ONU. Uno degli scopi principali dell’evento è il voler incrementare nei giovani la consapevolezza di essere parte attiva sui temi legati all’ambiente, fornendo spunti di riflessione per un consapevole cambiamento culturale, sociale ed economico.

 Unime Sustainability Day/ Come si articolerà la giornata?

Nella cerimonia inaugurale, subito dopo i saluti istituzionali, sarà presentato il Corso di Ateneo sulla sostenibilità, ossia una presentazione di quest’insegnamento multidisciplinare che avrà luogo presso l’Aula Magna del Rettorato.

Parallelamente, in maniera itinerante, il programma si svolgerà nelle altre aule del Dipartimento del plesso centrale. Si tratterà proprio di aule tematiche! Proprio per questo gli spazi utilizzati saranno molteplici. Qui il programma.

Infatti, ogni Corso di Laurea affronterà diverse tematiche e saranno numerosi i docenti, competenti nel campo, chiamati ad affrontare le tematiche connesse agli obiettivi dell’Agenda 2030.

Giorgia Fichera